La Vendetta dell'Avarizia

[Add TS per Ryuu Mizukyio]

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  1. Yusnaan
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    ehm...da qualche parte

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    La Vendetta dell'Avarizia

    Qualcosa da nascondere


    Un sottile strato di nebbia avvolgeva le strade di Kiri, mentre il sole andava pian piano inabissandosi nell'oceano facendo risplendere l'acqua come se fosse disseminata di diamanti lucenti. Con l'allontanarsi della calda stella, l'aria fresca della sera cominciava a prendere il sopravvento su quella che già era un'umida giornata d'inverno, ma per dei ragazzi nel pieno della giovinezza e sempre straripanti di energia non era un problema approfittare di una giornata di scarsa nebbia per correre a tuffarsi in mare.
    Il trio di amici, l'unico di cui faceva parte Ryuu, aveva deciso di provare il "brivido" di un bagno fuori stagione e nel tentativo di provare a scaldarsi (ma anche no) avevano cominciato con lo schizzarsi l'acqua addosso, e anche se era chiaro a tutti e tre fin dall'inizio che non fu per niente una buona idea, il divertimento aveva preso il sopravvento.
    NOOOOOO! Basta, è CONGELATAAAAA Se tu non la smetti, noi non smettiamo! Ha ha ha ha ha MAIIII Ha ha ha ha ha
    Tanto intenso era il momento che stavano vivendo in quel momento eppure così poco ci volle per mandarlo in frantumi.
    Una piccola ma compatta palla di neve impattò contro la nuca del genin, bloccando all'istante quel che stava facendo e costringendolo a guardare nella direzione da dove era venuta, gesti che a catena fecero d'istinto anche i suoi amici per capire cosa fosse successo. La vista non fu affatto gradevole, quando si accorsero che la palla era stata scagliata da un trio di soliti ragazzi che non sopportavano la vista di Ryuu e che non perdevano occasione di emarginarlo e schernirlo quando gli andava. Niente di nuovo per il giovane ninja, ma ogni volta faceva male come la prima, e ogni volta cercava di non infuriarsi e non reagire alle provocazioni per non finire nei guai usando le sue abilità da ninja, ma non tutte le volte gli riusciva bene di trattenere i suoi impulsi.
    Sebbene non gli avesse provocato nessun dolore ed il freddo che la neve portò tra i suoi capelli andava svanendo rapidamente, quel che rese ancora più irritante quel gesto, fu il ragazzo che l'aveva attuato, ovvero il solito ragazzino del clan Shinretsu (di un paio di anni più grande di Ryuu) che si divertiva ad usare la sua abilità innata per puro divertimento, non possedendo nessun'altra qualità da ninja.
    Pur facendo parte di un importante clan con importanti abilità genetiche non aveva mai voluto interessarsi a diventare uno shinobi come la maggior parte dei suoi parenti, usando la sua posizione in un importante e famoso clan del villaggio per guardare Ryuu dall'alto verso il basso come fosse un essere inferiore.
    Ti piace il freddo, eh? Perchè non giochiamo un po', è divertente.
    I due amici del genin cominciarono a guardarli in cagnesco come al solito per via della loro solita prepotenza nei confronti del loro amico, ma quel giorno Ryuu non aveva voglia di litigare, tantomeno con quei soggetti, quindi cercò di sopprimere come al solito l'istinto di vendicarsi e cercò di calmare i suoi compagni.
    Avete finito di fare gli imbecilli o dovete continuare?! Prova a non usare il ghiaccio e vedi come ti gonfio! Sei proprio uno stronzo!
    CHE?! Ripetilo, dai, e ti faccio vedere io!
    Ragazzi, lasciate perdere, che ci provate a fare? Andiamo, chissenefrega.
    I due ragazzi non si sentirono di controbattere a quella richiesta, seguendo in silenzio il loro amico fuori dall'acqua e rivestendosi velocemente, coprendosi anche con degli asciugamani per non prendere ulteriore freddo ed ignorando gli ulteriori commenti e scherni dell'altro trio, mentre gli passavano davanti per tornarsene a casa.
    O meglio, non tutti rimasero in silenzio.

    Siete tre stronzi!

    Come al solito Keiko non riuscì a tenere a freno la lingua, pur di difendere il suo migliore amico, non dando il tempo agli altri 2 di fermarla e attirando su di sé l'ira dei tre giovani, che subito si lanciarono verso di loro per rispondere alla provocazione e pestarli, dato che non aspettavano altro che una scusa per farlo. Vedendo il pericolo imminente, Ryuu non poté far altro che reagire di conseguenza e nel giro di trenta secondi erano già tutti e 3 stesi per terra, in preda alle sofferenze appena infertigli.
    Keiko sapeva perfettamente che ormai il suo amico era diventato abbastanza forte da riuscire a battere quei tre rompiscatole da solo, quindi si fece deliberatamente prendere di mira per poterlo spingere a dargli una bella lezione per come lo avevano trattato, dato che lui sembrava non averne voglia, e difatti ci vollero un paio di colpi ben assestati ad ognuno di loro per farli crollare inerti, sotto lo sguardo soddisfatto della ragazza e di Izumo.
    KEIKO-CHAN! La devi smettere di provocare la gente solo per farmela picchiare! La prossima volta non intervengo.
    Bugiardo, non lo faresti mai. He he, però devi ammettere che è stato divertente.
    Anche se non gli era piaciuto particolarmente picchiare... ok, in effetti gli era piaciuto e la soddisfazione di averli pestati era immensa, quindi non poteva di certo avercela con i suoi amici, anche se quello che aveva appena fatto avrebbe avuto qualche ripercussione in futuro.

