Prithivi Mata

[Quest di Villaggio, A]

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  1. Hoshi
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    Quest di Villaggio
    ..Strani incontri nel Deserto..
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    [Hohenheim]


    Le abilità e la determinazione del chunin della sabbia avrebbero sicuramente fatto la differenza in quello scontro. Mentre i due cecchini lanciavano la loro offensiva una di questi era inesorabilmente finito per essere trapassato da parte a parte dallo spuntone di terra generato dal ninja. Immobile come si trovava nella sua posizione per lui sarebbe stato semplicemente impossibile evitare un colpo come quello subendo semplicemente una morte istantanea. Nel vedere il giovane ninja la ragazza non si sarebbe agitata o altro tenendo strette le mani al fianco, il punto dove il dardo l’aveva ferita. I dardi del secondo nemico avrebbero così ripreso a tempestare i due in fuga senza però riuscire a raggiungerli. Dietro una grossa roccia poco distante i due avrebbero trovato un po’ di pace anche se non sarebbe di sicuro durata a lungo. Il volto sofferente della giovane ragazza dagli occhi viola si sarebbe rilassato un po’ dopo essersi sentita protetta a quel modo, i suoi occhi profondi avrebbero intercettato quelli del piccolo Sunese raggiungendo in un attimo i meandri più profondi della sua anima -G.. grazie.. per avermi salvata..- la ragazza sarebbe rimasta a fissarlo mentre spostava le mani dal fianco rivelando le vesti squarciate dal dardo e una ferita sanguinante poco profonda. Il dardo le aveva sfregiato il fianco destro procurandole un brutto taglio che ora sanguinava copiosamente anche se non in modo mortale, una benda e un po’ di cure mediche sarebbero state più che sufficienti per rimetterla in piedi -..anf.. io.. mi chiamo Aria..- la ragazza aveva risposto al bambino di istinto quasi tra loro vi fosse un qualche legame di vecchia data eppure era certo che quella fosse la prima volta che si incontravano. Il suo giovane volto non dimostrava molti più anni di quelli del bambino sunese. La ragazza sembrava essersi rasserenata fissando Hohe quando improvvisamente prese ad agitarsi -La mia famiglia!!!.. io.. io devo andare a salvare la mia famiglia!..- la giovane avrebbe tentato di alzarsi senza successo quando un particolare forse sarebbe giunto alle orecchie di Hohenehim.


    Il cecchino che fino a poco fa non aveva smesso per un attimo di tempestarlo di colpi ora si era completamente ammutolito. Sembrava quasi fosse scomparso dalla sua posizione e in effetti così era. Lo stronzo infatti approfittando della situazione aveva lasciato la sua posizione per spostarsi rapidamente verso il compagno morto. Sfruttando la conformazione del territorio il cacciatore del deserto si sarebbe mosso rapido verso l’amico, ma perché? Hohenheim non poteva certo saperlo, ma forse avrebbe avuto modo di intuirlo se mai fosse riuscito a scorgere l’avversario. Quei cecchini erano li per fare la guardia a qualcosa e di sicuro erano equipaggiati per dare un segnale di allarme in caso di intrusi. Il cecchino che Hohenheim aveva abbattuto pochi secondi prima era incaricato di lanciare il segnale e per questo il suo compagno ora stava cercando di raggiungere il suo corpo. Percorrendo rapidamente le dune e usando le rocce come copertura il cecchino avrebbe rapidamente raggiunto l’amico impalato allo stomaco [Movimento][Slot Azione 1 e 2][Velocità: Rossa].


    Giunto a destinazione il cecchino avrebbe rapidamente cercato nella sacca dell’amico il razzo di segnalazione utilizzato per dare l’allarme. Rapido avrebbe mantenuto la posizione per poi tentare di lanciare il razzo al cielo. Se l’azione fosse riuscita per Hoheneheim e la ragazza si sarebbero di sicuro profilati tempi difficili. Il segnale luminoso infatti sarebbe salito al cielo fino ad una cinquantina di metri prima di esplodere segnalando la posizione dei tre con un segnale di fumo colorato visibile da diversi chilometri in mezzo al deserto. Era ovvio che da li a poco la zona sarebbe stata accerchiata dal resto delle guardie posizionate lungo tutto il perimetro della zona [Razzo di segnalazione][Slot Azione 3].


