[Contest][Gioco] Le ricerche del Dottor Takurama

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  1. Yusnaan
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    ehm...da qualche parte

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    Parlato Ryuu
    Parlato Maya
    Parlato Okomi


    Le ricerche del Dr. Takurama

    Hisoka



    Una splendida mattinata era iniziata. C'era poca nebbia per le strade quel giorno ed i raggi del sole riscaldavano come potevano la fredda aria invernale al Villaggio della Nebbia.
    Il giovane Ryuu si alzò con comodo dal letto, svegliato dolcemente dalla luce che filtrava dalla finestra della sua stanza, aprendo la finestra per respirare la buona aria fresca del mattino e scendere con tutta calma in cucina, dove già lo attendeva la colazione in tavola, preparata dalle amorevoli cure delle care nonne. Una giornata cominciata nel migliore dei modi, eppure c'era una cosa che continuava ad assillarlo nella sua mente...una cosa che si era dimenticato di fare, ma che proprio non riusciva a ricordarsi. Rifletté su quello mentre gustava con tutta calma il suo latte, inzuppandoci dentro dei buoni biscotti fatti in casa e ancora caldi.
    Però qualcosa che non andava c'era.
    Cosa può essere...i calzini sporchi sotto al letto? Nha, li ho nascosti da un'altra parte. Forse devo andare a fare la spesa? Mmh, no, me l'avrebbero già ricordato. Bho...certamente non devo passare in amministrazione...

    !!!

    La missione! LA NAVE!!!



    Alle solite. Non capitava di certo raramente che si dimenticasse qualcosa, ma era la prima volta che gli era completamente passato di mente di dover partire per una missione, dimenticandosi anche di avvertire i suoi nonni, quindi si lanciò letteralmente in camera sua per vestirsi e prendere tutto il necessario nel giro di 14 secondi, si buttò nuovamente giù per le scale, si prese una bastonata in testa da sua nonna, mentre l'altra gli porgeva il sacchetto per il pranzo e salutandoli tutti contemporaneamente si inoltrò a tutta velocità per strada, in direzione del porto.
    Maledizione, maledizione, maledizione, maledizione, maledizione, speriamo che non è già salpata.
    Arrivò alla spiaggia come un fulmine, ma purtroppo la nave era appena salpata e non avrebbe sicuramente potuto arrivarci con un salto, dato che si stava già apprestando a prendere il largo.
    EHIII ASPETTATEEEE! Oh merda...
    Era lì, fermo sul molo nella speranza che qualcuno lo avesse sentito, ma dato che non ci furono risposte non gli venne altra idea che quella di tuffarsi e cercare di raggiungerla a nuoto, per quanto folle, ma a quanto pare aveva già pensato nonna Kazuko ad un piano di riserva, arrivandogli alle spalle alla velocità della luce, prendendolo di peso per la felpa e lanciandolo dritto sul ponte della nave grazie alla sua super forza.

    AAAAAAAAAAAAAAAH


    Forse i metodi della donna non erano dei più delicati, ma almeno erano serviti a fargli prendere la nave "al volo", nonostante nell'atterraggio rischiò quasi di perdere un dente. Il ragazzo sorrise imbarazzato alla gente che lo vide precipitare dal cielo, cercando di spiegare ai dipendenti di essere in regola con il biglietto e di essere un ninja in missione, come avrebbero potuto constatare dal coprifronte che portava in bella vista. Dopo pochi minuti, per fortuna, tutti i malintesi erano risolti, e poté girare libero per la nave in cerca della sua cabina.
    Il suo cammino però venne interrotto da una ragazza che a quanto pare era in viaggio da sola. Decisamente una bella ragazza, quindi anche se fosse ancora dolorante per il brusco arrivo sulla nave, non si fece problemi a rimanere a parlare con lei.
    «Ciao..... io sono Maya e te? Ti va di scambiare quattro chiacchiere intanto che si passa di la? Io mi annoio da morire!
    Ehm...ciao. Certo, perché no. Io mi chiamo Ryuu.
    Le disse il ragazzo con un gran sorriso. Era alquanto imbarazzato di parlare, così su due piedi, ad un'avvenente donna appena conosciuta tutta sola, ma non poteva certo fare scena muta e scappare via, quindi si diede una mossa, sciogliendosi un po' e prendendo a parlare con la dovuta calma. Era sempre stato interessato solo alla sua amica Keiko (non avendo chissà quale altra scelta), ma la sua mente di ragazzo ancora in tempesta ormonale non poteva certo limitarsi a non immaginare o fare apprezzamenti su altre ragazze.
    Continuando a chiacchierare Ryuu si rese conto che anche lei era un ninja in missione e diretta all'accademia, quindi non si tirò di certo indietro nel rivelarle il suo medesimo scopo.
    Ma dai, anche io sto andando all'accademia.
    Ormai dopo aver passato un po' di tempo insieme fu abbastanza evidente la coincidenza che fossero stati convocati entrambi per lo stesso compito, cosa che rese più che felice Ryuu, all'idea che avrebbe potuto passare molto più tempo con lei, dato che sembrava proprio una ragazza socievole e simpatica.
    Che tette.
    ....Ehm...si...come dicevo, ragazza socievole e simpatica.

