La Corte di Kusa

Febh, Raizen e Kiyomi al Mercato (nero)

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  1. Yusnaan
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    La corte di Kusa

    Cambio di programma (e costume)


    Parlato Kiyomi
    Parlato Febh
    Parlato Clown

    La piccola sfuriata della ragazza sembrò avere gli effetti desiderati sull'amministratore di Oto, che al limite dell'esasperazione accettò finalmente di insegnarle a controllare il chakra, creando una copia che una volta scesi tutti a terra, la condusse vicino ad una delle pareti che li circondavano.
    Contenti ora?
    Adesso si, che ci capiamo. Disse con soddisfazione la kunoichi, seguendo il clone di Febh senza pensarci due volte e pregustando il momento in cui avrebbe potuto entrare in quella stupenda boutique.
    Osservò con attenzione i movimenti del ninja quando prese in mano uno spiedo che non cadde a terra quando questi voltò il palmo verso in basso senza lasciarlo cadere, rimanendo abbastanza perplessa e chiedendosi se non stesse usando qualche trucco. Eppure no, non stava stringendo lo spiedo in qualche modo, sembrava proprio rimanere attaccato come se fosse incollato.
    Il principio è lo stesso dell'impasto di chakra per potenziare i muscoli, ma devi cercare di inviarlo alla superficie che ti interessa rendere adesiva. Più sei superficiale e più sei precisa, come a creare un guanto di rivestimento. Invece di usare il chakra in una botta singola, come quando aumenti la velocità di un braccio, devi centellinare le energie in un impasto continuo e regolare. Se arrivi a vedere il chakra ne stai usando troppo, se non lo vedi potresti essere nel giusto o usarne troppo poco.
    Kiyomi ascoltò molto attentamente ogni parola dello Yakushi, perchè anche se poteva essere totalmente disturbato e irritante, sembrava sapere il fatto suo quando si trattava di certi argomenti, e il controllo del chakra era probabilmente uno di quelli, come le disse anche Raizen. Ad occhio e croce non le sembrò una cosa molto complicata, anzi, da come le venne spiegata, sembrò decisamente più semplice di come se l'era immaginata, tanto che avrebbe voluto dirgli un "Tutto qui?" quando fece una pausa tra una frase e l'altra.
    Tutto si limitava a dosare per bene il chakra in maniera costante, quel tanto che sarebbe bastato a farlo aderire gli oggetti, quindi niente che con un po' di allenamento non avrebbe potuto imparare.
    Ci vorrà un pò di esercizio, e forse qualche giorno prima di riuscire a padroneggiare la cosa. Ma in un paio d'ore dovresti arrivare a capire abbastanza da poter camminare sul muro o sul soffitto per una manciata di secondi, immagino. Dipende da quanto talento hai.
    Aspetta, che significa qualche "qualche giorno"? Io credevo che ci sarebbe voluto poco.
    Nella sua mente non poteva immaginare quanto tempo effettivamente ci sarebbe potuto volere per controllare il chakra abbastanza bene per salire sui muri. Come avrebbe potuto fare per salire sul soffitto per accedere alla boutique prima di dover andare via? In quei momenti comprese che forse non ci sarebbe mai potuta arrivare entra la fine della serata, cominciando di nuovo a sentir ribollire il sangue dalla rabbia, ma non potendo fare altrimenti, prima avrebbe cominciato ad esercitarsi, prima avrebbe potuto provare a salire sul soffitto, se pur per qualche minuto. In fondo, Febh le aveva appena detto che sarebbe dipeso da quanto talento avesse, quindi se pensò che se ci si fosse messa sotto concentrandosi al massimo, avrebbe potuto anche superare le aspettative e restare attaccata al soffitto il tempo necessario per farsi un giro nel negozio.

