SexyAmici

Soprattutto Kuso, che poi sarei io.

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    Too sexy to live




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    Parlato Kuso
    Pensato Kuso


    Due occhi penetranti, più pene che tranti, un fisico mozzafiato con due gambe lunghe che vorresti leccare fino a che la tua lingua non diventa più arida del deserto dell'Anauroch, e poi quel culo, oddio... Quel culo che farebbe impazzire persone di qualsiasi sesso provocandogli orgasmi multipli fino a che delle loro gonadi non resta altro che....

    ...

    Che sono quei puntini di sospensione?

    Stai parlando di te stesso non è vero?

    Ci puoi scommettere che sto parlando di me stesso! Guarda il titolo di questo post, di chi pensi si parli qui? Di me!

    Veramente dovrei introdurre una giocata con Hoshi, per farti conoscere il suo personaggio, sai, è un nukenin come te.

    Oh sì, un amico! Certo, non sarà mai sexy come me ma che vuoi farci? Parliamo di una missione praticamente impossibile

    Uff, sarà durissima.

    ANDIAMO! Sei tu che mi hai dato questa tutina supersexy e superstretta, il mio orientamento sessuale è chiaramente dettato dalle tue repressioni, puoi dirmelo che in fondo un pochino sei gay, è normale, mica è una cosa di cui vergognarsi

    Non sono gay

    Eddaiiii, me lo puoi direeeeee

    No, davvero, non sono gay, tu sei gay.

    Ahahahah se, certo, ovviamente.

    No, davvero, sei omosessuale.

    Come gay? Chi è gay?

    Te lo ripeto, tu lo sei. Per dir la verità non sei proprio proprio gay, ti garba tanto la patata quanto la banana, diciamo che hai una dieta molto equilibrata.

    Sì, sì, mi pare legittimo. Dunque vai, introduci pure questa storia

    Ottimo. Era una mattina burrascosa...

    Eh no!

    Come no?

    No! La mattina dormo e poi ho lavato ora la mia tutina e non voglio certo mettermi a rifarlo

    Era una sera serena?

    Meglio, meglio

    Era una sera serena, Kuso , come sempre, girovagava in un paesello sperduto nelle vicinanze di Oto, il suo villaggio di origine.
    La vita criminale, unita alla sua deviazione mentale, lo avevano spinto ad abbandonare la vita accademica, eppure non riusciva a distaccarsi completamente da quell'ambiente, le bettole luride, la gente che sgotta per strada, la promiscuità nei vicoli, tutte cose che lo facevano sentire a casa... ed arrapare tantissimo.
    Quella sera, particolarmente solitaria, aveva condotto le gambe di Kuso ad una taverna che molto significava per lui, l' "AnalGore",era infatti lì che lavorava sua madre.

    Su sta storia che mia mamma era puttana ci stai calcando la mano

    Tua madre E' puttana, non era.

    Ma avrà sessant'anni!

    I migliori pompini di sempre sono quelli senza dentiera, i suoi incassi sono triplicati da quando perse i denti. Non confonderti eh, mica li ha persi per l'età, è che una volta ha provato a fare la cresta col pappone sugli incassi e porco schifo lui gli ha spaccato tutti i denti sai.

    Severo ma giusto

    Comunque, giunse infine all'AnalGore.
    Odori e rumori caratteristici di quel luogo erano ben percepibili ben prima di varcarne la soglia, non appena entrato Kuso si sentì a casa, rilassato, sereno, in ricordo della mamma che lo allattava durante il lavoro.

    Durante il lavoro?

    Hai capito benissimo.
    Ritrovato il suo equilibrio, che per qualsiasi altro essere in quel mondo altro non era che la più profonda delle follie, si sedette ad uno dei tavoli ed ordinò una birra, la prima di tante, quella sera si sarebbe fatto inebriare dai fumi dell'alcool e dalle droghe, se riusciva a trovarle a poco che ora diosanto costano l'ira di dio...

    Giustissimo


    ...e perché no, magari avrebbe trovato anche dell'affetto tra le braccia di una delle signorine presenti, o tra le natiche di un ometto corpulento e peloso, non sta certo a me giudicare i gusti delle persone.
    Certo, sempre che qualcosa non alterasse i suoi piani,

    E ora?

    Ora si aspetta che posti Hoshi.

    Ma perché il suo personaggio dovrebbe venire in questo lurido posto?

    Perché mi ha detto che gli andava bene che introducessi io la giocata visto che lui "aveva da fare", povera stellina, e ora ne paga le conseguenze.

    Amen!


    Edited by S h o ! - 10/3/2016, 21:17
     
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    SexyAmici…

    Post Primo – Dannatamente TurboGay..



    Il mio pellegrinare per tutto il continente mi aveva portato finalmente nella regione periferica del villaggio di Oto. Erano settimane che camminavo in cerca di informazioni su chi potesse darmi qualche lezione sulle arti mediche e medicamentose. Tutte le persone interpellate mi avevano indirizzato verso il villaggio nascosto di Oto così, anche se riluttante, avevo preso la via per quel luogo. Non amavo i ninja, e tanto meno i loro villaggi. L’ultima volta che ero stato in uno di essi ero finito a marcire in galera per più di due anni, un’esperienza terribile che mi aveva cambiato profondamente e che mi aveva convinto a perseguire il mio sogno di raggiungere l’immortalità, a qualsiasi prezzo.


    Il sole stava lentamente sprofondando dietro l’orizzonte e stranamente quel giorno avevo con me qualche spicciolo risparmiato dall’ultimo lavoro fatto in uno delle fattorie trovate per strada. Non avevo intenzione di passare un’altra nottata fuori quindi decisi di dirigermi verso la taverna più vicina. Non dovetti camminare poi molto per imbattermi in una struttura dall’aspetto losco, una bettola che riportava sull’insegna tale nome “AnalGore”. Ero rimasto li a fissare l’insegna per più di dieci minuti prima di decidermi a mettere piede li dentro. Per qualche strano motivo avvicinandomi a quel luogo aveva percepito una strana sensazione, un brivido che mi aveva percosso fin dentro le budella, quasi la mia stessa anima fosse in pericolo nel mettere piede li dentro -No.. non questa notte.. voglio dormire in un cazzo di letto caldo..- ed entrai convincendomi che non avevo nulla da temere.


    All’interno la taverna era anche peggio. Era palese che chiunque la mandasse avanti non era intenzionato a dare lustro all’immobile. Con tutta probabilità quella taverna era uno dei migliori bordelli di Oto, ma di certo non il miglior ristorante dove passare una piacevole serata a lume di candela. Senza paura i miei passi mi avevano condotto fino al bancone. Trovato uno sgabello avevo appoggiato le mie stanche braccia sul bancone cercando qualcuno che potesse darmi finalmente qualcosa da bere -Ehi locandiere.. o locandiera.. beh insomma.. chiunque sia a mandare avanti questa baracca.. vorrei un bicchiere della roba più forte che avete!..- non ero solito a bere alcolici, ma quella volta ne avevo davvero bisogno.


    Mentre aspettavo una qualche tipo di risposta il mio sguardo non era riuscito a non cadere sullo strano personaggio che avevo seduto al mio fianco. Entrando non lo avevo minimamente visto, ma ora che mi trovavo li a pochi passi avevo percepito la sua strana presenza, ne avevo vista di gente strana durante i miei viaggi, ma mai nessuno vestito a quel modo. Ero rimasto a fissare l’essere dalla testa ai piedi aspettando il mio drink. Solo una volta ricevuta la bevanda mi sarei voltato verso il tizio alzando il bicchiere in segno di rispetto esprimendo la mia opinione sul suo costume -..un brindisi amico.. alla tutina più TurboGay che io abbia mai visto in vita mia.. salute!- una battutina forte, come il drink che mi ero appena scolato.


    OT//Aiuto! :sisi:
     
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    Hoshi colonnami la minchia




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    Volevi la giocata con la colonna? Eccola.

    Sì! Beccati questa Hoshi

    Il personaggio di Hoshi era arrivato all'AnalGore ma Kuso ovviamente mica lo sapeva, perché sarebbe metagame e qui noi mica lo facciamo eh, che siam persone serie , poi sennò arrivano Hidan e Jotty e mi controllano i successivi post con innaturale solerzia.
    Dunque, Kuso stava sorseggiando tranquillamente la sua birra quando un curioso individuo

    E sexy

    Quando un curioso e sexyindividio si sedette accanto a lui squadrandolo da capo a piedi.

    He wants the D

    Anche secondo me, ma lasciamolo giocare ad Hoshi.
    Il misterioso individuo decise infine di parlare a Kuso, brindando alla sua tutina turbogay.

    Oh Grazie! Sai, nessuno prima d'ora mi av....

    Kuso si interruppe e si girò di scatto rannicchiandosi sullo sgabello e cominciando a sussurrare.

    Questa è la mia voce? Cioè, parlo così io?

    Sì.

    Ma non mi piace!

    Ma... ma è un gioco scritto, immaginala come vuoi te.

    Oh no, l'ho immaginata ancora più brutta!

    Esclamo Kuso, con tono leggermente più alto, portandosi entrambe le mani alla testa come in preda a grande disperazione.

    Esclamò*

    E IMMAGINANE UN'ALTRA SANTISSIMO IDDIO.

    Ottimissima idea!

    Urlò quindi Kuso scattando in piedi per poi voltarsi nuovamente verso il suo nuovo migliore amico in the enitre universe che mannaggia per davvero cioè oh.

    Piacere il mio nome è Lorenzo Santoro.

    NO! QUELLO SONO IO!

    Non mi hai fatto finire

    E con quello intendo Kuso, Kuso Chitai, con chi ho il piacere di parlare?

    Attese quindi una risposta del suo interlocutore, curioso di saperne il nome, che poi era Densen e lo so perché l'ho letto nella sua scheda.
    Che questo avesse risposto o meno Kuso avrebbe ricominciato a parlare, con tono estremamente allegro.

    Permettimi di offrirti una bevuta! Non capita spesso di vedere il futuro Kage di Suna!

    No! Maledetto idiota! E' L'altro pg quello!

    Kage di Suna? Chi ha detto Kage di Suna? Te hai detto Kage di Suna! Perché parliamo di Suna? Quel posto puzza. Quello che ho detto io è "tipo bello bello in modo assurdo, hastag no homo."

    Maybe a little bit homo

    Da quel momento Kuso avrebbe volentieri sostenuto una conversazione con Densen ( oh senti, diciamo che a sto punto me lo hai detto il nome che sennò ti devo chiamare tizio e mi scoccia al cazzo) sorseggiando il secondo drink della serata.
    Il barista, amico di Kuso da un tempo immemore, cioè da ora perché me lo sto inventando adesso , si rallegrò nel vedere il ninja così felice nel parlare con il nuovo compagno (di vita) e decise di offrire ad entrambi un'ennesima bevuta.
    Kuso certo non se lo fece ripetere due volte e trangugiò il tutto in un solo sorso dopo aver alzato il boccale nel cielo, in direzione di Densen, dicendo:

    Alla tua!

