La grande Retata

Dinnanzi al problema dei Kurogane a cui stava cercando di dare una soluzione non poteva far passare in secondo piano quello delle mafie più vicine a Konoha, vi aveva personalmente indagato, e con ottimi risultati se si guardava soltanto al Loto, che aveva del tutto convertito i suoi affari impegnandosi nella ricostruzione del villaggio per ripulire i suoi soldi.
Tuttavia, adesso che poteva contare sulle risorse del villaggio poteva organizzarsi al meglio.
Sapevano quanto bastava dell’edera, una volta individuati i nascondigli non restava che smantellarli tutti in una sola notte, se quell’invasiva pianta riusciva a ricrescere da ogni moncone non gli restava che tagliarla fino alle radici e poi strapparle via dal terreno.
Avrebbe spedito più di una lettera quel giorno, ai ninja più fidati che aveva avuto modo di conoscere, chiedendo della loro presenza a causa della convocazione per una missione estremamente importante.
Consegnò i messaggi durante la notte, con l’ausilio di Kubomi, nessuno l’avrebbe visto, nemmeno gli stessi destinatari, avrebbero solamente trovato la lettera l’indomani mattina, messa in bella vista e recante il sigillo dell’Hokage.

Missione di annientamento del XX-XX-XXXX
È richiesta la sua presenza, domani mattina alle 3:00 negli uffici dell’Hokage.

Lettera estremamente essenziale, ma nulla doveva trasparire da essa, intercettazioni o simili non dovevano essere un pericolo.
Attese gli shinobi dietro alla sua scrivania, l’intero stabile era completamente deserto eccezion fatta per lui ed Hitomi che accolse gli shinobi indicandoli dove andare in caso fosse necessario.
Nell’ufficio avrebbero trovato Raizen, serio ma sereno ad aspettarli, avrebbe detto a tutti di sedere ed attendere che tutte le sedie furono occupate prima di chiedere delucidazioni [numero di sedie imprecisato per player imprecisati]
Quando tutti furono arrivati si sarebbe alzato, torreggiando sui presenti come solo la sua stazza permetteva di fare, tenendo i polpastrelli sul ripiano della scrivania avrebbe cominciato a parlare.

Buongiorno checche.

Avrebbe allungato un sorriso falso come una moneta di cioccolato per poi disporre sul tavolo un numero di boccette di vetro pari a quello dei ninja presenti, erano piccole e perfettamente trasparenti, pareva che al loro interno, sigillato da un piccolo tappo di sughero, non ci fosse nulla, grandi poco più di una falange parevano del tutto innocue.

Prima di spiegarvi cosa sono queste ampolline vi spiego cosa dovete fare.
Abbiamo identificato tutte le basi dell’edera, l’associazione mafiosa sufficientemente testarda da non accettare un compromesso alle sue attività. Ringraziamo il Loto e i nostri investigatori per questo.

Mimò qualche inchino nel vuoto gesticolando per aria interpretando chissà quale stoccafisso dedito ai ringraziamenti di persone non presenti, azione cara alla maggior parte dei leader che non avessero la stessa faccia di Raizen Ikigami.

Dicevo, la vostra è una semplice retata.
Entrate, fate piazza pulita e uscite, tutto in una notte.
Bonus della missione: trovare il boss.
Per cui, prima di seccare chicchessia vi assicurerete che quel “chicchessia” non sia al corrente della posizione del boss, se lo è gliela spremete via.
Ovviamente, non siete dei samurai del cazzo, per cui non vi fate beccare, se scatta un solo allarme potete considerare la missione fallita, e non perché lo dico io, ma perché probabilmente vi piomberanno addosso troppe persone da cui dovrete difendervi.
È una missione speciale non devono sapere nemmeno cosa li ha colpiti.

Stese una cartina del villaggio su cui erano segnati vari edifici con una campitura rosso acceso.

Questi sono gli obiettivi, non sappiamo tanto sugli edifici, ricavare una mappatura dagli archivi del villaggio sarebbe inutile, potrebbero averla cambiata in qualsiasi momento e rischiereste di muovervi con una malriposta sicurezza in territorio nemico.
Per cui vi avvicinerete e farete irruzione silenziosa dove meno se lo aspettano, a voi giudicare cosa sia meglio.
Muovervi all’interno tuttavia è impossibile, le porte si aprono solo se sentono un particolare tipo di sostanza nel sangue.

Indicò le boccette.

Quella sostanza.
Senza di essa non farete molto, prendetelo come il bicchierino prima del grande salto.
Domande?

Chiese con tono conclusivo.