[Contest][Gioco] La ragnatela

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  1. Lucious
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    "Mors mea, tacci tua."

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    La Ragnatela


    I


    La diplomazia, una bestia tanto comune quanto sconosciuta ai più. Dopo tutti questi anni, il più dei villaggi sono quasi assuefatti alla guerra, al conflitto armato, allo scorrere del sangue. Ufficialmente tutti combattono per la pace, ma in fondo ognuno preferisce guardare gli interessi del proprio villaggio. Non che ci sia del male in questo, bisogna sempre assicurarsi la propria incolumità prima di aiutare qualcun'altro. Per questo esiste la grande Accademia e tutti gli istituti ad essa correlati. Un organo funzionale che coordina le operazioni di ogni singolo Ninja su tutto il continente, accogliendo le richieste di villaggi grandi e piccole, assegnandole a coloro che sono più adeguati a svolgere il compito. Il viaggio non è durato più di una giornata e mezza, una sosta di sei ore per dormire e due da un'ora per riposare brevemente. La forte presenza di corsi d'acqua ha sicuramente facilitato il viaggio, le barche qui non sono particolarmente diverse da quelle usate a Kiri. La mia destinazione finale? Morya, un piccolo insediamento che si affaccia su uno dei corsi d'acqua, composto per lo più da pescatori e artigiani, un posto come un altro. Questo fino a poco tempo fa, quando alcuni abitanti hanno cominciato a mostrare comportamenti violenti ed insensati. Tutti i violenti hanno un punto in comune, hanno cominciato a mostrare tali comportamenti solo in seguito alla cure ricevute dal medico del villaggio. Quale è il mistero dietro a tutto questo? La colpa è del medico? Oppure qualcuno cerca di boicottarlo? Intrighi, misteri, cane che mangia cane. la storia che si ripete.


    Fine della corsa.



    Una cosa fondamentale durante le missioni è la sinergia con i propri compagni di squadra. Prima del conflitto era diverso, ogni villaggio mandava squadre di tre elementi insieme al loro maestro. Tutti dello stesso villaggio, ovviamente, per evitare dissapori tra i membri della squadra. Ma dopo la guerra, le cose sono cambiate, se in meglio o in peggio ancora non ne sono sicura. a mancanza dei maestri e stata soppiantata dalla promessa di punizione in caso di comportamenti scorretti. La discrepanza di appartenenza al medesimo villaggio dalla promessa di amicizia e alleanza per perseguire un obbiettivo comune. Mai meno di due, questa è la regola. Il mio alleato si identifica come uno studente del Villaggio della Foglia, non sarà difficile individuarlo vista la necessità di indossare indumenti adeguati al proprio villaggio di appartenenza. Una cosa mi coglie impreparata, il silenzio. Non una voce, un sussurro, sembrava di essere appena arrivati in una città fantasma. Accosto la piccola zattera a riva, trascinandola a terra, mi addentro nel villaggio. Un brusio, poi grida, poi urla e cori di protesta. L'aria si fa tesa, carica d'odio e disprezzo, l'autorità ormai trattata con riguardo fittizio o falso. Nemmeno il timore delle guardie armate sembra far breccia nei cuori della gente che, come un branco di lupi, ulula ed inveisce contro i suoi oppressori. La verità? Difficile a dirsi. Poi lo noto, distaccato dalla folla, che osserva la scena in silenzio. Basso? Affatto, ma come diceva Fujiko per me sono tutti bassi. Capelli corvini, alquanto magrolino, non può essere altri che lui. Ma non c'è tempo per i convenevoli. Gli do una sonora pacca sulla spalla, tirando dritto verso la dimora del capo-villaggio. La verità è ancora tutta da scoprire, ed il tempo forse è ben meno di quanto immaginassi.


    Sbrighiamoci, siamo già in ritardo.


     
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9 replies since 19/1/2016, 13:34   162 views
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