    Il problema era solo uno adesso: come avrebbe reagito il ragazzo di fronte a Kuso di fronte alla sua evidente follia?

    Lo scopriremo nella prossima puntata di: SexyAmici, un'avventura anale indimenticabile

     
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    SexyAmici…

    Post Secondo – Like a Suppa Hiro!



    Mi scolai il drink in un solo sorso. Avevo bisogno di roba forte per restarmene li a sentire i vaneggiamenti di mister tutina. Mentre ordinavo il secondo giro per me ero rimasto ad ascoltare tutto quello che aveva da dire sulla sua voce prima e sul suo nome poi. Quel tizio era così fuori di testa che nemmeno mi resi conto di dire il mio nome, cosa che solitamente evitavo di fare in presenza di estranei -Mi chiamo Densen.. piacere di conoscerti Lorenz.. ehm cioè.. come hai detto di chiamarti?!.. ah già Kuso!..- quel tizio sembrava essere quasi posseduto da moltissime personalità multiple oppure era semplicemente idiota. Mentre l’altro blaterava qualcosa tra se e l’altro se avevo spostato il mio sguardo dietro al bancone per dare un’occhiata alla donna che serviva. Era da tempo che non facevo un bel giro in giostra e la tizia anche se non più nel fiore degli anni sembrava una di quelle disposte a guadagnare qualcosa di extra.


    Mi ero mosso sullo sgabello per cogliere la sua attenzione quando Kuso l’ottuso mi bloccò offrendomi da bere, o meglio offrendo da bere al Kage di Suna -Futuro Kage di Suna?!.. ahahahah.. ehi amico.. qualsiasi cosa tu abbia preso la voglio anche io.. stai completamente fuori di testa!.. ahahah..- il tizio era completamente pazzo, ma dovevo ammettere che mi stava divertendo -..vada allora!.. se vuoi offrirmi da bere ci sto.. anzi perché non facciamo una gara a chi regge di più?!..- l’ultima volta che mi ero cimentato in una gara del genere ero poi stato male per un’intera settimana, ma la cosa non mi preoccupava più di tanto. Avevo qualche soldo da parte e non avevo intenzione di portare soldi con me nella tomba quindi spenderli mi sembrava semplicemente la cosa più giusta da fare. Quando il nuovo giro da bere giunse alle nostre mani brindai con lo strano individuo -Brindiamo mio nuovo amico!.. al quel cazzone del Kage di Suna.. o al suo futuro e probabile successore!!!.. chiunque egli sia!!!- e buttai giù anche quel bicchiere di nafta al sapore di merda -..argh.. accidenti.. ma che diavolo distillate per fare questo liquore?!..- forse avevo posto una domanda di cui non volevo sapere la risposta. Se avevo imparato qualcosa del paese del Riso era che la cucina lasciava piuttosto a desiderare, non tanto nei gusti, ma nel genere di pietanze proposte. In una locanda giorni prima avevo letto che la specialità proposta erano appunto una zuppa fatta con i genitali delle lucertole elettriche, una prospettiva che mi aveva costretto ad un lungo periodo di digiuno.


    Ero curioso di sapere di più sul nuovo amico quindi non mi trattenni nel chiedere qualche informazione di natura personale -Di un po’ Kuso.. quella tutina rossa.. non dirmi che la indossi perché credi di essere un qualche tipo di super eroe?!..- mentre chiedevo la mia mano destra aveva già fatto cenno alla bagascia dietro al bancone di portare un altro giro -..e sai quale sarebbe la cosa peggiore.. beh te lo dico io.. la cosa peggiore sarebbe se hai deciso di farla rossa per non far vedere il sangue delle ferite quando vieni colpito!.. ahahahah..- e trangugiai un altro bicchiere. Ormai quel liquore stava cominciando ad entrare in circolo facendomi girare la testa -..ahahah.. e poi.. come mai un tizio come te si trova in un posto come questo?!..- i miei occhi si erano fatti sottili mentre cominciavo a ciondolare. Non ero ubriaco, cioè lo ero, ma non ancora ubriaco marcio. Riuscivo a capire benissimo tutto quello che mi stava succedendo attorno anche se, beh forse sarebbe stato meglio aver mangiato qualcosa, insieme a tutto quell’alcool.


    OT//Via di Rufis e alla grande!!! :riot:
     
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    Ispezioni Anali




    Legenda
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    Parlato Kuso
    Pensato Kuso


    Ok, shit is about to go down.
    Densen si rivelò un amabile interlocutore, sembrò infatti reagire bene alla follia di Kuso, anche se probabilmente parte di quell'atteggiamento era legato a tutto l'alcool che si stava trangugiando.

    Anche io sto bevendo un sacco, eppure mi sento benissimo

    No, ti senti confuso ammerda.

    Ma veramente io.....io....

    Kuso cominciò a sentirsi preso dai fumi dell'alcool, effettivamente stava spingendo più di quanto non avesse programmato, chiss° se gli sarebbe entrato in tiro dopo.

    Ehwhy pwezzwo di mwerda...igh...a Kuso Chita gli entra swempre in tiwro.. igh...

    Ma stai proprio alle pezze, bene bene, continuiamo così.

    Ti dirwò

    Kuso cominciò a rispondere al suo interlocutore con una mandibola abbastanza cadente, eppure reggeva bene l'alcool, che ci fosse qualcosa di più nei vari drink che lui ed il suo nuovo amico si erano scolati?

    La tutina ce l'ho perwché mi fa suuuupwer sexy e poi ci sto comodo, sono abbastanza lontano dall'essere un supewerwroe!

    Butto quindi giù un altro drink tutto d'un fiato, per seguire le azioni di Densen.

    Ti diwrò la verità, qui ci sono nato, ma prowrpio lettwralmente eh, mi hanno cagato laggiù!

    Disse indicando un angolo del tugurio.

    Pewrò era un po' che non venivo owra che ci penso, sai, devo un sacco di soldi a.....

    Fu in quel momento che Kuso realizzò, doveva un sacco di soldi al pappone di sa madre!
    Tuttavia si era sempre rifiutato di ridarglieli, alla fine era SUA madre a ciucciare i cazzi, quei soldi gli spettavano per DIRITTO.
    Inutile dire che Takeshi, il pappone, non l'aveva presa bene e gli aveva promesso di fargliela pagare se si fosse ripresentato all'AnalGore, cosa che gli era completamente passata di mente, con tutti quelli che lo minacciavano di morte era anche piuttosto normale.
    Kuso guardò negli occhi Densen ed un secondo dopo crollò svenuto sul bancone, purtroppo per lui anche l'altro sospetto fece la stessa fine.

    [...]



    Densen si sarebbe risvegliato dopo un tempo indeterminato in una piccola stanza leggermente illuminata e con la porta chiusa, legato ad una sedia, con le mani dietro la schiena, spogliato di tutto, addosso nemmeno le mutande, fortunatamente i fumi di qualsiasi droga che gli avevano dato stavano cominciando a svanire.

    Ehy ciao!

    Disse super allegro Kuso, anche lui era nudo e legato, l'unica cosa che gli era stata lasciata era la maschera della sua tutina, Densen avrebbe potuto notare come il suo nuovo amico fosse

    Ti sei svegliato finalmente, sai , io mi sono ripreso prima perché mia mamma usava la stessa droga per addormentarmi quando ero piccolo, non è che non dormissi eh, voleva solo vedere quanta droga riusciva a reggere un bambino prima di svenire, santa donna.


    Disse Kuso guardando commosso al cielo.

    Non è morta, è solo al piano di sopra, fa la puttana, questo mi riconduce al motivo per cui siamo qui. Devo un sacco di soldi al suo pappone e beh, tu sei mio amico adesso, quindi ora ci picchiano entrambi. Non odiarmi però eh, sarò un uomo all'antica, ma secondo me se una madre ingoia peni a tonnellate io ho diritto ad una percentuale eh. Hai mai provato a ricevere un bacino sulla guancia al gusto di cappella? Non è bello per niente, cioè all'inizio, poi uno... ma sto divagando...

    Con la testa Kuso indicò il la sua sedia, Densen avrebbe potuto vedere che era bucata e che lo scroto di Kuso si trovava a penzoloni.
    Kuso quindi indicò con la testa anche la sedia del suo amico per fargli notare che anche lui si trovava nella stessa situazione.

    Allora, praticamente adesso vengono qui e ci spappolano le palle con un sacchetto di sassi come in James Bond, lo hai visto vero?

    Non c'è in questo universo James Bond.

    Oh, ma dai, ma che posto di merda

    Su dai, non te la prendere, concentrati sulle palle.

    Giusto, giusto, un problema alla volta.

    Dunque, ti stavo dicendo, adesso ci spappolano le palle.... TUTTAVIA il tuo super amico Kuso ha una soluzione!

    Anche attraverso la maschera Densen avrebbe potuto vedere un sorriso.
    Con vari colpi di reni Kuso si portò dietro alla sedia di Densen, in modo che fossero schiena a schiena, poi si piegò in avanti, in mdodo da reggersi sulle sue gambe e risultando quindi piegato in avanti a novanta gradi.

    Ora, so che può sembrare strano, soprattutto perché ancora non siamo usciti a cena, non mi hai fatto conoscere i tuoi amici, le tue passioni... però dobbiamo bruciare le tappe, quindi, se vuoi evitare che le palle di entrambi siano spappolate DEVI cercarmi nell'ano, ci tengo una lima con la qale possiamo tagliare le corde...

    Attese qualche istante in cui calò un imbarazzante silenzio.

    Lo so, lo so, avevo capito che non sei il tipo da farlo al primo appuntamento, ma la situazione lo richiede! Poi parliamo tutti e due viola, dimmi che questo non è feeling! Quindi muovi quei ditini!

    Quando, non se, perché porco schifo te lo fai, Densen avesse cominciato a cercare nell'ano di Kuso con le sue seducenti ditine quest'ultimo avrebbe emesso un rumore a denti stretti.

    Gnnn, più dentro...

    Subito seguito da diversi colpi di tosse, come a coprire ciò che aveva detto.
    Sarebbe inoltre partito un tema musicale udibile da entrambi i ninja.
    Pochi istanti e Densen avrebbe trovato qualcosa di duro da estrarre: Un microfono.

    Nono, quello è per il Karaoke, a proposito, ti va dopo di andare al karaoke? Comunque cerca meglio...

    Avrebbe detto Kuso, quasi seccato, effettivamente il karaoke doveva essere una sorpresa.
    Densen avrebbe quindi senza problemi trovato una limetta con la quale sarebbe stato in grado di liberarsi dalle corde che lo legavano, e liberare Kuso di conseguenza.

    Ora, vediamo un po' di rispondere ad eventuali domande che il tuo pg potrebbe fare.
    Nel caso tu mi chiedessi "Perchè hai una lima nel culo?":

    La domanda è perché tu NON ne hai una? Un vero ninja deve essere pronto a tutto!

    "E il microfono?"

    HO DETTO A TUTTO!

    Poi, se tu mi chiedessi "Perché non la caci e basta?"

