La Neve sporca di Sangue

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    Le Delicatezze ed i Tormenti di Azumaido
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    Akira Hozuki

    Ipokash! I-PO-KASH. Non sbagliare il mio nome, è prezioso! E' quello che ci distingue dagli animali normali. Qui ad Azumaido solo i Kamui e gli umani hanno nomi. Puntualizzò la ragazza mentre lui si copriva alla meglio con la pelliccia, anche se i piedi erano ancora esposti alla gelida neve di Azumaido e presto avrebbero subito danni irreparabili. Hai davvero il tempo di chiacchierare? Il lupo ringhiò al tentativo di Akira di toccarlo, ritraendosi, e ci volle la mano della ragazza per calmarlo nuovamente. Non ama essere toccato. Vieni con me ed andiamo al caldo, forza. Fece cenno di seguirla, ed assieme al lupo avrebbe fatto strada portando Akira lontano dalla lastra di ghiaccio, nella radura. Non è lontano, se ti muovi dovremmo farcela..ma perchè? Hai tanta fame? Sembri mio fratello dopo che prende le sue sostanze spirituali!

    Nel giro di pochi minuti avrebbero raggiunto una piccola capannina di rami intrecciati al cui interno era stesa una stuoia intorno ad una buca centrale, che verosimilmente serviva per il fuoco. La capanna circolare non aveva un raggio superiore ai tre metri ed era alta un metro e mezzo al massimo, ma offriva un comodo riparo dalle intemperie (stava cominciando ad alzarsi il vento) e bastò entrare perchè Akira si sentisse immediatamente più caldo. Dammi un minuto ed accendo il fuoco. Con estrema abilità mise assieme pochi legnetti e con una pietra focaia sviluppò un fuocherello. Pochi minuti dopo nella capanna ardeva una fiamma allegra che diede subito sollievo al ninja infreddolito, anche se ancora affamato.

    Sei stato fortunato che ci fosse uno dei miei capanni da caccia qui vicino o saresti morto. Mi dispiace veramente tanto...mio fratello è proprio un idiota. Ora vedo di procurarti qualcosa da mangiare. Arco alla mano uscì dal piccolo edificio di rami, guardandosi intorno con attenzione. Uhm...speravo in qualcosa di più sostanzioso, ma andranno bene anche loro. Il tempo di un respiro ed incoccò una freccia, mirando attentamente e poi scagliandola verso terra, apparentemente fuori bersaglio rispetto al punto in cui aveva guardato fino a poco prima...ma ecco che la freccia deviò la sua direzione, trascinandosi dietro una piccola tormenta di neve, sollevata dal suolo in una sorta di nuvola che seguiva il proiettile.

    Dopo pochi secondi la freccia tornò nella mano della sua proprietaria, con attaccati tre piccoli filamenti cristallini che si estendevano fino alla testa di altrettanti scoiattili, abbattuti e con la testa intrappolata dal ghiaccio. Con questi faremo dell'ottimo Citatap! Disse entrando all'interno e cominciando a lavorare col coltello per sventrare e spellare le tre prede. I movimenti di Ipokash erano rapidi e precisi, perfino eleganti anche quando gettò le viscere al lupo che aspettava fuori dalla capannina (viste le dimensioni non sarebbe mai potuto entrare). Se interrogata riguardo a quella tecnica di caccia si sarebbe mostrata stupita. Beh, è un ninjutsu ovviamente. Come cacciate voialtri dell'Isola Principale, scusa? Tutti noi autoctoni di Azumaido siamo formalmente dei ninja di Kiri, anche se nella pratica nessuno viene mai a chiamarci o seccarci. Tutto frutto degli accordi di tantissimo tempo fa col secondo Mizukage, sai? A casa ho anche una sua foto vecchia ed ingiallita, con i baffetti ridicoli e tutto il resto, mia nonna lo adora, sai?

