La Neve sporca di Sangue

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  1. Jotaro Jaku
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    Estranei porta a porta



    Era una mattina di mercoledì pomeriggio a casa di Sanjuro. Nella palude tutto proseguiva in allegria e giocondità: gli animali continuavano a cadere nelle acque limacciose e a marcire, la puzza di muffa e funghi era diffusa ovunque, e lo sciamano preferito di Kiri, trascorreva la sua giornata facendo cose da sciamano, scrostando incrostazioni dalla sua finestra, al fine di poterla far sporcare uniformemente. Sanjuro era stato avvisato da Itai di quanto fosse necessario il suo intervento presso il monastero dei Kenkichi.
    La zona sud dell'isola di Kiri sembrava ospitare un antico santuario Kenkichi, o qualcosa del genere. Il tutto era nato dallo stesso Sanjuro, che diceva di esserci stato anni prima, quando ancora non era stato colpito molto violentemente alla testa dal misticismo, quindi i suoi ricordi potevano essere confusi in qualche modo, ma il santone era certo di ricordare templi e spade su quell'isola, oltre a una piacevole brezza. Motivo per il quale si era assicurato che il Kage non facesse portare agli altri ninja abiti pesanti, non sarebbe stato necessario, secondo lui.
    Durante le sue misteriose elucubrazioni, improvvisamente fu avvicinato da uno stranio tizio, che si era spinto fin dentro la palude, fino alla sua casupola fatiscente. Era un individuo con vestiti estremamente alla moda, uno stile impeccabile, e un'aura di misticismo elevatissima. Era sicuramente uno sciamano, Sanjuro poteva percepirne il potere mistico. Tuttavia l'uomo non si presentò, chiese solo molto insistentemente di un uomo, un guerriero con la spada.
    Sanjuro non era uno sciamano maleducato, e non voleva che tra gli sciamani nascesse questa corrente di pensiero, quindi pensò di aiutare il suo collega mistico. Provò a pensare a tutti i guerrieri che conosceva; ovviamente il primo che gli venne in mente fu Itai, che però era morto, quindi non poteva valere come scelta. Quindi gli venne in mente Akira, il suo amico guardiano speciale. E il caso voleva che pochi giorni prima avesse ricevuto in dono proprio una grande spada. La scelta era perfetta.

    - Amico sciamano, posso certamente consigliarti il fido Akira, Hozuki, è un grande amico ed impareggiabile guerriero. E ha con sè una spada molto bella. Potrai trovarlo al....

    Ma lo strano tipo si allontanò, ancora prima che Sanjuro potesse finire la sua frase. Il fatto più grave era che lo sciamano se n'era andato senza eseguire il saluto rituale tra sciamani. Probabilmente la sua impellente missione lo aveva distratto, ma la cosa era seria, due sciamani non potevano incontrarsi e salutarsi senza eseguire il saluto rituale noto a tutti gli sciamani, altrimenti il bilanciamento mistico del mondo ne avrebbe risentito terribilmente! Doveva fare qualcosa. Afferrò Gassan e corse dietro all'uomo, ma era troppo tardi. Lo sciamano era scomparso.

    TRAGEDIA



    Cosa poteva fare? L'uomo forse si stava recando da Akira, doveva precederlo ed eseguire il saluto sciamanico rituale prima che fosse troppo tardi. Quindi corse a perdifiato, per quanto la sua rapidità glielo consentisse [200]. Pochi minuti dopo fu davanti alla casa dell'Hozuki, ma trovò solo la porta aperta. Quindi, una volta entrato, provò a chiamare l'amico guardiano, magari lo sciamano non era ancora arrivato, ma non ricevette risposta. Già che era sul posto, ne approfittò per svuotare il suo mistico intestino leggendo una rivista di taglio e cucito che trovò nel bagno di Akira. Strani gusti quel ragazzo. Quindi, dopo essersi preso la libertà di prepararsi un panino con della maionese e aver constatato la comodità del divano dell'Hozuki per un rapido ma rigenerante riallineamento mistico [sonnellino di 5 minuti], era il momento di tornare in azione, e trovare a tutti i costi lo sciamano. Uscì dalla casa, e chiese in giro.
    La poca gente che trovò per strada, lo informò che uno strano tizio aveva preso in spalla Akira ed era sparito borbottando cose incomprensibili sul santuario a sud di Kiri. Akira era stato rapito? L'uomo lo aveva portato via con sè? Non poteva essere....