    Effettivamente ha un punto

    Te zitto.
    Allora Hoshi, intanto stai muto perché la giocata la gestisco io, poi Kuso risponderebbe:

    Non posso, perché poi verrebbe fuori completamente ricoperta di merda, e la merda fa schifo, come la fica, la fica fa schifo, Densen, SCHIFO!

    Sembra proprio che sia giunta l'ora di sporcarsi le mani, Hoshi.
     
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    SexyAmici…

    Post Terzo – ANAL_iziamo ANAL_iticamente il c_ANAL_e dog_ANAL_e



    Se solo lo avessi saputo prima, non ci avrei manco mai messo piede dentro a quella bettola infernale. Più bevevo, più la testa mi girava. Non era la prima volta che mi sbronzavo ammerda, ma quella volta c’era qualcosa di diverso. Più quel dannato tizio mascherato parlava, meno lo capivo fino a quando i miei occhi si chiusero da soli senza nemmeno capire il perché. Quando mi risvegliai ormai era già troppo tardi per cercare di riparare all’irreparabile, quella bettola sarebbe diventata per me uno dei luoghi più simili all’inferno che avessi mai visto in vita mia. Dopo ciò che stava per accadere le prigioni di Kumo mi sarebbero sembrate per il resto della vita un parco giochi, di quelli gratis.




    [...]




    Quando mi risvegliai ci misi un po’ a capire cosa mi fosse successo -..ugh.. ehi ma che diavolo?!..- avevo un gran mal di testa, ma quello non era certo il primo dei miei problemi. Qualcuno mi aveva palesemente drogato, denudato e poi legato ad una sedia senza avere alcun tipo di possibilità di liberarmi, il tutto condito dai miei gioielli penzolanti da un buco fatto nella sedia -..Kuso.. ma che cazzo sta succedendo?!.. ehi.. perché siamo nudi?!.. e soprattutto legati con le palle al vento?!..- la storia che stavo per ascoltare non mi sarebbe piaciuta per niente. Quel folle dal volto mascherato sembrava essere nato in quella topaia e non solo. Sembrava infatti che la gran puttana di sua madre fosse la stessa che poco prima li aveva serviti al bancone e che Kuso avesse contratto con il pappone di questa un debito che non aveva mai pagato -ngh.. merda.. ehi mi stai dicendo che solo perché ho bevuto un bicchierino con te allora adesso devo pagare anche io per te?!.. ma che cazzo di gente vive in questo posto?!.. EHI!!!.. EHI VOI.. BRUTTI FIGLI DI PUTTANA!!!.. IO NON CENTRO NIENTE CON QUESTO IDIOTA!!!- potevo urlare quanto cazzo mi pareva, nessuno sarebbe giunto ad aiutarmi. Dovevo uscire da quella situazione del cazzo da solo prima che qualche idiota prendesse a randellate le mie palle al vento, e l’unico modo per riuscirci sembrava essere attraverso l’ano dell’eroe mascherato. Completamente avvolto nella follia più pura, credetemi riuscivo quasi a vederla mentre si sprigionava dal suo corpo, TurboGayMan si era alzato rivolgendo il suo fottuto buco del culo verso di me per permettermi di recuperare l’oggetto che forse li avrebbe aiutati a scappare -..hai.. una lima.. nell’ano?!..- la situazione stava precipitando verso un baratro oscuro, più oscuro del buco del culo di Kuso.


    Mentre osservavo la bocca di Cariddi contrarsi verso di me, l’intera mia esistenza passò davanti ai miei occhi facendomi capire che non potevo assolutamente terminare i miei giorni in un posto come quello. Dovevo sopravvivere ad ogni costo e raggiungere l’immortalità che tanto desideravo -..tu sei totalmente fuso amico.. fanculo.. spero che tu abbia davvero una lima dentro a quel cazzo di buco o giuro che se usciamo di qui vivi.. io ti.. io..- la situazione era così drammatica che non sapevo nemmeno più cosa dire. Insomma stavo per infilare una parte del mio corpo nel culo di un uomo mascherato con evidenti tendenze schizzo freniche e maniacali per cercare una lima da usare per liberarmi da delle corde che mi tenevano bloccato ad una sedia dalla quale pendevano i miei testicoli per essere martoriati di botte -..uff.. uff.. respira Densen.. forza.. sei sopravvissuto alle prigioni di Kumo.. che sarà mai.. alla fine è solo un buco.. già.. il CAZZO DI BUCO DI CULO DI UN UOMO MASCHERATO!!!.. merda..- ormai stavo sbarellando pure io. Avevo trovato il coraggio di agire, ma non lo avrei fatto utilizzando le mani, no. Se quel tizio voleva recuperare la lima, ma lo avrei fatto a modo mio usando le dita dei piedi. Volevo fare il medico nella vita, o almeno quella mi sembrava la strada più ovvia da seguire per riuscire nel mio intento di diventare immortale e le mani mi servivano, mentre un piede. Beh ad un piede potevo anche rinunciare dopo aver compiuto quello scempio -Ok allora.. io vado..- avevo alzato le gambe allungando il piede sinistro portandolo vicino al wormhole interdimensionale. L’alluce e l’illice del piede si erano divaricati per creare una pinza atta al recupero della sacra reliquia -..uff.. uff.. ok.. ok.. lo sto per fare..- ed il viaggio ebbe così inizio.


    Quella che vi sto raccontando non è la storia di un uomo felice, ma quella di un uomo disposto a tutto pur di sopravvivere, anche di infilare uno dei suoi piedi dentro allo sfintere di una persona conosciuta pochi minuti prima -..oh porca.. qui non c’è niente.. e cerca di stare fermo..- stavo cercando, ma utilizzare il piede come retino non era stata certo una grande idea dato che ci avrei di sicuro impiegato molto più tempo -..ecco.. ci sono!!!- ero riuscito ad agganciare qualcosa. Concentrando la forza nelle dita avevo lentamente cominciato ad estrarre qualcosa, in fin dei conti Kuso non stava dicendo il falso. Se quella che avevo agganciato era un lima, allora doveva essere una lima a due mani date le dimensioni ed infatti così non era. Dallo sfintere del folle mascherato ne uscì un microfono, che mai e poi mai avrei usato in vita mia -..ma cosa?!.. un microfono?!.. cioè.. avevi un cazzo di microfono nel culo!?.. ma cosa diavolo sei tu?!.. come diavolo sono finito in questa situazione?!.. tsk..- Kuso non sembrava così stupito dell’evento ed anzi, trovava strano il fatto che io non ne avessi uno piantato nello sfintere come lui -..ehi sta fermo.. provo a recuperare la lima..- non ero un tipo schizzinoso, ma quello che stavo facendo andava davvero oltre i limiti della decenza, sapevo che se fossi riuscito a cavarmela in una situazione del genere allora sarei riuscito a superare qualsiasi avversità nella vita. Era quello l’unico motivo che mi spingeva, o meglio, che spingeva il mio piede ad andare avanti.


    Fortunatamente dopo un po’ le mie dita finirono per intercettare la lima metallica recuperandola dall’antro oscuro - TROVATA!!!.. eheheh.. quindi dopo tutto non sei un bugiardo brutto figlio di puttana.. oh scusa..- mi stavo pure scusando con quel pezzo di merda, incredibile. Ora che avevamo la lima a disposizione sarebbe stata una bazzecola liberarsi. Utilizzando il pezzo di ferro seghettato sarebbe stata solo una questione di minuti liberarsi da quelle corde. E fu proprio a quel pensiero che un fulmine squarciò il cielo sopra di me facendomi ricordare una triste quanto terribile verità -..ehi aspetta.. ma io..- preso dallo sconforto, o forse semplicemente dalla follia di quell’individuo aveva scordato che io ero un maestro dell’utilizzo delle corde, un portento dato che sapevo controllarle tramite i chakra. Fu infatti così che in pochi istanti sciolsi i nodi facendo correre la corde a terra ritrovandomi libero [Tecnica Delle Corde][Tecnica Avanzata][Consumo: 1 Basso]

    Tecnica delle Corde - Ayatsuito no Jutsu
    Villaggio: Generico Posizioni Magiche: Nessuna (0) L'utilizzatore può immettere il chakra verso i fili di nylon e corde, aumentando le capacità di utilizzo: sfruttando dei supporti potrà spostarsi come fossero liane, o evitare una caduta appigliandosi a sostegni solidi senza utilizzare rampini. Può imbrigliare facilmente un avversario causandogli sempre un Intralcio Leggero; la vittima dovrà usare la forza e 1 slot azione per liberarsi dalla presa, oppure usare la propria manualità per disfare i nodi, tramite uno slot gratuito lento.
    Ogni azione sopra descritta richiede almeno uno slot azione per essere effettuata dall'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo: Basso - Mantenimento: ½ Basso)
    [Da studente in su]
    .


    Non riuscivo a credere a quello che avevo appena fatto. Avevo commesso un errore, un grosso errore che mi avrebbe perseguitato per tutto il resto della vita. Avevo la soluzione a quel problema fin da subito eppure aveva seguito le parole di quel folle fino ad infilare metà del mio piede nel suo bucio di culo. Ero sconvolto dalla situazione anche se ora ero finalmente libero di andarmene via da quel posto infernale, non prima di aver recuperato i vestiti e i soldi che avevo risparmiato -Ehm.. finalmente siamo liberi.. ehi Kuso.. chi è stato a farci questo?!.. non avrò il cuore in pace fino a quando non gliela avrò fatta pagare..- ero furioso e avrei fatto di tutto per prendere a calci lo stronzo che ci aveva drogati e poi costretti ad ispezionare l’ano del folle mascherato. Dovevo assolutamente disinfettare e bruciare le due dita dei piedi andate in avanscoperta prima di percepirne l’odore. Sapevo bene che la cosa mi avrebbe sicuramente portato alla follia, ero in pericolo.


     
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    Uff...Uff.. gnnnn

    Rumori gutturali, che ricordavano quasi una donna in travaglio, uscirono dalla bocca di Kuso mentre Densen si impegnava in un'ispezione podoanale non indifferente.

    Eccoci, non gli è piaciuto il microfono, lo sapevo che era più un tipo da ballo che da canto!

    Nono è che era nel culo.

    E dove avrei dovuto tenerlo? L'ho rubato!

    Eeeee quindi?

    Hai presente che si dice anche inculare la roba?

    ....

    Cosa?

    Kuso fu colpito da una profonda, seppur breve fitta a livello encefalico.

    Aaaaaaaargh!

    Maledetto!

    Così impari.
    Comunque, Densen ce l'aveva fatta, era riuscito ad estrarre la lima dall'ano di Kuso, purtroppo per lui solo dopo si era ricordato della sua facoltà di muovere le corde con il chakra.

    Se, "scordato", la scheda sua la conoscerà...Questo è amore!

    Sono decisamente d'accordo, soprattutto perché sono io a scrivere le parti di entrambi.

    Sei molto solo, vero?

    Non è vero! Ho un sacco di amici e pure una ragazza!

    Certo, dolce cucciolo

    Una seconda ed ancora più intensa fitta colpì la mente di Kuso, ora che era libero ebbe modo di portarsi alla testa entrambe le mani come per trattenere quel profondo dolore, accasciandosi poi a terra.

