Prithivi Mata

Il chunin era poggiato con le spalle alla pietra che in quel momento stava difendendo lui e la ragazza dalla pioggia di dardi dei cecchini. Spostandosi leggermente dalla sua posizione, il chunin diede un rapido sguardo oltre la loro 'roccaforte', per osservare eventuali movimenti dei nemici. Sapeva di avere i minuti contati. L'esperienza che aveva maturato nel servizio a difesa delle mura di Suna, gli aveva inseganto che, in caso di minaccia, chiamare i rinforzi era imperativo. Mi devo dare una mossa...Ma prima di tutto, era importante vedere in che condizioni era la ragazza. Lei sembrava avere più o meno la sua età, con un bel volto contratto per il dolore. Il taglio che i proiettili le avevano causato non era molto grave ma comunque necessitava di cure. Da quando era tornato in possesso del Kiseki Verde si affidava a quello per le operazioni di cura che lo riguardavano, quindi con se non aveva medicamenti appropriati.Io sono Hohenheim. Hai qualche benda per fasciare quel taglio? Se la ragazza gli avesse detto di no, il chunin sapeva già come fare. Tonici e bende fanno parte dell'equipaggiamento standard di uno shinobi e probabilmente le guardie portavano qualche medicamento con loro. Si sporse di nuovo dalla roccia per osservare i dintorni, vigile. Aria, ora sapeva il nome della ragazza, sembrava essersi calmata con la presenza del bambino prodigio di Suna, ed anche al chunin quella persona dava un senso di familiarità che non aveva ragione di essere, visto che quello era il loro primo incontro.Aria ci sono ancora uomini armati là fuori. Non so cosa tu debba fare, ma fin quando non mi sarò preso cura di loro, tu rimarrai dietro questa roccia. Hai capito?Il tono di Hohenheim non lasciava spazio a troppe repliche, mentre i suoi occhi scannerizzavano la zona circostante.dove sei....dove sei....Il lancio di armi si era interrotto e lui era abbastanza confidente di essere riuscito ad eliminare uno dei due cecchini. Ne rimaneva ancora uno.Eccolo!Il secondo cecchino stava anche lui sfruttando le rocce per trovare riparo, mentre si muoveva verso la posizione del suo compagno che ormai era passato a miglior vita. Era un comportamento curioso, ma questo dava modo ad Hohenheim di approfittarne. Lasciando sgretolare il colosso che aveva creato precedentemente, il bambino di Suna realizzò rapidamente due nuove creazioni: il primo era un grosso serpente di argilla, lungo circa 3 metri e con un corpo spesso 15 centimetri abbondanti. Il secondo, era un classico pettirosso. Sfruttando la distrazione del cecchino, l'artista avrebbe fatto muovere le sue creazioni tra le rocce, facendole avvicinare il più possibile alla posizione del cecchino morto non percepite. Hohenheim avrebbe visto il cecchino a quel punto frugare tra gli averi del suo compagno e prelevare un pistola lancia razzi.Ah ecco cosa voleva fare... Nonostante la situazione potesse degenerare da un momento all'altro, ed il lancio di quel segnalatore potesse rappresentare una catastrofe per il chunin e la sua compagna, Hohenheim mantenne il sangue freddo e fece l'unica cosa che andava fatta. Il razzo segnalatore partì nel cielo, ma non riuscì a salire più di due o tre metri in quota che il pettirosso lo intercettò al volo. Una frazione di secondi dopo, il serpente attaccò il cecchino cercando di avvolgersi intorno al corpo di quello, stringendolo in una morsa letale. Inoltre, la coda di quello avrebbe avvolto il volto del malcapitato, per evitare che urlasse.

Se tutto fosse andato come pianificato, la minaccia sarebbe stata sventato, ed il deserto sarebbe ritornato a quello stato di quiete che lo caratterizzava normalmente.Rimani qui... disse il chunin non abbassando minimamente la guardia. Si avvicinò al cecchino immobilizzato ed allontanò la pistola lanciarazzi da lui. Guardando l'uomo (o donna) dritto attraverso le lenti della maschera avrebbe detto:Ti darò una sola possibilità di fare la cosa giusta. Comportati diversamente e per te finirà molto male. Ora parla: cosa si nasconde in questo posto? Perchè lo presidiate? Chi lo comanda? Sostanzialmente il chunin avrebbe tentato di cavare più informazioni possibili dalla bocca di quel cecchino. Sfortunatamente lui non era un torturatore e, sebbene fosse uno shinobi, non aveva 'lo stomaco' per torturare propriamente un altro essere umano: infliggergli ferite poco alla volta, farlo soffrire finché o la verità o la pazzia venga a galla. Tuttavia, non era nemmeno uno sciocco e non aveva dimenticato le parole del capitano dell'avamposto di Sanbashi circa l'aver pietà dei membri della Canzone. Quindi, appena il chunin si fosse reso conto di un'azione da parte del cecchino atta a raggirarlo o ferirlo, avrebbe comandato il serpente di spezzargli il collo. In verità, anche se il tizio avesse parlato, la sua sorte non sarebbe stata differente.

Sistemati i due cecchini, Hohenheim avrebbe frugato tra le loro cose per ottenere quante più informazioni possibili ed anche per trovare materiale medico da poter usare per trattare la ferita di Aria. Trovato o meno quello che cercava sarebbe ritornato dalla ragazza la quale, in un fiume di lacrime, avrebbe iniziato a raccontargli alcuni dettagli della sua storia. Tuttavia il discorso era confuso e spezzettato: serviva un po' di ordine.Si Aria sono uno shinobi e, con tutta probabilità, siamo diretti nello stesso luogo quindi posso aiutarti. Però ora tu devi fare un respiro profondo e raccontarmi tutto nei minimi dettagli. Partiamo dall'inizio: di quale popolo stai parlando? Chi vi ha messi in prigionia e come? Parlami del luogo dove vi hanno tenuto prigionieri: come possiamo tornare lì? quanto è presidiato? Che cosa vi stanno facendo? Al di là della drammaticità della situazione, se Aria era fuggita dal luogo dove lui voleva andare, significava non solo che era possibile accedere al luogo ma che c'era una persona che sapeva anche come fare.Chiaramente se hanno scoperto la sua fuga avranno anche capito come sia fuggita e, quindi, quell'accesso sarà doppiamente presidiato...ma almeno è qualcosa con la quale posso lavorare. Una volta che tutta la storia fu snocciolata, Hohenheim continuò:Se ti devo portare con me devo sapere che posso contare su di te. Hai una forza spirituale non indifferente, che sicuramente non è normale per una ragazza della tua età. Sei anche tu uno shinobi o una combattente? La tua storia mi sembra autentica, ma io devo esserne certo!Hohenheim credeva nella sincerità e nella storia della ragazza, ma non voleva rischiare di avere una talpa nel suo team all'inizio di una missione così importante. La ragazza aveva un'aura molto forte; per di più doveva essere stata in grado di almeno parzialmente schivare i proiettili dei cecchini, visto che questi erano solo riusciti a ferirla. Doveva aver ricevuto un qualche addestramento militare e Hohenheim voleva sapere tutto anche di quello. Dalle parole della ragazza, sarebbe dipeso il futuro di quella collaborazione.