    Prima che il clone potesse passarle lo spiedo, la ragazza aveva già estratto uno dei suoi kunai, cominciando a concentrarsi ed a far scorrere lentamente il chakra nel palmo della mano, mentre il suo insegnante stava a guardare, e a girarlo verso il basso, ma facendo cadere inevitabilmente la piccola arma a terra.
    Usare il chakra per aumentare le prestazioni di un arto era una delle prime cose che aveva imparato a fare una volta intrapresa la strada del ninja, ma applicarlo con tanta precisione in un singolo punto del corpo si rivelò decisamente più complicato, ma niente che avrebbe potuto fermare quell'ambiziosa ragazza. Dopo i primi tentativi in cui non riuscì ad ottenere alcun risultato, pensò di aumentare la quantità di chakra, ma capì di star sbagliando quando cominciò a vederlo fuoriuscire dalla sua mano, cosa sbagliata a quanto disse Febh.
    Una cosa però che contraddistingueva Kiyomi da un semplice ninja, però, era la sua abilità nel mettersi in gioco in tutto e per tutto quando si prefissava un obbiettivo ben preciso, essendo addirittura diventata una kunoichi pur non amando uno stile di vita dinamico, ma adattandosi alla situazione pur di arrivare al suo scopo. Per quella ragione, infatti, ogni volta che vide inesorabilmente il kunai cadere per terra, non si scompose neanche un po', cercando di capire dove avesse sbagliato e tentando un nuovo modo per riuscire a distribuire equamente la giusta quantità di chakra nella mano, prendendo molto seriamente quell'allenamento e non lasciandosi distrarre neanche dai deliri di Raizen, che continuava a farneticare ed urlare a poca distanza da lei, o dal povero mentecatto che cercava di resuscitare un serpente di gomma.
    I primi risultati si cominciarono a vedere circa una decina di minuti dopo, quando finalmente riuscì a far tenere incollato il kunai alla sua mano, prima per pochi istanti, e poi sempre per più tempo, arrivando a provare ad agitare la mano più volte restando concentrata sul non far cessare il flusso di chakra. Rimase decisamente soddisfatta da quanto stesse imparando in fretta, anche se il clone di Febh se l'era già squagliata infischiandosene della sua allieva, meritandosi senza dubbio l'acido commento di Kiyomi.
    Pff... Stronzo lui, stronzi i suoi cloni. Non sapeva perchè, ma quello strano individuo riusciva a tirare fuori il suo lato peggiore. Anzi, lo sapeva eccome: era il suo carattere irritante oltre ogni immaginazione a darle sui nervi, e se solo non avesse saputo che si trattava di un ninja estremamente potente, avrebbe già tentato di ucciderlo più di una volta, solo per il semplice motivo di non tollerare la presenza di un tipo del genere. Ma per sua sfortuna, oltre ad essere forte e al di fuori della sua portata, ricopriva anche un ruolo importante all'interno dell'accademia, quindi provare ad ucciderlo non avrebbe portato a niente di buono.