    Scusa Scusa!

    Kuso fu liberato dal suo dolore e si rimise in piedi all'istante, il suo nuovo amante era chiaramente adirato dalla situazione e voleva vendetta.

    Ma certo! Possono anche provare a spappolarmi lo scroto, a tratti mi eccita, ma nessuno, NESSUNO, tocca la mia tutina sexy.

    Le parole di Kuso, per quanto serie, erano dette con un tono talmente allegro che non sembravano poter essere prese sul serio, di certo era un tipo strano, ma non sembrava assolutamente pericoloso. Lo era, oddio santo se lo era.

    Intanto...

    Disse prendendo il microfono e rimettendoselo nell'ano.

    Metti che dopo cambi idea.

    Dopodiché prese in mano la lima anale che si trovava a terra e si portò accanto alla porta facendo, con un grande, enorme sorriso, a Densen il gesto di stare in silenzio, poi bussò.
    Pochi secondi e la porta fu aperta bruscamente da una sorpresissima guardia.
    Ora, siamo sinceri, quanto male può fare una lima? Poco direi, non c'è nemmeno nella lista dell'equip, tuttavia, se te la piantano una cosa come quattrocento volte nel collo proprio benino non stai.
    Questo è quello che avrebbe visto Densen, con una furia che non gli sembrava cerco propria Kuso piantò la lama nel collo dello sventurato varie centinaia di volte, non lo fermò nemmeno il fatto che questo si accasciò a terra privo di vita, imperterrito continuò la sua opera finché non arrivò ad esattamente quattrocento colpi.
    Una vola ricoperto di sangue cremisi strappò un occhio al pover'uomo e si rivolse a Densens.

    Il rosso mi dona, andiamo? So esattamente dove è la nostra roba, nello stesso posto di chi ci ha fatto legare.

    Se il ninja avesse fatto domande sul bulbo oculare Kuso avrebbe semplicemente sorriso dicendo.

    Stai a vedere, eheheheheh.

    Il folle uscì dalla stanza, che dava su un corridoio, conosceva quel luogo come le sue tasche, fortunatamente per entrambi i ninja, sapeva dove andare e dove erano posizionate le guardie.
    Svicolò rapido tra i corridoi recandosi dritto al suo obiettivo, la stanza di... come cazzo lo avevo chiamato il pappone, porco schifo non me lo ricordo...

    Takeshi

    Giusto giusto, tenchiu very much.
    Una scarica di endorfine fu rilasciata nel corpo di Kuso donandogli una sensazione di piacere, ed una poderosa erezione, Densen avrebbe potuto notare l'assoluta enormità del membro di Kuso.

    Boom, beccati la parte migliore di me!

    Fatto sta che i due nudi ed eretti ninja arrivarono davanti alla stanza del pappone, controllata da due gardie.
    Con estrema rapidità, che poi in realtà è lento alla merda perché cioè, è un'energia bianca però le guardie fanno cacare perché son tipo dei bambini mongolodi orfanelli con le statistiche che diobono è tanto se arrivano a cinquanta.
    Te dirai? Ma perché cazzo Takeshi usa dei bambini mongoloidi come guardie?
    Vergognati Hoshi, solo per hanno dei problemi non è che li devi trattare diversamente, sono persone lo steso eh, Takeshi gli da un lavoro! Gli permette di essere utili alla società! Te invece li giudichi, sei peggio di un pappone che di hobby spappola i testicoli alla gente, complimenti davvero guarda, sarei tentato di chiudere qui la giocata.... Madonna la rabbia! Al prossimo meeting un cartone in faccia subito sai!

    Dai su calmati..

    NO, CALMATI UN CAZZO, QUI LA GENTE SI FA IN QUATTRO PER LE PARI OPPORTUNITA' E POI VIENE RICOMPENSATA COSI'.
    Comunque.
    Non appena fu in vista delle guardie Kuso lanciò in aria il bulbo oculare per poi colpirlo con il suo membro eretto usato come mazza da baseball ed esclamare:

    OCCHIO! ehehehe l'hai capita? Occhio! ahahahhahahah

    Il bulbo oculare colpì in faccia uno dei due bambini mongoloidi che, sorpreso ed alquanto confuso, non solo dalla situazione assai strana, ma proprio in generale, fece cadere l'arma di cui era dotato.
    Ecco, dare una wakizashi ad un bambino mongoloide magari non è stata proprio la migliore delle idee di Takeshi, però oh, alla fine è un pappone strafatto di droga e grasso alla merda, quindi ci sta.
    Kuso colse il momento e..

    No eh, non mi farai picchiare un bambino ritardato

    KUSO COLSE IL MOMENTO DI DISTRAZIONE E SCATTO VERSO IL POVERO ED INDIFESO BAMBINO RITARDATO SFRACELLANDOGLI IL CRANIO CONTRO LA PORTA DELLA STANZA DI TAKESHI CHE FU ABBATTUTA DALLA PODEROSA PODEROSITA' DELLE PODEROSSISIME MEMBRA DEL SEXYNINJA.

    Appunto....

    Il secondo bambino, se possibile ancora più mongoloide dl primo, sembrò capire che c'era qualcosina che non andava, e "scattò" (immaginatelo te quanto scatterà) "rapido" (pff ahahahahha) contro Densen, cercando di trafiggerli l'addome con la sua lama.
    Kuso era lì accanto, perché non ha provato a colpire lui?
    HOSHI IL BAMBINO E' UN MONGOLOIDE, MA LO HAI LETTO IL POST FINO A QUI?
    Era l'ora per Densen di massacrare un bambino con evidenti problemi mentali, solo quello lo separava dall'entrare nella stanza dell'uomo che gli aveva fatto spappolare le palle e scoprire la sua latente omosessualità.
     
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    Post Quarto – Ma tu sei?!.. Sloth!



    La bruttissima esperienza vissuta era in qualche modo servita a tirarci fuori dai guai, o almeno a liberarci dalla brutta situazione in cui ero caduto. Infilare le dita dei piedi nel culo di un altro uomo non era mai stata una delle mie prime prerogative nella vita, ma niente e nessuno mi avrebbe fermato. Avevo intenzione di vivere la mia vita al massimo e per molti, moltissimi anni quindi quel sacrificio servì solo a rendere la mia volontà ancora più ferrea. Kuso sembrava sapere chi fosse il responsabile di tutta quella faccenda, quindi non restava che andare a prenderlo per fargliela pagare cara -..sai dove si trova il responsabile di tutto questo?!.. forza allora.. andiamo a prenderlo a calci nel culo.. anzi no.. porta anche il microfono.. sarà lui a cantare al karaoke questa sera..- senza nemmeno dirlo Kuso aveva preso il microfono infilandoselo nel culo. Una delle scene più macabre a cui avevo mai assistito in vita mia.


    Sembrava che un cazzone stesse piantonando l’ingresso della stanza. Ero già pronto a fracassargli la testa quando Kuso si lanciò sul poveraccio cominciando a stilettarlo con la lima. Non contai i colpi ma di certo il ragazzo aveva parecchia rabbia repressa da sfogare dato che rimase li a maciullare il poveraccio per diversi minuti -..Hei!.. Bat-caverna ambulante.. hai finito?!.. guarda che quello è morto da un pezzo.. gli hai perforato la giugulare al terzo colpo..- ero rimasto a guardare li impassibile senza fare niente. Non provavo alcun tipo di sentimento nei confronti di gente come quella. Quello che più mi interessava era osservare come la lima infliggeva danni al collo del malcapitato studiandone i punti più efficaci e molli da colpire. Avevo intenzione di diventare un grande medico e qualsiasi tipo di esperienza su quel campo mi poteva tornare utile -..forza.. andiamo a prendere il bastardo che ci ha fatto questo..- avrei semplicemente detto mentre uscivo dalla stanza scavalcando il cadavere del tizio.


    Kuso era in preda alla sua follia più pura. Uccidere l’uomo doveva averlo eccitato dato che il suo bastone del potere ora stava sull’attenti come una guardia svizzera. Quell’uomo non era solo folle, anche la sua più sadica e pura follia era folle a sua volta. Non sapevo bene il perché, ma nonostante tutto sentivo che dietro a quella maschera si celava un genio che un giorno mi avrebbe aiutato nei miei piani. Forse la sua follia mi stava contagiando oppure più semplicemente da medico quale ero, il suo caso mi sembrava interessante. Kuso conosceva bene il posto e forse non aveva raccontato una balla quando diceva di essere nato proprio la. Quel figlio di puttana, ed in effetti lo era, doveva averne passate di cotte e di crude se quello che stavano vivendo era successo solo per qualche debito in famiglia -E’ questo il posto?!..- eravamo arrivati.


    Kuso si era fermato all’ingresso di una stanza dei sotterranei del locale. All’interno due ragazzini piuttosto strani stavano facendo da guardia. Bambini, vecchi o donne, per me non faceva alcuna differenza quando si trattava di uccidere qualcuno che si parava di fronte alla mia strada. Senza nemmeno darmi il tempo di dire la mia, il folle mascherato era entrato nella stanza lanciando l’occhi dell’uomo che aveva assalito prima con la sua “mazza” una scena che mi aveva strappato un sorriso mentre mi lanciavo con furia verso il secondo bambino. Lo stronzetto era armato di wakizashi, un’arma pericolosa se utilizzata a dovere, ma non certo nelle mani di quell’individuo con evidenti problemi cognitivi -..ehi Sloth.. che ti prende?!.. hai forse finito la cioccolata?!..- la lama era diretta verso il mio addome, un affondo letale ma alquanto banale.


    Nudo come ero non avevo nulla con cui proteggermi e così decisi di schivare l’assalto ruotando il busto verso destra per lasciare passare la lama oltre il mio corpo. Non ero certo un abile ninja ma sapevo muovermi piuttosto bene quando si trattava di combattere in corpo a corpo. Lasciai il poveretto passarmi oltre mentre con una rapidissimo movimento mi portavo alle sue spalle per tentare di cingere le mie mani attorno alla sua testa in una stretta mortale [Schivata][Difesa 1][Riflessi: Gialla ].


    Ora che il bambinetto mi dava le spalle sarebbe stato facile per me prendergli la testa con entrambe le mani per poi girargli il collo con un secco movimento delle braccia aiutate dal bacino. Le mani avrebbero tentato di prendergli la testa ed il collo con il puro e semplice intento di staccargli via la testa dal corpo svitandola come una lampadina. Se l’azione fosse andata a buon fine avrei semplicemente sentito il collo di Sloth spezzarsi emettendo un sonoro suono di rottura [Spezza Collo][Tecnica Avanzata + Azione 1][Arte dell’Immobilizzazione / Consumo: ½ Basso]

    Arte dell'Immobilizzazione
    Villaggio: Generico Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può effettuare attacchi a immobilizzo più efficaci. Una volta a round, un attacco a immobilizzo causerà un intralcio di categoria superiore oppure per un round la vittima sarà Scoordinata, ovvero eseguire le tecniche richiederà più tempo. Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 5 / Consumo: ½ Basso a colpo )
    [Da studente in su]
    .


