Al Tempio della Nebbia - La Sesta Riunione di Kiri

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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    La Sesta Riunione di Kiri

    II




    Prima fui preceduto da Ayame, che saggiamente aveva accettato di lasciare le bambine dai Tengu data l'occasione. Sebbene ormai fosse lontana da quella vita da diversi anni anche lei era Kunoichi - in via ufficiale - e dunque sedette sugli spalti assieme a tutti gli altri. Non poté non notare il teatrino che andava formandosi e le parole di Akira le fecero scappare un sorriso divertito.
    Itai morto? Per quanto temesse quell'occasione di sicuro in quei dieci minuti non era accaduto nulla. Così rimase in silenzio, seduta, ad osservare il Tempio che lentamente si riempiva di tutti gli Shinobi e le Kunoichi di Kiri.
    Poi arrivò il Mizukage.


    In realtà non era mai stato così lontano. Era solo in una stanza posteriore ad attendere che la sala si riempisse. Per l'occasione avevo deciso di evitare gli abiti formali che decisamente non mi appartenevano, puntando per un più tranquillo (e solito) mantello bianco con onde azzurre in basso che recava i kanji del mio grado ordinatamente cuciti al centro. Yogan, sempre al mio fianco, si avvicinò.
    Stanno facendo un bel caos lì fuori, annunciò senza riuscire ad evitare di ridacchiare. Sospirai, non dovendomi sforzare per niente per capire chi stesse andando su di giri.
    C'è rischio che scoppi una rissa?, domandai a Yogan ridacchiò ancora, scuotendo il capo.
    Oh la preferiresti secondo me. Ti credono morto. Quello svitato di Genosha lo crede ed Akira Hozuki gli è andato dietro, disse cercando in maniera abbastanza palese di trattenere la risata che le nasceva dentro.
    Per tutti i Kami, esclamai sospirando Andiamo a fermare questa follia. Ed a dare al Villaggio qualcosa di cui essere orgoglioso, già perché quel giorno c'erano diversi motivi d'orgoglio per Kiri.


    Così uscii dalla stanzetta dov'ero e mi avvicinai a quella che doveva essere la mia sedia davanti la quale stazionavano Akira e Sanjuro. Più defilata, apprentemente in preda a qualche crisi di qualche genere, c'era Meika. E poi un mio fantasma che fluttuava al di sopra delle spade. Cosa sta accadendo qui...

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    Faccia di Itai all'ingresso


    Con una calma quasi serafica comparvi alle spalle di Akira, posando una mano sulla sua spalla. Mi hanno detto che sono morto, dissi allora con un sorriso alquanto tirato dipinto sul viso. Era evidente che gradissi che quelle inutili ciance finissero al più presto. Ero vivo e vegeto, per loro (s)fortuna.
    Come potete vedere non è così, aggiunsi poi. Sparite di qui, fu il mio unico secco comando che tutti quanti che non avevano ancora preso posto avrebbero fatto davvero bene a seguire. Non avrei avuto problemi ad agire in accordo con i loro errori e le conseguenti mancanze di rispetto. E fate sparire questo fantasma, aggiunsi seccato sedendomi poi al mio posto. Yogan sedette in terra al mio fianco. Forse i più sapevano quale fosse la sua vera forma ed il perché di quel comportamento da parte di quella ragazzina e se qualcuno si fosse sorpreso a parole probabilmente in quella sala avrebbe trovato altra gente disposta a dirgli che quella dolce nanetta era in realtà un drago in grado di divorare gran parte del villaggio con un sol boccone.
    Direi che possiamo iniziare


    Feci un sospiro, alzando una mano per imporre il silenzio a chi ancora chiacchierava e quando fui certo che l'attenzione era tutta su di me presi la parola.
    Ninja di Kiri, forse vi starete chiedendo il perché di questa convocazione, iniziai con voce squillante, desiderando andare diretto al punto senza perdere tempo. Fremevo. Ero felice di ciò che avevo fatto per il Villaggio e volevo che il Villaggio ne fosse altrettanto felice.
    Da troppo tempo quelle che erano i nostri tesori sono spariti, dissi Trafugati, perduti o peggio. Le vecchie Sette Spade sono scomparse e sparse per il mondo e tutto ciò è un'onta che non è possibile semplicemente lavare. Allora ho pensato che l'orgoglio ferito di Kiri può rinascere insieme a nuove Sette Spade! Mi alzai, avvicinandomi piano alle teche.
    Fratelli di Kiri, lasciate che vi mostri oggi i nuovi tesori della Nebbia, le nuove Sette Spade di Kiri, il tono era solenne. Con un breve sigillo i teli scomparvero in una piccola nuvoletta di fumo e dunque si palesarono gli sforzi dei Ninja che avevo mandato a recuperare i materiali ed il Fabbro. L'ultima opera dell'Immortale Ocha, ormai deceduto. Le spade erano nella loro forma sigillata, ognuna delle quali poggiata ad un sostegno di pregiata fattura. Ogni lama era di un colore diverso, ma ciò che poteva stupire era il fatto che fossero semplicemente... katane! Le Spade di Kiri erano note per avere forme e poteri stravaganti ma esse erano ben diverse dal passato.
    Il loro vero potere era sigillato e poteva essere brandito solo raramente. Ma quando scatenato, sapeva essere pericoloso. Sameha, Nishikigoi, Sango, Unagi, Kujira, Sarupa e Utsubo, dissi i loro nomi, rammentandoli a memoria dopo averli detti così tante volte da averli incisi a fuoco nella mia mente. Ed oggi alcune di loro vedranno i loro Spadaccini, dissi poi, guardando il volto delle persone lì sedute. Tornai indietro verso la sedia e rimasi in piedi dinanzi essa.
    Le Spade oggi sono qui grazie agli sforzi di tre Ninja che hanno completato i compiti a loro assegnati, recuperando il metallo nella gelida landa di Genosha e ritrovando Ocha, il Fabbro che le ha forgiate, guardai i tre presenti uno per volta, senza riuscire a non lasciarmi scappare un sorriso. Akira Hozuki, Meika Akuma, Ryuu Mizukiyo fatevi avanti.