    A quel punto i due avrebbero avuto non più di cinque o sei minuti per dileguarsi dalla zona sempre che fossero in grado di schivare i dardi che il cecchino a quel punto aveva in serbo per loro. Anche se la posizione in cui si trovava ora era più scoperta rispetto la precedente se si fossero mossi da dietro la roccia una dei suoi dardi li avrebbe sicuramente raggiunti facendo perdere loro altro prezioso tempo per darsi alla fuga. Il cecchino non sembrava affatto impaurito di morire o altro, era li per fare il suo lavoro o meglio per dare la sua stessa vita per la causa e quel dardo[Distanza: 30m / Potenza: 20 / Velocità: Rossa]
    PROIETTILI LEGGERI [A DISTANZA]
    Si tratta di proiettili da sfruttare solamente tramite archi oppure balestre, e solo per uno dei due meccanismi. La gittata è incrementata di 15 metri. Tipo: Da Lancio - Perforazione Dimensione: Piccola (Potenza: 10 | Durezza: 2 | Crediti: 15)
    [Da genin in su]

    BALESTRA LEGGERA [MECCANISMO]
    Si tratta di un'arma a due mani in grado di scagliare a grandi distanze proiettili appositi: la gittata a tiro diretto è pari a 21 metri. I proiettili ignorano protezioni di durezza inferiori a 3 se percorsi almeno 9 metri. La Potenza dei proiettili (senza potenziamenti) è raddoppiata; è possibile scagliare un singolo proiettile. Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Mediopiccola
    (Potenza: 1 | Durezza: 2 | Crediti: 50)
    [Da genin in su]
    avrebbe permesso di raggiungere il suo scopo.


    Se invece Hohenheim fosse riuscito a bloccare il tentativo di segnalazione l’intera area sarebbe piombata nel silenzio più assoluto mentre solo l’ululare del vento faceva da sottofondo. La situazione si sarebbe tranquillizzata all’istante dando modo al chunin di riprendere fiato e soprattutto di interagire con la ragazza. Curare Aria non sarebbe stato un problema mentre lei si sarebbe lasciata fare arrossendo per sussurrare un semplice -Ti ringrazio.. chiunque tu sia..- la giovane dopo essere stata curata si sarebbe subito rimessa in piedi rimanendo appoggiata alla roccia -..io.. devo assolutamente tornare nella prigione sotterranea.. la mia famiglia e moltissime altre persone sono tenute li sotto.. loro.. loro le stanno..- le lacrime avrebbero riempito gli occhi della ragazza bloccando il suo discorso, chiedere di terminare la frase avrebbe quasi sicuramente peggiorato la situazione. Ritrovata la calma e asciugate le lacrime la ragazza avrebbe cambiato espressione mostrando un volto determinato a tutto -Dimmi.. tu sei forse.. uno shinobi?!.. so che è così che in queste terre chiamano voi i guerrieri e gli eroi che si battono per la giustizia.. queste creature di terra e le tue abilità.. chi sei?!..- la ragazza si era avvicinata al golem di argilla accarezzandolo senza alcuna paura -Molte persone stanno soffrendo li sotto.. la mia gente.. il mio popolo è stato ingannato.. e segregato li sotto..- la ragazza aveva indicato il punto dove il chunin poco prima aveva percepito le numerose vibrazioni -..ci hanno costretto a scappare.. a lasciare le nostre case solo per catturarci ed usarci!.. io sono scappata.. mio padre.. la mia famiglia mi ha aiutato.. ma io.. io non posso lasciarli li.. capisci!!!- la ragazza si era avvicinata ad Hohe fissandolo dritto negli occhi mentre gli prendeva le mani stringendole -Non vorrei chiedertelo.. ma.. tu mi aiuterai.. nobile shinobi?!..- al chunin non restava che decidere se fidarsi o meno di quella strana ragazza incontrata per puro caso, nel bel mezzo del deserto.