    Se per qualche motivo il ragazzino fosse riuscito a salvarsi dal mio primo tentativo, avrei continuato a stringere per cercare di soffocarlo o ritentare di rompere il suo fragile e fanciullesco collo. Mentre operavo il mio paziente Kuso aveva intanto spappolato la testa dell’altro dimostrando di possedere un lato di se piuttosto violento, cosa che ormai avevo ben capito di quello strano individuo. Avrei continuato a stritolare il ragazzino fino a togliergli completamente la voglia stessa di vivere. Il mio sguardo era freddo e non lasciava trasparire alcun tipo di emozione, non era la prima volta che uccidevo e di sicuro non sarebbe nemmeno stata l’ultima.


    OT// Meglio de “I Goonies” :sisi:
     
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    Vediamo se hai il cazzo duro, Hoshi




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    BOOOM! E' ARRIVATA LA LEGGE IN CITTA'!

    Esclamò con forza Kuso dopo aver spappolato la testa del bambino ritardato sulla porta della stanza di takeshi.
    Intanto la testa di Sloth, se così lo vuoi chiamare, si era staccata facilmente dal resto del suo corpo che era inizialmente rimasto in piedi a schizzare una fontana di sangue, immagine che non sfuggì a Kuso, il quale parve apprezzare molto.
    Si rivolse infatti verso Densen e compose con le mani il simbolo del cuore, in segno dell'ammirazione per quel gesto e della profonda voglia di penetrargli nell'ano almeno tanto quanto aveva fatto lui in precedenza.
    Lo spettacolo, per quanto tanto divertente quanto eccitante, non distrasse però Kuso troppo a lungo dal suo obiettivo: entrare a riprendersi la roba con contorno di morte e distruzione.

    Andiamo Densen!

    Esclamò entrando nella stanza con un immenso sorriso, un'espressione che durò estremamente poco.
    All'interno della stanza vi era Takeshi, intento a praticare del sesso orale su una delle sue puttane più troie, il corpo di Kuso cominciò a vibrare e divenire rosso mentre tutti i suoi muscoli sembravano contratti al massimo, qualcosa in lui stava per scoppiare, qualcosa di estremamente di terribile stava per accadere.
    Sembrava un vulcano in procinto di eruttare, anche le numerose cicatrici sul suo corpo cominciarono a pulsare come se fossero ipervascolarizzate, finalmente Takeshi e la puttana si accorsero di lui e sussultarono sorpresi, nonostante l'aspetto le parole che uscirono dalla bocca di Kuso furono estremamente calme.

    Mamma pls ci dai un secondo?

    Ma certo tesoro!

    Esclamò allegra la puttana alzandosi e dirigendosi verso l'uscita, si fermò giusto un attimo a dare un bacio sulla guancia di Kuso, un bacietto affettuoso, all'inizio, poi cominciò a leccargli dentro l'orecchio in maniera sbagliata, tutti quelli di noi che hanno una madre possono immaginare quanto quella cosa fosse sbagliata. Per chi invece la mamma non ce l'ha: cazzi tua.

    MADRE CALMATI L'ORMONE PER DIANA!

    Disse Kuso spingendo via la puttana ancora mezza nuda, per tutta risposta la donna fece una risatina squillante ed uscì dalla porta lasciano i due ninja da soli con Takeshi.
    Ora , so cosa state pensando, porcaccissimo schifo, Kuso è incazzato nero perché ha trovato un maledetto grassone dal cazzo piccolo a leccare la figa di sua madre!

    Nemmeno per errore, faggots

    Esattamente.
    Di quel fatto se ne sbatteva proprio la minchia, letteralmente, infatti con la mano destra cominciò a picchiettarsi sul pene, ancora eretto.
    Era un'altra la cosa che non poteva tollerare, una cosa che il suo animo non riusciva a sopportare, l'intero suo corpo sembrava reagire come ad un processo infiammatorio dalla gravità della situazione, la sua voce si fece profonda.

    LA.

    Cominciò piano la frase, ma il suo tono sarebbe lentamente aumentato fino a divenire un urlo talmente potente da penetrare anche nel più coraggioso degli animi.

    FICA.

    FA.

    SCHIFOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO.



    INTOLLERABILE. Come poteva un uomo leccare una fica? La fica faceva schifo! Un conto era infilarci il cazzo, ma leccarla! Questo Kuso proprio non lo poteva sopportare.

    DENSEN, PRENDI IMMEDIATAMENTE I CORPI DI QUEI FOTTUTISSIMI BAMBINI FOTTUTAMENTE MONGOLOIDI.

    Una richiesta che non pareva lasciare spazio ad opposizioni.
    Takeshi intanto era paralizzato la terrore, bianco come un cencio, incapace persino di chiamare aiuto.

    Passi che mi volevi fracassare lo scroto, passi che mi hai rubato la roba, ma tu lecchi una fica? DAVANTI A ME? COME OSI?

    Rapido e preciso dette sue colpi di lima allo stomaco gonfio del grassone che si contorse dal dolore, il danno non era sicuramente mortale, ci volevano armi ben più lunghe per penetrare tutta quella ciccia.
    Una volta che Densen avesse portato i corpi Kuso sarebbe tornato estremamente calmo, quasi allegro e si sarebbe rivolto al suo amico.

    Ora, se vuoi puoi aspettare fuori, non sarà bello, sappi che se resti devi aiutarmi eh, la tua scelta?

    La sua roba era lì in un baule, Kuso sapeva quale, qualcosa di terribile, TERRIBILE ,HOSHI, TI STO AVVERTENDO POI NON DARE LA COLPA A ME, stava per succedere, in ogni caso, dopo che Kuso avesse concluso, avrebbe reso i suoi averi a Densen, a lui la scelta se vedere il trattamento che stava per riservare al ciccione o se uscire e non sporcarsi le mani, beh, non ulteriormente.
    Ci sta che ci siano coinvolti altri ani, ci devo pensare di preciso ma l'idea generale li vede necessari per un ottantacinque per cento della cosa.

    E' quello che penso io?

    Brutto idiota mi pare ovvio che sia quello che pensi tu, siamo. La stessa. Persona.

    Oh giusto, giusto, tendo a scordarlo mentre sono in fase di erezione davanti a corpi dei bambini morti, boia che frase peculiare

    La cosa "peculiare" è che non è la prima volta che ti succede.

    Diamine quello si che è stato un natale particolare!

    Ci puoi giurare.

     
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    Post Quinto – Ormai.. è ovvio che resto..



    La testa del bambinetto mi era rimasta in mano come il tappo difettoso di una bottiglia d’acqua. Insomma non mi sembrava di averci messo così tanta forza eppure la testa del piccoletto si era svitata di brutto staccandosi in parte inondando il mio copro di caldo sangue, una cosa che sinceramente mi avrebbe fatto vomitare in una situazione normale. Ma li ormai di normale non vi era proprio nulla -..oh porca merda.. gli ho svitato davvero la testa come una lampadina.. forte!..- gli allenamenti che stavo portando avanti stavano dando i loro frutti. In realtà quel bambino era davvero più debole di un gattino appena nato. La scena non mi aveva sconvolto più di tanto, al contrario di Kuso che sembrava essere quasi estasiato dalla scena -..ma che cazzo fai?!.. mi fai le mani a cuore?!.. ma che roba è?!!..- quel tizio era davvero la cosa più bizzarra che mi fosse mai capitato di incontrare nella vita.


    Ora che la strada era sgombera per noi non sarebbe stato un problema trovare il tizio che ci aveva costretti a quelle oscenità, anche se a dirla tutta era stato Kuso a costringerlo. Entrati nell’ufficio del panzone lo avevamo trovato a godere dei piaceri di una brutta bagascia schifosa. La donna sembrava intenta ad ispezionare con la sua lingua la spada di GreySkull del panzone, una scena disgustosa che non averi mai desiderato vedere -..oh ma non mi dire.. ci mancava solo questa..- eravamo completamente nudi e ricoperti di sangue davanti ad un panzone che si stava facendo succhiare avidamente la nerchia. Il romanticismo più estremo si stava consumando nella stanza come l’ultima luce emessa da una candela ormai finita. Non me ne ero accorto subito ma Kuso sembrava non aver apprezzato la cosa. Entrati nella stanza aveva infatti cominciato a tremare dalla rabbia mentre scoprivo che la gentil signora altri non era che la madre dell’uomo mascherato -..oh.. è tua madre.. ora capisco!..- la donna si era staccata dall’uomo dirigendosi verso Kuso per dargli due bacini al gusto torre di babele. Quando passò anche vicino a me per andarsene mi scansai rivolgendole un semplice cenno del capo ..signora!.. - per fortuna non aveva baciato anche me.


    Kuso era furibondo mentre si avventava sul panzone perforandolo allo stomaco con la lima per un quanto mai futile motivo. Inizialmente avevo pensato che la sua rabbia fosse nata nel vedere la madre costretta a quella pratiche sudicie, ma dovetti ricredermi subito quando il pazzo esplose denunciando il fatto che la FICA non andasse mai e poi mai leccata -..cosa?!.. la fica non si lecca?!- volevo contraddirlo, ma non mi sembrava il caso di spostare le amorevoli attenzioni del pazzo anche verso di me quindi mi limitai ad annuire con sguardo deciso -..già la fica.. la fica non si lecca brutto ciccione di merda!..- e così speravo di essermi tolto dall’impiccio. Kuso sembrava intenzionato a farla pagare cara al tizio e sinceramente anche io aveva voglia di vendicarmi di quello che mi era successo e mi stava continuando a succedere, quindi non mi opposi alle richieste di Kuso e poi era curioso di vedere che avesse in mente quel tizio -..vuoi i cadaveri dei due bambini?!.. mmh.. non oso immaginare che diavolo ti sia venuto in mente.. ok vado a prenderli..- mentre mi muovevo per la stanza mi ero accorto che la mia roba era stata depositata li, fortunatamente era tutto al suo posto. Avrei anche potuto vestirmi, ma se non mi sbagliavo, presto avrei visto molto sangue scorrere nella stanza e non aveva voglia di pulire i vestiti. In fondo i miei non erano rossi come quelli di Kuso.


    I cadaveri dei due marmocchi erano a terra privi di ogni forma di vita. Nonostante le dimensioni i due pesavano da morire quindi mi limitai a trascinarli per le caviglie come dei sacchi di sterco -Ehi che hai intenzione di fare?!.. proprio non capisco a che ti servono i cadaveri di questi due.. uccidiamo il ciccione e basta e andiamocene da questo posto del cazzo..- ero curioso ma cominciavo anche a preoccuparmi. Non sapevo se quel tizio avesse altra gente sotto le sue dipendenze e la cosa mi preoccupava. Non ero tipo da torture o altro, se dovevo uccidere lo facevo e basta senza pensare a chi o cosa per poi dileguarmi e lasciare la carne ai corvi. Kuso invece no, era sadico e sembrava divertirsi a mettere in pratica le torture più spietate che la sua mente poteva partorire -..qualsiasi cosa tu voglia fare.. falla.. ma alla svelta.. non mi va di trovare altra gente fuori ad aspettarci..- la mia anima era in pace. Ero pronto ad ammirare le gesta del folle mascherato.