    Dopo aver passato abbastanza tempo da far resistere piuttosto bene il kunai, passò a provare a far aderire un piede sulla parete, anche se dovette faticare un po' in più per applicare il chakra sotto la suola della scarpa. Non fu per niente facile, dato che avrebbe dovuto concentrare chakra per sopportare molto più peso, ma dopo qualche minuto di esercizio riuscì a capire pian piano il meccanismo ed a restare in equilibrio con entrambi i piedi, ma appoggiandosi comunque con le mani.
    Poco a poco cominciò a prenderci sempre più la mano, facendo con calma i primi passi, anche se non mancarono un paio di cadute. Non se la prese, però, continuando a provare e riprovare, quando all'improvviso si sentì chiamare da qualcuno alle sue spalle... e la vista non le piacque poi così tanto.
    Toh', guarda un po' chi si vede.
    Una visita del clown che li aveva accolti all'entrata, decisamente inaspettata, ma nonostante non provasse molta simpatia per quel pagliaccio (in tutti i sensi), a quanto pare aveva sentito "distrattamente" i discorsi tra lei e Febh, proponendole un metodo più veloce per apprendere il controllo del chakra.
    Estratto di Talento. Lo chiamavano così anni fa. Un sorso e per qualche tempo le proprie capacità di apprendimento accelerano vertiginosamente...praticamente si può condensare un mese di allenamento in pochi minuti, facilitando enormemente l'acquisizione di nuove capacità. Disse l'uomo dopo aver estratto una boccetta con uno strano liquido all'interno.
    Se anche la stesse prendendo in giro, l'unica cosa che poteva fare al momento era stargli dietro, per cercare di capire dove volesse andare a parare. In fondo non c'era granchè da fidarsi di uno spione che lavora in un luogo così losco e probabilmente pieno di criminali, ma resto ugualmente ad ascoltare la sua proposta.
    Bene. E qual è la fregatura? Chiese, piuttosto scettica sulla situazione, dato che effettivamente una fregatura c'era e lo strano individuo non perse tempo nello spiegargliela. Per fortuna non sembrava essere niente di così grave, in quanto ne sarebbe risultata solo una dipendenza dopo varie dosi, nulla che non avrebbe potuto controllare, dato che se non si fosse rivelata una fregatura, ne avrebbe fatto volentieri uso ugualmente quella volta. L'idea di poter potenziare le sue capacità di apprendimento all'inverosimile (seppur per un periodo limitato) la stuzzicò decisamente, pensando subito a come avrebbe potuta usarla per salire finalmente sul soffitto e poter entrare in quella magnifica boutique, in barba a tutte le lunghe aspettative dell'allenamento proposto da Febh.
    In cambio, ti chiedo solo di ascoltare una mia proposta che potrebbe essere incredibilmente vantaggiosa per te...potrebbe aprirti la strada a nuove vette di libertà e potere. Potere eterno. Tutto ciò che chiedo è potertene parlare, senza impegno, ed in cambio avrai l'Estratto di Talento.
    Una proposta più che vantaggiosa: le aveva praticamente regalato quel liquido chiedendole unicamente di ascoltare la sua proposta, cosa che seppur sospetta, non potè che attirare la sua attenzione. L'idea di ingerire quello strano liquido non le andò molto a genio, ma se avesse funzionato sul serio, la ricompensa sarebbe stata decisamente più che vantaggiosa, quindi accettò la proposta del clown come se si stesse concludendo un affare qualunque e facendosi consegnare la boccetta.
    Quindi devo solo ascoltare la tua proposta per avere quella roba? Va bene, accetto.
    Ma se stai provando a fregarmi, stai sicuro che la pagherai molto cara.
    Disse con molta nonchalance prima di prendere finalmente dalle mani di quell'uomo la fatidica pozione e dargli appuntamento al bar che le aveva indicato, così da potersi fermare per allenarsi il tempo necessario ad apprendere rapidamente a controllare il chakra mentre l'intruglio avesse fatto effetto.

    Detto fatto, una volta che il clown si allontanò, anche se un po' titubante, infine bevve un piccolo sorso di quel liquido blu, e l'istante dopo potè ricredersi di tutto quello che aveva pensato su quella pozione. In men che non si dica si sentì particolarmente strana, ma in un senso positivo, come se le sue capacità cognitive fossero amplificate, e difatti non ci volle molto a capire di riuscire a concentrare il chakra in un modo stupefacente, prima giocherellando con lo stesso kunai di prima e provando a farlo aderire e rapidamente su varie parti del corpo e poi prendendo a correre immediatamente sul muro che aveva davanti.
    Anche se aveva dubitato fortemente che quella roba avrebbe potuto funzionare, si ritrovò a camminare dapprima con un po' di difficoltà sulla parete, ma accrescendo la sua capacità di dosare la giusta quantità di chakra sotto le suole minuto dopo minuto, quasi senza sforzo. Andò su e giù per diversi minuti nel tentativo di sfruttare il più possibile l'effetto della pozione, e più camminava tra vari i banchi verticali, più sentiva quanto fosse diventato semplice farlo, non avvertendo neanche più le vertigini per il trovarsi in quella bizzarra angolazione ed adorando quella sensazione, che in un certo senso la fece sentire più potente di quanto non fosse stata fin a quel momento, sentendoci allo stesso livello di quelli che già ci camminavano con tanta scioltezza.
    Ormai poteva dire di star diventando una kunoichi provetta e sicuramente l'apprendere quelle nuove capacità l'avrebbe portata più vicina alle condizioni dettate da Raizen, ma in quel momento non era quello ad occupare i suoi pensieri, in quanto aveva solo in testa la famosa boutique inaccessibile, ma prima sarebbe dovuta andare ad incontrare il tizio al bar, benchè non avesse intenzione di accettare una sua proposta a meno che non fosse stata particolarmente interessante. Non restava altro che raggiungerlo al bar, ma ricordandosi dell'imprevedibilità dei suoi due accompagnatori, preferì tornare a fare una rapida visita a Febh al suo banchetto, e se l'avesse trovato lì, lo avrebbe semplicemente avvertito che si sarebbe allontanata per qualche minuto, non mancando di sedersi sul suo bancone evitando le schifezze che ci stavano sopra, tanto per fargli notare con quanta dimestichezza stesse sfruttando la sua nuova abilità, appresa in poco più di mezz'ora.
    Ciao Febh. Scusa se ti interrompo, volevo giusto avvisarti che sto andando a fare un giro, quindi aspettatemi qui se avete intenzione di andarvene, torno subito. Avrebbe detto con le gambe accavallate sul suo bancone, per poi scendere con altrettanta facilità e cominciando a dirigersi verso il luogo indicatole dal clown, quasi saltellando per le stradine della parete. Ci vediamo dopo.
    C'era ancora una cosa molto grave che però la disturbava, quell'orrendo costume che continuava ad impicciarle i movimenti e che stava diventando decisamente insopportabile da controllare, al punto che dovette fare uno squarcio nella bocca della bestia per poter vedere meglio, ma la sua condizione floscia e la coda penzolante non erano per niente di aiuto. I suoi occhi si illuminarono quando improvvisamente avvistò un negozietto non molto lontano, che sia dall'insegna che dalla merce esposta all'esterno, faceva intuire benissimo che si trattava di un negozio di costumi, forse per fornire a chi fosse entrato senza un "abito adatto" di procurarsene uno.
    Non aveva ancora ben chiaro il motivo per cui fosse obbligatorio indossare una maschera, anche se forse centrava il fatto della privacy o dell'anonimato, ma in ogni caso, se aveva l'opportunità di liberarsi di quel tremendo e fastidioso affare, lo avrebbe volentieri scambiato con qualunque altra cosa.

