Exam²

I ~ Esami: La sostituta

a pioggia cadeva copiosa sui tetti spioventi delle abitazioni di Konoha. Le strade sembravano quasi deserte, solo pochi coraggiosi correvano lungo vicoletti e stradine secondarie in cerca di un porticato o un tetto sotto cui ripararsi, sorpresi forse dall’improvvisa pioggia. La giornata sembrava nuvolosa ed a causa del forte vento che spirava oltre la parete rocciosa con i volti degli Hokage, nubi cariche di pioggia furono sul Konohagakure no Sato in poche ore. I raggi solari a stento riuscivano a filtrare oltre alle dense nuvole color cenere che si addensavano sul villaggio. La maggior parte dei cittadini preferiva restarsene in Casa, davanti ad un caldo e confortevole focolare.
Era un inverno molto freddo. Ma la vita degli Shinobi e delle Kunoichi della Foglia non si fermava di fronte alle intemperie metereologiche. Infatti la Fuyutsuki fu convocata negli uffici amministrativi per ricevere il suo prossimo incarico. Ultimamente frequentava assiduamente quei uffici, nonostante fosse ancora una semplice Genin. Ma le responsabilità sulle sue spalle diventavano sempre più numerose. Eppure la ragazza era entrata perfettamente nella tipica routine di una Kunoichi del Villaggio: Risveglio mattutino con allenamenti solitari sul controllo del Chakra, visita alle serre degli Aburame per esercitarsi per tutta la mattinata con Antidoti e veleni, pranzo con le amiche, dure sessioni di allenamento con Atasuke-sama ed i suoi allievi al Dojo, ed eventuali incarichi extra. Ritornava a casa stremata, ma con la consapevolezza di aver fatto il possibile per aiutare la sua Famiglia e riportare a Konoha sua sorella Ai-chan.
Fu invitata a raggiungere d’urgenza i quartieri residenziali del Villaggio, precisamente un piccolo appartamento nel centro cittadino in cui abitava una sua vecchia conoscenza: Okada-Sensei. Era stato il suo Sensei in Accademia, l’uomo che l’aveva torturata psicologicamente per anni, a causa dei suoi scarsi risultati. Non era stata una studentessa modello e non approvava il metodo d’insegnamento del Chuunin. Troppo teorico, troppo dispersivo secondo il suo punto di vista.
- Okada-Sensei? - Non riuscì a trattenere la sorpresa non appena fu accolta alla porta del mini-appartamento da un uomo che non aveva una buona cera. Aveva sempre avuto un incarnato pallido e la sua miopia, che lo costringeva a portare delle lenti, non lo rendevano il ritratto della “salute”. Ma il Chuunin sembrava stare davvero male. - E…E..Etciù! Buongiorno Ayuuki-chan! Entra pure. - Ci mancò davvero poco che l’uomo la investisse con un’orda di germi. Era influenzato, occhi arrossati e naso gocciolante. Avvolto in una coperta di lana e con una benda bagnata alla testa visto l’improvvisa febbre, Okada-Sensei la invitò ad entrare per condurla poi in camera da letto. A malapena riusciva a restare in piedi. - Non avete una buona cera. Okada-Sensei! - Le sembrò quasi di sottolineare l’ovvio, ma l’uomo si abbandonò alle calde coperte del letto senza esitazione. - In effetti non stò molto bene. Purtroppo anche i Sensei si ammalano per questo brutto tempo. - Lanciò un’occhiata verso l’unica finestra della stanza che dava verso un cielo grigio e piovoso. - Già! Ma perché sono stata convocata dall’Amministrazione del Villaggio? E mi hanno invitata a farvi visita? - Non riusciva a capire. Doveva fare da balia ad un Chuunin influenzato?
- Domani avrei dovuto sostenere alcuni esami ad un gruppo di studenti. L’Accademia non è riuscita a trovare un sostituto tra i Chuunin della struttura. E alla fine ho pensato a te! - Gli occhi cristallini della Fuyutsuki si sgranarono. Dubitava di possedere i requisiti adatti per condurre un esame agli studenti dell’Accademia. - Cos..? Sicuro? Miyo-chan non può sostituirvi? - La sua amica era molto più seria e competente di lei. - Purtroppo è impegnata in una missione. Partirà domani mattina.. mi rimani solo tu Ayuuki-chan.. *Coff-Coff* - L’uomo iniziò a tossire in modo alquanto buffo. Forse stava recitando un copione. - Ok… Ok! Accetto. - Si sentì quasi costretta. - Molto bene! Sul comodino ho preparato un Quiz di 100 domande per gli studenti che si presenteranno. Ti chiedo di.. - Ma la Fuyutsuki aveva già smesso di ascoltare, anzi si era già diretta verso l’uscita. - Ora riposate. A Presto! - E fuggì dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle. - AYUUUKIII! *Coff-Coff* -

