La grande retata
Tintarella di luna
Un nuovo giorno era cominciato a Konoha, ma niente che potesse destare l'interesse della giovane ex-otese, che rimase nel suo letto con gli occhi spalancati a fissare il soffitto, cercando un modo in cui avrebbe potuto ingannare il tempo quel giorno.
Erano passati ormai quasi due mesi dal suo trasferimento in quella nuova casa, e finalmente stava lentamente cominciando ad abituarsi. Abituarsi all'idea che le sue pene non sarebbero mai cessate. Quindi, mentre si lasciava andare alla noia più totale in attesa della colazione, rifletteva su come magari avrebbe potuto spendere un po' della somma vinta alla festa di fine anno, magari con dello shopping.
In quel momento entrò nella stanza la sua cameriera fidata, che come tutte le mattine le porse il vassoio con tè caldo e frutta sul comodino, ma rispetto agli altri giorni, aveva una notizia che avrebbe potuto risvegliare l'interesse della sua padrona.
Buongiorno Kiyomi-sama.
Stavo pensando... e se cambiassimo arredamento?
Oh, non esageriamo, lo abbiamo comprato poco tempo fa, sarebbe un solo uno spreco.
Lo so, non cambierebbe niente, è quel dannato panorama che fa schifo. E non riesco a credere quanto costi una casa al centro, nonostante abbia una vista pessima.
Suvvia, ne abbiamo viste di peggiori. Questa era l'unica disponibile in zona che non affacciasse su un muro.
Comunque... ci sarebbe una novità, oggi. Disse la ragazza tirando fuori dalla tasca la lettera che aveva trovato quella stessa mattina, gesto che attirò l'attenzione di Kiyomi. Stamattina ho trovato questa sul suo letto.
Un gelido silenzio piombò nella stanza, mentre la giovane donna guardava la sua servetta con occhi di ghiaccio per cercare di capire se avesse ben compreso ciò che le aveva detto.
......
L'hai....trovata sul... letto?
Bè... si.
Quindi vuol dire che stanotte è entrato qualcuno qui, nella mia stanza?
Dallo sguardo di Hanako si poteva già evincere che stesse temendo che la sua padrona potesse prendersela con sè, riuscendo solo a fare spallucce come segno di risposta alla domanda, mentre Kiyomi le strappò dalle mani tremolanti il pezzo di carta per aprirlo.
Maledetti ninja! Scommetto che mi hanno anche spiata sotto le lenzuola.
Ricordami di comprare dei pigiamoni di lana. Anzi no, lascia perdere, sono orrendi, preferisco che mi guardino nuda, piuttosto.
La giovane Hanako potè tirare un sospiro di solievo, mentre la ricca ragazza si aggiornava sulla situazione e decideva il da farsi.
Un'altra noiosa missione...
Alle 3 del mattino?! Diamine, come faccio ad avere una pelle liscia e rilassata se devo svegliarmi alle 3 del mattino, dovrò dormire tutto il pomeriggio. Oh bè, almeno mi prenderò un po' di tintarella di luna, che non fa mai male.
Anche se non proprio entusiasta, Kiyomi si stava lentamente adattando a ricevere missioni per conto del villaggio, e se all'inizio aveva creduto poco alla faccenda di dover allenare il suo corpo, ormai ne aveva cominciato a vedere dei risultati, capendo a cosa si stesse probabilmente riferendo Raizen.
Una volta preso il suo equipaggiamento, tra cui non poteva mancare la sua spada a doppia lama nuova di zecca... e la sua spazzola, uscì di casa sotto il cielo stellato con largo anticipo, lasciando che la luna le irradiasse il viso con i suoi raggi argentei e dirigendosi alla magione dell'Hokage, arrivando presto e, come potè notare una volta entrata nell'ufficio, la prima dei convocati.
L'unico presente nella stanza era Raizen, seduto dietro la scrivania e che stava evidentemente attendendo anche molti altri partecipanti per la missione.
