La Corte di Kusa

Febh, Raizen e Kiyomi al Mercato (nero)

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. F e n i x
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,990
    Reputation
    +684

    Status
    Offline

    Uova che non ti aspetti








    Quando febh gli passò la carta ninja i cloni ebbero come un sussulto moltiplicandosi a dismisura così che i Febh deformi aumentassero, anche se dalle apparenze questa volta pareva che fossero stati sciolti nell’acido parzialmente, gran parte di loro pareva soffrire immensamente mentre la pelle ribolliva di chissà quale sostanza. Ma l’importante ora era il cavallo, e correva come un pazzo tra la folla, fin troppo veloce per essere raggiunto dal furente Hokage che fu costretto a seguirlo avvisando i passanti del suo passaggio rombando come una tempesta di fulmini incarnata.
    Quando il cavallo si fermò le allucinazioni svanirono, probabilmente il veleno stava nuovamente cambiando effetto, e la temperatura del Colosso non impiego tanto a risentirne, diventò rapidamente incandescente, affebbrato probabilmente, non sapeva dirlo con certezza visto che gli era capitato raramente di essere malato.
    Ma Febh si rese utile a confermare la teoria.

    Quell’intruglio mefitico mi sta facendo salire la febbre e dopo le allucinazioni non è proprio il massimo, sembra di aver preso dritta in faccia la carica dell’otto code

    Strizzò più di una volta le palpebre quando si rese conto che aveva inseguito un uovo all’occhio di bue ambulante.

    E io che pensavo in un cavallo o qualcosa di simile.
    Io non so che aveva quell’intruglio, ma alla giusta clientela potrebbe fare parecchia gola, sappilo.
    Anche se sembra che sia Ogen a gestire la tua grana.


    Alla domanda di febh alzò le spalle facendo segno di non conoscere la risposta.

    E che ne so?
    Ma lo vedi come mi hai ridotto?
    L’indovino mi aveva detto che il cavallo mi portava fortuna e mi ci sono fiondato dietro li per li, mai sprecare le occasioni e siamo finiti dove?


    Si chiese guardandosi intorno, la risposta però lo ingobbì di delusione.

    Bof, menomale che doveva portarmi fortuna, ammenochè non trovi qui attorno qualche ingrediente assurdo da farmi mettere insieme all’impasto che mi hai dato prima.

    Fu seguendo l’impaurito venditore di uova che il suo sguardo si posò sul re di quella bancarella: un uovo che per qualche secondo lo rapì totalmente l’attenzione di Raizen mentre Febh parlava di chissà cos, riuscì ad ignorarlo anche quando gli analizzò il fondo dell’occhio.

    Eh?
    Eh?
    Che affinità ho con l’elettricità dici?
    Sono un cazzo di fulmine incarnato Febh!


    Fu in quel momento che tenendo nervosamente gli occhi chiusi si voltò verso l’otese, ma sfortunatamente per lui la visione adolescenziale che Raizen aveva in quel momento non andava a suo favore, impedendogli di mettere a fuoco i più basiliari tratti facciali dell’odiato conoscente distorcendoli seguendo l’ondata di ormoni.

    Sei proprio una faccia di culoRaizen vision:
    sai?!?
    Di questo passo l’accordo sappi che salta!
    Ti ci metto uno srotola carta igienica nella spada!


    Non sapeva se le saette che contornavano il volto dell’amministratore bislacco erano un segno buono o cattivo rispetto ai fiori, ma ne vedeva a centinaia, probabilmente quella fase dipendeva molto dalle emozioni basiche presenti al momento dell’attivazione dell’effetto, e di certo quelle verso Febh non erano positive.
    Continuò ad inveire battendo il piede per terra, causando un piccolo smottamento che probabilmente fece sobbalzare più di un uovo nella vicina bancarella e di conseguenza far sbiancare il venditore che si mostrò interessato al caso, o semplicemente sufficientemente spaventato da cercare di sbolognarseli in qualche modo.

    Di… di chi è quell’uovo?!?

    Chiese in un cambio di atteggiamento così repentino da far pensare ad una spiccata bipolarità.
    Draghi verdi fu la risposta.

