La mandragola

[Free gdr]

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  1. **Kat**
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    II ~ Palude Mandorēku: Alla ricerca delle erbe mediche


    L'

    insistente pioggia strappò un sospiro alla Fuyutsuki. Non c’era cosa peggiore d’iniziare una missione di recupero con le condizioni atmosferiche a proprio sfavore. La pioggia copriva le tracce e l’odore di eventuali nemici. Inoltre rendeva le ricerche molto più difficili. Oltre a debilitare gradualmente il corpo e l’animo di ogni Shinobi, l’assordente rumore della pioggia battente poteva occultare la presenza di pericoli. Quindi la scelta da parte dell’Amministrazione del Villaggio di mandare uno studente oltre le sicure mura di Konoha con tali premesse non tranquillizzò molto la Genin. Preferiva un suo parigrado, ma se proprio Hiashi-kun era stato scelto tra tanti, doveva pur esserci un motivo.
    Per questo, dando una rapida occhiata al suo “curriculum” da Studente Accademico, si aspettava molto da lui. Un valido supporto e non un peso da dover trascinare lungo tutta la Missione medica. Poter rifornire le scorte della serra degli Aburame era un’opportunità per mettere alla prova le sue conoscenze mediche e di Erboristeria. E poi dalla sua ultima missione era passato davvero molto tempo.
    Alzò gli occhi al ceno grigio e nuvoloso, senza abbassare il cappuccio. Era da pochi minuti sotto la pioggia battente ed i sandali Ninja erano già completamente bagnati. L’equipaggiamento era quasi appesantito dalla pioggia. Dettagli che non aveva intenzione di lasciare al caso. Da quando era diventata la Genin più diligente del Paese del Fuoco? In Accademia non era mai stata un genio. Hiashi-kun era sotto la sua responsabilità.
    - La pioggia potrebbe essere un problema durante il viaggio e nelle ricerche delle erbe. - Sospirò leggermente, ma senza perdere il suo solito tono ottimista e il sorriso sulle labbra. - Tieni gli occhi aperti. E stammi vicino! - Cercò di non esagerare con le raccomandazioni. In effetti lei in missione con Atasuke-sama non era stata la studentessa modello per eccellenza: Aveva fatto saltare la sua copertura, messo in pericolo le vite di Hari-chan e Kitsu-chan, e stava per farsi ammazzare da un Teppista. Preferì comunque non essere troppo asfissiante con lo studente o troppo rigida nei suoi confronti. Infondo era una missione e preferiva che lo Hyuuga si sentisse realmente in pericolo e valutasse attentamente ogni singola mossa, piuttosto che proteggerlo in una campana di vetro.
    Si misero in viaggio senza perdere troppo tempo. La pioggia rallentava i loro movimenti e le pozzanghere sulla strada in terra battuta diventavano sempre più numerose, tanto che i due Ninja dovettero saltellare un po’ qua e là per evitarle e optare per sentieri alternativi quando incrociavano alcune carovane. Il fango rendeva il viaggio poco piacevole, sia per i mercanti che per i due Shinobi della Foglia. In breve tempo furono completamente bagnati dalla testa ai piedi, nonostante i lunghi mantelli e il cappuccio. Ma la Fuyutsuki non batté ciglio, anzi lanciò solo qualche occhiata alle sue spalle per controllare che lo studente mantenesse il passo.
    In realtà la Genin poteva tranquillamente ridurre il passo per poter aspettare l’aspirante Ninja, ma preferiva che lo Hyuuga temprasse il proprio fisico e la propria volontà. Quando si accorgeva di aver esagerato, rallentava sensibilmente per permettere al ragazzo di raggiungerla. Abbozzò un sorriso in sua direzione per poi proferire. - Hai già sostenuto una Missione di livello D.. no? - Sfruttò l’occasione per poter scambiare quattro parole con il ragazzo. Era più giovane di lei di due o tre anni, ma sembrava già così serio e predisposto verso la carriera Ninja. Alla sua età la Fuyutsuki era ancora una ragazzina ingenua ed estremamente sensibile, emotiva. - Non sembri particolarmente loquace. Se non sbaglio appartieni ad una famiglia molto importante di Konoha. - Interruppe il contatto visivo con lo Hyuuga per mantenere un ritmo di marcia sostenuto.
    Procedendo verso Nord, il sentiero commerciale si faceva sempre più stretto ed accidentato, fino ad essere completamente soppiantato dalla ricca vegetazione presente in questa zona. Per questo i due Ninja proseguirono lungo un rigoglioso e silenzioso bosco. Apparentemente non era presente nessuna forma di vita, si sentiva solo il rumore della pioggia che smuoveva le folte fronde degli alberi. Tra un saltello su un ramo e l’altro la Fuyutsuki si assicurò che il ragazzo studiasse le pergamene che gli aveva prestato. Confidava nella sua memoria. E stavolta fu lo studente ad interrompere quel “silenzio”, a parte lo scroscio della pioggia. Una domanda pertinente e ben mirata. Era un ragazzo molto attento. - In effetti è innegabile la riservatezza degli Aburame sulle loro conoscenze e la politica isolazionista adottata da questo Clan nei confronti del Villaggio. Ma i tempi sono cambiati.. con Raizen-sama, il Decimo Hokage, i rapporti si sono distesi ed ogni Clan di Konoha partecipa attivamente allo sviluppo e al benessere del Paese del Fuoco. - Riassunse rapidamente la situazione. O almeno questo era ciò che sapeva la Fuyutsuki. Aveva partecipato personalmente al Summit dell’Hokage con Shin Aburame, quindi aveva visto nascere quella importante alleanza tra il Villaggio e i Ninja degli insetti con i propri occhi.