Buongiorno Raizen. Disse una volta chiusa la porta.
Tra i due c'era un rapporto che si sarebbe potuto definire alquanto strano, ma nonostante gli immancabili diverbi che venivano fuori ogni volta che si incontravano, la ragazza cominciava a provare piacere della sua compagnia, anche se non lo avrebbe di certo ammesso, ma come l'Hokage ben sapeva, non si sarebbe comunque permessa di dargli del "tu" davanti ad altra gente per non mettere in pericolo la sua posizione.
Per quella notte aveva scelto un abito blu scuro corto sul lato destro e che si allungava scendendo sul sinistro, mettendo la piastrina argentata del suo coprifronte sul davanti, all'altezza della vita.
Si avvicinò con noncuranza alle sedie, quando Raizen le disse di sedersi, ascoltando il suo consiglio togliendo la grande spada dalla schiena e poggiandola alla sedia proprio difronte a lui, per poi sedercisi appoggiandosi molto comodamente allo schienale, accavallando le gambe ed a braccia conserte.
Suppongo che dovremmo aspettare anche che arrivino degli altri. Si mise a picchiettare con l'indice destro sull'altro braccio.
Seenti... visto che io mi trovo uno schifo nella casa dove sono ora, se per caso sai di qualche appartamento in affitto nei paraggi, me lo faresti sapere? Almeno qui non ci dovrebbe essere la puzza dei ristoranti che ti sale fino in casa. Disse molto tranquillamente, solo se nel frattempo non fosse arrivato ancora nessun altro. Avrebbe passato il tempo ad aspettare che la stanza si riempisse e le persone avessero cominciato ad occupare tutte le sedie disponibili, guardandosi in giro ma non dando confidenza agli altri, attenendo finalmente il momento in cui la riunione potè iniziare.
Non ci fu molto da capire, il discorso dell'Hokage fu piuttosto chiaro ed esplicativo, e si vedeva che non era male come oratore, specie quando si dovevano fare discorsi piuttosto seri, ma probabilmente avrebbe dovuto lavorare un po' di più su sorrisi ed inchini, a detta della kunoichi.
Dicevo, la vostra è una semplice retata.
Entrate, fate piazza pulita e uscite, tutto in una notte.
Bonus della missione: trovare il boss.
Per cui, prima di seccare chicchessia vi assicurerete che quel “chicchessia” non sia al corrente della posizione del boss, se lo è gliela spremete via.
Niente di più semplice, in effetti, quantomeno a parole. Non avrebbero dovuto fare altro che introdursi nei vari edifici che poco dopo Raizen passò a mostrargli su di una mappa. L'unico intoppo poteva essere causato dal dover fare tutto nel completo silenzio e senza far scattare alcun tipo di allarme, ma la ragazza si sentiva piuttosto sicura di sè da un po' di tempo a questa parte.
Per cui vi avvicinerete e farete irruzione silenziosa dove meno se lo aspettano, a voi giudicare cosa sia meglio.
Muovervi all’interno tuttavia è impossibile, le porte si aprono solo se sentono un particolare tipo di sostanza nel sangue.
Quella sostanza.
Senza di essa non farete molto, prendetelo come il bicchierino prima del grande salto.
Domande?
Finalmente si era spiegata anche la presenza delle piccole boccette sulla scrivania dell'Hokage, avendola notata già da molto tempo ma non avendo voglia di perdere tempo con domande inutili dato che era evidente che l'avrebbe spiegato una volta che fossero stati tutti presenti. Per lei la missione poteva anche avere inizio, sentendosi pronta a partire e volendo concludere il più presto possibile per poter tornare a casa a riposare, anche se si poteva dire che avesse un aspetto impeccabile anche in un orario come quello, avendo recuperato del sonno durante tutto il giorno ed essendosi preparata con molto anticipo prima di uscire.