-
Boreanz.
« Heh. », ridacchiò il Flagello, dopo un iniziale momento di silenzio, all'osservazione del Risorto. Aveva ragione: con tutta probabilità, il duo sovrannaturale avrebbe potuto essere definito allo stesso modo. Per quanto inizialmente forse dubbioso, per un motivo o per l'altro il falso monaco alfine decise di seguire Jeral anche in quell'impresa. L'Avatar accolse il fatto con piacere: doveva ammettere che il suo peregrinare per la terra era più divertente, se il pallido rinato era presente. Immaginò che dovesse trattarsi della sua natura di risorto: chi, a parte l'avatar di un dio o un uomo che aveva sconfitto la morte, poteva sperare di camminare al fianco del Flagello Immortale?
« È apparso al mio cospetto una notte di qualche settimana fa, nel Paese delle Onde, e ha osato pararsi tra me e ciò che desideravo. », disse Jeral in risposta alla domanda del Risorto. « Quella sua capacità di sparire come il vento è l'unica cosa che l'ha tenuto il vita. », aggiunse un attimo dopo, con tono vagamente infastidito. Dato che non aveva subito danni, in realtà era più l'idea che qualcuno si fosse intromesso nei suoi affari terreni a dargli noia. « Ma non per molto. », sancì, continuando a camminare.
[...]
La Bocca dell'Inferno esisteva davvero. Ci erano volute un paio d'ore a piedi per raggiungerla ed infine eccola lì, davanti ai due tetri pellegrini in tutto il suo nero splendore: un abisso di oscurità e vegetali che appariva nel bel mezzo delle foreste di Kusa, senza quasi che il resto del mondo se ne accorgesse. Gli occhi scintillanti dell'Immortale tentarono di sondare la profondità della voragine, ma senza risultato: era troppo buia e troppo larga. Non c'era modo di definirne le dimensioni; l'unica particolarità immediatamente in vista era la presenza di alcune radici aeree, che parevano crescere al contrario dalle profondità della terra e poi ritornarvi in un secondo momento. Il Risorto consigliò di iniziare con un'analisi del perimetro e Jeral fece un cenno d'assenso, così i due si incamminarono di nuovo.
Jeral, però, per il primo minuto di cammino tenne gli occhi chiusi, concentrandosi sulla sua energia interiore e facendola risuonare con tutto l'ambiente esterno; captò una risonanza di qualche tipo, debole come poche altre, eppure presente [Sesto SensoSesto Senso [2] ]. Spinse la sua analisi più in là che poté, ma non gli parve di ricevere altri dettagli oltre alla traccia sui vegetali. Più per curiosità che altro, dato che si parlava di demoni, si concentrò per un secondo in più e verificò la presenza di Cercoteri o simili esseri divini nei paraggi [
Arte: L'utilizzatore può percepire la presenza di manifestazioni di chakra entro 900 metri (3 passi); può essere applicata Percezione del Chakra. Sono necessari 2 round di concentrazione.
(Consumo: Basso)
Percezione del Chakra [0]
Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva.JohannaJohanna ].
Abile: Sfruttando Sesto Senso o Percezione del Chakra, l'utilizzatore è in grado di Percepire la presenza di un Bijuu anche se sigillato in una Reliquia. Sfruttando Sesto Senso non potrà individuare la posizione esatta, ma solo la presenza all'interno del raggio d'azione.
[Richiede Specializzazione Sensitivo]
[Da Chunin in su]
« C'è energia in quelle radici rampicanti. », replicò il Flagello alla domanda del Risorto. « Una traccia debole e sottile, magari perché è antica o per via della sua origine. », aggiunse. Alla Foglia, mesi e mesi prima, aveva visto con i suoi occhi un ninja creare dal suo corpo innumerevoli piante, con cui quell'insolente - ora morto - aveva attentato alla vita dell'Immortale. Poteva trattarsi di un'arte simile, e in quel caso il tocco del Flagello non sarebbe stato salutare per quelle strane conformazioni legnose. Tentare la discesa per loro tramite non sarebbe stata un'idea saggia.
