La Fonte Dorata

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  1. -Meika
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    La Fonte Dorata
    V



    [Nel luogo dello scontro...]

    La furia di Akira spaventò più Suigo che Nagpur. Il Naga veniva da un ambiente poco tranquillo, dove la lotte veniva insegnata sin dall'uscita dall'uovo. Aspettarsi che il giovane della Nebbia reagisse in quel modo ai suoi occhi sembrava scontato e non l spaventava.
    Lo stesso non si poteva però dire per il povero Suigo il quale rimase letteralmente terrificato dalla furia di Akira. Da che ricordava non lo credeva capace di sviluppare una così vasta potenza distruttiva. Quanto era cresciuto dagli ultimi avvenimento alla Fonte?
    Il primo attacco dell'Huzki, sebbene rapido e potente trovò l'opposizione dell'arma di Nagpur. La lama del Naga era di ottima fattura e resistette all'assalto ma la forza del colpo di Akia si riverberò per le braccia e le spalle dell'enorme serpente. La spada gli sfuggì dalle mani e lui fu per un secondo tirato in avanti dalla forza del colpo, salvo poi ritrovarsi senza un braccio.
    Uno schizzo di sangue azzurro fuoriuscì dal punto in cui le spade di Akira avevano staccato il braccio di Nagpur. Il Naga si portò la mano rimanente a stringere la ferita con forza, emettendo un sofferto grido di dolore.
    Sssssstupido umano, non dovressssti infliggere... fffferite mortali a chi vuoi interrogare... ssssstupido... raccolse il suo sangue azzurro nella mano sinistra e lo scagliò contro il viso di Akira, per imbrattarlo. Un gesto di sberleffo, non era per niente interessato a parlare con lui. Sapeva che sarebbe morto dissanguato da lì a poco.

    Suigo, che fino a quel momento era rimasto silenziosamente in disparte, spaventato da tutto ciò che era accaduto si avvicinò ad Akira mettendogli una mano sulla spalla.
    Akira-kun, Meika è stata sicuramente condotta presso la loro Tana. Dobbiamo continuare sulla strada che abbiamo iniziato e la ritroveremo, ne sono certo... Suigo sembrava essere enormemente dispiaciuto, ma qualcosa nel profondo dei suoi occhi ardeva. Determinazione. Una sua amica era stata rapita perché aveva cercato di salvarlo, non avrebbe consentito che le venisse fatto del male!
    Il Naga in risposta a quelle parole rise affannosamente, facendo scattare la lunga lingua biforcuta come un serpente.
    Nessssssuno nessssssuno ussssscirà vivo dalla tana... sssssi.... nesssssuno... Le sue forze stavano venendo a mancare Vedrete, sssssi... vedrete... Aggiunse poi con un tono carico di mistero. Morì lì, dopo pochi istanti, dissanguato dalla grave ferita infertagli dall'Hozuki.
    Non poteva far altro che proseguire sul sentiero tracciato. Più si sarebbe addentrato nel territorio dei Naga e maggiori sarebbero stati i pericoli, ma Suigo sembrava sapere dove si stava dirigendo.

    [Nella Tana dei Naga, parecchie ore prima]

    Un enorme, Naga, lungo quasi trenta metri e con un corpo mastodontico in proporzione, riposava in maniera scomposta su un altrettanto enorme cuscino rosso. La lunga coda del Naga era attorcigliata in dense spire e l'enorme testa era un insieme di escrescenze squamose che sembravano formare un'insolita, disgustosa corona naturale. Gli occhi del Naga, totalmente neri, apparentemente privi di bianco attorno alle iridi erano aperti svogliatamente sull'interlocutore davanti a lui.
    Sire Nagon, porto notizie dai confini delle nostre terre. Umani sono giunti nel territorio della Fonte Pura. Un'umana in particolare che non posso tollerare.
    E perché dovremmo... risolvere questo tuo problema? La profonda voce del Naga rimbombò assonata nella sala.
    Alleanza significa questo, no? Sire Nagon, abbiamo onorato il Patto. Vi abbiamo consegnato i fabbri della Fonte Dorata. Voi ci aiuterete a distruggere le altre Fonti, vero? L'interlocutore si avvicinò, venendo illuminato.
    Un Kappa sfregiato dal fuoco.
    Chi-hi.
    Questo è un tuo problema, Chi-hi, insisto. Se vuoi morta questa umana uccidila tu stessa.
    Aspetta Nagon. L'umana si sta dirigendo qui. Una spia nella Fonte Dorata ha detto che hanno stretto un accordo con Kinou. Stanno venendo qui a recuperare i Kappa.Chi-hi si sfregò le mani palmate. Intendi forse lasciare impunito chi cerca di rubare a casa tua?
    Nagon parve interessato per un secondo. Poi alzò una mano, facendo un cenno ed una guardia si avvicinò strisciando.
    Avvisa Nagpur. Voglio che porti qui l'umana, viva. Immagino sarà accompagnata da un Kappa, se è così, catturalo.
    Sarà fatto sire.
    ...Viva? Gracchiò Chi-hi Ma...
    Voi Kappa della Fonte Insanguinata vi agitate troppo. Ho stretto questa alleanza per una ragione, Chi-hi, ma se il tuo Re crede di poterla sfruttare per fare i suoi comodi o peggio, per far fare i comodi dei propri alleati si sbaglia di grosso. Si grattò distrattamente le squame del viso L'umana potrebbe avere informazioni sulla Fonte Pura, così come il Kappa che lo accompagna. Pazienza, Chi-hi. Una guerra non si fa gettandosi contro il nemico con armi nuove di zecca.
    La cosa peggiore dei Naga non era solo la loro grande capacità come guerrieri. Ma come soldati. Erano immensamente più pericolosi del Kappa della Fonte insanguinata in tal senso, perché non erano solo bellicosi: loro la guerra la sapevano fare. Per loro la guerra era un'arte.