    Mi chiedevi del mio lupo, vero? Siamo praticamente cresciuti assieme. E' uno dei figli di Horkew Kamui, anche se è un normale lupo, per quanto molto grosso. Me lo ha affidato quando ero molto piccola e lo incontrai nella foresta. Horkew Kamui è il Grande Lupo Bianco delle Nevi, per inciso. A quel punto forse Akira avrebbe voluto indagare cosa diavolo significasse "Kamui", ottenendo come risposta uno sguardo compassionevole. Voi dell'Isola Principale non sapete proprio niente, eh? Sospirò. I Kamui sono ciò che ha un'anima e pensa, ma non è un uomo. Ciò che incarna e controlla la natura e gli spiriti. In un certo senso, volendola vedere dall'ottica di chi non è di Azumaido, un Kamui è una creatura sovrannaturale di qualunque genere. Comunque ho quasi fatto. Aveva finito di spellare gli scoiattoli, che sembravano ora degli sgorbietti con il ventre squarciato e svuotato, e poi incise il cranio di ciascuno di loro col suo coltello, esponendone il cervello. Ecco qua!

    Questo è per te che sei straniero. Si mangia crudo!
    Strappò il cervello dalla calotta scoperchiata con estrema facilità, porgendolo all'Hozuki. E' una prelibatezza per la mia gente, una delle parti più buone in assoluto! E poi tutti i giovani maschi dovrebbero mangiarne tanti. Si dice che sia molto utile per darvi una mano là sotto! Ed indicò il basso ventre del ragazzo coperto solo da pelliccia e mutande. In realtà per te è troppo tardi, ma se mangi molti cervelli i tuoi figli avranno un bel vantaggio in termini di dimensioni, quindi mangiane più che puoi!

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    Se lui avesse mostrato riluttanza a provare la prelibatezza la ragazza si sarebbe oltremodo risentita, fissandolo con ostilità. Mi sto privando della parte più buona e nutriente per darla a te, dopo aver cacciato e preparato la preda per te. E solo per il mio buon cuore. Non vorrai mica dirmi che ho sprecato le mie energie, vero? Mangia!
    Va detto che quel cervelletto era davvero saporito e gradevole al palato, una volta vinto il disgusto iniziale...tutto stava a come rapportarsi con quella ragazzina dai modi tanto esotici. Allora, è buono? Avrebbe chiesto una volta osservato il ragazzo mandar giù il cervello, prima di offrirgli gli altri.

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    A quel punto avrebbe preso una tavoletta di legno dalla sua bisaccia, poggiandoci ciò che restava degli scoiattoli e cominciando a sminuzzarla in piccolissimi tocchetti con il suo coltellaccio. In breve tempo avrebbe avuto uno spezzatino di carne, ossa e cartilagini. Normalmente si aggiungono le spezie, si fa una specie di polpetta e lo si mangia, ma tu hai freddo e devi riprenderti quindi lo preparerò con della zuppa di radici, a mò di spezzatino. Ci vorrà qualche minuto, va comunque tenuta molto al sangue. Non badare alle ossa, sono molto fragili e quasi tutte sminuzzate, non te ne accorgerai nemmeno, e poi il citatap è buonissimo! In effetti un odore delizioso si diffuse dalla pentola in cui la ragazza aveva iniziato a cucinare...e mentre badava al pasto (con la bava alla bocca lei stessa) iniziò a parlare in risposta alle domande dell'Hozuki di poco prima.

    Immagino ti sia dovuta una spiegazione. Vedi, io sono una cacciatrice per il mio popolo. Avevo solo nove anni quando ho lasciato il nome da bambina per prendere i due nomi da adulta, superando la prova di Genosha...ossia vivere là da soli e senza equipaggiamento per un mese intero. Mio fratello invece non è un cacciatore ma uno Sciamano del mio popolo. Ha sempre avuto un rapporto particolare coi Kamui, molto più stretto del mio, che pure ho un certo talento nel campo...e quando sono arrivati due stranieri la settimana scorsa a disturbare i Kamui con aspetto umano della vecchia Tomba lui si è allarmato. Mescolò la zuppa, che andava addensandosi. Nel rituale che ha fatto per comunicare coi Kamui ha saputo che i discendenti di chi fece la Tomba dovevano accorrere per difenderla ed allora è partito alla ricerca di qualcuno di loro: i Kenkichi. L'unico problema è che a differenza mia non è mai stato molto attento alle storie dell'Isola Principale o di Genosha...sa solo di Azumaido. Sospirò. Quindi ha fatto confusione..non ha trovato nessuno perché non sapeva chi cercare e ha rapito te senza spiegazioni...tipico di Munkeke. Sbuffò. Mi dispiace davvero tanto...fortuna che ti ho salvato in tempo.