     
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    Max, non mi bannare, è il pg che è così!




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    Pensato Kuso


    ATTENZIONE! Quello che sto per scrivere non sarà bello, non sarà piacevole, ma a me fa tanto ridere.
    In generale sono una brava persona, ma penso che sia venuto fuori quanti problemi abbia, non vi preoccupate, ci sto lavorando.
    Detto questo siete avvertiti, se volete leggere fatelo a vostro discapito.


    Quindi ora si parte?

    Sì, ora si parte, entra pure in scena.

    Bene, fammi un attimo concentrare.... Ok! Ci sono!

    Kuso prese i corpi dei due bambini che Densen gli aveva amorevolmente portato e li trascinò davanti al grassone, ancora nudo.

    Fottili.

    Breve e glaciale l'affermazione di Kuso sembrò confondere Takeshi.

    C...cosa?

    Kuso sbuffò con fare simile ad una madre quando il figlio fa finta di non aver sentito una cosa ovvia, si avvicino con estrema calma al ciccione merdoso e prese stra le dita della mano sinistra il suo orecchio destro e sorrise amorevolmente.
    Un secondo, non ci volle di più perché, con l'aiuto della lima cinta nell'altra mano, l'uomo dalla maschera rossa strappasse l'orecchio a Takeshi che, completamente sorpreso dall'accaduto, si portò entrambe le mani laddove prima aveva il padiglione auricolare e si gettò quindi a terra tentando di urlare.
    Rapido Kuso lasciò cadere la lima tra i suoi piedi e portò la mano destra a coprire la bocca del ciccione per poi colpirlo nel naso con una poderosa testata. L'uomo cominciò a lacrimare e sanguinare dalle narici, incapace di emettere un fiato, era in ginocchio davanti a Kuso, che ancora cingeva nella mano sinistra brandelli del suo orecchio sinistro, non era certo intero, d'altro canto la lima non possedeva una lama affilata e quello che aveva fatto era stato più che altro strappare la cartilagine dalla testa del pappone.
    Kuso avvicinò quello che rimaneva dell'orecchio destro di Takeshi alla sua bocca e ricominciò a parlare con tono calmo, intanto i suoi occhi fissavano la faccia del ciccione che teneva ferma nella mano destra, pieni solo di follia.

    Ti ho detto. Che devi. Fotterli.

    Parò piano, scandendo bene le parole.
    Una volta finito spinse indietro la faccia del ciccione, lasciando la presa su di lui, con la mano destra si sollevò la maschera appena a sufficienza per liberare la bocca e l'aprì, in quel momento anche Densen avrebbe potuto vedere che i suoi denti erano appuntiti, come quelli di uno squalo, che lui se li fosse limati, o che fosse nato proprio così, questo non gli era dato saperlo.
    Spalancate le fauci Kuso ingoiò l'orecchio di Takeshi senza smettere un attimo di fissarlo.
    Il ciccione non resse alla tensione e si mise a piangere, un mare di lacrime sgorgò da quella sua faccia unta di grasso e fregna di madre, intanto Kuso si allontanò un attimo per prendere una delle wakizashi che erano in dotazioni ai due bambini mongoloidi, certamente lo avrebbe servito meglio di una lima anale.
    Quando però si voltò per farlo ed incrociò lo sguardo con quello di Densen niente della pura follia di pochi istanti prima sembrava esservi rimasto, infatti gli sorrise allegro e gli fece ciao con la mano sinistra.
    Tornò quindi da Takeshi , ancora piangente, di nuovo la bestia piena di follia si presentò agli occhi del ciccione.

    Allora? Io non ho tutto il giorno, e ti assicuro, neanche tu.

    Io.. Io non posso farlo....

    Singhiozzò takeshi riversandosi a terra.

    Oh, sì che puoi...

    Disse Kuso puntandogli la breve lama alla gola.

    Certo che puoi.

    Oramai pieno di lacrime con l'orecchio, o quello che ne rimaneva, sinistro ed il naso sanguinanti, Takeshi si portò sul corpo del bambino a cui Densen aveva staccato la testa e cominciò as abbassargli i pantaloni.

    Che stai facendo?

    Chiese Kuso, quasi sorpreso.

    Ma..ma.. me lo hai detto tu....

    Perché gli abbassi i pantaloni? Ha un buco libero proprio lì.

    Disse impassibile indicando con la lama il visibile canale esofageo che si trovava nel collo sanguinante del bambino.
    Incapace di trattenersi oltre Takeshi vomitò e ricominciò a piangere, ma quando Kuso sollevò la lama e fece per avvicinarsi porse le mani sopra la testa e disse:

    Lo faccio! Lo faccio!

    Senza smettere di piangere il ciccione si posizionò in ginocchio davanti al collo del bambino e prese in mano il proprio membro, avvicinandolo sempre di più al suo esofago, fu in quel momento che , con un rapidissimo (cioè, son bianca, quindi prendila un po' così, a parte che anche il tuo pg è tipo gialla, quindi vaffanculo) fendente dall'alto verso il basso della wakizashi brandita nella mano destra tranciò di netto il pisellino del ciccione.

    WAZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

    Urlò l'uomo dalla maschera rossa.

    Tu sei un malato! Ti stavi per fottere un bambino morto! UN BAMBINO MORTO! LO HAI VISTO, DENSEN? SI STAVA PER FOTTERE UN BAMBINO MORTO? E PURE MONGOLOIDE!

    Oddio grazie, per un secondo ho temuto che tu glielo facessi fare per davvero.

    Ehhh lo so lo so, hai viso come ho descritto tutto per bene? Cioè , Hoshi, dai, mica posso far fottere i bambini ai ciccioni , no? Scommetto che ci avevi creduto eh? Ci avevate creduto tutti! Se dite di no dite le bugie, e chi dice le bugie va all'inverno, e durante l'inverno fa freddo, e il freddo mi fa rientrare il pisello, e il pisello rientrato è piccolo, perciò se dite le bugie avete il pisello piccolo anche, e soprattutto, se siete donne. As simple as that.
    Comunque, dove eravamo? Ah sì, il ciccione.
    Cioè , porco schifo, a sto tizio gli hanno appena tagliato il cazzo, quindi che farà? Urla diosanto, te che faresti, urla come un pazzo a cui hanno tagliato il cazzo, per l'appunto.
    Rapido Kuso espulse dal suo ano il microfono che prese al volo con la mano sinistra per poi schiantarlo con tutta la forza nella tempia destra, facendolo svenire.

    Uuuuf, MOSSA SEGRETA! MICROFONO ANALE!

    Urlò Kuso assumendo la posizione classica del power ranger rosse, quello dei dinothunder, non il tipo che ha fatto una strage con una katana. E' una cosa che è successa davvero, informatevi ogni tanto, mica esiste solo la Legend, nerds.
    Si rivolse quindi a Densen incapace di trattenere una risata.

    Pfffff guarda che faccia! Ahahahahaha, scommetto che hai pensato gli facessi fottere la gola di un bambino mongoloide morto! Ma figurati! Non sono il tipo, questa è più una cosa da terzo appuntamento! Comunque, che vuoi fare adesso? Se vuoi torturalo un po' anche tu mi va bene, tanto a me ste cose gasano un casino, guarda che durello!

    Disse Kuso cominciando ad elicotterare la minchia prima in senso orario e poi in senso anti orario.
    Dai Hoshi, dimmi che vuoi fare, però qualcosa di divertente eh, che dobbiamo arrivare almeno a nove post.

    Si Hoshi, qui c'ho bisogno di stemmi!

     
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    Post Sesto – Si.. può.. fareeeee!!!



    Kuso era fottutamente fuori di testa. Non riuscivo a capire se la sua follia fosse data dalla rabbia provata verso il bastardo che ci aveva drogato o se fosse insita nella sua anima perversa. A dire il vero già sapevo la risposta a quella domanda, ma una parte di me voleva ancora credere che vi fosse qualcosa di sano nella mente dell’uomo mascherato. Il ciccione stava per fare una brutta fine lo sapevo bene, ma mai mi sarei aspettato di dover vedere prima della sua morte certa, un uomo stuprare il cadavere di un bambino -.. ehi amico.. non stai forse esagerando un po’?!..- la realtà era che volevo vedere fino a dove poteva spingersi quell’essere così strano.


    Kuso era strano, ma aveva un certo stile mentre torturava la sua vittima. Nemmeno durante gli anni passati a Kumo avevo mai assistito a niente del genere. Il tizio sapeva come tenere la propria vittima sulle spine torturandola a dovere non solo fisicamente, ma anche mentalmente. Le minacce protratte da Kuso aveva davvero convinto il ciccione di merda a farsi l’esofago del povero cadavere-..oh porca merda.. ora vomito..- di solito vedere sangue ed altre oscenità non mi creavano problemi, ma quello. Quello era davvero fuori dai miei più perversi schemi mentali. L’uomo sembrava pronto a farlo quando, zac, un colpo secco di Kuso pose fine al povero pisello perverso del ciccione -..AHIO!!- di riflesso avevo portato le mani sui gioielli di famiglia immaginando l’estremo dolore provato, un po’ mi faceva pena quel tizio. Anzi no, tutto quello che gli stava capitando se lo meritava con gli interessi. Kuso sembrava sconvolto dal fatto che il ciccione stesse per profanare il cadavere, cosa che sinceramente non riuscivo proprio a credere -..cazzo questo tizio è proprio perverso.. sai credo che tagliargli il pisello non sia abbastanza per uno stronzo del genere..- manco a dirlo. Kuso aveva nuovamente evocato il microfono del potere scaraventandolo con prepotenza sulla tempia dell’uomo per stenderlo una volta per tutte. Era finita.


    L’uomo mascherato sembrava dannatamente sovraeccitato per l’esperienza appena vissuta, tanto da costringerlo a fare una strana danza dove il suo pisello roteava come le pale di un elicottero. Che poi che diavolo era un elicottero? Rimasi li a guardarlo per qualche secondo senza sapere cosa dire, in fin dei conti eravamo solo nudi completamente imbrattati di sangue con due bambini cadaveri e un ciccione senza pisello svenuto su di una scrivania -..che razza di casino hai combinato?!.. amico sei sicuro di non aver esagerato?!.. non sul serio..- Kuso era davvero troppo euforico per i miei gusti anche se la situazione aveva acceso in me la voglia di andare oltre a quello che avevamo appena combinato. L’eroe mascherato voleva darsi alla pratica della tortura, un’arte che avevo appreso ed imparato ad apprezzare a Kumo e che non vedevo l’ora di mettere in pratica. Stavo ormai studiando da un po’ l’anatomia umana, volevo diventare un medico esperto, il più formidabile di tutto il continente e quella situazione poteva diventare un ottimo banco di prova per mettere alla prova le mie abilità -..eheheh.. ehi Kuso.. sai che ti dico?!.. questo ciccione di merda mi sta davvero sulle palle.. hai ragione tu.. torturiamolo un po’ prima di andarcene..- la mia espressione era mutata rivelando il volto di un vero e proprio psicopatico. Quando mi mettevo in testa una cosa nessuno poteva fermarmi e in quel momento avevo preso una decisione piuttosto macabra che tuttavia poteva migliorare le mie doti di medico -..ehi Kuso.. hai mai visto.. un millepiedi umano?!..- mentre parlavo mi ero voltato per recuperare la seconda wakizashi abbandonata a terra dai due bambini.