    Era evidente che quei due babbei avessero goduto non poco nel torturarla e prenderla in giro, non capendo che una vera donna aveva delle esigenze e non sopportava andare in giro ridicolizzandosi con quella roba addosso, al contrario degli uomini che non avevano una reputazione da difendere e che per loro era tutto un gioco.
    In men che non si dica, quasi non accorgendosene per via della grande abilità che aveva acquisito in poco tempo, arrivò alla piccola bottega piena di costumi di ogni genere. A prima vista, la maggior parte della merce era in pessime condizioni, e l'odore che emanavano non lasciava presagir niente di buono nè di salutare. Come minimo avrebbe potuto buscarsi qualche terribile malattia senza un po' di accortezza, ma girando tra le file di abiti puzzolenti, la sua attenzione venne attirata da una schiera di maschere appese al muro.
    Rimase ad osservarle per qualche lungo istante. In fondo era un'idea semplice e pratica, e se Febh non aveva indossato altro che un piccolo becco che non nascondeva per niente la sua identità, non vedeva perchè non avrebbe potuto fare lo stesso. Dopo aver chiamato il commesso, si fece passare varie maschere ad una ad una, ma nessuna la convinceva fino in fondo, quando infine vide quello che si aspettava da una maschera adatta a lei (oltre ad essere la più decente presente nel negozio). Una semplice maschera da gatto, abbastanza grande da coprire gran parte del volto ma con molte perline e dettagli vari che ne esaltavano la femminilità. [Maschera]4ab1b5e5e8a684de66033fffc7626195
    Non ci fu neanche bisogno di provarla, che andò immediatamente nel camerino per potersi finalmente liberare di quel goffo e orribile costime da dinosauro, togliendoselo e gettandolo a terra con estrema soddisfazione, ed indossando quello che sarebbe stato il suo nuovo travestimento, rappresentato unicamente da quella maschera legata con due eleganti nastri scuri che si perdevano nei suoi capelli, dello stesso colore. Finalmente anche la sua pelle poteva respirare e prendere un po' d'aria fresca, essendo rimasta tutto il tempo coperta da quell'affare di plastica, e dopo aver detto tranquillamente al commesso di fare quello che voleva del vecchio costume (consigliandogli di bruciarlo) ed aver pagato la piccola maschera, potè riprendere il suo cammino verso il bar, sfoggiando lo splendido abito rosso e con piume di pavone [Vestito dell'immagine in scheda] che era rimasto nascosto fino a poco prima sotto il t-rex.