[ … ]

Il volto della Fuyutsuki lasciava trasparire tutta la sua voglia ed entusiasmo nel guidare gli studenti dell’Accademia verso il diploma. Era annoiata, tremendamente annoiata. Ma non poteva sottrarsi da quel compito. L’Accademia non le aveva riservato mai particolari emozioni, solo brutti ricordi, dalle ramanzine di Okada-Sensei alle sue insufficienze ai compiti scritti. Per questo aveva scelto di non accettare il Test scritto preparato dal Chuunin. Avrebbe condotto la prova finale per il diploma a modo suo. Basta teoria, aveva intenzione d’incentrare tutto sulla pratica. Per ora non restava altro che attendere con pazienza l’arrivo degli studenti, che erano stati già precedentemente avvertiti da Okada-Sensei.

"A XXX XXX,

Sei stato convocato al campo di allenamento n°6 dell’Accademia. La invitiamo a presentarsi questa mattina alle ore 9.00 in perfetto orario per sostenere il suo esame di diploma. Non saranno ammessi ritardi e le consigliamo di portare con sé tutto l’equipaggiamento che ritenga opportuno.

Okada Ieasu."

La giornata sembrava stranamente serena. Il costante maltempo che persisteva sul Villaggio ormai da settimane aveva lasciato diverse pozzanghere lungo le strade cittadine e anche nelle Arene dell’Accademia. Le porte della struttura, posta su un lato degli uffici Amministrativi, erano sempre aperte. Il cortile antecedente era come di consueto pieno di studenti che si concedevano una pausa dalle lezioni ed i corridoi interni erano sorvegliati da Chuunin Accademici che trasportavano qua e là faldoni di documenti. L’ordine e la disciplina era ben percepibile nell’aria ed ai lati del corridoio principale c’erano diverse arcate che portavano ai vari Campi di Addestramento.
Al n°6 c’era la Fuyutsuki che attendeva con impazienza l’arrivo degli studenti. Non ne conosceva il numero e nemmeno i nomi. L’Amministrazione non era stata molto chiara a riguardo, o almeno non aveva letto attentamente la documentazione che i Chuunin le avevano fornito. Non le interessava il voto dell’ultimo Test sulla geografia Ninja oppure la valutazione dell’ultima interrogazione sulla Storia delle cinque nazioni. Per lei partivano tutti allo stesso livello. Dovevano guadagnarsi quella lamina di metallo sulla fronte, indipendentemente da tutto.

II ~ Un esame "particolare": Questions!

