L'Ignoranza dello Studioso

[Add TS per Haruki]

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  1. Shunsui Abara
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    L'ignoranza dello Studioso
    Grande Tempio di Suna


    L'energia demoniaca che sgorgava dal Tentien del monaco sembrava inesauribile. Un fiume di pura potenza lo aveva investo e stava letteralmente dilaniando il suo corpo. Ma il dolore era da tempo un alleato del monaco della Fiamma: in esso lui era in grado di fortificare la sua volontà e questo era quello che importava, perchè lotta che coinvolgeva lui ed il demone poteva solo essere uno scontro tra ego. Una battaglia che, tuttavia, il monaco stava decisamente perdendo. Arrivato al terzo dito rotto, l'energia del demone non stava diminuendo in maniera visibile. La pelle di tutto il suo corpo e buona parte della muscolatura del polpaccio sinistro del monaco era praticamente evaporata, iniziando a mostrare il bianco dell'osso. Il demone osservava la scena divertito, gustandosi ogni attimo di quello show. Non era il dolore di Haruki a fargli gola, ma il vedere cosa sarebbe successo. Al quarto dito rotto, il dolore di tutte le ferite accumulate stava diventando insostenibile al punto da far perdere i sensi. Quello sarebbe stata una catastrofe perchè il demone avrebbe potuto completamente prendere il sopravvento e rompere il sigillo. Ma poi qualcosa accadde, lentamente il flusso di energia diminuì fino a diventare un flebile e stabile apporto, la mente del genin iniziò a schiarirsi, respingendo l'influsso del demone: sebbene fiaccato nel corpo, il monaco aveva trovato la forza per respingere il tentativo del demone di liberarsi.

    Bene, giovane Jinchuuriki. La tua forza di volontà è forte tanto quanto la tua stolta fede. Goditi la tua vittoria...se così si può chiamare!


    Nuovamente un forte strattone allo stomaco lo avvisò che stava uscendo dalla sua dimensione interiore per tornare al mondo degli uomini. Tuttavia, quando i suoi suoi occhi tornarono a vedere la stanza della reliquia, dove lui stava meditando per connettersi con il demone, mai si sarebbe aspettato di vedere quell'orrore. Tutta la sala era ricoperta di armi di vario genere: kunai, katar, katane e strani oggetti di legno dalla forma umanoide giacevano mezzi distrutti di qua e di là, mostrando le loro parti meccaniche. Le pareti, alcune colonne ed il pavimento erano incisi con profondi solchi, come di artigli, mentre pozze di sangue si potevano vedere ovunque l'occhio posasse lo sguardo. In un angolo, Tengo, il guardiano della reliquia che lo aveva accompagnato in quei giorni e che aveva compiuto il rituale di trasferimento, giaceva in un angolo, svenuto. Il braccio destro era completamente maciullato, e lunghi tagli esponevano tendini ed ossa all'aria. Un grosso squarcio si apriva sul suo volto in corrispondenza dell'occhio sinistro. Un leggero movimento del petto era l'unica indicazione che fosse ancora in vita. Haruki avrebbe potuto tentare di raggiungerlo per soccorrerlo, ma sarebbe stato inutile. Il suo corpo, sebbene in fase di rigenerazione, aveva subito troppe ferite per potersi spostare di un solo centimetro. Lui stesso era allo stremo delle forze ed infatti, una frazione di secondi, perse conoscenza.

    [...]



    Haruki si risvegliò nella sua stanza, nel tardo pomeriggio di 4 giorni dopo l'accaduto. Delle bende avvolgevano gran parte del suo corpo ed, in particolar modo, la sua gamba sinistra. Tuttavia, eccetto una gran fame, il genin non avrebbe provato particola dolore. Infatti, iniziando a rimuovere quelle bende, avrebbe scoperto che i segni dell'eccesso del chakra demoniaco erano praticamente spariti, persino sulla sua gamba. Non era da solo. Nella stanza Tengo aveva gli occhi vigili su di lui. Quando si accorse che il monaco era vigile si alzò con solerzia per avvicinarsi. Haruki potè notare che il braccio che aveva visto fatto in mille pezzi era di nuovo al suo posto, forse una protesi o forse un miracolo da parte dei medici. Al posto del suo occhio sinistro c'era una benda nera. L'uomo gli avrebbe raccontato quello che era successo.La verità è che è stata colpa mia. Dovevo essere più vigile e bloccare immediatamente l'influenza del demone quando mi sono accorto che stava diventando troppo forte. Conosco le tecniche per reprimere il chakra del Rokubi, ma è stato troppo veloce. Il suo corpo ha iniziato ad emanare un'immensa quantità di chakra che mi ha sbalzato dalla mia posizione, poi un colpo improvviso mi ha lacerato il braccio e non sono stato in grado di comporre i sigilli necessari. Il volto dell'uomo era serio e teso, con gli occhi rivolti ad un punto indefinito alla sua sinistra, immerso nei ricordi.Ho visto che il Rokubi aveva completamente annebbiato la sua mente ed è iniziata una battaglia nella sala della reliquia. Mi sono accorto che stava cercando di far qualcosa...forse di contrastarne gli effetti quando ho visto alcune ossa della sua mano rompersi. Ma il suo corpo si stava già sfaldando a causa del chakra del Rokubi. Ero quasi sul punto di attivare una misura estrema per risigillare il demone, quando un altro colpo alla faccia mi ha privato di un occhio e quasi completamente dei sensi. Ho visto il demone che stava per darmi il colpo di grazia...ma poi si è fermato. Il chakra del demone si è affievolito e lei è emerso dall'involucro di energia represso, mostrando una forza di volontà eccezionale. Poi ho perso i sensi...Finito il suo racconto, Tengo rispose alle eventuali domande del monaco, ma poi lo lasciò a riposare. Haruki ora conosceva cosa era accaduto. Il demone aveva volutamente condiviso una grossa quantità di chakra per sopraffarlo e liberarsi ma, in qualche modo, era riuscito a contrastarlo. Ora conosceva cosa poteva fare se si affidava al potere del Rokubi, ed era conscio di cosa il Rokubi poteva fare a lui se non si fosse dimostrato forte abbastanza. Era questo che il demone gli voleva insegnare, oppure c'era qualcos'altro? Ma quando quella domanda sarebbe affiorata nella sua mente, un'altra voce, proveniente dal suo mondo interiore, gli avrebbe detto:

    Haruki, non ci sei ancora arrivato? Non è stata solo la tua forza di volontà a respingere il nostro chakra, ma Noi lo abbiamo interrotto! Perchè lo abbiamo fatto? Perchè non ti abbiamo fatto uccidere il guardiano? Perchè non abbiamo distrutto il tuo corpo e spezzato il nostro sigillo? Cosa ti abbiamo dimostrato?


     
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