La Bocca dell'Inferno

Taki - Confine Meridionale

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  1. Shiltar Kaguya
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    Falce dei Kaguya


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    Scelte e Motivazioni

    Il Risorto

    Slan per un istante, che sorprese persino il Kaguya, sembrò apparentemente preoccupata, ma poi l'istante svanì e con esso anche la sorpresa del Risorto, che ascoltò con calma le parole dell'altra, mentre il Cuore Cromatico, questo il nome dello strano oggetto divenuto una collana adesso, si legava al suo collo dandogli una nuova, e quanto mai desiderata, sensazione di calore in quel momento e luogo.
    Quindi anche da morto, qualcosa ci guadagnerò eventualmente?, chiese, forse più per sbruffoneria che altro, sulle ultime parole della donna che lo rassicurò sull'eventualità di una sua dipartita, sarebbe stata lei a prendersi cura di lui. Peccato che dopo quelle poche parole, lei sparì, lasciandolo da solo a gettarsi nell'abisso.

    Ed un abisso in effetti sembrava il buco in cui il Risorto discese: l'oscurità era opprimente, semmai le tenebre lo potessero essere, ma più di quello, lo era il vuoto che lo circondava.
    Shiltar Kaguya, una volta, prima di diventare il Mizukage di Kiri, quando era ancora un semplice chunin, aveva vissuto uno strano viaggio, nei territori a Nord del Paese del Fuoco, aveva dovuto strisciare in dei cunicoli così stretti che a malapena vi passava, con la Falce d'Ossa al seguito, ma, per quanto i sensi del giovane ninja di allora non fossero sviluppati come quelli del Risorto di adesso, in uno spazio così ristretto non si era sentito altrettanto vuoto. E medesima sensazione di mancanza non s'era fatta presente nemmeno quando, combattendo sull'Isola dei Kaguya contro un traditore del clan ed il suo piccolo esercito di seguaci, s'era trovato intrappolato sotto una gigantesca tartaruga ed aveva dovuto scavare fra le sue interiora per uscirne (uno dei motivi dell'odio atavico dello stesso per le testuggini).
    Questa volta, però, la situazione era diversa: la particolare collana che portava al collo gli permetteva di vedere tutto ciò che c'era intorno a lui, le rocce acuminate a cui cercava di non avvicinarsi, ma il resto dei suoi sensi non captava niente, né odori, né rumori, né alcun altro segno di vita.
    In quel vuoto in cui stava cadendo, probabilmente, tutto ciò lo avrebbe potuto portare alla follia, se non avesse avuto delle voci che gli parlavano nella testa.
    Ho fatto già presente che non mi piace cadere? Tu non hai delle ali, fratello, quando questa discesa finirà, anche tu finirai. Una macchia su un pavimento, o su uno spuntone acuminato, se tanto mi dà tanto!
    Il rischio c'è e come! Ha ragione e tu lo sai! Dobbiamo inventarci qualcosa ed in fretta!
    Probabilmente nemmeno la mia carapace potrebbe salvarci da questa caduta, quindi tanto meno potranno le tue ossa! AHAHAHAHAHAH
    Non dubitare mai delle mie ossa, Bassorilievo Petulante!
    E quasi stesse ringhiando egli stesso quelle parole, il Risorto distese le braccia, portandole all'altezza delle anche e fra le mani congiunte generò un particolare costrutto d'ossa: non grosso, ma sicuramente lungo, un'asta ossea lunga quanto più possibile, che si apriva sui lati del corpo, un oggetto di certo resistente con cui avrebbe cercato di raggiungere le due estremità del cunicolo, grande a sufficienza perché lui vi cadesse, ma non molto di più (quanto meno tale era sembrato all'inizio di certo).
    Il suo piano era semplice, ma, in qualche modo, forse anche folle come quella situazione: usare l'asta per ritrovare un baricentro. Forse stava cadendo non in posizione perpendicolare al suolo, non ne era certissimo, ma la posizione delle rocce attorno a lui era, di certo, perpendicolare, magari c'era qualche punto più incavo, o acuto, rispetto all'abisso, ma era comunque un gigantesco buco che dava verso il nulla, o giù di lì, in modo perpendicolare, altrimenti avrebbe dovuto sbattervi contro con parte del corpo.
    Il bastone d'ossa sarebbe dovuto servire a quello, a capire com'era il suo baricentro rispetto a tale posizione e, una volta compreso, usando per di più il bastone come oggetto d'attrito, finché avesse retto, il Kaguya avrebbe continuato la sua discesa, non sostenendosi semplicemente all'oggetto, sarebbe stata pazzia semmai quello fosse stato d'improvviso bloccato (per quanto le sue capacità gli avrebbero permesso facilmente di curare una lussazione), ma tenendolo comunque all'altezza del bacino, per l'appunto, il punto di maggior equilibrio in un corpo umano.
    Da quella posizione, poi, il Kaguya, sfruttando la forza dei propri muscoli, avrebbe sollevato l'intero corpo, per quanto possibile, sopra la stessa.
    E mentre il corpo del Kaguya cercava di allinearsi con l'uso di quella sbarra ossea, altre ossa venivano manipolate lungo le gambe, generando una protezione semisferica che sarebbe stata quanto mai utile al momento dell'impatto.