l Campo d’Addestramento n°6 era piuttosto piccolo e privo di qualsiasi attrezzo per allenare il fisico degli studenti. A stento c’erano alcuni tronchetti ben fissi sul terreno in un angolo dell’Arena per permettere ai Denshi di praticare qualche lancio con Kunai e Shuriken. Non sembrava molto grande o spaziosa, ma la Fuyutsuki la trovò comunque adeguata allo scopo a cui era adibita. Infondo per poter seguire un Esame per il Diploma non aveva bisogno di molto. E poi era certa che gli studenti si sarebbero portati il loro equipaggiamento, finalmente fieri ed entusiasti nel poterlo utilizzare in una circostanza tanto formale.
Oltre all’arcata, che separava il corridoio centrale dell’Accademia dal Campo di Addestramento, sulla sinistra c’era una cattedra con alcuni banchi. Erano state disposte anche un numero sufficiente di sedie, per permettere gli studenti di prendere posto ed attendere il loro turno. Probabilmente era lì che Okada-Sensei avrebbe consegnato i suoi Test scritti per terrorizzare i “diplomandi”. Ma la Genin non aveva intenzione di addentrarsi in tediosi concetti teorici.
In verità l’Accademia le incuteva ancora un po’ di terrore. Era impossibile non conoscere Okada-Sensei, un Chuunin diplomato con il massimo dei voti e con un comportamento esemplare per i suoi parigrado. Era una persona da stimare e temere. O almeno gli studenti riuscivano solo a temerlo per le sue improvvise verifiche a sorpresa. Quante insufficienze la Fuyutsuki aveva ottenuto nel corso dell’anno? Ormai aveva perso il conto. Ed essere costretta a seguire alcuni studenti nel loro percorso formativo non la metteva affatto a proprio agio. Sentiva l’aura malefica di Ieasu aleggiare su quel Campo d’Addestramento.
Sospirò seccata prima di osservare con serietà il primo studente che varcò le porte dell’Arena. Era un ragazzo dalla chioma scura e gli occhi neri e seri. Ne riconobbe in parte i lineamenti. Era un Uchiha, ma a differenza dei suoi coetanei e confratelli di Clan era molto chiacchierone. Aveva conosciuto Atasuke-sama ed altri Uchiha, e tutti apparivano particolarmente taciturni. Lo stesso Maestro del Karyuuken, Sensei della Fuyutsuki, non ammetteva repliche quando era giunto il momento di allenarsi con il Bokken o meditare sotto l’albero di un ciliegio.
- Ohayoo! Sono una sua sostituta. Purtroppo Okada-Sensei non potrà seguirvi in questa ultima verifica. Ha un piccolo problema di salute, ma si rimetterà presto! - Insomma se l’Uchiha era intenzionato a saltare per la gioia era liberissimo di farlo. Era risaputo l’eccessiva serietà ed intransigenza di Ieasu. Era un Chuunin dedito allo studio ed alla teoria. Impostava le sue lezioni sul terrore ed interrogazioni a raffica. Forse era un bene che ci fosse la Fuyutsuki. O forse no?
Ben presto furono raggiunti anche da una biondina, forse una delle studenti più “anziane” dell’intera Accademia, e probabilmente anche più grande della stessa Genin. Gli occhi cristallini della ragazza si soffermarono sull’abbigliamento scarlatto e le treccine dorate della studentessa. La osservò con interesse, senza troppa insistenza, e le porse un cenno di saluto. - Benvenuta! Come stavo dicendo.. sarò la vostra esaminatrice, vista l’assenza di Okada-Sensei. - Attese alcuni minuti per permettere ai due studenti di metabolizzare la notizia, anche se non apparivano spaventati o disorientati. Erano pronti a tutto per poter ottenere il coprifronte del Villaggio. Era un buon inizio, ma l’esame non era ancora iniziato. - Ayuuki Fuyutsuki, Genin di Konoha e Ninja-Medico dell’Ospedale. - Si presentò rapidamente senza troppe formalità. Abbozzò anche un lieve sorriso per rassicurare entrambi gli studenti. In quel momento occupava una posizione di “potere” che poteva sfruttare come meglio desiderava, ma non aveva nessuna intenzione d’imprimere un clima di terrore.
Ayuuki indossava una tunica da allenamento bianca che si chiudeva con una zip centralmente, dove il tessuto assumeva una colorazione azzurrina. Bende da combattimento arrotolate gli arti inferiori e superiori, e pantaloncini neri elastici e larghi. Le mani erano protette da guanti in cuoio e la coscia destra accoglieva il Porta Kunai e Spiedi. Calze nere con rete che coprivano le bende degli arti inferiori e calzari ninja che completavano il suo abbigliamento. La chioma era stata raccolta come di consueto in una lunga coda con cinque anelli d’ottone. Sulla fonte c’era il tanto ambito coprifronte della Foglia.
- Prima d’iniziare l’esame.. Probabilmente vi aspetterete la classica domanda “perché desideri diventare un Ninja?” … Ed invece non sono qui per valutare le vostre motivazioni. Sappiamo tutti che la strada dello Shinobi e delle Kunoichi non è semplice. - Osservò con attenzione lo sguardo corvino dell’Uchiha e quello più chiaro della Haruhi. Dopo una breve pausa continuò con calma ed un barlume di serietà. - Quando avete deciso d’iscrivervi all’Accademia sapevate a cosa andavate incontro. E durante le lezioni avete capito se questa può o non può essere la vostra strada da percorrere. Quindi è inutile indagare sulla vostra motivazione o costringervi a confessare i vostri sogni! - Insomma desiderava essere chiara fin dall’inizio. Alternò lo sguardo su entrambi gli studenti.
Afferrò alcuni documenti dalla cattedra presente in Arena ed iniziò a sfogliarli senza particolare attenzione. I Chuunin dell’Accademia avevano fornito alla Fuyutsuki tutta la documentazione relativa all’Uchiha e alla Haruhi: l’andamento del loro percorso ed i risultati delle ultime verifiche. - E non vi interrogherò nemmeno sulla Teoria. Dimenticatela! - Lanciò alle spalle i documenti che con tanta fatica e dedizione i Chuunin avevano ordinato e fascicolato per la ragazza. Sospirò leggermente, mentre le pergamene si bagnavano in una pozza d’acqua poco distante dal gruppo. - Qual è la caratteristica fondamentale di un Ninja? - Interruppe improvvisamente il silenzio.

