[Contest][Gioco] La ragnatela

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  1. Mberu
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    La ragnatela




    II



    La casa del capo villaggio, oggetto della ricerca dei due aspiranti shinobi, si trovava dall’altro lato di Morya. I due dovettero passare fra case in legno, di fatture non certo pregevoli, edifici pubblici più prestigiosi e anche qualche baracca. I paesani che li vedevano passare dalle vie li guardavano di sottecchi, lanciandogli occhiate chi di disprezzo chi di timore. Era evidente quanto quella fosse una comunità chiusa e allo stesso tempo non esattamente ricca. In molti infatti stavano svolgendo lavori di artigianato, altri lavavano i panni o portavano grosse ceste contenenti il frutto dei campi.
    Dopo un lungo girovagare, il foglioso e la kiriana ebbero la certezza di essere giunti in prossimità dell’abitazione del capo villaggio. Un’inferriata con un grosso cancello li separava da un vasto giardino verde con più di una varietà di fiori, arbusti e con qualche ciliegio spoglio a completare il tutto. Un sentiero in pietrisco conduceva, passando vicino ad una lussuosa fontana, ad una villa a due piani. Dalle numerose finestre non sembrava esserci anima viva. Fortunatamente per Akikazu e compagna, un uomo dal singolare aspetto71AlriQwLqL._SY355_ si stava dirigendo verso il cancello. L’individuo tarchiato avrebbe quindi aperto il cancello e chinandosi in un gesto di galanteria avrebbe lasciato il passo ai due giovani.

    Dopo di voi!

    Esordì con voce melliflua.
    Se i due gli avessero chiesto del capo villaggio avrebbe risposto con il medesimo tono.

    Il signor Yoshida dite? E’ dentro la villa, potete entrare liberamente..

    Dopo l’ennesimo inchino uscì dal giardino, dirigendosi verso una carrozza nera. Quest’ultima aveva l’aria di essere un pezzo d’antiquariato, ma tenuto da un collezionista. Linee che si intrecciavano in ghirigori e per poi sciogliersi in figure floreali adornavano la struttura portante. A trainare il tutto erano due cavalli neri, guidati da un uomo dai capelli bianchi e da un abito che arrivava al mento del medesimo colore. Partendo ad una discreta velocità lasciarono il villaggio.

    Ad Haseya ed al suo compagno non rimaneva che percorre il sentiero e bussare alla grossa porta in legno. Immediatamente avrebbero sentito abbaiare dall’interno della casa.

    Buono Blue, sta buono!

    Udirono da una voce bassa e profonda mano a mano che il tempo passava.
    Dopo circa trenta secondi la porta si aprì, rivelando un uomo dall’altezza paragonabile a quella della gigantessa kiriana. A differenza di quest’ultima però, la sua corporatura era molto più esile e dall’aspetto fragile. Agli occhi di entrambi sarebbe risaltata una spilla rossa a forma di ponte che il signor Yoshida portava al petto. Il capo villaggio, alla vista di un individuo di pari altezza non poté fare a meno di sorridere, rivelando una fitta schiera di denti sottili ed ingialliti.

    Immagino che siete gli accademici che ho richiesto.

    Disse mantenendo il sorriso e abbassando gli occhiali per mettere meglio gli ospiti a fuoco.

    Ma che delizia!
    Prego, entrate entrate!


    Con la lunga mano sinistra fece un plateale gesto d’invito.
    Così facendo però, un cane di grossa taglia gli sfuggi da dietro la schiena, dirigendosi immediatamente verso Akikazu. Appoggiandosi a lui con le zampe anteriori, iniziò a leccare le mani del giovane studente, scodinzolando dalla felicità.

    Oh mi devi scusare, obbedisce solo a mia moglie!

    Disse prontamente l’uomo, sforzandosi di tirare il cane dal collare.
    Tenendo sempre stretto l’animale, il signor Yoshida condusse i due ospiti in un lungo e scuro corridoio. La parte sinistra era arredata con una serie di pesanti cassettoni in legno di quercia, sopra i quali erano poggiati merletti e ceramiche. Sulla parete sinistra invece erano attaccati svariati ritratti. Osservandoli chiunque avrebbe trovato somiglianze fisiognomiche fra l’uomo che li precedeva e i soggetti dei ritratti. In più tutti portavano la medesima spilla rossa al petto.

    Desiderate qualcosa? Del tè con dei pasticcini?
    Immagino che siate stanchi del viaggio!


    Chiese l’uomo mentre li conduceva lungo la propria abitazione con il cane al seguito
    Ogni 5 passi, ambo i lati erano presenti delle porte chiuse che conducevano ad altre stanze.
    Dopo 20 invece, alla destra del gruppetto partì una scalinata che torcendosi leggermente su se stessa portava ai due piani superiori. Dal piano superiore proveniva un leggero e strano odore, che solo con molta fortuna e con un ottimo olfatto sarebbe potuto essere captato. Il gigante smilzo però prosegui per altri venti passi, giungendo finalmente in un grosso salone con a destra un enorme camino. Davanti ad esso erano presenti un tavolino di cristallo, una poltrona in pelle nera e un sofà delle medesime fattezze.
    A sinistra invece un’enorme tavolo d’ebano era attorniato da 18 sedie dello stesso legno, finemente intarsiate e con rivestimenti in velluto rosso.