    Impatto che sarebbe arrivato, improvviso e sorprendente, ma senza produrre danno alcuno sul corpo del Risorto, quando la corazzatura ossea sbatté contro il pavimento che lo attendeva.
    Poiché un pavimento si trovò sotto di lui, ad una velocità esorbitante: il Kaguya non aveva avuto nemmeno modo di capire se a venirgli incontro sarebbe stata dura roccia, o acuminati stalagmiti, o magari acqua, o fuoco, ma di una cosa era sempre stato certo: le sue ossa lo avrebbero aiutato a sopravvivere alla caduta!
    E così in effetti fu.
    Grande, però, fu la sorpresa di Feng Gu (uno dei tanti nomi con cui si faceva chiamare) quando, ormai di nuovo in piedi, disfatta la corazzatura d'ossa, si guardò intorno, grazie alla particolare collana che indossava, solo per trovare altrettante, innumerevoli, ossa: al di fuori della luminescenza che il "Cuore" gli concedeva, era tutto oscuro, mentre, nell'area visibile, l'oscurità era adornata solo, per l'appunto, da ossa.
    Questo posto mi piace, devo dire... ricorda un pò casa quando vivevo da solo... ossa animali escluse.
    Lo sai di essere molto disturbato, sì?
    Siamo allucinazioni uditive, torno a ripetere.

    Quel piccolo siparietto mentale, così come lo studio dell'ambiente circostante, in cui ogni osso, per quanto incredibilmente candido risultava altresì inaspettatamente fragile (specie dal punto di vista di un Kaguya), fu interrotto da una luce, oltremodo spettrale, alle spalle del Risorto, che lo portò a voltarsi di scatto, per vedere un grosso teschio circondato da fiamme che parlava.
    Parente tuo? AHAHAHAHAHAH
    Spiritoso...
    Il dialogo fra le voci nella sua testa, però, fu bloccato sul nascere da una nuova presenza, in quella mente che fin troppe ne ospitava già, una presenza a dir poco "atavica" e gelida come il freddo che stava invadendo tutto attorno a lui, ma non lui grazie al Cuore Cromatico, una presenza che, dopo apparente sorpresa iniziale, sembrò comprendere essa stessa le azioni di Slan.
    E quella presenza invase con violenza la testa del Risorto con un'unica domanda: perché aveva cercato la discesa verso il mondo dei Morti?
    Non ci fu nessun tentativo di negare una risposta a quella domanda, in fondo, a che serviva mentire? Né il passato Mizukage, né il Risorto, facevano della menzogna più netta il loro modo d'agire e, di certo, nessuno dei due era mai stato un maestro nell'affrontare e contrastare i genjutsu (come in seguito si sarebbe dimostrato anche ad Ame).
    La "Presenza" vide immagini del Risorto che usciva dalla Città Dolente assieme al Flagello Immortale, li vide parlare del "Re Mortale" del Paese della Pioggia e vide il primo accettare l'offerta del secondo di andare a disturbarlo sul suo trono.
    Li vide viaggiare ed incontrare l'uomo di Namida, il Flagello desideroso di "disturbare" anche loro.
    Forse la Presenza avrebbe persino compreso come l'orgoglio dell'Immortale fosse ben più elevato di quello del Kaguya, ma ciò non disturbasse l'altro, più che favorevole a seguirlo in molte delle sue follie, per un unico obiettivo, la vera risposta alla domanda, che prese una forma in quelle immagini, l'aspetto di Kazuhiro Kuei, uno dei capi del villaggio della Zanna, un uomo il cui corpo si divise in decine di pipistrelli in quelle immagini, mentre una voce prorompeva.
    La Vendetta è TUTTO!
    Quella era la sua motivazione: forse non così dissimile dalla volontà di imperare su tutto e tutti di Jeral (secondo la mentalità del Kaguya): l'obiettivo del Risorto, il motivo per cui si era di nuovo inoltrato nelle terre oltre la vita, stavolta volontariamente, era il desiderio di ottenere potere in più, esperienze, quanto meno, che gli potessero essere di supporto nella sua ricerca di Vendetta, che gli potessero dare quel potere di cui sentiva di necessitare per uccidere il Sanga.