    Non proferì altra parola e lasciò Hiashi-kun allo studio delle sue pergamene. La Genin dovette adeguare il proprio passo di marcia allo studente e si fermarono per tre volte ad intervalli di tre ore circa. Dopo quasi mezza giornata di viaggio, dieci ore circa, i due Ninja della Foglia si ritrovarono ai confini del Paese del Fuoco. In realtà avevano raggiunto una zona paludosa dove tre fiumi, provenienti dal Paese delle Risaie e dell’Artiglio convergevano in un’area che si estendeva per chilometri. La vegetazione si faceva sempre più rada e bassa. Cristalline acque di ruscello, ingrossati dall’incessante pioggia degli ultimi giorni, lasciarono spazio ad acquitrini, stagni e pozze di fango. Arbusti con bacche di dubbia natura o con pericolosi rovi si sostituivano al morbido letto di foglie e alla rigogliosa vegetazione del Bosco. I tipici miasmi delle paludi si sollevavano dal terreno paludoso. Era un paesaggio piuttosto “putrido”, quasi morto. Ma i richiami di alcune rane e lo sguazzare di pesci d’acqua dolce lasciavano intendere che quel posto non era affatto disabitato come pensavano in molti.
    - Benvenuto alla Palude Mandorēku! - La Fuyutsuki arrestò il passo e rimase sul ramo di uno spoglio albero della Palude. La corteccia dei pochi alberi presenti era ormai secca e quasi in decomposizione. La corteccia aveva assunto una colorazione biancastra e gli stessi rami diventarono piuttosto cedevoli. Per questo la ragazza decise di atterrare agevolmente sul terreno paludoso e povero di alta vegetazione. Canneti e rovi erano le piante predominanti nella Palude Mandorēku [Mappa]. - È una zona paludosa che si estende per chilometri da Est verso Ovest ed è situata nell’estremo Nord del Paese del Fuoco, dove convergono tre fiumi, due dei quali provengono dal Paese delle Risaie e della Zanna. - Spiegò rapidamente senza soffermarsi troppo. - Una località piuttosto disabitata. Come vedi qui sembra che tutto stia marcendo e dalle acque non proviene un buon odore. I Miasmi della Palude non sono piacevoli, ma fortunatamente nemmeno tossici per la nostra salute. - Insomma con il campo visivo e l’udito già compromessi dall’incessante pioggia, i Ninja non potevano fare affidamento sull’olfatto.
    Sospirò leggermente prima di riprendere parola. - Dobbiamo trovare tre piante e riempire la cesta alle tue spalle. - Indicò la cesta intrecciata dietro le spalle del ragazzo. Abbozzò un lieve sorriso. - Nelle pergamene che ti ho prestato ci sono tre piante segnate in rosso. - Attese che il ragazzo le restituisse le pergamene per poterle sfogliare e mostrare rapidamente le caratteristiche di ognuna. - Dono dell'Ardemonio: Sono delle bacche che crescono su normali cespugli in questa zona. La particolarità è il loro colore rosso intenso. Dovrai raccogliere solo quelle lisce e senza escrescenze, ovvero quelle mature da cui i Ninja-Medici possono ricavare un succo per risolvere l’ipotermia ed il congelamento. - Indicò con l’indice il disegno di alcune bacche di forma rotonda grandi quanto un mignolo. Alcune erano visibilmente deformi e dall’aspetto rugoso, e solo una era stata rappresentata rossa come il fuoco. - Cappucci Viola: Sono dei funghi con un lungo gambo ed alti quasi 50 centimetri. Il loro cappello spiovente e violaceo è caratteristico di questa specie. Le loro spore sono soporifere.. quindi se inalate cadrai in un profondo sonno. È utilizzata dai Ninja-Medici come sedativo o blando antidolorifico. - Le sembrava quasi di stare ad una lezione Accademica, ma preferiva fornire ogni dettaglio utile allo studente. - Regina di Mezzanotte: È un fiore molto particolare che cresce solo a mezzanotte ed appassisce con le prime luci dell’alba. Per questa ragione siamo partiti così tardi nel pomeriggio. La pianta è circondata solitamente da foglie che secernano una sostanza urticante. Ma ciò che bisogna raccogliere è il bocciolo bianco al centro, che possiede particolari doti curative. - Lo sguardo della Genin si soffermò sul cielo grigio. Avevano ancora diverse ore di luce, quindi potevano approfittarne per recuperare le prime due piante. Per ora la Fuyutsuki non aggiunse altro.


     
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