    [Ryoshi e Haruki]


    La sfarzosa e ricca tenda di Azhaz era senza alcun dubbio in netto contrasto con il disagio vissuto dai profughi li fuori. Senza alcun dubbio quello doveva essere il luogo dove si concentrava la maggior ricchezza nel raggio di svariate centinaia di chilometri, chiunque fosse Azhaz doveva essere un pezzo grosso. Alla domanda del giovane Ryoshi una delle guardie avrebbe emesso una risata gutturale dal tono basso, quasi a marcare l’ignoranza esibita dal giovane, in fin dei conti tutti sapevano chi fosse il grande Azhaz. La guardia avrebbe risposto più che volentieri al giovane con tono fiero -Il grande Azhaz è l’uomo più ricco del profondo Ovest!.. nessuno può eguagliare la sua grandezza e la sua ricchezza.. non esiste nell’intero deserto dell’Anauroch mercante più ricco ed abile.. lui ha e può ottenere qualsiasi cosa grazie alla sua ricchezza!- insomma Azhaz a detta della guardia era un abile mercante che aveva saputo racimolare una grande ricchezza. Alla seconda domanda poi la guardia avrebbe risposto con tono quasi ovvio -..perchè festeggiano all’interno della tenda?!.. uhuhuhuh.. come sei sciocco ragazzino.. perché lui può!!!.. Azhaz può tutto.. se vuole festeggiare Azhaz festeggia.. se vuole mangiare.. mangia.. se vuole donne.. allora avrà delle donne.. ma che ne vuoi sapere tu di cose del genere?!.. forza ora vattene ragazzino.. non ho tempo da perdere..- la guardia avrebbe quindi fatto cenno con la mano di allontanarsi di li sbuffando quasi con tono scocciato. I due ninja erano riusciti a scoprire di chi fosse la sfarzosa tenda allestita nel bel mezzo del campo profughi anche se le vere informazioni sarebbero giunte solo quando Haruki avrebbe utilizzato le sue particolari abilità percettive.


    Avvicinarsi alla tenda non sarebbe stato un problema per il cieco dato che Ryoshi con le sue domande era riuscito a cogliere l’attenzione delle guardie anche se per un breve periodo. Le sue abilità di Psicometria gli avrebbero sicuramente dato modo di scoprire qualcosa in più su quella strana tenda e quello che stava o era successo al suo interno.
    -Chi è Azahz?-alla prima domanda la mente di Haruki sarebbe stata investita da una serie di sensazioni viscide e piuttosto spiacevoli, grasse se così si potevano definire. La cecità di Haruki di certo non avrebbe permesso al ninja di “vedere l’aspetto” di Azhaz dato che semplicemente il monaco non aveva mai visto nulla in vita sua, tuttavia le sensazioni trasmette gli avrebbero sicuramente permesso di identificare la figura dell’uomo tra un milione. La sensazione lasciata dall’interrogazione sarebbe stata quella di una persona appunto viscida e sporca, carica di odori sgradevoli e forti, una sensazione che avrebbe dato quasi il voltastomaco e che avrebbe raccontato sicuramente ad Haruki di che tipo fosse Azhaz, essenzialmente feccia.


    -Dove si trovava prima di venire ai Confini di Suna?- alla seconda domanda la mente di Haruki sarebbe stata letteralmente catapultata verso il profondo Ovest in un continente lontano e di certo non facente parte del mondo a cui apparteneva. Azhaz e la tenda provenivano da molto lontano, da una regione di sicuro calda e secca molto simile a quella del deserto anche se più temperata. Sembrava che una parola risuonasse in quelle memorie “Fukainishi”, una parola associata sicuramente ad un luogo che doveva trovarsi appunto ad Ovest della loro attuale posizione.

