Al Tempio della Nebbia - La Sesta Riunione di Kiri

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  1. The_Drake
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    Sesta Riunione di Kiri



    Una porta laterale si aprì, io ero quasi davanti e percepii che molti shinobi smisero di parlare e la cosa mi portò a voltarmi rapido verso la direzione di tutti; Sentii una voce eccheggiare sopra tutti, zittire alcuni ninja che stavano creando tutto quel finimondo dentro alla stanza, e che confermava esser "viva": era lui, era Itai il Mizukage, era appena entrato dentro alla stanza.
    Io non riuscivo a scorgerlo, ero troppo basso e schiacciato in mezzo agli shinobi.
    Sgattaiolai veloce attraverso le gambe, per portarmi davanti a tutti o almeno vicino abbastanza da poter osservare la sedia che era posta per lui, doveva esser per lui; Fù così, sentivo i passi dirigersi verso quella direzione e il mio cuore batteva forte, agitato ed emozionato.
    Non lo avevo mai incontrato e vederlo sarebbe stato emozionante.
    La cosa positiva era che fosse vivio, proprio come diceva mamma Onori, ma allora perchè tutto quel siparietto? Non dovevano essere persone apposto o magari erano amiche del Mizukage abbastanza da poter non incorrere nelle sue ire; Non sapevo che tipo di persona fosse, se severa o se molto scherzosa, quindi non sapevo cosa aspettarmi da una cosa del genere: dalla reazione capii che forse erano suoi amici, conoscenti o allievi di qualche tipo. Pensai che se fossi stato nella posizione di Itai, avrei, oltre che a zittire tutti, anche preso provvedimenti seri per chi rovinava una riunione del villaggio, poi chiamata con così tanto anticipo e fretta.


    Scusate...scusate...permesso...



    Sentivo che il discorso era iniziato e io mi stavo spostando verso la sedia: mi fermai dietro a due ninja tra la folla, così che potessi "spiare" il Kage da dietro loro, forse timido di averlo davanti a me o forse perchè preferivo dare precedenza ad altri, suppur volessi stare nei posti migliori; Alla fine era uno studente di Accademia, quindi nulla di che, cosa avrei potuto cambiare in Kiri? Quanto sarebbe valsa la mia parola in confronto anche solo di un Genin? Cavolo, devo fare ancora tanta strada e il divario mi sembra enorme ed invalicabile.
    Finalmente giunse anche il momento delle spiegazioni, del capire perchè ci fosse quest'oggi la riunione: le spade di Kiri erano state riforgiate e tornate a casa loro; Ne sapevo poco nulla su quella storia, non sapevo chi avesse preso le spade, dove fossero finite o del perchè: sapevo solo che si narrava di leggende, in cui 7 spadaccini della Nebbia difendevano il villaggio utilizzando mitiche armi, anch'esse provviste di poteri strani, dimostrando capacità e bravura fuori dal comune.
    Questo era quello che sapevo e per dirla tutta, pensavo che ci fossero anche oggi, ma fossero assegnati a qualche squadra speciale o fossero sotto copertura per non rischiare la vita.
    Poco mi fregava.
    Cioè, tutto molto bello e molto solenne, ma cosa potevo farcene io? Alla fine quelle spade sarebbero finite in mano a qualche ninja molto più abile di me e che sicuro se la meritava, se il Mizukage era colui che le avrebbe assegnate.
    Venni a sapere che a fù nemmeno Itai a recuperare i materiali, ma tre shinobi della Nebbia: quella sarebbe stata una missione a cui avrei voluto partecipare; Si tratta pur sempre di recuperare dei materiali preziosi e di riportarli a colui che aveva capacità di forgiare armi simili.
    Poi mostrò le armi, delle katane che poteva trasformarmi in qualcosa di molto più grande e bello Cavolo...uaoooo!!! L'unica cosa che mi usci dalla bocca, spalancata per tutta la durata della dimostrazione; Sembravo uno scemo, fortuna che ero dietro quegli shinobi o avrei fatto uan figura pessima.
    Mi nascosi meglio dietro uno dei due, sperando di non esser visto ed allo stesso tempo sbirciavo dietro di lui.
    Poi sentii una mano familiare toccarmi la testa, era mia madre. Hai visto Takeshi? Finalmente le spade di Kiri sono tornate...dovremmo tutti ringraziare quei tre shinobi che hanno così coraggiosamente recuperato i materiali per le ricostruzione. Sii fiero del tuo villaggio, vedi che ci sono ninja degni del suo nome e gloria, ancora pronti a sacrificarsi per la Nebbia! Disse silenziosamente, posizionata dietro di me, senza lasciare la sua mano dalla mia testa, quasi in segno di presenza o per calmarmi. Ma per come si comportavano prima, non ci avrei scommesso nulla sul loro valore...ma se dici così allora sarà vero! Meritano il nostro rispetto. Ma mamma...dici che un giorno potrò anche io averne una!? Dissi, speranzoso che la sua risposta fosse positiva, anche se sapevo di giocare in casa e di aspettarmi una risposta positiva da essa. Caro, solo gli shinobi più meritevoli meritano di impugnare una di quelle spade...anche se diverse da com'erano un tempo, il loro spirito è rimasto come quello di un tempo, quindi non devono esser lasciate in mani inesperte, che potrebbero solo farle perdere ancora una volta. E' già stato un duro colpo quando è successo tempo fà, non vorrei succedesse ancora una volta: per cui se punti ad una di esse, ti prego di impegnarti, cresci, migliora, diventa forte e capace! Era diventata quasi seria e la sua risposta mi aveva spiazzato: forse ero troppo giovane per capire cosa rappresentassero quelle spade per il villaggio ed avevo sottovalutato la situazione; Forse esistevano delle cose che andavano protette sopra tutto, perchè rientravano nella cultura di Kiri tanto da inorgoglire lo stesso villaggio e le persone che ci abitavano. Ti prometto che riuscirò a diventare uno shinobi meritevole di esse...ed in caso non riuscissi mai ad averne una, comunque abbastanza bravo in altre cose! Disse sorridendo, battendomi il pugno al petto. Bravo, sono sicura che ci riuscirai! Ora però fà silenzio che il Mizukage stà parlando! Mi zitti subito a quelle parole e ripresi a guardare Itai per capire quali fossero le sue parole.

