La Corte di Kusa

Febh, Raizen e Kiyomi al Mercato (nero)

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  1. Yusnaan
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    La corte di Kusa

    Affari interessanti


    Parlato Kiyomi
    Parlato Clown

    Il simpatico pagliaccio non sembrò scomporsi neanche un po' quando Kiyomi lo informò di non sapere assolutamente niente dei fatti di Konoha o dell'organizzazione che l'aveva attaccata, anzi parve soddisfatto che ne fosse allo scuro, accingendosi allora a spiegarglielo nei dettagli mentre questa tentava di finire il suo thè.
    La ragazza gli prestò molta attenzione, dato che man mano che lui proseguì con il discorso potè rendersi contò che si stesse parlando di informazioni che in un altro contesto si sarebbero potute definire "scottanti", tuttavia non ne fu per niente impressionata, anzi lo trovò abbastanza interessante.
    Esiste un'organizzazione chiamata Hayate. Il nome viene dal loro leader: Hayate Tamasizu. Probabilmente molti li considerano dei criminali, e senza dubbio hanno compiuto azioni riprovevoli in determinati contesti, ma il punto fondamentale è che hanno uno scopo da raggiungere. E tutto ciò che può opporsi a questo scopo è...beh, da eliminare, anche se si tratta delle pacifiche istituzioni Accademiche....Penso che tu possa capire dove voglio arrivare, Lady Gatto.
    Ovviamente lei aveva già vagamente intuito quale fosse lo scopo di quell'incontro, ma lo lasciò ugualmente continuare per far si che potesse finalmente arrivare al punto della situazione, annuendo tranquillamente. Se ci fosse stato un altro ninja al suo posto, avrebbe già probabilmente reagito in maniera esagerata, allarmandosi, ma lei rimase quasi indifferente, sorridendo anche a quell'ultima frase come se si stesse parlando di normali chiacchiere di tutti i giorni.
    Mi chiamano Waru il Pagliaccio. Ho creato io la Corte. Ma sono anche la Liberalità di Hayate Tamasizu, e ti chiedo ufficialmente se vorresti unirti all'Organizzazione Hayate.
    Kiyomi rimase alquanto lusingata dopo che il pagliaccio le espresse chiaramente le sue intenzioni, ma la cosa che più non si sarebbe aspettata fu la rivelazione che fosse stato lui a creare la corte. All'improvviso si rese conto di non star scambiando due chiacchiere con un giullare qualunque messo a ricevere i visitatori, ritenendosi magari privilegiata che un individuo tanto importante le stesse facendo un offerta decisamente invitante.

    Dopo aver ascoltato lo scopo dell'organizzazione e quali sarebbero potuti essere i suoi compiti e privilegi (seppur in maniera un po' vaga), Waru attese una risposta dalla giovane donna, avendo terminato il suo discorso su quell'offerta di lavoro e volendo giustamente sapere la sua opinione.
    Kiyomi ormai aveva terminato di bere il suo tè, poggiando la tazza dall'insolita forma sul tavolino e riflettendo un po' su quanto aveva appena ascoltato. Non era di certo una scelta da prendere alla leggera, dovendo far parte di un'organizzazione criminale, tuttavia non fu quello a darle pensiero, non considerando granché le istituzioni accademiche, né di essere una kunoichi, ma piuttosto di lasciare la sua posizione in cui avrebbe potuto ricavarne un risultato simile per qualcosa di ignoto. Il pagliaccio fu molto chiaro sul modo di pensare dell'Hayate, e trovò interessante il loro obbiettivo, ma non avrebbe di sicuro rispondere così apertamente, quindi non si fece problemi a chiedere altri chiarimenti in merito.
    Bè, è un'offerta alquanto allettante, e tu sei molto gentile ad avermela proposta... ma gradirei comunque avere qualche dettaglio in più per capire meglio la situazione. Disse tranquillamente, sapendo che non si sarebbe fatto problemi ed esporle ulteriori informazioni, dato che probabilmente aveva già capito che avrebbe potuto fidarsi di lei.
    Innanzitutto, sorvolando lo scopo di voler raggiungere un immortalità perfetta (ambizione lodevole, complimenti), vorrei capire meglio quali dovrebbero essere all'incirca i miei compiti, anche se suppongo che sia il capo a deciderlo; e poi vorrei sapere quali vantaggi ne otterrei, non mi interessano molto sciocchezze come potere e ricchezza, non so se rendo l'idea.
    Le sue intenzioni erano sincere, la questione le interessava realmente, ma non si sarebbe tanto facilmente fatta abbindolare, in quanto quando si parlava di affari, ci sapeva fare. La sua espressione però divenne confusa quando il clown le accennò che la sua esperienza non sarebbe bastata a farle raggiungere la boutique di cui l'aveva informata prima.
    Oh, a dire il vero sono stata così presa dalla cosa che non ho neanche provato a salire sul soffitto, dando per scontato che non avrebbe fatto differenze, ma... se lo dici tu. Se vuoi aiutarmi va bene, ma a questo punto mi sembra di stare approfittando di te. Disse lasciandosi scappare un sorriso.
    Non ci aveva fatto caso, ma le sue potenzialità non erano ancora sufficienti a restare attaccata a testa in giù, tuttavia fu lui ad offrirsi di aiutarla ancora una volta per raggiungere il suo scopo, ma la cosa non la trovò neanche un po' sospetta, fidandosi senza un preciso perchè di quello strano tizio.
     
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20 replies since 16/2/2016, 00:46   493 views
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