    Servì il pasto (effettivamente delizioso) in delle ciotole che teneva nella capannina esattamente come le stoviglie, quindi riprese a parlare. Meglio se non dormi per ora, devi riprendere un pò di calore. Nel mentre manderò il lupo a prendere degli abiti comodi e poi partiremo per la città portuale di Oburu. Là potrai riposare e poi imbarcarti fra due giorni per tornartene a Kiri. Se poi Akira avesse chiesto maggiori informazioni sulla Tomba, Ipokash avrebbe fatto spallucce. Non so bene come mai sia stata messa là o cosa ci sia dentro, ma so che ci sono due Kamui molto potenti di guardia...Kamui che un tempo erano umani. La settimana scorsa due stranieri sono arrivati dal mare e sono finiti nel mio villaggio, che è vicino alla tomba ed è anche uno dei più grandi del mio popolo...pensa che siamo quarantanove se contiamo il mio fratellino che ha meno di un mese. Gli stranieri pensavano che avessimo noi la chiave della tomba e ci hanno attaccato, ma senza uccidere nessuno...poi però hanno capito che davvero non centravamo nulla e si sono fermati. Ci hanno guarito, hanno riparato i danni, ci hanno pagato per il disturbo e si sono scusati tantissimo. Abbiamo spiegato loro che la tomba è accessibile solo un giorno al mese, ossia domani, quindi nel mentre sono andati in cerca di un Kamui Pipistrello che uno dei due forestieri diceva di conoscere e di non riuscire più a contattare da qualche tempo.

    Nel mentre mio fratello ha voluto controllare coi Kamui Umani della Tomba...e la cosa è degenerata come ti dicevo prima. Ovviamente avrebbe mandato il lupo a procurarsi dei vestiti dandogli un biglietto: era solo un normale animale addestrato e non poteva certo trasmettere informazioni. Nel giro di due ore Akira avrebbe avuto la pancia piena, un completo da autoctono di Azumaido e diversi strati di pelliccia con cui proteggersi dal freddo...anche se sulla schiena portavano tutti uno strano motivo che sembrava una maschera di legno con disegni storti. Sai, in realtà quegli abiti li ho confezionati io...speravo di regalarli al mio futuro marito ma tu ora ne hai più bisogno. Quindi ringraziami. Avrebbe detto Ipokash a braccia conserte. Dovrò rifarli da capo, ma per il mio uomo questo e altro! Concluse poi con gli occhi che scintillavano come quelli di qualunque quattordicenne innamorata. Cadrà ai miei piedi quando riuscirò a reincontrarlo, ne sono sicura!
    Se non ci fossero stati problemi, sarebbero poi partiti per Oburu non appena pronti.


    Sanjuro e Keiji Kagome

    Risucchiato il sangue sulla parete, del quale ancora non aveva alcuna informazione, Keiji diede sfogo alla sua furia distruggendo quel che restava delle spade e delle tombe...guadagnando poi l'uscita sotto la neve solo per trovarsi davanti a Sanjuro, che a quanto sembrava lo aveva seguito o ritrovato in qualche modo.

    Il vecchio sciamano mascherato era appena riuscito a piantare una ciabatta sulla fronte del bislacco rapitore di Kiriani, che tuttavia riuscì comunque a teletrasportarsi lontano con un sonoro YOOOOOOSH!
    Il saluto rituale era incompleto...e perdipiù nello sparire lo sciamano di Azumaido si era portato via la ciabatta di quello di Genosha!

    [...]

    La piccola imbarcazione che li stava accompagnando era una robusta canoa da pesca, lunga forse tredici metri e con un voluminoso bilanciere galleggiante sul lato. Aveva una vela che tuttavia non veniva usata se non per le emergenze e perlopiù si muoveva a forza di remi, mossi dal massiccio pescatore che, originario di Azumaido, stava tornando a casa dopo aver venduto il suo carico al Porto di Kiri. Pur avendo le braccia grosse come tronchi d'albero, il pescatore superava a stento il metro e sessanta, aveva un ventre prominente ed un capo quasi completamente privo di capelli, presentandosi quindi con un'aria decisamente poco raccomandabile...ma era il primo passaggio disponibile per l'isola, a meno di aspettare tre giorni. Non fu di molte parole durante le quattro ore di navigazione, limitandosi ad offrire ai suoi passeggeri del pesce crudo sotto sale ed un'insalata di alghe scondita. Non chiese dove stessero andando nè gli interessava, voleva solo tornare a casa dalla sua famiglia (a quanto pareva aveva due mogli e qualcosa come dodici figli) e godersi la cena davanti al fuoco nella città portuale di Oburu.