    Se Kuso avesse accettato a partecipare all’esperimento avrei raggiunto la scrivania del ciccione chiedendogli di aiutarmi a stendere mr. senza cazzo sul tavolo -..non ricordo se te l’ho già detto.. ma io sono un dottore.. o forse è meglio dire che uno dei miei sogni è diventarlo..- mi ero spostato verso il corpo del bambino senza testa trascinandolo verso il centro della stanza -..come ogni buon medico che si rispetti devo però sperimentare ed imparare a conoscere il corpo umano.. e credo che questa sia.. un ottima occasione!..- la mia mano con in pugno la lama sarebbe scesa staccando di netto il braccio del bambino per poi passare con perizia anche al secondo e poi alle gambe. Mentre macellavo il poveretto il sangue mi aveva completamente ricoperto il corpo nudo, era ancora caldo mentre colava a terra -..ehi vedi di non eccitarti ancora di più..- il mio sguardo serio si era levato verso Kuso mentre puntavo la punta della lama insanguinata verso la sua figura.


    Una volta tagliuzzato il primo bambino ero passato al secondo recuperando altre due braccia e gambe -..bene.. cominciamo l’operazione allora.. guarda e impara..- avevo preso dal mio equipaggiamenti uno spiedo e moltissimo cavo di nylon, di sicuro al pazzo sarebbe piaciuta la sorpresa. Con perizia iniziai subito a cucire gli arti dei bambini sui fianchi dell’uomo svenuto sul tavolo. Kuso lo aveva sistemato per bene e sembrava non sentire l’ago che entrava ed usciva ritmicamente dalle sue carni. Mentre lavoravo stavo studiando il corpo del paziente da cima a fondo, quello che stavo portando a termine non era affatto un lavoro fatto a caso o grossolano, ma il risultato di una lunga serie di studi -..uhuhuhu.. verrà una meraviglia.. ehi Kuso.. asciugami la fronte.. sei o non sei una cazzo di infermiera?!.. forza vedi di fare anche tu la tua parte!..- quel tizio era pazzo ma non ero intimorito da lui, anzi. Il lavoro sarebbe durato diversi minuti mentre attaccavo tutti gli arti al ciccione per poi completare l’opera in bellezza - ..il coso.. Kuso.. prendimi il coso del ciccione.. credo sia finito sotto la scrivania..- si non avevo finito.


    Recuperato mr. Furby da terra avrei applicato il cazzo di quel ciccione direttamente sulla sua fronte per dare vita alla mia più grande opera d’arte, la prima di molte altre -Tadaaaan.. che ne dici?!.. ho deciso di chiamarlo.. ehm.. si ho trovato.. si chiamerà.. scolopendra umana unicorno!.. uhuhuh.. direi che gli si addice..- avevo profanato il corpo di un uomo in una maniera oscena mantenendolo in vita durante tutta l’operazione. Qualcosa era forse cambiato in me, qualcosa che il pazzo di Kuso aveva sbloccato, forse la parte della mia anima più vicina alla pura follia espressa da quell’individuo -..ehi aspetta.. com’è che hai fatto prima.. ah si..- dopo essermi allontanato dal ciccione mi ero nuovamente voltato verso Kuso mettendo le mani a cuore come aveva fatto lui in precedenza.

    tumblr_mthit7s0r51rgsnf0o1_400


    -..non lo trovi adorabile?!..-



    Sapevo che Kuso avrebbe apprezzato il gesto. Quel tizio sembrava vivere di quei strani modi di fare, forse abbassarmi al suo livello mi avrebbe avvicinato alla sua amicizia più incondizionata. In fin dei conti non avrei mai e poj mai desiderato farmi nemico qualcosa disturbato come lui. L’operazione era stato un successo e l’uomo sarebbe di sicuro morto di li a poco così decisi di andarmene da quel posto per trovare una fonte dove potermi lavare via di dosso lo schifo. Avevo recuperato tutta la mia attrezzatura quando lo sguardo mi cadde su di uno scatolone poco distante -Eh?!.. e quello che cazzo è?!.. ma non mi dire.. fiuuu.. questa si che è sembra roba buona?!.. ehi Kuso vieni a dare un’occhiata.. credi che sia questa la roba che ci ha rifilato il ciccione per stenderci prima?!..- aveva trovato in mezzo al casino e ai pezzi di bambino uno scatolone pieno di bustine trasparenti cariche di una strana sostanza che senza alcun dubbio doveva essere un qualche tipo di stupefacente. Il ciccione di merda doveva essere un qualche tipo di spacciatore pappone, un pezzo di merda bello grosso insomma -..forza.. diamogli il colpo di grazia e andiamocene..- avevo preso un pugno pieno di quello schifo per schiaffarlo sulla faccia della scolopendra umana. Volevo che quel tizio soffrisse come meritava facendolo morire di overdose, cosa che tuttavia si trasformò in una tragedia per me e l’uomo mascherato.


    Mentre mi spostavo verso l’uscita della stanza il ciccione aveva infatti preso a tremare come un pazzo per poi manifestare dei veri e propri spasmi unita da grida furiose e cariche di dolore. I suoi occhi erano completamente bianchi mentre saltava sul tavolo facendo sobbalzare il corno attaccato alla fronte -MA CHE CAZZO?!!.. E’ ANCORA VIVO?!!- se solo lo avessi saputo prima. La droga che avevo somministrato al tizio lo aveva caricato di energia facendolo tornare direttamente dal mondo dei morti neanche fossi dotato della capacità stessa di riportare in vita la gente morta. Dopo un urlo agghiacciante il ciccione si era letteralmente lanciato verso Kuso usando tutta la sua massa corporea, un tuffo spettacolare che solo un wrestler professionista poteva sperare di riuscire a fare [Attacco][Velocità e Forza: Bianca+2].


    Colpito o meno Kuso il tizio si sarebbe quindi rialzato urlando di nuovo come un pazzo per partire nuovamente alla carica. La scolopendra umana unicorno si stava ribellando a me, il suo creatore. Dovevo assolutamente prendere appunti. Se mai fossi fallito come ninja criminale, allora avrei sicuramente sfondato nel mondo dei film horror di serie B con una storia come quella.


     
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    Nono, ma fai pure il tuo eh...




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    Pensato Kuso



    Diglielo.

    Ma no, dai, si poteva fraintendere.

    Diglielo.

    Ma poverino, magari non ci ha pensato.

    Devi dirglielo, sennò poi accumuli la rabbia e la notte pecchi.

    Ma la masturbazione è una cosa normalissima.

    Parlo di quando strangoli a morte le puttane.

    Oh. Va bene glielo dico. Hoshi, ti avevo chiesto cosa volevi fare, porco schifo, non ti ho mica detto prendi il fottuto controllo della giocata e muovi il ciccione come cazzo ti pare! Madonna guarda, uno ci prova a non volertele dare, però davvero gliele levi dalle mani. Ora mi tocca pure combattere con sto pg, ti rendi conto? Combattere! Con questo mongoloide!

    Le parole fanno male.

    Dai andiamo, non te la puoi prendere, sei effettivamente al limite del ritardo mentale, però ti voglio bene lo stesso <3.

    <3.

    Dunque.
    Estasiato Kuso restò a guardare mente Densen era intento ad eseguire la sua creazione, rapide le sue mani tagliavano e cucivano le parti in modo da creare una meravigliosa creatura, parte ciccione, parte bambino mongoloide, la massima espressione dell'arte moderna.

    E così sei un dottore, si vede, muovi le mani veramente bene..eh...eh

    Disse Kuso colpendo Densen al costato con il gomito ed uno sguardo alquanto ammiccante.
    Senza esitare il ninja mascherato recuperò il pene di Takeshi da sotto la scrivania e lo passò al suo amico che si accinse a cucirlo in fronte alla sua creatura.
    Davanti a tanta magnificenza Kuso si lasciò cadere in ginocchio, congiunse quindi le mani, come se stesse pregando, la maschera si bagnò di lacrime, il ninja stava piangendo.

    E'...è bellissimo... io non ho parole, sei un artista!

    Le mani a cuore furono per Kuso il colpo di grazia, era oramai innamorato del ragazzo che si trovava di fronte e , nel suo malato e perverso mondo, era profondamente convinto che anche lui lo amasse.

    Dovrei aggiornare lo status di Facebook.

    Sisi, decisamente, però occhio a quello che succede.
    Densen, mentre Kuso era immerso nei suoi pensieri, aveva recuperato la sua roba ed aveva sbattuto in faccia al ciccio bastardo/ scolopendra/ uniPorno ( per il pene in fronte, l'hai capito il gioco di parole? uni Porno, dio quanto mi faccio ridere.).

    Uuuh, non bene, glielo dovevo dire cosa era?

    Eh, forse sì.
    Kuso sapeva benissimo di cosa si trattava quella sostanza, quella era praticamente casa sua, non c'era attività dell'AnalGore di cui non fosse a conoscenza, lui stesso in molteplici occasioni aveva fatto da galoppino per la droga, inutile dire dove la conservava, no?
    Rapido si rimise in piedi, ancora nudo, ma con la wakizashi ben stretta nella mano, giusto in tempo per vedere la creatura davanti a lui scattare all'attacco. Utilizzando una minima quantità di chakra il ninja scartò a sinistra lasciando che il nemico volasse oltre di lui, il megaciccione non sembrava però deciso a smettere, stavolta però Kuso sapeva benissimo cosa fare.

    WWE?

    WWE!
    Rapido lanciò in alto la wakizashi in modo da avere entrambe le mani libere per eseguire al meglio il suo attacco.
    Lasciò che la carica del ciccione lo colpisse in pieno [Leggera] sfruttando l'occasione per tentare di avvolgere le sue braccia attorno al corpo di quest'ultimo, in caso di riuscita avrebbe quindi sfruttato la forza stessa della carica del former Takeshi per sollevare il corpo della creatura inarcando poi la propria schiena indietro, flettendo quindi le ginocchia e spingendo in alto con le braccia in modo da tentare di effettuare una suplex frontale intenta a far impattare il volto della scolopendra con il suolo, con l'obiettivo di rompergli il collo.[Slot azione II]
    Che la tattica avesse avuto effetto o meno Kuso si sarebbe rialzato ed avrebbe afferrato al volo, con la mano destra, la wakizashi che stava ricadendo per poi tentare di squarciare l'avversario dalla spalla destra al fianco sinistro con un unico e fluido fendente [Slot azione III] urlando:

    1 2 3 DIN DIN DIN NO WAY OUT BITCH!


    Vai Hoshi, vediamo di martoriare questo poveraccio più di quanto non abbiamo già fatto.

     
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    Post Settimo – Dabliu Dabliu Smash!!!