III ~ Un esame "particolare": Questions II!

a tensione gradualmente venne smorzata con naturalezza e disinvoltura. La Fuyutsuki non desiderava imporre un regime di terrore tra i suoi studenti. I metodi di Okada-Sensei, almeno secondo il suo giudizio, erano sbagliati e controproducenti. Un po’ di ansia era doverosa per poterla gestire al meglio e tramutarla in determinazione e concentrazione. Ma spaventare a morte gli esaminandi poteva ridurre le loro conoscenze e capacità, per il semplice fatto che temevano di sbagliare.
Quindi distese il volto in un semplice sorriso, percependo quasi quella ventata di aria fresca entrata nel Campo di addestramento n°6. Il clima che si respirava era completamente cambiato. Gli studenti sembravano leggermente più rilassati e la Genin non poteva far altro che esserne lieta. Desiderava solo valutare le loro capacità nel pieno della loro forma ed espressione. E secondo lei quello era il clima giusto da instaurare.
Gli occhi cristallini della ragazza si soffermarono su entrambi gli studenti. Le prime impressioni che aveva percepito erano piuttosto positive. E sperava di non ricredersi, anche perché l’esame non era nemmeno iniziato, almeno non formalmente. Avrebbe valutato ogni singolo gesto o parola dei due Denshi per poterli valutare al meglio. L’Uchiha sembrava una persona determinata e che sapeva utilizzare la testa. Ben disciplinato e più loquace dei suoi confratelli.
Dopo aver buttato, letteralmente, alle spalle i programmi teorici affrontati dalla classe di Okada-Sensei, la Genin decise di aprire l’esame con una domanda ben precisa. Nulla di pratico o teorico. Desiderava semplicemente capire il modus operandi dei due studenti e valutarne le potenzialità. Attese con pazienza le risposte. E l’Uchiha fu il primo a proferire parola. Gli occhi cristallini della Fuyutsuki si soffermarono sulla sua figura ed ampliò il sorriso non appena rispose esaurientemente alla domanda. Per ora non proferì parola, ma attese anche la risposta della biondina.
Al termine delle risposte dei due Studenti, la Fuyutsuki fece un sospiro di sollievo. A quanto pare in Accademia non riempivano la testa solo di concetti teorici e blande esercitazioni nel Taijutsu. E ciò strappò un sorriso alla Genin, che squadrò con maggior interesse l’Uchiha. Era proprio vero, quel Clan così importante e rinomato del Villaggio della Foglia riusciva a generare valenti Shinobi e Kunoichi al servizio della volontà del Fuoco. E Kazuki-kun sembrava possedere buone capacità analitiche e la sua visione del mondo dei Shinobi non era affatto limitata. - Molto bene! - Iniziò a battere le mani. Era contenta di non dover interagire con studenti passivi, ma molto promettenti. Per ora era rimasta molto colpita dalla risposta dell’Uchiha, ed era certa che Tsuzuki-chan possedesse altre capacità altrettanto valide per una Kunoichi.
- Concordo pienamente sul fatto che uno Shinobi possiede e deve possedere varie caratteristiche. E quindi alla mia domanda non c’era una reale risposta corretta o sbagliata. Ed apprezzo lo sforzo di entrambi nel trovare una caratteristica predominante nella carriera Ninja. - Annuì con un sorriso per poi porre le braccia conserte e diventare leggermente più seria. - Kazuki-kun hai parlato di freddezza e fermezza mentale per portare a termine una Missione o un Incarico. Un requisito necessario, ma non sufficiente a mio avviso. - O almeno questo era il suo punto di vista, che non penalizzava di certo il giudizio finale per l’Uchiha. Anzi apprezzava la sua sincerità. - Nelle situazioni di pericolo entrano in gioco anche altri fattori. E per poter ben gestire l’ansia e lo stress una buona forza mentale è necessaria. Ma un Ninja deve avere una buona motivazione, una forza interiore che lo spinga ad agire nei confronti del Villaggio: La Volontà del Fuoco! - Abbozzò un sorriso per poi continuare. - Secondo voi cos’è? - Anche questa volta la ragazza desiderava scavare nel profondo “io” dei due studenti. Cosa li spingeva a combattere ed ottenere quel coprifronte?
- Ogni Shinobi e Kunoichi delle cinque Terre Ninja percorre una strada, un filone di pensiero, detto il Nindō. Ricordate.. in ogni situazione di difficoltà che sarete costretti ad affrontare in questo lavoro tutt’altro che semplice, c’è solo una cosa che vi distinguerà da semplici mercenari a Ninja: Il vostro Nindō, il vostro credo Ninja! - Senza volerlo la Genin si stava spingendo in argomenti piuttosto complessi, che forse gli studenti non avevano ancora ben chiaro per la loro inesperienza. Ma desiderava capire se avevano la stoffa per essere Ninja. - Anche se è un po’ presto. Voi credete di averne uno? -