    Attesi e che i tre giungessero sino davanti me. Akira Hozuki, iniziai, rispettando l'ordine dei loro nomi. Da questo momento in poi non sei più un Guardiano della Nebbia. Il tuo compito sarà guidare le Squadre Speciali del Villaggio, annunciai, con sicura gioia da parte del ragazzo. Inoltre, feci una breve pausa e composi un unico sigillo Sameha scomparve dalla sua teca e ricomparve nella mia mano destra, mentre il fodero nella sinistra. Appena la presi tra le dita però accadde qualcosa: la spada mutò! Sameha divenne lunga due metri, la lama divenne seghettata ed all'estremità della stessa vi era una piccola lama accessoria triangolare.
    Era dunque questo il potere della Spada! Il Villaggio della Nebbia ti affida Sameha, dissi anche questa volta con solennità. Usa questo tesoro per il bene del Villaggio e ricorda che essa non ti appartiene, dunque allungai il manico verso di lui, lasciando che la impugnasse.
    Quando le sue dita toccarono il manico però la spada tornò alla sua forma originaria di Katana dalla lama azzurra.
    Meika Akuma, mi spostai fino a trovarmi dinanzi la ragazza. Da questo momento in poi non sei più un Guardiano della Nebbia. Ti affido l'Ospedale di Kiri e la sua Squadra Medica. Conosco le tue arti e sappi che ti sei meritata una Spada al pari di Akira se ciò si confacesse alle tue qualità, ma su questo ho i miei dubbi... e sei abbastanza intelligente da pensarla come me immagino, ero praticamente certo che affidare una Spada a Meika sarebbe stato un inutile onore. Le Spade non erano onori, le Spade erano armi e dovevano essere usate al meglio.
    Ryuu Mizukiyo, dissi infine al mio giovane allievo. Sei cresciuto molto negli ultimi mesi come Shinobi e come uomo. Sento di potermi fidare di te. Ryuu, da oggi sei un Guardiano della Nebbia, annunciai infine. Sei troppo inesperto per brandire una delle Sette Spade, ma quando non lo sarai più torna da me e comprenderemo se sei uno Shinobi adatto a questo compito, dissi.
    Il Villaggio della Nebbia vi ringrazia, conclusi, lasciandoli tornare al loro posto forse frastornati ma certamente felici. Tornai dunque al mio posto e vi sedetti.


    Dunque, la Nebbia avrà nuovamente una Squadra Medica ed una Squadra Speciale assieme a degli Spadaccini, ma è ora che tutti voi iniziate a lavorare attivamente per il bene del Villaggio della Nebbia, avevo sempre scelto la gente personalmente poiché nessuno mi aveva mai chiesto di fare qualcosa per il Villaggio. Era ora che la tendenza venisse invertita. Il Villaggio necessita di un altro valido Guardiano e di gente che si assuma il compito di essere un torturatore. C'è qualcuno tra voi, mi chiedo, che si sente in grado di assumersi queste responsabilità? Nessuno mai è venuto a bussare alla mia porta per mettesi a disposizione del Villaggio, ho dispensato ruoli ed ho ricevuto fedele obbedienza ma a questo punto mi chiedo se Kiri abbia degli Shinobi che vogliano la sua grandezza oppure uomini che si accontentano di eseguire ordini, guardai la folla allora, attendendo risposte. Ciò di cui aveva bisogno il Villaggio era noto, ma in quel momento l'avevo esplicitato. Chi si sarebbe alzato tra essi?

    Diamoci una settimana circa di tempo per postare :sisi: Se avete bisogno di qualche giorno extra dite pure.
    N.B questo vuol dire che potete venire a chiedere i ruoli se ritenete di poterlo assumere, senza aspettare che vi venga a scegliere io :ahsi:

     
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30 replies since 2/2/2016, 15:47   989 views
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