[Contest][Gioco] Le ricerche del Dottor Takurama

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  1. Dolcecattiva
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    Il casinò





    Era tutto pronto per la partenza ed il sig.r Okomi aveva dato le ultime dritte al ragazzo insieme a Maya, Ryuu. Il ragazzino aveva posto delle ulteriori domande riguardo il luogo e ovviamente si lamentò del suo nome di copertura, Maya si limitò ad incrociare le braccia sotto il seno, sbuffò e pensò uffa ragazzino!!! possiamo anche andare all'avventura!! E smettila di lamentarti sul nome...è solo di copertura uffaaaaaaaaaaaaaa!
    Appenà l'uomo finì di dare le ultime spiegazioni a Ryuu, tirò fuori due buste con dentro 100.000 ryu falsi che figata!!! quanti soldiiiiii «.. da spendere nel gioco. Chiaro?....» che palle.... e io che volevo tenermi da parte qualcosina....

    Una carovana era li fuori che aspettava i due giovani per portarli al casinò; avevano tutto quello che serviva dentro dei sacchetti e dovevano fingere di essere due aristocratici per non destare sospetti e soprattutto per non far fare troppe domande al carovaniere. Maya prese la sua borsa e la giacca e si avviò fuori dalla struttura insieme al ragazzo; per entrare bene nella parte la ragazza pretese che Ryuu le aprisse la porta e le desse la mano per salire. «Insomma, Ry.....» la ragazza tossì per coprire l'errore di nome che stava per commettere «Hisoka, fratello mio, aiutami a salire...porgimi un appoggio, ho le mani occupate, non riesco a fare tutto da sola..» Maya fissò il ragazzo con fare di rimprovero e subito dopo gli fece un sorrisetto mandandogli un piccolo bacino. la spunto sempre io ragazzino, mettitelo in testa! Sogghignava tra se e se mentre pensava queste cose.
    Una volta saliti sulla carovana, il sig.r Okomi diede ai due shinobi un ulteriore sacchetto dicendo di fingere fosse cibo pregiato, ma in realtà era solo pane e acqua pane e acqua..che miseria... ci vogliono mantenere in forma smagliante storse le labbra Maya per la miseria di cibo datogli per il viaggio.
    «Faremo del nostro meglio, arrivederci» disse la giovane ad Okomi, che chiuse la porta e la carovana si avviò.


    Durante il viaggio, quello strano carovaniere non smise di parlare, il che infastidì parecchio Maya perchè non riusciva a pensare al da farsi.
    «Senti Ryuu, intanto che sto tizio continua a farfugliare gli affari suoi, che dici, cominciamo a cambiarci? Così siamo pronti per quando arriviamo li? Posso nascondermi qualcosa addosso che dici? Spero non ti disturbi l'idea di vedermi seminuda..ma non si può fare altrimenti.. non credi?»





    La kunoichi non diede molto tempo al ragazzo di rispondere che cominciò a spogliarsi levandosi prima la giacca, poi il maglioncino rimanendo così in reggiseno, dopodichè alzò leggermente il bacino per slacciare i pantaloni e li sfilò. Si trovava semi nuda davanti al giovane ragazzo mi ero dimenticata di aver messo questa biancheria... vabbeh... Aveva un completino nero di seta con i bordini in pizzo e una mutandina dello stesso materiale con bordi anch'essi in pizzo che lasciavano intravedere la zona pubica. Tirò un'occhiata al ragazzo per vedere se avesse avuto qualche tipo di reazione e continuò nella sua svestizione/vestizione.
    «ehm... Ryuu.... lo so di chiederti troppo.... ma... qui è scomodo mettere questo abito, avrò bisogno di una mano per tirarlo giù.. è così attillato che da sola non ce la faccio... e questo disgraziato sta beccando tutte le buche!» Prese il vestito e lo infilò a partire dalla testa, infilò le braccia e prese a tirarlo verso il basso, si girò di schiena verso il ragazzo per farsi aiutare ma proprio il quel momento prese una buca talmente forte che fece sobbalzare tutto dentro e Maya si ritrovò seduta sulle gambe di Ryuu. «Scusami, scusami tanto, ma... non sono riuscita a rimanere in equilibrio» Arrossendo si alzò velocemente e se il ragazzo l'avesse aiutata avrebbe fatto in modo di facilitarlo, nel caso in cui non avesse acconsentito ad aiutarla la giovane avrebbe sbuffato e appoggiandosi qua e la nella cabina.
    Una volta vestita, mancava solo da mettere le scarpe, ma essendo abbastanza scomode decise di metterle appena prima di arrivare a destinazione. «Guarda Ryuu! La mia borsa ha un doppio fondo, possiamo nascorderci qualcosa, per sicurezza..e poi...» sogghignando portò le mani al petto «...c'è anche questo nascondiglio...se dovessero controllarci.... qui non ci metterebbero mano!»
    Poi venne il turno del ragazzo di cambiarsi.. «Se vuoi una mano ti aiuto volentieri!»