IV ~ Basta chiacchiere: L'inizio dell'esame

opo un momento di stupore e confusione, i due studenti cambiarono completamente approccio all’esame che stavano per affrontare. Ovviamente un minimo di ansia albergava ancora in loro, essendo un momento decisivo per la loro carriera Ninja, ma la Fuyutsuki aveva fatto in modo che ulteriori sentimenti di paura o timore non si generassero negli animi dei due ragazzi, mettendoli a loro agio e chiarendo subito la situazione. Non sarebbe stato un esame come gli altri. I suoi parametri di giudizio erano ben diversi da quelli di Okada-Sensei.
Fu ben contenta di ascoltare la voce anche di Tsuzuki-chan. Fino ad adesso era stata leggermente in disparte e si era dimostrata molto taciturna. Probabilmente preferiva la concretezza dei fatti, a fiumi di parole. La sua risposta fu breve e concisa, ma soddisfacente. - Come ho già detto al tuo compagno di classe.. ognuno troverà dentro di sé un modo unico per seguire il proprio Nindo. E tra le caratteristiche di uno Shinobi c’è anche la fedeltà assoluta per il proprio Villaggio e l’eseguire gli ordini senza discutere. - Annuì per poi squadrare con maggior interesse la biondina. Sembrava una tipa “solitaria”, pronta a tutto per portare a termine l’obbiettivo della propria missione. Forse la sua maturità, rispetto ai suoi compagni di classe molto più giovani, la spingevano verso questo filone di pensiero. Non affatto errato, ma molto rischioso. - Mi chiedo allora come ti comporteresti in una situazione di pericolo. Correresti in aiuto ai tuoi compagni di squadra finiti in un agguato nemico? O seguiresti alla lettera le direttive della missione proseguendo da sola? - La Fuyutsuki di certo non si aspettava una risposta, ma era solo uno spunto di riflessione. Una Kunoichi era sempre pronta a fare dei sacrifici, sia nella vita privata che sul campo di battaglia. Ma in alcuni casi l’obbiettivo della missione non era tutto.
Il secondo quesito della Genin fu molto più complesso. Volontà del Fuoco, Nindo Ninja ed ideali di uno Shinobi erano tematiche all’ordine del giorno sia in Accademia che dopo il diploma. Era impossibile per gli studenti non aver mai sentito questi termini. E la Fuyutsuki desiderava capire cosa ne pensassero a riguardo. Un’ulteriore Test.
La prima a rispondere questa volta fu Tsuzuki-chan, che aveva rotto definitivamente il suo silenzio ed atteggiamento riservato. La Genin donò un leggero sorriso per incoraggiarla ad esporre la sua “via del Ninja”. Annuì alle sue parole. - La fiducia in te stessa e negli altri è importantissima. E la tenacia del tuo carattere ti permetterà di rialzarti nelle situazioni di difficoltà. - Concordò. - Ma... Ricorda che il lavoro di squadra è altrettanto importante. Hai diviso in due il tuo Nindo, quasi per creare una spaccatura tra te e gli altri. Devi essere semplicemente te stessa, anche quando sarai in un Team in missione e combinare le tue capacità con quelle degli altri. Cooperazione! - Pronuncia tale parola con un ampio sorriso. Dalle risposte fornite dalla biondina aveva avvertito una certa “diffidenza” verso gli altri, che probabilmente si ripercuoteva sul lavoro di squadra. Forse quella testolina bionda nascondeva un carattere molto forte, anche fin troppo.