Mentre proseguivano nella loro analisi del perimetro, il Risorto gli fece notare la presenza di alcune scale di foggia palesemente umana, che scendevano nell'abisso. Qualche attimo dopo, la vista miracolosa del precedente Kaguya individuò persino una piccola insenatura d'ombra, in parte nascosta dallo scrosciare d'acqua di uno dei quattro fiumi che finivano nella voragine; una caverna di qualche tipo, dall'aspetto più naturale, che di sicuro sarebbe passata inosservata all'analisi superficiale - o anche mediamente approfondita - dei più. Il Risorto non si smentiva: anche nella Città Dolente era riuscito a trovare quella porta invisibile tra le decine di edifici in rovina. Jeral, al contrario, aveva saputo dall'inizio la locazione di quest'ultima. Se non fosse stato così, di sicuro non l'avrebbe mai trovata (e probabilmente avrebbe tentato di entrare nella città dolente facendo crollare l'intera volta).
A quel punto, non avevano che da compiere una scelta sul percorso da prendere. Il Risorto disse di trovare la grotta l'opzione più appetibile, non disdegnando le scale come seconda scelta. Per l'Immortale era l'esatto contrario: se quei lunatici davvero avevano in mente di testarli, Jeral preferiva rimanere più libero possibile: libero di saltare nel vuoto, libero di volare, libero di piegare lo spaziotempo alle sue necessità. Tutte cose che, nei meandri di quello che il redivivo Kaguya aveva menziona come il Dente, non avrebbe potuto agilmente fare. Quelle considerazioni rendevano piuttosto chiaro il piano da adottare. Per un istante il suo corpo brillò di un potere immane, come quello di un sole, che parve pulsare più e più volte prima di tornare a quietarsi [Fuuinjutsu InarrestabiliFuuinjutsu Inarrestabili [2] ].
Arte: L'utilizzatore può imporre in simboli le proprie tecniche ninjutsu e genjutsu e decidendo il metodo d'attivazione. Tali scelte non devono essere scorrette,
sleali o antisportive. L’attivazione del fuuinjutsu deve avvenire entro 1 ora, altrimenti si scioglierà senza effetti. L’attivazione richiede slot azione/tecnica.
(Consumo: pari al costo d'attivazione)
[Richiede Spec. Esperto di Fuuinjutsu]
[Da jonin in su]
Quando il Flagello parlò di nuovo, tutto attorno a lui la natura era morta e rinsecchita per diverse decine di metri.
« Dividiamoci. Sopravvivi anche a questa discesa, Risorto, e parleremo della tua futura Vendetta. Non ti attardare. Imprese più importanti attendono sulla via. » Ame, infatti, non distava ormai molto.
« La farò finita entro un'ora. »
Disse, mefistofelico a dir poco, e con un cenno d'intesa con l'uomo tornato dalla morte si avviò verso le scale, iniziando scendere verso l'oscuro abisso senza esitazione.
[...]
A meno di vociare la sua opinione contraria e seguire l'Immortale nella discesa tramite la scala, Feng Gu avrebbe dovuto trovare un modo per raggiungere il Dente ed entrarvi: un'impresa che, a causa della cascata che ne ricopriva nove decimi o quasi, non si sarebbe dimostrata semplice. L'apertura, infatti, era situata a circa una trentina di metri di distanza dalla superficie - nella parete opposta a quella dove le scale iniziavano - ed era circondata da rocce eccezionalmente scivolose e levigate dalla corrente. Certo, avrebbe potuto tentare la discesa a forza di braccia, gambe e perizia montana, ma quanto avrebbero resistito le sue membra al contatto prolungato con quell'acqua a dir poco gelida?
E non era tutto: il falso monaco era un uomo dai sensi sopraffini, ma di certo anche egli avrebbe trovato difficoltoso - a meno di particolari conoscenze naturali - della presenza, in quelli che sembravano innocui muschi e licheni alimentati dalla cascata d'acqua, di piccolissimi barbigli uncinati che, intrisi di un fastidioso liquido urticante, avrebbero reso un'eventuale discesa a mani nude un vero calvario. Tentare un salto dall'altra parte, forse, sarebbe stato possibile con le ossa da Kaguya ad attutire l'impatto dell'atterraggio, ma la saggezza di un volo nella tenebre per oltre trenta metri senza avere idea di cosa fosse al di sotto era perlomeno questionabile.