    E insomma qualsiasi cosa fosse quella droga, beh aveva degli effetti sui morenti davvero straordinari. La scolopendra umana unicorno era tornata direttamente dal regno dei morti scagliandosi con rabbia feroce contro Kuso. Ne avevo viste di cose strane nella vita, ma mai, e poi mai un abominio combattere contro un altro abominio mascherato. Kuso per quanto folle non sembrava uno sprovveduto, la sua reazione all’attacco fu quanto mai spontanea e precisa. Il folle infatti senza perdere tempo aveva lanciato l’arma che impugnava al cielo scatenando un potente german supplex contro la scolopendra umana unicorno -Ma non mi dire.. abbiamo un lottatore provetto da queste parti!..- la mossa di sottomissione aveva schiantato il panzone a terra rompendogli quasi il collo o forse spezzandolo visto l’impatto. L’azione tuttavia non era servita del tutto dato che l’abominio ancora rantolava a terra tanto che Kuso decise di farla finita incidendo un secondo attacco direttamente su tutto il corpo dell’avversario -..uhuhuh.. a me il colpo finale!..- sicuro dell’equipaggiamento che avevo ritrovato in quella stessa stanza la mia mano era rapidamente scivolata al coltello che tenevo sempre con me.


    Senza pensarci due volte mi ero mosso con estrema rapidità verso la nuca del bestione a terra, estraendo l’arma con un unico rapido e preciso gesto per poi piantarla a sangue freddo nella testa del poveretto. Mentre mi muovevo Kuso avrebbe sicuramente visto sul volto il mio sorriso sadico e privo di qualsivoglia amore per il prossimo. Ero su di giri in quel momento e la mia intera anima si era lasciata trascinare dagli eventi, tanto da trasformarmi in un mostro tale e uguale a Kuso [Abilità][Tecnica Avanzata][Potenza: 15 / Forza e Velocità: Gialla+3 / Consumo: 1 Basso]

    Kaiken [Mischia]
    Il Kaiken era un'arma definita tale per le proprie fatture e facilità d'uso. Usata preferibilmente dalle Ninja donna, ovvero dalle Kunoichi, aveva la stessa funzione e dimensioni del Tanto. Poteva essere nascosto tra le vesti, era un'affilata lama da taglio.
    Tipo: Lama-Taglio
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 15 | Durezza: 2 | Crediti: 25)

    Estrazione Mortale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    Premessa un'arma non estratta, riposta o non impugnata, l'utilizzatore può estrarre la stessa effettuando un rapido attacco. La Forza e Velocità del colpo aumentano di 3 tacche.
    Tipo: Taijutsu (Livello: 6 / Consumo: Basso )
    [Da studente in su]
    .



    -That's all Folks!-




    Il ciccione non aveva speranze dopo il mio ultimo attacco. Kuso lo aveva praticamente ucciso mentre io gli avevo dato il colpo di grazie, mi ero divertito e vendicato abbastanza con quell’uomo. Così poteva bastare. Il pavimento della stanza ormai era diventato un misto di poltiglia rossa e frattaglie di cervella e resti umani, non sapevo chi si sarebbe occupato di pulire quel macello, ma di certo non invidiavo lo sfigato -Ehi Kuso.. forza andiamocene da qui.. direi che il ciccione ha pagato abbasatnza per quello che ci ha fatto!..- mi ero ripulito le mani sporche di sangue utilizzando un pezzo di stoffa trovato li per caso prima di prodigarmi ad andare via di li. Il folle conosceva bene il posto quindi facendomi aiutare da lui avrei imboccato la strada per risalire al primo piano nella speranza di non trovare qualche altro folle disposto a vendicare o proteggere il ciccione. Ero armato e di cattivo umore quindi sarebbe bastato davvero poco a farmi prendere brutte decisioni -Te la cavi con la lotta.. quel supplex di prima.. conosco davvero pochissime persone in grado di compiere un gesto atletico del genere.. devi esserti allenato parecchio!- ero tornato al bancone come se niente fosse pronto per ricominciare a bere, quasi tutto quello che fosse successo fino a quel momento fosse niente più di un sogno. In realtà avevo una sete bestia e dovevo buttare giù qualcosa -Forza beviamo l’ultima roba e poi andiamocene da qui..- avevo puntato lo sguardo su Kuso, non so nemmeno io cosa mi stesse passando per la testa in quel momento -..lo sai.. sei un tipo strano.. ma hai del potenziale..- se mi avessero dato da bere qualcosa lo avrei bevuto prima di continuare -..forse me ne pentirò.. ma ti andrebbe di seguirmi durante il mio viaggio in giro per il continente?!.. hai detto di aver vissuto sempre dentro a questa fogna.. girare un po’ il mondo ti farebbe bene e soprattutto farebbe comodo a me..- si non ero uno da mezze proposte velate, preferivo essere chiaro fin dal principio - ..viaggiare da soli è pericoloso di questi tempi.. il mondo li fuori è pieno di cani pronti a mordere i viandanti che non sanno difendersi.. in due invece sarebbe tutto più semplice!.. io potrei viaggiare senza dovermi guardare le spalle ogni due secondi mentre tu potresti imparare qualcosa di nuovo di questo mondo..- aveva già fatto segno alla ragazza del bancone di portare un secondo giro -..che dici?!.. se sei d’accordo ti consiglio di salutare la mammina e di preparare i bagagli.. appena sarai pronto partiremo..- mi ero scolato anche il secondo drink con ingordigia.


    Avevo lanciato un dado piuttosto pericoloso che poteva rivelare per me un destino carico di avventure vantaggiose oppure carico di disgrazie e dolore. Avevo deciso di puntare sullo strano tizio mascherato che non conoscevo da nemmeno un giorno, solo ed esclusivamente sulla base di una sensazione. Era arrivato il momento di mettersi in gioco in quel mondo per cercare di trovare a tutti i costi il modo di raggiungere i miei obiettivi. Kuso era solo uno strumento che poteva servire la mia causa, un alleato pericoloso, ma dannatamente abile che poteva spianare la strada di fronte a me al mio posto -..sugelliamo questa nuova amicizia e questo viaggio con un ultimo bicchiere.. che ne dici?!..- il terzo giro era già stato preparato e servito, non restava che brindare in allegria.


     
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    VV

    CERTO CHE SI', PORCO SCHIFO!




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    Boom!
    Con un tonfo sordo il ciccione si schiantò al suolo, ebbi giusto il tempo di sferrare il mio fendente prima che Densen lo finisse piantandogli in testa la sua lama con una grandissima velocità.

    Uuuuuau! Hai visto? Lui ero tutto un "blarrgh"...

    Urlò Kuso mimando il ciccione drogato che lo caricava.

    Ed io SBAM, mi è salito uno smackdown che dio Jhon Cena you can't see me!

    Mimò quindi un'altra volta la suplex precedentemente eseguita prima di ripulirsi , come aveva fatto Densen, e recuperare a sua volta l'equipaggiamento.
    Tra l'altro, io all'inizio mica sapevo che si scrivesse suplex con una P sola, sono stato ore a cercare su google immagini di SUPPLEX senza capire perché comparissero solo migliaia di foto di assorbenti e mutande dal dubbio orientamento sessuale,, me ne sono pure comprate tre paia!
    Condussi quindi Densen alla sala principale, in essa non sembrava essere cambiato niente, come se la nostra avventura non fosse mai avvenuta, tuttavia il volto del barista assunse un'espressione abbastanza terrorizzata quando vide me ed il mio amico avvicinarsi al bancone e sederci per chiedere dei drink.

    Beh, quando fin da piccolo ti fanno lottare contro spacciatori ed animali qualcosa la impari no? Ahahahah.

    Rispose con allegria alle parole di Densen, anche se in sé le parole non erano allegre affatto.

    Mio dio ma ho avuto un'infanzia terribile.

    Lo so, pensavi di essere venuto così deciato a caso?

    Touché.

    Senza pensarci i due bevvero ancora al bancone, tuttavia stavolta fu Kuso stesso a versare i drink, prendendo una bottiglia dagli scaffali della locanda, nessuno si oppose a quella richiesta, in effetti, una volta che tutti si furono resi conto della presenza dei due l'ambiente si fece estremamente silenzioso.
    Kuso buttò giù rapido la bevuta assieme al suo nuovo amico, fortunatamente, perché se l'avesse tenuta in bocca anche solo un secondo in più avrebbe sputato il tutto a sentire le parole che Densen disse subito dopo, una pecca che un maestro dell'ingoio come lui certo non poteva avere.

    Tu.. tu vuoi viaggiare con me?

    Le parole di Kuso erano estremamente mosse dalla commozione, nessuno prima d'ora gli aveva chiesto una cosa del genere, alla fine era sempre stato sfruttato come un gioco, usato solo per vedere quanto resisteva prima di morire, eppure adesso sembrava aver trovato qualcuno che lo apprezzava, anche se il tizio davanti a lui avesse voluto sfruttarlo poco importava, era comunque il primo a rivolgersi a lui in tale modo.

    CERTO CHE SI', PORCO SCHIFO!

    Urlò felice mettendosi in piedi sul bancone, la sala fu riempita da un leggero brusio, ma dopo che lo sgardò di Kuso tornò severo calò nuovamente il silenzio.
    Il ninja mascherato scese quindi dal bancone sul quale era salito e cominciò a girare per la stanza molto lentamente.

    Allora.

    Cominciò così a rivolgersi ai presenti.

    Le cose qui stanno per cambiare, diciamo che c'è una nuova gestione, Takeshi ha deciso di cedermi il suo posto al comando dell'AnalGore, questo vuol dire che tutte le sue attività adesso le controllo io, tuttavia vi lascerò un grande margine di libertà visto che sarò spesso in giro con il mio nuovo amico.

    Disse indicando Densen.

    Ci sono domande?

    Un uomo barbuto e con una benda sull'occhio alla destra di Kuso provò ad alzare la mano, rapido il ninja mascherato la tranciò di netto facendo uso della lama che aveva sottratto alle "guardie" di Takeshi per poi piantargliela in bocca soffocando così l'urlo che l'uomo stava per emettere, subito dopo conficcò la lama stessa nella testa dell'uomo, dall'alto verso il basso, fissandola al tavolo a cui il poveraccio era seduto.

    Allora? Nessuno? Meglio così.

    Concluse Kuso con un gran sorriso prima di recarsi nuovamente accanto a Densen.

    Densen, mi faresti un favore? Mentre preparo la mia roba potresti andare a prendere mia madre e portarla qui? C'è un ultima cosa che devo fare, si trova al piano di sopra, nella stanza di fianco a quella dove abbiamo giocato con Takeshi.

    Il tono era estremamente gentile, non sembrava aver nessuna intenzione malvagia, che volesse solo dare l'addio a sua madre? Beh, era Kuso, fare previsioni su quello che gli passava per la mente era decisamente impossibile.
    Dunque dunque Hoshino mio, siamo alla fine, vai a prendermi la mammina, tanto non opporrà alcun tipo di resistenza, puttana com'è basta le sventoli il cazzo in faccia e vedi che ti segue da sola.

     
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