    -Da cosa sta scappando?- a questa domanda la tenda non avrebbe trasmesso sensazioni di paura o tensione, come forse Haruki si sarebbe aspettato, ma piuttosto una sensazione di dovere e obbedienza. Sarebbe stata una sensazione strana, quasi in contrasto con la domanda. Azhaz e la sua tenda non stavano scappando, ma piuttosto stavano ubbidendo o meglio compiendo una missione se così si poteva definire quella sensazione. Non c’era tensione o paura per qualcosa o qualcuno, solo fredda fermezza.

    -Shinari è stata in questo luogo?- alla domanda sul comandante di Sanbashi il monaco avrebbe sicuramente percepito la presenza della donna nella tenda. Non si trovava li in quel momento, ma aveva sicuramente fatto visita in quel luogo non molto tempo prima. Avrebbe sicuramente percepito una certa tensione in quel ricordo, Shinari non sembrava a suo agio dentro alla tenda mentre Azhaz il viscido l’accoglieva decantando la bellezza mostrata dalla donna del deserto, invitandola a lasciare le armi per seguirlo come sua donna di compagnia. Il comandante era entrata nella tenda solo per conoscere Azhaz e niente più, come stavano facendo i due in quel momento, la donna sembrava voler capire chi fosse Azhaz e nulla più.


    In ogni caso restando all’esterno della tenda i due non sarebbero riusciti a capire molto altro data la musica alta al suo interno. Cercare di ascoltare i discorsi fatti non avrebbe portato poi a molto dato che metà delle parole e degli schiamazzi sembravano essere rivolti alle donne che stavano intrattenendo Azhaz e forse i suoi amici o chissà. Haruki in ogni caso dopo aver posto le domande sarebbe stato avvicinato da una delle guardie che lo avrebbe intimato di allontanarsi dalla tenda. Anche se palesemente cieco al monaco non sarebbe stato risparmiato un tono feroce. Restare in quella zona non avrebbe dato altri indizi ai due quindi muoversi da li verso la colonna di fumo sarebbe sicuramente risultata essere una mossa intelligente.




    [...]




    Individuare l’alta colonna di fumo che si alzava al cielo non sarebbe stato difficile. Molti profughi sembravano essere diretti in quella zona con espressioni piuttosto ansiose. Una volta giunti a destinazione tutto sarebbe stato più chiaro. Il fumo che si alzava al cielo era prodotto da un gigantesco focolare che alcuni ninja e profughi volontari stavano utilizzando per cucinare quelli che a prima vista e dall’odore dovevano essere scorpioni giganti del deserto. Sicuramente a riconoscerne l’odore per primo sarebbe stato il monaco del deserto che già aveva avuto modo di assaporare la prelibatezza di Sanbashi. Data la mole di persone li accampate era necessario procurare una enorme quantità di cibo, che per il momento il nido di scorpioni giganti li vicino aveva offerto, sicuramente a malincuore. Erano in molti a darsi da fare, ma di sicuro tre strani personaggi tra tutti spiccavano tra la massa, tre shinobi che sulla fronte tenevano in bella vista il copri fronte del villaggio di Suna [Tre Cicloni]

    tre_cicloni_by_wakettina-d9atqq5

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    Non si poteva certo dire che i tre fossero delle celebrità a Suna, ma di sicuro non erano degli sconosciuti ai professionisti del settore. Per chi li aveva sentiti nominare i tre ne avevano combinate parecchie a Suna anche se mai nulla di così grave da dover essere costretti a rigare i loro copri fronte. Per quella occasione speciale, dopo aver quasi condotto alla morte una dei saggi del villaggio i Tre Cicloni erano stati mandati a Sansashi per far schiarire loro le idee. Li i tre erano stati assegnati agli approvvigionamenti da Shinari che di certo in quel momento non aveva il tempo ne la voglia di gestire quel trio. Se i due si fossero avvicinati avrebbero trovato i tre impegnati a dispensare cibo agli affamati -Ryutaro che diavolo stai facendo?!.. non vedi che il fuoco va ravvivato?!..- il più adulto dei tre stava imprecando pacatamente contro un biondo dall’aspetto trasandato che intanto si stava beatamente fumando una sigaretta -Uff.. si si sta calmo Shu.. finisco questa e poi arrivo..- il ragazzo non sembrava particolarmente felice di dover essere costretto a restare li. Mentre i due stavano cucinando un terzo dall’aspetto più giovane stava servendo i profughi indossando un grembiule rosa, la sua espressione priva di emozioni non lasciava trasparire alcun tipo di imbarazzo -Mmh..- mentre versava la zuppa di scorpione o dispensava pezzi di carne bruciata il ragazzo mugugnava senza proferire parola -Ma guarda te quel fesso di Ko.. sembra uno di quei tizi che lavorano al McNinja.. ahahah..- -Ryu.. muoviti con quella sigaretta.. dobbiamo sfamare queste persone..- -Seh seh..- il ragazzo aveva buttato la cicca in mezzo alla stessa carne che poi avrebbero dovuto cuocere -Ehi Ko.. e di almeno buon appetito a quelle persone!..- -Seh..- come al solito il ragazzo non avrebbe cambiato espressione.