    Il viaggio procedette in maniera abbastanza tranquilla e per fortuna non incontrarono brutto tempo sul loro cammino, quando finalmente sbarcarono sulla terra ferma e senza perdere tempo si diressero all'accademia dove avrebbero dovuto ricevere maggiori dettagli sul loro compito che fino a quel momento era rimasto abbastanza allo scuro. Vennero condotti in una piccola stanza con 2 sedie, su cui si andarono istintivamente a sedere dopo essere stati invitati a farlo dall'uomo difronte a loro, e solo allora cominciò la spiegazione.
    Per prima cosa gli mostrò la foto di una ragazza.
    Hana Sasaki. Età: 15 anni. Non è una ninja. Non sa utilizzare il chakra. Ha un tipico carattere femminile: parla tanto e pensa poco hehe...
    La battuta suscitò una piccola risata in Ryuu, cosa che dovette però trattenere, essendo comunque in presenza di una ragazza, e inoltre non erano certo lì per ridere, quindi cercò di fare finta di niente e continuare ad ascoltare. Seguendo il discorso era chiaro che quella ragazzina era con molte probabilità stata rapita, ma il fatto che non fosse stato chiesto ancora nessun riscatto gli sembrò alquanto sospetto. A che scopo rapire una ragazza di buona famiglia e non chiedere soldi in cambio. Magari non erano i soldi ad interessargli e magari non sapevano neanche chi avevano rapito, sempre nell'ipotesi che si tratti di un caso di rapimento. La seconda foto, che mostrava la sala giochi, lo colpì decisamente di più, dato che avrebbero dovuto infiltrarsi proprio lì per scoprire dove fosse la ragazza, ma tutti quegli "apparentemente" del loro interlocutore stavano cominciando davvero a confondergli le idee. Bé, a giudicare dalla foto, l'edificio sembrava avere realmente due piani, però non poteva sapere se quello che stava dicendo risultasse solo un po' confuso da degli errori di grammatica nel ripetere un po' troppo spesso quell'irritante parola o era davvero tutto solo in apparenza che fosse così. Per cercare di avere delle informazioni sicure, quindi, decise ad alzare timidamente la mano quando venne chiesto ad entrambi se avessero domande da fare, temendo di offenderlo facendogli notare il suo difetto di pronuncia.
    Ah-ehm...scusi Okomi-sama...quando dice "apparentemente"...intende che è solo in apparenza così o è solo un modo di dire? Cioè, c'è davvero solo una guardia sulle scale ed è un edificio a 2 piani o c'è dell'altro?
    Sperando che non avesse fatto una gaffe, continuò ad ascoltare l'uomo rispondere alla sua domanda o eventualmente solo il resto del discorso che già aveva in programma.
    Per la missione l'Accademia vi ha fornito degli abiti appositi per non dare in occhio, e anche dei documenti falsi. Tu, Maya, avrai la carta d'identità di Hana Nanami, e tu, Ryu, sarai il suo fratello, Hisoka Nanami. Sarete insomma una ricca famiglia di mercanti che in mancanza di lavoro per via della situazione politica a Taki e nel Paese delle Cascate è venuta nella Sala Giochi per vincere qualche soldo.
    Recitare la parte di un ragazzino ricco lo avrebbe fatto sentire al settimo cielo, se solo le sue orecchie non si fossero soffermate su un unico piccolo quanto seccante ed irritante dettaglio che non gli andò per niente a genio.
    .......Hisoka?!.....
    Il nome più brutto che ho mai sentito...
    Quel nome indecente si insinuò in modo indelebile nella sua mente, specialmente quando lo lesse sul suo finto passaporto, rimanendolo a fissare inespressivo, mentre il jonin continuò a passargli i loro equipaggiamento ed i vestiti. A lui toccò un elegante smoking bianco, e non avendo toccato altri abiti al di fuori dei suoi abbigliamenti sportivi gli sembrò proprio una cosa ancora più emozionante, o meglio, gli sarebbe sembrato così se non avesse ancora stampato in fronte a lettere di fuoco quel nome tremendo.
    Domande prima di partire?
    Si. Non c'era un altro nome per me? .... Hisoka.... come suona male. Hisoka....
     
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30 replies since 20/1/2016, 19:43   429 views
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