    In poco tempo arrivò al "Bar in Verticale" e non ci volle molto a capire il perchè di quel nome, quindi dopo essere entrata ed aver trovato l'uomo che la stava aspettando, si sedette difronte a lui informandolo di essere "Lady dinosauro" ed ovviamente avvertendolo di non chiamarla più in quel modo, per poi accettare volentieri l'offerta di prendere qualcosa a sue spese.
    Offro io, naturalmente.
    Oh, ma che cavaliere. E detto questo ordinò al primo cameriere di passaggio un tè matcha e qualche dolcetto giusto per togliersi l'appetito che le si era venuto a formare per tutto quell'allenamento. Bere del tè in quella posizione decisamente anormale e in quelle tazze dalla forma impossibile non sarebbe stato per niente facile, tuttavia non se ne lamentò, sentendosi abbastanza orgogliosa di trovarsi in quel locale così ambiguo, che in quell'ambiente era sinonimo di esclusivo e chic.
    L'uomo che le stava davanti, al contrario del suo travestimento, sembrava saperci fare e di essere un tipo piuttosto galante, quindi anche lei non si sarebbe risparmiata in fatto di buone maniere (anche coprendosi il più possibile con quel vestito che restava penzoloni per via della forza di gravità che lo richiamava verso il basso), specie con una persona che si dimostrava così disponibile. Forse anche un po' troppo disponibile, ma al momento decise di volergli dare fiducia, visto che non le aveva mentito circa gli effetti di quella pozione.
    Una volta cominciato a sorseggiare il suo tè, però, non potè non menzionare la proposta a cui aveva accennato prima il tizio, sapendo che in fondo si trovavano lì entrambi per una ragione e non per una piacevole conoscenza. Era una questione di affari, inutile girarci intorno.
    Allora... qual era la proposta che volevi farmi?
    Sarà una proposta molto semplice, ma richiede una piccola premessa. Siamo fra amici ed alla Corte, quindi non penso sia necssario mentire...e poi sono bravo ad accorgermene.
    Mi sembra giusto. Puoi stare tranquillo, non ho segreti da nascondere che ti possano interessare.
    La ragazza era sincera e lo sarebbe rimasta, non avendo motivo di mentire, dato che non vedeva cosa avrebbe mai potuto chiederle di così segreto.
    Cosa sai degli eventi di Konoha dell'anno scorso? Del grande attentato? Cosa pensi di coloro che lo hanno messo in atto...i cosiddetti "Hayate"?
    Forse aveva intuito dove avrebbe voluto andare a parare il clown, mirando forse a qualche segreto di Stato da lei, da abitante di Konoha, avrebbe dovuto conoscere, ma per sua sfortuna, Kiyomi non era originaria del villaggio della Foglia, anzi vi si era trasferita non più di un mese prima, quindi anche volendo non avrebbe potuto sapere più di quanto non si vociferasse in giro, informando sinceramente il suo interlocutore di quei pensieri.
    Non ne so molto. Abito a Konoha da poche settimane, quindi non ero presente al momento dell'attentato.
    Forse ne so quanto te, se non meno. Un grande attacco da parte di terroristici, ma che sono stati eliminati dal primo all'ultimo.
    Disse con franchezza tra un sorso di tè e l'altro.
    Per quanto riguarda l'Hayate... bè, francamente non so neanche di cosa tu stia parlando. Del fatto che sono stati loro ad attaccare Konoha l'ho saputo adesso da te.
    A meno che non avesse avuto altre domande da farle, la giovane donna non avrebbe saputo dargli altre risposte, in quanto realmente non ne sapeva granchè dei fatti da lui menzionati, e non ve ne si era neanche mai interessata molto, quindi ogni tentativo di provare a spillarle altre informazioni sull'argomento sarebbe stato abbastanza inutile. Rimase a finire di sorseggiare il suo tè tranquillamente, attendendo che il suo interlocutore le ponesse altre domande o che le facesse finalmente la proposta a cui sembrava tenere tanto di farle.

    OT/ Oh, beccatevi sto super post. Fenix, niente di personale, il t-rex faceva proprio schifo. Febh, per te invece ne farà una questione puramente personale, quando scoprirà che non potrà salire sul soffitto :sisi:
     
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