    […]




    Erano quasi arrivati a destinazione e mancavano solo le ultimissime cose. «Non credo riusciremo a portarci dentro le armi, infondo è un casinò... non credi?» Bisognava nascondere le armi più ingombranti così riutilizzarono i sacchi dati dal sig.r Okomi e misero dentro la sciabola della kunoichi e il jitte. Nel doppiofondo della borsa la ragazza nascoste la frusta che aveva raggomitolato bene su se stessa e gli artigli. Le carte bomba le mise nel reggiseno, i guanti protettivi ed il corpetto decise di non metterli dato che non si adattavano alla situazione e si sarebbero comunque visti e per evitare qualsivoglia problema li mise nella busta insieme alle armi. Anche i veleni finirono nel doppiofondo. Lei era pronta, si sistemò i capelli e furbamente mise nella tasca che faceva accedere al “segreto” degli assorbenti di ogni tipo da imbarazzare chiunque avesse provato ad aprirle la borsa. Sparse i soldi qua e la e i documenti pronti per l'estrazione. Era il momento di indossare i tacchi e la giacca.


    Appena arrivati il carovaniere chiese di avere in cambio un po' di danaro per la “corsa”, ma la ragazza guardò Ryuu e sottovoce disse: «Non possiamo rischiare di far scoprire che l'accademia produce soldi falsi. Non possiamo dargliene!» Si rivolse verso Taketsu e gentilmente gli disse: «Mi spiace, signore... ma.. io e mio fratello abbiamo i soldi contati per il casinò.. e poi lei è già stato ricompensato per il servizio svolto!»
    «Ladri!» urlò ai ragazzi e andò via di tutta fretta.
    I due shinobi senza farsi vedere da nessuno nascosero i sacchetti con i loro indumenti vecchi e le cose di troppo dietro un cespuglio. «Qui non dovrebbe vederli nessuno. Ora andiamo!»
    Con molto nonchalance, si aggrappò al braccio di Ryuu e insieme si avviarono alla scalinata d'entrata. Era un edificio immenso e dai grossi finestroni si poteva intravedere la sala wow... è immenso! pensò Maya. Salirono assieme la prima scalinata, e videro un check in. I due si trovarono davanti un omino con gli occhiali da sole che strambo questo...
    «Oh! Benvenuti signori! Vostri nomi, prego? Motivo della visita?..»
    «Buonasera, io sono la signorina Hana Nanami e sono qui per spendere un po di soldini!» sorridendo all'omino la ragazza mise la mano nella borsetta e fece vedere una mazzetta di banconote, li rimise dentro e mostrò il suo documento riconoscitivo.


    Passato il primo check i due videro un secondo check in a poca distanza e per fortuna c'era un po' di fila.
    «Ryuu, hai ancora qualcosa te addosso? Sembra perquisiscano prima di entrare! Passa alla svelta quello che hai che lo metto nel reggiseno facendo finta di sistemarmi il “balconcino”! Su svelto!!!» disse la kunoichi sottovoce a Ryuu che attese il passaggio dell'oggettistica che mise dove aveva detto.

    Ed ecco che si ritrovarono davanti al secondo check. A questo ingresso c'era un uomo basso vestito come il suo giovane compagno di avventura. Se l'uomo avesse chiesto di vedere la borsa, Maya la avrebbe aperta di fronte a lui facendo vedere il denaro all'interno e facendo finta di frugare la ragazza avrebbe fatto vedere gli assorbenti «Eh...mi scusi» avrebbe detto arrossendo «sa.... in questo periodo noi donne.....sa...... ne abbiamo bisogno». Se l'uomo non avesse chiesto la perquisizione della borsa, avrebbe aperto la giacca mostrando all'uomo il suo enorme seno cercando di distrarre l'attenzione dell'uomo a non controllarla ulteriormente.

     
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30 replies since 20/1/2016, 19:43   429 views
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