Una maschera migliore

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. leopolis
        Like  
     
    .
    Avatar

    Colui che è

    Group
    Giocatori
    Posts
    18,071
    Reputation
    +217
    Location
    Luce di stelle

    Status
    Anonymous

    × Off-Game ×


    × Legenda
    Narrazione
    «Dialoghi»



    Una maschera dava fastidio, dava noia, non dava la possibilità di vedere bene lateralmen
    te, chiudeva anche la vista frontale, e spesso limitava la capacità di percezione. Certo, il Mizukage lo aveva chiesto, e proprio su richiesta del Mizukage Seinji aveva accettato di portarla: nessuno doveva sapere del ritorno di Seinji Akuma a Kiri, Diogene e la sua allegra banda in primis. Le notizie potevano trapelare, le fonti d'informazione - tradire, e anche se solo Itai e Seinji erano a conoscenza del segreto, al mondo vi erano troppi ninja capaci di vedere oltre le mere barriere fisiche. Proprio quello, in combutta col Mizukage e una giovane Akuma, Seinji aveva accettato di buon grado di cambiare maschera, con una più... vera. Dicevano che Meika Akuma, quella genin di Kiri, fosse un'esperta di plastica facciale, e fosse in grado di dare una forma ai suoi lineamenti. Di cambiargli viso in modo permanente. Era una benedizione quella! E anche una maledizione! Nel contempo... Un po' di nostalgia afferrava l'animo sensibile dell'Akuma al pensiero di perdere il suo vero volto; un altro sentimento pari al primo lo portava nei meandri infiniti delle infinite possibilità: con un volto nuovo avrebbe avuto una identità nuova, e con una nuova identità, anche una storia nuova. Era, insomma, un coltello dalla doppia lama: positivo e negativo, come sempre, ma a differenza di sempre, in quell'occasione aveva poco margine di scelta.
    In ogni caso, senza ragionarci poi molto sul come e sul perché, Seinji realizzò subito nella propria mente il volto che voleva avere: apparteneva a un tizio morto nella Sala Giochi di Takurama, uno di quelli che passava la vita dinnanzi al monitor, e che quando non sostava dinnanzi al monitor, passava giornate su giornate a servire Takurama come maggiordomo della Villa. Un furto a un uomo morto poteva dirsi un furto? Del resto prima o poi sarebbe tornato al suo viso normale, dunque era più un... prestito. Un prestito di identità.



    Quando venne a trovare Meika Akuma nel luogo indicato, ovunque questo sarebbe stato, si sarebbe presentato nella maschera, accompagnato da un uomo, - ovviamente un'illusione, - con i tratti specifici del viso che Seinji voleva avere. Sarebbe stato un piccolo aiutino per la kunoichi in questione, un piccolo "esempio", su come Seinji sarebbe voluto essere.
    «Mi scuso per il ritardo,» - sospirò Seinji, - «dimmi dove mettermi.»
    Una volta messo avrebbe sospirato in modo pesante e nostalgico.
    «Sono poco voglioso di lasciarmi con il mio vero volto. Spero possa tornare com'era un giorno... Devo togliermi la maschera, vero?» - Chiese Seinji Akuma a Meika, riferendosi, probabilmente, alla sorpresa che la giovane Akuma avrebbe potuto vedere sotto alla maschera.
    Come avrebbe reagito ai lineamenti di un noto ricercato?
     
    .
7 replies since 7/1/2016, 20:28   103 views
  Share  
.