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    Attraccarono senza grosse emozioni, anche perchè il loro traghettatore non avrebbe dato loro corda per nessun genere di attività, soprattutto le sciorinate mistiche di Sanjuro, che guardava con discreta indifferenza...probabilmente aveva visto cose più strane nella sua vita, il che non era decisamente un pregio. Mentre finiva di ormeggiare la barca e coprirla con dei teli, dopo aver fatto sbarcare i passeggeri, una vecchia signora con il volto tatuato si avvicinò al gruppetto. Il tatuaggio simulava delle labbra gigantesche, probabilmente un simbolo di fertilità, ma che sul viso rugoso della vecchina non più alta di un metro e venti stonava particolarmente per chi non era abituato a quel genere di costumi. Ah, mamma. Sei venuta a prendermi tu? Come stanno i ragazzi? La salutò il pescatore, con un tono brusco e aggressivo...in realtà era solo la sua normale forma di esprimersi, ma suonava sempre a quel modo, suo malgrado. Ma la vecchia non lo considerò nemmeno di striscio, avvicinandosi invece ai due Kiriani e fissandoli con gli occhi piccoli ed incavati.

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    Prima si dedicò a Keiji. Tu sei un ninja dei Kenkichi. Hai lo stesso odore della Tomba. Avrebbe detto con una voce appena sussurrata, tanto bassa che forse i due si sarebbero dovuti inchinare per sentirla. Poi si voltò verso Sanjuro. Tu hai l'odore di Munkeke. Devi averlo incontrato. Anche lei non sembrava affatto scossa dalla maschera. Un tempo mio marito indossava maschere simili. Era lo Sciamano del nostro villaggio, grande amico dei Kamui a guardia della Tomba Kenkichi. Forse Munkeke ha portato qui la persona sbagliata, ma vi ha condotto qui, quindi ha superato la prova da Sciamano. Potrà succedere a suo Nonno. Il pescatore era sceso dalla barca, ascoltando il tutto con aria preoccupata. Qualche guaio al villaggio, mamma? Lei finalmente si rivolse al figlio. Due stranieri hanno aggredito il villaggio per errore, ma quello è risolto. Lui si accigliò ma lasciò correre mentre lei concludeva. Doveva essere una famiglia che non dava troppo peso alle spiegazioni approfondite. Uno di loro cerca il Noun Kamui e l'altro cerca il tesoro della Tomba.

    Munkeke ha di nuovo condiviso lo spirito coi Kamui? Bah...non voglio averci a che fare! Io ora vivo a Oburu e non voglio più sapere niente di quel villaggio sperduto! Il pescatore era molto pratico e lasciò perdere tutta la faccenda, levandosi di torno. Ognuno fa le sue scelte. Commentò la vecchia, prima di tornare ai due stranieri. La Tomba ha due guardiani molto potenti. Una volta al mese li si può sfidare per avere accesso all'interno. Lo straniero che vuole entrare nella Tomba li sfiderà domani e loro hanno usato Munkeke per procurarsi potere e chiamare i Kenkichi a difesa del loro luogo ancestrale. Allungò una mano per toccare il braccio di Keiji, se questi glielo avesse permesso. Ha trovato te. Nel nostro villaggio troverete supporto e riparo, ma siamo neutrali per le faccende che riguardano la Tomba, a parte gli sciamani. Dovrete attraversare le terre selvagge verso nord-est, non ci sono sentieri e sono troppo vecchia per farvi da guida. Poi a Sanjuro. Quanto a te...trattala bene, uomo con la Maschera. Non aveva altro da dire, e si sarebbe voltata per andare dietro al figlio, lasciandoli forse


    CITAZIONE
    Per arrivare alla Tomba dovete attraversare una terra gelida, desolata ed ostile per almeno sei ore (se andate a piena velocità senza mai fare pause). Misurate bene le vostre forze e risorse, perchè in base alla qualità del viaggio potreste avere dei malus all'arrivo.
    Dovete anche scoprire esattamente dove andare...in città probabilmente troverete notizie su dove si trova il villaggio di origine della vecchia, che è a circa un'ora di marcia dalla Tomba. Lei non ha mappe e non sa indicarvelo, ci saprebbe arrivare ma è troppo anziana, e non sa scrivere.
     
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60 replies since 9/3/2016, 01:11   1787 views
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