    Draghi verdi.

    Avrebbe voluto tendere la mano verso l’uovo, ma poi cosa sarebbe potuto succedere?
    Far schiudere l’uovo voleva dire mettere a repentaglio la vita di quel povero drago una volta uscito, nemmeno era nato che già lo odiavano, si riscoprì a guardare l’uovo con la pena di una madre che guarda il suo figlio partire per la guerra.
    Un colosso di oltre due metri che guardava con apprensione un uovo di drago che vedeva per la prima volta.

    FEBH! IO TI SFILO LE VERTEBRE DAL COLLO COME DA UN PORTA CD!
    E poi ti costringo a bere un ettolitro dei tuoi intrugli, vediamo se riesci a detossificare tutto prima di correre per tutta Oto credendoti un elefante arboricolo muschiato!


    Quei pensieri non potevano appartenergli, non in quel modo quantomeno!
    Così preso da un moto totalmente opposto di sentimenti afferrò saldamente l’uovo, grande quanto un pallone da basket all’incirca. Sentiva la vita pulsare al suo interno, ma cosa distingueva Raizen in quanto alleato dei draghi, da Febh?
    Si guardò le mani, mentre stringeva l’uovo, quasi con fare paterno.
    Il sangue.
    Era mediante quello che era legato ai draghi.
    Senza pensarci oltre, senza badare alle conseguenze dei suoi gesti avrebbe infatti eseguito un taglio sul palmo della mano, attento a non ledere tendini, per poi far sgorgare il prezioso liquido vitale al di sopra dell’uovo.
    Potè distintamente udire una forza vitale agitarsi all’interno del guscio prima di fermarsi totalmente, quasi in attesa, come se cercasse di comprendere chi stava oltre il coriaceo strato di materia organica che lo separava dall’esterno, come se non si aspettasse quel genere di richiamo, quella voce, quella sensazione.
    Intanto Raizen però era già venuto a contatto con una quantità di tossine spaventosa che gli invase il corpo come una botta di adrenalina.
    In tutto quel trambusto solo per un momento si era sentito meglio: quando la sua immagine iniziò a sfarfallare fuori controllo, anche se in realtà era stato colto da un dubbio, quell’evento fu causato dalla rabbia oppure era un modo per il suo corpo di espellere il veleno quando i suoi sintomi si facevano più gravi?
    A ben pensarci ora stava meglio, qualche problema emotivo, ma se non altro non vedeva cose assurde. Tranne Febh, ma era anche vero che Febh era sempre assurdo.
    La sua tecnica di teletrasporto dopotutto si basava sulla scomposizione del suo corpo in particelle, se nel processo il veleno veniva ignorato del tutto o parzialmente in quanto corpo estraneo o non dotato di tale abilità era probabile che con qualche passaggio potesse attenuare l’effetto del veleno, espellendolo come se fosse un setaccio.
    Appena giunto alla conclusione l’uovo emise una svaporata mefitica ad alta pressione con una colorazione decisamente poco piacevole, era possibile vedere nella nuvola verde venature di giallo e viola, probabilmente se una tossina esisteva nel mondo era dentro quell’uovo che era stata conservata, come un vaso di pandora.
    Chiuse gli occhi strizzandoli intanto che si vestiva nuovamente di elettricità, le scosse presero a muoversi lente e sinuose animate da un campo magnetico più concentrato e attento che fece nuovamente sfrangiare la sagoma del Colosso trasformandolo quasi in una visione mistica mentre reggeva tra le mani quell’uovo mortale per chiunque, la prima ondata non fu in grado di investirlo in quanto non era palpabile in quel momento, ma non sapeva che fine avrebbe potuto fare il veleno che già aveva in corpo, e nemmeno avrebbe potuto scoprirlo di li a poco poiché smettere di usare quella tecnica avrebbe significato inalare grosse quantità di un veleno che di certo Febh non avrebbe saputo eliminare se non con effetti ancor più devastanti.
     
    .
20 replies since 16/2/2016, 00:46   495 views
  Share  
.