    Che quella risposta fosse stata soddisfacente o meno, di certo il Risorto si sarebbe trovato un gran brutto mal di testa alla fine di tutto ciò.

    L'Immortale

    La ferocia del Flagello e del suo Chakra Eretico era, a dir poco, dilagante!
    Gli attacchi di Kyo non ebbero successo, l'assalto frontale di Fuuma ben che meno, solo le abilità di Noshi potevano impensierirlo, peccato che Noshi, fra le tre Marionette fosse, di fatto, la più passiva.
    Quando poi il Flagello passò al contrattacco, ben poco ci fu di fattibile per le tre creazioni: la velocità dei destrieri elettrici era tale che in nessun modo le Marionette avrebbero posseduto riflessi tali da contrastarle.
    Per prima, cadde Fuuma, la Marionetta che aveva incontrato Jeral lungo la scalinata, la stessa che, usando le abilità del proprio creatore, si era nascosta alle percezioni dell'Obolo ed aveva cercato di intrappolarlo fra illusioni e veleni, trappole che andarono in frantumi, come le rocce in cui erano incise e come Fuuma stessa, che si disperse sul terreno attorno al Flagello.
    Per seconda, Kyo, avrebbe cercato di tagliareLama Eterea: L'utilizzatore può Tagliare le ninjutsu senza mantenimento o costrutti di tecniche speciali tramite uno slot
    azione/tecnica. La potenza della Lama Eterea è pari a 10 ogni consumo ½ basso impiegato. Una tecnica Tagliata viene
    ridotta di potenza; se azzerata la potenza, non produce effetti. La potenza della Lama Eterea contro oggetti e strutture è
    aumentata (x2); non aumenta il danno verso le persone.
    quel gigantesco cavallo, ma quand'anche ne avesse avuto i riflessi adatti (cosa che non aveva), la differenza di potenziale sarebbe rimasta comunque così consistente da travolgere e distruggere del tutto la seconda marionetta, disperdendone nel terreno i pezzi.
    Per terza, anche Noshi avrebbe fatto la medesima fine, probabilmente, se l'essenza (tale si poteva chiamare?) dell'uomo che era stato prima di diventare una marionetta, non avesse conosciuto una tecnica Tecnica del Teletrasporto
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può viaggiare attraverso lo spazio entro 45 metri dal punto di partenza. A terra, alla partenza o all'arrivo, possono essere lasciati dei frammenti elementali a scelta. Il viaggio durerà circa un secondo. Il punto d'arrivo non deve essere occupato da altra sostanza solida o liquida, né deve essere presente entro 6 metri una discreta fonte di chakra. È possibile portare altri ninja con se al costo extra pari a Mediobasso ognuno. Dopo aver attivato la tecnica, l'utilizzatore non può compiere altre azioni offensive: il round termina.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 | Consumo: Mediobasso)
    [Da chunin in su]
    d'utilizzo quanto mai immediato che l'avrebbe condotta al sicuro, grazie anche alla distanza maggiore, seppur di poco, che la divideva dal destriero elettrico.

