Prithivi Mata

Non ero mai stato di molte parole, e la mia indole silenziosa si acuiva ancor di più quando c'era del lavoro da fare. La riunione con Hoshi nel villaggio si era conclusa da pochi giorni, ed essere nuovamente convocato mi fece capire che c'era qualcosa di strano e pericoloso nella zona. Quand'egli iniziò a parlare di profughi al confine di Suna una strana e tetra sensazione mi colpì. C'erano da tempo troppe storie nell'aria di popolazioni in fuga dai loro territori, così come altre strane storie di rivendicazione dei propri territori com'era accaduto a Tsuya. La cosa era strana, alcuni collegamenti fin troppo ovvi, ma visto che nessuno ne aveva parlato non sarei stato certamente io a far saltare fuori la cosa. Non dissi mezza parola alla convocazione, era chiaro che la situazione era sia grave che urgente, e di conseguenza maggior tempo perdevamo in quella stanza peggio era. Inoltre lo stesso Hoshi era venuto a conoscenza della cosa per via di una missiva, non aveva esperienza diretta con il problema, e quindi l'aiuto che poteva darci era tutto sommato limitato.

Se nel gruppo ci fossero state persone che non conoscevo mi sarei presentato, e cercato di forzare la mano per partire verso il confine. Una volta arrivati la situazione che si prospettava era ben peggiore di quanto ci si potesse aspettare. Una vera e propria tendopoli faceva da contorno alla fortezza. Tende improvvisate, donne e bambini regnavano sovrani da tutte le parti. Intralciando non solo il passaggio, ma tutto l'indotto della gestione dell'emergenza.

Quegli abitanti tutto sommato erano sotto la nostra protezione, ma in queste circostanze potevano diventare immediatamente un problema alla gestione delle difese, motivo per il quale sarebbe stato opportuno una maggiore mobilitazione di forze per la loro gestione e smistamento.

Dissi, per poi andare dritto verso la fortezza cercando il chunin bambino. Se non l'avessi trovato avrei invece cercato altri punti di interesse nella tendopoli, notando tra le tante, una tenda particolarmente attrezzata e sfarzosa. Senza troppi complimenti sarei andato a vedere chi ne era il proprietario.