    Le parole del Kage erano dirette a tutti noi: chiedeva alle persone di prendere una posizione, di esporsi e di proporsi per delle cariche nel villaggio; Voleva altri guardiani, un torturatore. Uno della folla si propose come consigliere, cavolo bella mossa, poter stare al fianco del Mizukage doveva avere i suoi vantaggi e si poteva imparare molto da lui.
    Io rimasi dietro la folla, per un attimo ci pensai sul serio di fare un passo avanti ed aprire bocca: ma per cosa? Cosa ero veramente capace? Ero in grado di torturare le persone? Sapevo come chiedere le cose per recuperare informazioni? No, non penso, non in quel momento.
    Forse sarei potuto esser utile alle mura, forse.
    Guardai mia madre, cercando uno sguardo con essa, ricordando le parole che mi aveva sussurrato precedentemente: lei mi sorrise e annuì, forse aveva capito cosa volevo fare; Avevo il cuore che batteva all'impazzata.


    Mizukage, la prego di accettare questa "candidatura".
    Mi chiamo Takeshi Nishimura, ora come ora sono un semplice studente, nemmeno un Genin di Kiri...ma se le servirà il mio aiuto, voglio che sappia che potrà contare su di me! Cercherò di darle una mano al meglio delle mie possibilità, per il bene del villaggio!



    Dissi questo facendo un passo avanti, spintonando di forza i ninja che avevo davanti a che fino a qualche momento prima erano stati il mio scudo: forse era ora di uscire dal guscio che mi aveva protetto fino a quel momento, forse il pulcino doveva iniziare a volare da solo, spostandosi dalla madre chioccia.
    Nel farlo cercai di guardare negli occhi Itai, ma sentendomi in forte imbarazzo abbassai lo sguardo nella fase finale: cavolo ero uno studente che aveva preso parola su un evento del genere, che figura ci avevo fatto!? Ero emozionato, ed alla fine della proposta feci un passo indietro, tenendo lo sguardo basso, sperando che nessuno ridesse per quella proposta.
     
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30 replies since 2/2/2016, 15:47   990 views
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