    ....DOPPIA TRAGEDIA, SI ERA IMBARCATO



    Senza pensare minimamente al fatto che un tizio sconosciuto aveva appena rapito il suo amico, ma concentrato sul salvare il mondo, Sanjuro corse, per quanto uno sciamano nudo, in gonnella, con una maschera del peso di una decina di pargoli di suricato potesse correre. Corse come mai nella sua vita, solo per arrivare al molo, e vedere una barca sparire in lontananza, diretta verso sud, dato che era molto più rapido circumnavigare l'isola di kiri che attraversarla a piedi. Come poteva attraversare il mare in tempo? Non poteva ancora utilizzare le sue terrificanti arti magiche, i sigilli di prigionia gli impedivano di eseguire i rituali che in questo momento sarebbero stati più utili. Non poteva ricorrere al TERRIBILE RITUALE DI INVOCAZIONE DEL DIO DEGLI ABISSI. Tantomento alla sua ninjutsu prediletta, la CAMMINATA SPETTRALE DEVASTATRICE DI MONDI, quindi dovette ripiegare sul noleggio di una canoa.
    Usando Gassan come remo, evitò di noleggiarne uno, risparmiano un buon 7% sul prezzo totale.
    Dimenticandosi totalmente della missione di accompagnamento di Keiji, Sanjuro si diresse nello stesso identico posto, per salvare il mondo dalla devastazione di un saluto sciamanico non eseguito.

    [...]

    Giunto sul posto, non trovò traccia della barca che aveva visto, nè tantomeno dello sciamano distratto. Quindi utilizzando le sue doti sciamaniche, si concentrò come poche altre volte nella sua vita, ottenendo dagli astri una strada da seguire, che ovviamente, era la direzione esattamente opposta a quella intrapresa dalla coppia Sciamano-Distratto/Akira. Dopo un'oretta di camminata, Sanjuro si trovò in prossimità di un maestoso edificio. Era di conformazione strana, ed era decisamente familiare; doveva trattarsi del tempio di cui aveva parlato ad Itai. Magari lo sciamano si trovava all'interno per ripararsi dal freddo, quindi Sanjuro si avvicinò alla porta, quando sentì una voce altrettanto familiare alle sue spalle. Lo sciamano! E aveva in spalla Akira!
    Chiaramente non poteva interromperlo, era maleducazione, e non poteva salutarlo prima che avesse finito di parlare, quindi seguì la conversazione. Avrebbe risolto il problema alla fine del discorso.

    - Non si preoccupi, penserò io alla porta sciamano di Azumaido -

    Disse Sanjuro, saltando lateralmente prima su una gamba e poi sull'altra. Era così che uno sciamano straniero doveva rivolgersi a uno sciamano di Azumaido davanti ad un edificio sacro. Era da molto che non parlava quello specifico linguaggio, quindi sperava di aver fatto capire le sue intenzioni all'uomo. Ma proprio sul più bello, proprio quando stava per salutarlo, l'uomo iniziò a teleportarsi via!
    Sanjuro non poteva permetterlo, si tolse la ciabatta destra e la fece roteare tra le dita, quindi la lanciò addosso allo sciamano per colpirlo in testa. [Ado]. Se la ciabatta non lo avesse colpito, ponendo il rituale di saluto come eseguito, sarebbero stati due quelli rimasti incompiuti. E allora sarebbe stata...

    .....TRIPLA TRAGEDIA



    OT
    Saluti rituali incompiuti: 1
    Saluti rituali forse andati a segno: 1



    Edited by Jotaro Jaku - 14/3/2016, 14:54
     
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60 replies since 9/3/2016, 01:11   1787 views
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