    Il signor Yoshida indicò il sofà ai due ospiti, insistendo se i due non avessero voluto sedersi.

    Vi prego, sedetevi.. so che siete abituati ai rigidi protocolli militari, ma siete miei ospiti e gradirei vivamente farvi stare comodo

    Intimò l’uomo sfoderando la sua orribile dentatura.
    Una volta che i due aspiranti shinobi avessero presto posto, il cane si sarebbe acciambellato ai piedi del ragazzo più giovane, non disegnando qualche grattino alla nuca.

    Bene!

    Disse infine buttandosi sulla poltrona.

    Sul tavolino ci sono dei dolcetti, del tè caldo, della cioccolata e un poco d’acqua.
    Mi spiace non potervi offrire altro, ma la servitù dovrebbe essere disponibile a momenti.


    Affermò assumendo un’aria costernata.

    Continuando con le formalità direi di presentarci..
    Come sicuramente avrete capito io sono l’uomo che ha richiesto l’aiuto dell’accademia, Eizo Yoshida, a capo di questo gioiellino che prende il nome di Morya!
    Voi invece siete..


    Una volta che i due si fossero presentati avrebbe ripreso le redini della discussione.

    Molto lieto di fare la vostra conoscenza.
    E’ ora però di parlare delle questioni importanti.


    Disse tagliando un sigaro e portandoselo alla bocca, per poi accenderlo.

    Attualmente Morya è affetto da un cancro.
    Un cancro che sta logorando i suoi cittadini ed il loro quieto vivere.


    Fece una pausa buttando fuori il fumo, facendo attenzione affinché non arrivasse in faccia ai due studentelli.

    Le persone che vengono curate dalla Dottoressa Mizuno, dopo un paio di giorni perdono i freni inibitori. C’è chi ha fatto a pugni con i propri colleghi, ci sono fratelli che hanno preso a testate le sorelle, ci sono madri che hanno preso a morsi il volto del proprio neonato.

    Altra pausa, altro fumo.

    Il mio popolo non è al sicuro.
    C’è però un altro elemento che rende ancor più ingiusta e grottesca questa situazione.
    Le persone, non vengono ritenute colpevoli totalmente in quanto malate di mente. Cosa che di per sé può sembrare giusta. La cosa però scandalosa è che a emettere queste sentenze è il giudice Masao Matsumoto, un giovane belloccio mandato dal Daymo a perseguire fantasmi. I malati vengono mandati in una nuova struttura riabilitativa … colpo di scena..


    Durante l’ennesima pausa non si limitò a buttare nuovamente il fumo fuori.
    Appoggio anche i gomiti sulle scheletriche gambe.

    Diretta dalla stessa Dottoressa Mizuno… nonché moglie di Matsumoto..

    Portando le mani all’altezza del volto dispiego le lunghe dita ad imitare dei fuochi d’artificio, per poi riassumere immediatamente dopo la più comoda posizione originale.

    Direi che non bisogna essere dei grandi diplomatici per intuire il conflitto d’interessi presente in questa situazione, che non fa altro che mietere vittime all’interno della mia popolazione.
    Ahimè però non posso fare nulla contro un funzionario statale, per giunta voluto dal Daymo in persona. Motivo per cui mi servivano delle persone esterne a noi, che provenissero da un ente accreditato, che potessero raccogliere un minimo di prove per dimostrare quanto la situazione sia paradossale e quindi cacciare a pedate in culo quei due parassiti!


    Le ultime parole furono pronunciate con un crescendo nel tono.
    Il cane alzò il muso verso il padrone.

    Scusate la crudezza.. ma quella a morire e a diventare pazza è la mia gente..

    Ricomponendosi, riprese il discorso.

    Ho pronti per voi dei lascia passare. Sono già stati controfirmati anche da un burocratico dei vostri, motivo per cui potete andare a fare le pulci anche al giudice stesso, non preoccupatevi. Una volta che avrete tutto ciò che ritenete necessario potete tornare all’accademia, stilare un bel rapportino e inoltrarlo in duplice copia a me e ai vostri superiori. Così facendo una corte suprema potrà far terminare questo abominio.

    Disse mostrando nuovamente i lunghi denti.

    Domande?



    OT/Dato che avete entrambi la percezione a 6 userò un altro mezzo per capire se sentirete l'odore o meno.
    Alla fine del vostro post fatw uno spoiler come questo e inserite un numero compreso tra 1 e 10.
    Nella mia prossima risposta, se almeno uno dei due ha ottenuto il risultato sperato, darò qualche informazione in più su quest'odore:)
    Per dubbi su questa meccanica o su altre cose chiede nel OT topic /OT
     
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9 replies since 19/1/2016, 13:34   162 views
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