    [In prigione]

    Quella era una situazione schifosa. Sentivo dolori in ogni dove, segno di un trasporto alquanto turbolento ed ovviamente ero finita in prigione. Mi massaggiai le braccia mentre mi osservavo intorno: la stanza era un cubicolo quattro metri per un metro e mezzo. C'era lo spazio vitale appena necessario per non soffocare. L'unica apertura verso l'ambiente esterno era una porta sbarrata da pesanti tubi di metallo che non sarei mai riuscita a rompere in alcun modo, più filo spinato.
    Ok sono fregata... ah quanto vorrei avere una di quelle spade di Akira maledizione pensai, rendendomi conto di quanto comico fosse il pensiero di me che sollevava Sameha nella sua forma rilasciata.
    Diamo un'occhiata qui dentro dissi, richiamando il chakra nei miei occhi.



    Come già detto la situazione non era delle migliori. Vidi i due Kappa, al centro di quella prigione, lavorare incessantemente ad una grande forgia. Vidi l'enorme serpente blu con le chiavi ed il Naga che dormiva.
    Nervosamente iniziai a torturarmi le unghia tra i denti, in cerca di una soluzione. Non potevo arrivare alle chiavi da sola e non avevo copie che potessero farlo per me. Inoltre il serpente non le avrebbe cedute senza lottare, dovevo presupporre il peggio. Potevo però spingere il Naga addormentato a fare il lavoro al posto mio.
    Mi ritirai per quanto potei nell'oscurità, ben attenta che il Naga non guardasse e saltai verso il soffitto. Una volta che poggiai i piedi contro il soffitto li feci aderire [Abilità] Chakra Adesivo (Intermedio)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità anche a testa in giù, in terreni scivolosi o sopra l'acqua.
    (Mantenimento: ¼ Basso)
    [Da Chunin in su]
    , nascondendomi nell'oscurità della mia cella.
    Avevo alcune possibilità riguardo ciò che potevo fare. Solo che era il serpente a rientrare nel mio raggio d'azione.
    A tre metri davanti la faccia del serpente venne creata l'immagine di un Kappa assai simile a Suigo (mi avrebbe scusato, ma ero così preoccupata per lui che era l'unico Kappa che mi veniva in mente). Tale Kappa saltò, gettandosi contro il serpente urlando. Volevo farlo infuriare, volevo che il Naga si svegliasse e venisse a controllare la mia cella. [Azione]4 Unità d'Illusione
    Potenza: 30
    Controllo Demoniaco (-2 Res, +2 Concentrazione)
    Statistiche creazione: 600

    Difficilmente avrebbe controllato il soffitto immediatamente. Dovevo approfittarne. Ma prima dovevo capire dove avrebbe portato il punzecchiare la bestia feroce.


    [Nel bosco, Suigo ed Akira]

    Suigo stava correndo rapido sempre più profondamente nella fitta foresta, probabilmente ben presto la notizia della loro presenza sarebbe trapelata. Precisamente, non appena Naga che aveva rapito Meika fosse tornato alla Tana.
    Non potevano sperare di far prima del Naga, che aveva un po' di vantaggio ed una migliore conoscenza del territorio per cui si sarebbero dovuti aspettare un attacco da un momento all'altro.

    L'attacco fu annunciato dal sibilare di una freccia scagliata contro Akira, all'altezza del petto [Velocità: 600]. Nulla di così eccessivamente pericoloso. Suigo si bloccò, guardandosi attorno guardingo. Niente però sembrava comparire dalle frasche.
    Poi una seconda freccia, diretta questa volta a Suigo, il quale si voltò mostrando il carapace. La freccia rimbalzò sul duro guscio senza fare danni.
    Siamo sotto tiro Akira-kun disse il Kappa Siamo anche quasi arrivati.
    Una terza freccia, questa volta proveniente dalla destra di Akira, sfrecciò mirando al braccio del ragazzo. Tuttavia la freccia era problematica: silenziosa e rapida [Velocità: 650, Furtività: 9, Potenza: 20]. Né Suigo né Akira potevano percepire chi le scagliava. Poteva essere la stessa persona oppure erano più di uno?
    Se avessero mosso un altro passo in avanti sarebbe seguita un'altra freccia come la precedente, scagliata questa volta da davanti loro.
    Uhm... Suigo chiuse gli occhi e fece un respiro profondo, concentrandosi. Stava facendo qualcosa che non aveva mai mostrato prima ma quando li riaprì guardò dritto davanti a lui.
    È uno solo, su un albero a trenta metri dritto da qui. Occultato. Ha a faretra piena e può bersagliarci ancora a lungo, Akira-kun. Possiamo correre verso di lui o aggirarlo... Suigo temeva quella che sarebbe stata la risposta di Akira. Non aveva mai visto il chunin fare il giro largo per raggiungere un suo obiettivo.

    Così se Akira avesse deciso di fare la via breve, avrebbe ricevuto una certa quantità di frecce contro [Velocità: 650, Potenza: 20]. Doveva fare in frettaRicevi 1 freccia contro ogni 5 metri. Ogni tacca di vantaggio rispetto la tua energia aumenta di 1 metro il numero di frecce ricevute. Non preoccuparti degli slot difesa e degli spostamenti, ma hai un solo slot azione per attaccare.!





     
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