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lNearl.
Idolatria
V
La guardia davanti alla tenda rispose alla mia domanda, o per meglio dire fece prendere aria alla bocca visto che delle tante parole fuoriuscite non c'era niente di rilevante. Il mio compagno Haruki non era certo tipo di molte parole, ed io stesso decisi di non degnare quell'essere di una risposta.
Ecco un tipico esempio di stazza incredibilmente sovradimensionata rispetto al cervello...Non che potessi aspettarmi di più da quella sorta di energumeno, ovviamente un mercenario ben pagato per proteggere lo schifoso essere all'interno ed i suoi invitati, ma ad ogni modo speravo che la sua stessa demenza gli avrebbe fatto scappare qualche parola di troppo. Subito dopo vidi il monaco inciampare e poggiarsi per qualche istante alla tenda, forse qualche istante di troppo, ma non ci feci caso.
Continuammo la nostra camminata verso la colonna di fumo, secondo quando avevamo precedentemente deciso. Una volta a breve distanza potemmo avere un'anticipazione di ciò che ci saremmo trovati davanti. Un buon odore di cibo si propagava con forza tra quel merdaio che era l'accampamento, e mi fu subito più chiaro come mai tante persone avanzavano nella nostra stessa direzione.
Non vorrei che la sommossa sia proprio dovuta alla carenza di cibo.. Magari non c'e n'era per tutti ed è scoppiata la rissa...Diedi per scontato il fatto che Haruki sentisse quello stesso profumo. Una volta più vicini però notai che la sommossa non era lì, dove c'erano solamente tre shinobi di suna, riconoscibili dal coprifronte, intenti a cucinare. L'odore era buono e c'erano diverse, anzi, tantissime persone in attesa di cibo. I tre non sembravano invece notare quanto il loro compito potesse essere importante, e procedevano in modo abbastanza disordinato.
No ragazzi, spiacente ma non siamo qui per darvi il cambio, siamo stati mandati da Suna per aiutare chi di dovere a gestire la situazione...Rimasi particolarmente vago su quello che era effettivamente il nostro mandante. Il fatto che Hoshi si stesse comportanto da Kazekage non indicava che lo fosse ufficialmente, inoltre ero abbastanza propenso a mantenere il riserbo sui fatti non essenziali.
Si vedo che la situazione è molto delicata... Noi stiamo cercando Shinari, in maniera da avere ordini più precisi... Voi è da tanto che siete qui ? Sapete darci qualche consiglio particolare su come interagire con questi poveracci ?Mantenni un tono staccato e abbastanza formale. Dovevo essere io quello a gestire i discorsi, soprattutto considerando la poca diplomazia del monaco, che ancora poco del mondo aveva capito. Non mi piaceva il modo in cui stavano gestendo il loro compito. La gente attorno a noi aveva fame e viveva nel disagio, erano migrati verso Suna cercando riparo, e ritrovarsi quattro cazzoni che non riuscivano nemmeno a cucinare con diligenza non avrebbe certo fatto diminuire la tensione. Purtroppo, dovetti aspettare la fine del discorso, i tre sembravano collaborativi e non mi andava di cambiare il loro animo.
SI, diteci tutto quello che potete e sapete di quanto sta accadendo. Avete sentito delle voci particolari da queste persone ? Qualche idea di come mai siano venuti qui con così tanta fretta e di cosa vogliono ?Feci una pausa veloce... Poi continuai...
Venendo in qui abbiamo incontrato una tenda gigantesca e sfarzosa dentro alla quale la gente festeggiava... Sapete niente a riguardo ? Pazzesco come la genta non abbia un minimo di buon gusto...Attesi tutte le varie risposte del caso, poi gli rifilai la giusta stoccata. Mi avvicinai a loro e parlai più piano, in maniera tale che mi potessero sentire solo loro.
Ragazzi, questa gente ha fame, ha fame davvero. Vedervi cucinare in maneira così disordinata e senza un'impegno particolare potrebbe farli incazzare... Sono tanti... Voi tre...
Ah, tra le altre cose, se qualcuno in amministrazione me lo dovesse chiedere un domani, il modo in cui avete cucinato non mi ha proprio colpito per la fretta, se intendete...Tutti li in mezzo rischiavamo la vita. Se il popolo avesse deciso di agitarsi ci avrebbero sterminato, nonostante fossero armati solo di pietre e bastoncini. Speravo che minacciarli di un'eventuale testimonianza contro di loro in caso di provvedimenti disciplinari li avrebbe spaventati.
Una volta terminato proseguimmo con Haruki alla ricerca di Shinari, finchè non mi ritrovai davanti due bambini che litigavano furiosamente per uno strano oggetto. Durante la lite l'oggetto scappò loro di mano, finendo ai piedi del monaco. Mi chinai per raccoglierlo mentre i due bambini ci raggiungevano. Mi si gelò il sangue nelle vene.
Haruki.. Ti ricordi dove ci siamo conosciuti ? Ebbene, forse nessuno te l'ha mai detto, ma c'era una strana stanza rituale dentro quella casetta, nella quale c'era una sorta di santuario con le stesse fattezze di questo piccolo idolo...Porsi la statuetta ad Haruki, sperando che potesse avere un'idea di quello che rappresentava toccandola. Non sapevo delle sue abilità, ma qualsiasi cieco avrebbe potuto avere un'idea di cosa avevamo in mano anche solo toccandola. Mi guardai intorno, e la sensazione di paura si concretizzò. Attorno a noi, ovunque nelle tende, c'erano quei piccoli santini. Mi avvicinai al monaco per sussurrare.
Siamo circondati di questi cosi Haruki. Ce ne sono a centinaia ovunque... Tutti i bastardi che abbiamo intorno sono adepti della Canzone del Deserto...Era solo una mia idea, ma non avevo mai visto campagne di Marketing di questo genere... Guardai i due bambini davanti a me con rabbia, ero tentato di ucciderli a sangue freddo decapitandoli, ergere con la mia sabbia i loro cadeveri a venti metri d'altezza lasciando spurgare i loro corpi da quel sangue nefasto, in maniera tale che tutto potessero vedere.
Suna era più grande di un'associazione criminale, l'avremmo smantellata e distrutta.
Fortunatamente, dopo che l'ebbe esaminato presi la statuetta e la diedi nuovamente ai bambini, accantonando l'idea di massacrarli e riprendendo la ricerca del capitano..