    A quel punto, con due marionette in frantumi sul terreno e la terza scomparsa nel nulla, calò il silenzio, dopo il commento del Flagello stesso.
    Un silenzio a cui, però, risposero le strane luci di chakra: i fuuinjutsu si aprirono in un corridoio, una sorta di percorso che si estendeva lungo il lato Nord-Est dalla posizione di Jeral.
    Devi essere tu, Obolo, a raggiungerLo, non sarà di certo Lui a venire da te., esordì la voce che sembrava provenire da ogni direzione, Avanza finché non troverai un trivio e lì scegli secondo quale via vuoi raggiungere il nostro Demone!, concluse prima di lasciare l'altro nel silenzio e, di fatto, nella necessità di muoversi.
    Il percorso sarebbe effettivamente andato avanti senza alcun ostacolo finché, d'improvviso, davanti all'Immortale si sarebbe aperto il predetto trivio.

    Una strada conduceva alla sua sinistra, lì i fuuinjutsu sembravano quasi brillare di un colore più dorato, al contrario del precedente porpora che fin lì l'aveva condotto, da quella stessa via, per quanto i suoi sensi non fossero quelli del Risorto, Jeral avrebbe percepito arrivare un'aria più tiepida, proprio perché in contrasto con il gelido freddo che lo aveva accompagnato.
    Una strada conduceva alla sua destra, da quel lato i fuuinjutsu avevano riflessi più smeraldini, ma nessuna particolarità avrebbe potuto avvertirne con i sensi corporei, però, le sue capacità percettive gli avrebbero permesso di riconoscere qualcosa, delle fonti d'energia confuse fra i diversi sigilli che costituivano il tappeto sul terreno e che si dispiegavano entro il suo orizzonte percettivo.
    Infine, la strada frontalmente davanti a lui, brillava del colore del platino, ma un platino leggermente opaco, una via dove l'aria risultava persino più fredda di quella che lo circondava al momento.
    Niente gli avrebbe detto la sua particolare sensibilità al chakra della via di Platino o di quella Dorata, quindi l'unica cosa che Jeral poteva fare in quel momento era scegliere quale dei tre percorsi attraversare.
    Oppure, il modo di fare sempre imprevedibile del Flagello avrebbe trovato una soluzione diversa a quella scelta?

    Più in profondità

    Vendetta! Voglio Vendetta per Kyo e Fuuma!, urlava rabbiosa una voce.
    No, non puoi reclamare Vendetta, non ti è concessa adesso. Se l'Obolo fallirà, ti sarà data la possibilità di usare il suo corpo per sostituire uno dei tuoi fratelli, ma fino ad allora, egli deve essere giudicato per incontrare il Demone., ribatté decisa l'altra.
    Giudicato?, ripeté il primo, immobile, Sì, giudicato. L'Obolo dovrà superare una delle tre vie: Vento, Fulmine e Fuoco! Le prove dello Scoiattolo d'Inverno, del Verme del Mondo o del Verro Dorato!, ricordò.
    Esatto! Tutti gli altri membri di Namida che per ora risiedono qui, nelle profondità di questo abisso. Ognuno di loro ha le proprie prove e quelle che l'Obolo sceglierà di affrontare, dovrà anche passare., concluse l'altra voce.
    Tre figure, intanto, ascoltavano in silenzio quel dialogo, nell'oscurità che si trovava alla conclusione del medesimo percorso verso cui, in un modo o in un altro, forse anche Jeral sarebbe potuto arrivare.

    --------------

    Chakra Residuo: 89/100 (Medioalto x Traslazione Ambientale + Basso per manipolazione Natura + Alto per Rilascio + 2,5 Protezione Ossea + 0,25 Resistenza nel Salto + 0,25 Chakra Adesivo - Alto per Tonico +Medio da correzione Rilascio -0,75 per Guarigione Ossea -0,25 per chakra adesivo fino isolotto + 5 Bassi x 2 manipolazioni ossee)
    Vitalità Residua: 14/21,5 (Effetto Genjutsux2 + 5 diffusa alla zona lombare + Effetto genjutsu)
    En. Vitale: 15/15


    OT: Ok, per la mia parte, ho messo le spiegazioni durante la "caduta" stessa. La tua parte, invece, è leggermente più di intermezzo, oppure puoi sorprendermi e non scegliere nessuna delle tre vie... agirò/agiranno di conseguenza quelli di Namida :guru:
     
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18 replies since 5/1/2016, 01:53   626 views
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