    Avvicinandosi il trio avrebbe subito riconosciuto i due come ninja del villaggio. Sarebbe stato Ryutaro il primo a sbottare contro i due -Ooooh!!!.. finalmente sono venuti a darci il cambio!!!.. porca merda non ne potevo più!..- il biondo era già pronto ad allontanarsi dalla griglia quando Shumei lo bloccò -Sta fermo Ryutaro!.. non sono ninja di Sanbashi!..- il più normale dei tre si sarebbe quindi rivolto ai due -Voi!.. siete ninja di Suna.. chi vi manda?!.. fate parte dei rinforzi?!.. qui la situazione sta precipitando rapidamente.. spero siano stati mandati molti altri ninja oltre a voi..- il trio avrebbe quindi risposto volentieri a qualsiasi domanda posta spiegando quello che avevano scoperto o potuto notare da quando erano giunti i profughi. Se avessero chiesto di Shinari i tre non avrebbero saputo dire dove si trovasse anche se un collega li aveva informati che il comandante era impegnato a sedare una piccola rivolata non molto lontano da li.




    [...]




    In ogni caso dopo lo scambio di informazioni i due ninja avrebbero forse vissuto l’esperienza più strana della giornata. Poco distante lo schiamazzo creato da due bambini avrebbe sicuramente colto la loro attenzione portandoli ad osservare la scena. I due stavano litigando per ottenere il possesso di un qualche strano oggetto, stavano urlando e litigando come solo due bambini di sei anni potevano fare e di fatto quella era l’età dei due. Vestiti solo di uno straccio e a piedi scalzi i due stavano lottando a terra strattonando uno strano oggetto che non sarebbe stato semplice da identificare li sul momento se non dopo una attenta osservazione. Tra strattoni, morsi e pizzicotti i ninja avrebbero potuto dopo un po’ identificare l’oggetto conteso, una strana statuetta, un idolo se così si poteva chiamare, un oggetto che Ryoshi aveva già visto tempo prima.


    Non era più grande di una ventina di centimetri e sembrava rappresentare un qualche tipo di essere serpi forme avvolto su se stesso in un groviglio di spirali caotiche. La contesa avrebbe fatto scivolare via l’idolo dalle mani dei bambini fino a farlo giungere ai piedi del monaco della fiamma mentre i bambini rimasti pietrificati si avvicinavano per recuperarlo. Se i due avessero chiesto dove lo avessero trovato i due bambini si sarebbero messi a ridere indicando un po’ ovunque per tutta quella zona. Haruki forse avrebbe avuto qualche problema a rendersene conto, ma Ryoshi di certo no. Sparsi un po’ ovunque per tutto l’accampamento quegli idoli stavano li, appoggiati. Impossibile dire quanti ve ne fossero per tutto l’accampamento.


    OT/ Scusate il piccolo ritardo ma ho avuto delle faccende da sbrigare in real! Si comincia ad entrare nel vivo della missione! :riot:
    Per l’interrogazione di Haruki ho tenuto conto che essendo il monaco cieco non ha modo di “vedere” le cose ma di percepirle allo stesso modo con cui vede solitamente il mondo.. vedere un’immagine sarebbe quanto mai inutile! XD
     
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