Una volta entrato in qualche modo nel Dente, magari dopo una vera e propria doccia da asceta in meditazione, Feng Gu si sarebbe subito accorto di due cose: la prima era che ci aveva visto giusto. La caverna sembrava in effetti portare in basso, con una pendenza anche piuttosto notevole. La seconda era che - complice la cascata - la luce naturale faceva una fatica notevole ad arrivare fin lì e che, quindi, procedendo in avanti sarebbe rimasto al buio o quasi, presto o tardi. Ma cosa avrebbe potuto sfruttare per rimediare a quel problema? Dopotutto, nella decina di metri in cui riusciva a vedere, l'unica cosa visibile oltre a sassi, rocce e qualche rigagnolo erano altre piante di vario genere e tipo, la cui presenza quanto meno era rassicurante circa il livello di ossigeno che avrebbe trovato scendendo, dunque bruciare qualcosa non avrebbe causato eccessivi problemi.
L'oscurità, che concetto affascinante. Temuto ed odiato sin dai tempi antichi, ben prima dell'avvento dell'Eremita delle Sei Vie, per la sua capacità di smarrire il cuore e sviare la mente anche del più coraggioso dei guerrieri. Avanzando, il redivivo Kaguya avrebbe forse potuto sentire quel sentimento primordiale tornare a manifestarsi nel suo animo e, più concretamente, nel suo corpo: ad ogni spiffero, o rumore che avrebbe creduto di sentire, i peli sul retro del collo e sulle sue braccia sarebbe schizzate in alto come una vela in un uragano, o forse no. Egli era, dopotutto, un jonin ed un precedente Kage del Continente Ninja, oltre che un uomo che aveva sconfitto la morte.
Eppure, perso in quel cunicolo oscuro senza luce né amici, circondato solo da sassi, qualche pianta dai colori accesi, e forse una sparuta fonte di luce, il Risorto avrebbe potuto notare come, ad ogni passo, una sensazione dimenticata da molto tempo tornava sempre più ad impadronirsi del suo cuore. Una sensazione orrenda, istintuale, che non aveva nulla a che vedere con ciò che gli occhi vedevano o la mente comandava. Una sensazione primigenia, come il bisogno stesso di respirare e nutrirsi, che lo avrebbe scosso nel profondo in un modo mai ritenuto possibile.La pauraZōjōshin Gaku: Ai .
Villaggio: Specializzazione
Posizioni Magiche: Cane, Scimmia, Cavallo, Drago, Topo (5)
L'illusione si attiva se la vittima si trova nell'oscurità, entro 30 metri dall'utilizzatore non percepito. La vittima perderà gradualmente il contatto con la realtà che la circonda, smarrendo la propria mente nelle tenebre. Sarà costretta ad affrontare una sensazione di paura incontrollabile. Per ogni round (1 minuto) di paura, subirà 1 Leggera alla Vitalità. Dopo 3 round, la vittima sarà scossa nel profondo ed avrà per dieci minuti un malus di 3 tacche ad Intuito e Concentrazione. Se non sconfitta la paura o rilasciata l'illusione entro 5 round, la vittima subirà Infarto (DnT Grave). L'efficacia è pari a 80.
Tipo: Genjutsu - Bakkin/Dame-ji
(Livello: 2 | Consumo: Elevato - Mantenimento: Medio)
[Da jonin in su]
Che, reso spavaldo dal suo ritorno dalla morte, il falso monaco avesse commesso l'errore di prendere alla leggera una discesa nella Bocca dell'Inferno?OFF GAME
Jeral, Flagello Immortale
Nukenin A Nera
Energia Vitale: 30/30
Vitalità: 18/18
Danni: /
Chakra Rimanente: 1010/1250
Spese di Chakra:
-1x 24 Bassi(240)[Fuuinjutsu Inarrestabili]
________________
Angolo Commenti
La tua discesa verso l'inferno comincia
Per l'utilizzo di Fuuinjutsu Inarrestabili, ti darò man mano che sfrutterò i sigilli l'accesso alla discussione del mio foro personale dove sono indicate le tecniche preparate
.