    ...


    Il sole era ormai appena tramontato e la visibilità cominciò a scarseggiare, quindi dopo essersi separato da Izumo e Keiko si diresse anch'egli verso casa sua, ma di certo non poteva immaginare che quella che sembrava una sera come tante altre si sarebbe presto trasformata nella sera in cui la sua vita cambiò e che non avrebbe più dimenticato.
    Difatti, dopo aver varcato la soglia di casa non trovò nulla di anormale: dall'unica luce accesa che notò dall'esterno, i nonni dovevano essere sicuramente tutti e tre in cucina a chiacchierare, ma fu mentre era intento a togliersi le scarpe che si accorse che non doveva trattarsi di una conversazione normale, e ancor meno piacevole. Anche se nonna Ayaka non parlò con una voce particolarmente alta, poté intuire perfettamente dal suo tono che qualcosa non andava. Poche volte nella sua vita aveva visto o sentito la sua adorata nonna materna giù di morale, e quella volta non sbagliò di certo, ma fu quando l'anziana signora terminò la sua frase, che capì finalmente di cosa stessero parlando: la morte dei suoi genitori.
    Non era un argomento ricorrente, specialmente davanti al nipote, ma comprese subito che doveva essere una cosa che non avrebbe dovuto sentire, eppure non gli passò neanche per la mente di andarsene, poiché ebbe un tuffo al cuore quando sentì pronunciare da sua nonna le ultime parole che si sarebbe immaginato.
    Se penso a ciò che ha fatto alla mia bambina...
    La donna si riferì al nome pronunciato pochi istanti prima e che Ryuu non riuscì a cogliere, ma da quel momento rimase come ipnotizzato dalle voci provenienti dalla cucina, non sapendo più cosa pensare. Cosa poteva significare? Stavano davvero parlando di uno dei responsabili di quella tragedia in cui furono coinvolti i suoi genitori o stava fraintendendo? E perchè ne parlavano in quel momento, mentre lui non avrebbe dovuto essere in casa? Per fortuna non sembravano essersi accorti che fosse appena rientrato, quindi decise di avvicinarsi alla porta molto lentamente e senza chiudere la porta di ingresso per evitare di essere sentito e poter ascoltare meglio ciò che avevano da dirsi.
    A mano a mano che il discorso proseguì, molte delle sue domande trovarono risposta, ma per ogni dubbio dissolto, altri due si insinuavano nella sua mente, continuando a tormentarlo con mille pensieri.
    Il Mizukage è stato piuttosto chiaro a riguardo. Ha detto di stare attenti, perché a quanto pare Yoku Akita bazzica nel Paese dell'Acqua ancora una volta.
    Quel bastardo infame la deve pagare! Che ha detto il Mizukage, se ne occuperà lui?
    Non ha voluto dirmi altro cara, ma penso proprio che lui sappia dove sia e che se ne occuperà. Ha detto che c'erano dietro cose che era meglio che non sapessi. In ogni caso credo che Ryuu debba sapere tutto.
    Che c'entra il mizukage, che cosa sa? Ma chi è questo Yoku? Perchè non me ne hanno mai parlato?
    Ryuu stava seriamente cominciando a non capirci più niente e non riusciva a comprendere il motivo di tanti segreti, rimanendo immobile al suo posto mentre ad appena due metri da lui si parlava di cose alquanto scottanti e che lui non doveva sapere. Il mizukage. Il mizukage sapeva tutto. Avrebbe voluto scappare via all'istante ed andare a bussare alla sua porta per chiedergli spiegazioni, ma suo nonno sembrava disposto a parlargli nonostante non fosse a conoscenza di tutti i dettagli, quindi sarebbe potuto bastare per cominciare, dopodiché avrebbe deciso cosa fare.
    ANCORA? È SOLO UN RAGAZZINO! È PERICOLOSO ED HO GIA' PERSO UN FIGLIO PER COLPA DI QUELL'INFAME!
    A quel punto non ci vide più e le emozioni che stava cercando di contenere esplosero in una volta. Perché tanti segreti nei confronti di quell'uomo e perché era così pericoloso parlarne? Ormai era chiaro che centrasse qualcosa con la morte di sua madre e suo padre e non avrebbe più tollerato altre bugie, quindi entrò nella stanza furioso come non lo era mai stato con i suoi nonni, deciso a volerne sapere di più.
    ADESSO BASTA! Mi sono stufato di tutti questi segreti! Voi sapete cosa è successo veramente e adesso voglio che me lo diciate. Io ho il diritto di sapere la verità!
    Chi è questo Yoku e perché dite che è così pericoloso?

    Era certamente arrabbiato con loro per avergli tenuto nascosto la verità sulla morte dei suoi genitori, ma allo stesso tempo si sentiva male nel rispondere in quel modo ai suoi nonni e mancandogli di rispetto, tuttavia non aveva intenzione di mollare la presa e se non avessero soddisfatto le sue richieste sarebbe dovuto ricorrere a misure drastiche ed andare a svegliare il mizukage anche contro la loro volontà. Ormai aveva deciso che era giunto il momento di conoscere la verità e ci avrebbe provato con tutte le sue forze.
     
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