L’attenzione della Genin si spostò anche sull’Uchiha, che si era dimostrato fin ad adesso un ottimo oratore ed un ragazzo con le idee molto chiare. Probabilmente la sua rigida educazione, lo aveva già ben indirizzato verso la cieca ubbidienza alle istituzioni del Paese del Fuoco, infondo proveniva da un’importante casata di Konoha. Ma la Fuyutsuki cercava altro, dietro quello spigliato sguardo scuro e la chioma corvina. Ascoltò con interesse la sua strada Ninja ed annuì leggermente pensierosa. - Indubbiamente sacrificare se stessi per il bene del Villaggio è un atto nobile e di estremo amore per la propria patria. Ma l’Hokage considera preziose ogni singola vita del suo Villaggio, dal Jonin più esperto al semplice contadino che porta il proprio raccolto al centro cittadino ogni giorno. Ed il costante desiderio di migliorarsi non dovrà mai tramutarsi in una smania di potere! Non perdere mai la tua via… Kazuki-kun! - Sorrise serenamente.
Iniziò a battere le mani soddisfatta. - Direi d’iniziare il vero esame! - Mantenne la sua espressione serena mentre scioglieva le braccia conserte e si sgranchiva un po’ le gambe. Avevano parlato abbastanza, anche troppo. Si avvicinò alla cattedra, posta su un lato all’entrata del Campo d’addestramento e da un cassetto estrasse una sveglia. La regolò e ritornò dai due allievi, distanziandosi quasi sei metri. - Avete 1 ora di tempo per dimostrarmi che meritate quel coprifronte! - Indicò una lamina di metallo con il simbolo della Foglia sulla cattedra. - Ed ho appena deciso che solo uno di voi diventerà Genin! L’altro dovrà attendere la prossima sessione d’esame. E non vorrei essere di certo nei suoi panni, fino ad allora Okada-Sensei sarà sicuramente guarito, pronto a tormentarlo con i suoi Test scritti! - Sembrava quasi una minaccia quella che uscì dalle labbra della Fuyutsuki.
Era stata chiara, molto chiara fin dall’inizio. Ed anche questa volta preferì non illudere fino alla fine i due studenti. Solo uno di loro riuscirà ad ottenere quel coprifronte. Non tutti erano portati per la vita del Ninja ed avere forte motivazioni o un solido Nindo non bastava, non per la Genin. - Deciderò io alla fine del combattimento chi è meritevole d’indossare il Kanji della Foglia. - Fece un cenno ai due Studenti. Se non avevano ancora capito Kazuki-kun e Tsuzuki-chan erano in competizione tra di loro. - Dovete combattere con la sottoscritta. Vi consiglio di riflettere attentamente su cosa fate o non fate in questa Arena. Ogni vostra decisione, ogni vostra strategia, ogni vostra scelta sarà oggetto di giudizio. - Stavolta la Fuyutsuki desiderava distruggere quell’armonia e quella pace che si era creata nel Campo d’Addestramento. Forse era stata anche peggio di Okada-Sensei. - Vorrei valutare il vostro Taijutsu. Come ve la cavate nel corpo a corpo? - Chiese con sincero interesse.
Ma non attese eventuali risposte. Entrambe le mani si abbassarono rapidamente verso il Porta Kunai, legato alla coscia destra, per estrarre ben quattro Spiedi
Spiedi [Distanza]
Simili a lance di piccolissime dimensioni, gli spiedi sono leggeri, veloci e possono raggiungere massimo 15 metri.
Tipo: Da Lancio-Perforazione
Dimensione: Minuscola
Quantità: 6
(Potenza: 5 | Durezza: 3 | Crediti: 5)
, due per mano. Il primo stretto tra l’indice ed il medio della mano destra, invece il secondo tra il medio e l’anulare della stessa mano. Stesso discorso per la mano sinistra. Incrociò la braccia al petto, formando quasi una “X” e tenendo i pugni rivolti verso i due studenti. Con un rapido movimento centrifugo, a frusta, provò a lanciare i suoi Spiedi con due traiettorie differenti, anche se speculari.
Gli spiedi della mano destra si dirigevano rapidamente verso Tsuzuki-chan, il primo spiedo era diretto verso l’incavo del collo, sulla parte destra. Un posto molto delicato e dove decorrevano importanti vasi. Invece il secondo spiedo era diretto verso il bacino, a sinistra, verso la parte interna [Slot Azione I][Lancio Spiedi x2 – Incavo del collo destro ed inguine sinistro – Vel 100]. La Fuyutsuki possedeva una buona precisione e conoscenze mediche

Conoscenza Medica (Base) [1]
Conoscenza: L'utilizzatore può diagnosticare e trattare gli Status Leggeri; richiedono 3 slot azione/tecnica per eliminarli. Può eseguire interventi di pronto soccorso e medicare le ferite: l'entità della ferita medicata si ridurrà di 1/2 leggera ogni giorno. Possiede inoltre conoscenze anatomiche di base, potendo individuare con sicurezza la posizione degli organi interni, dei vasi e delle ossa.
che le permettevano di mirare in parti del corpo dove decorrevano delicate strutture anatomiche.
Gli spiedi della mano sinistra, avevano una traiettoria quasi parallela rispetto a quelli della mano destra, ma erano diretti verso Kazuki-kun. I sottili aghi fendevano l’aria silenziosi e rapidi come proiettili. Ovviamente la Fuyutsuki dovette trattenersi nella forza di lancio, ma non fece sconti nemmeno all’Uchiha. Cercò di mirare al centro del petto, precisamente al di sotto del processo xifoideo. Invece il gemello era diretto al ginocchio destro, lungo il legamento crociato anteriore [Slot Azione II][Lancio Spiedi x2 – Centro del Torace e ginocchio destro – Vel 100].
Dopo aver effettuato i due lanci la Fuyutsuki rimase in posizione di guardia, mentre la mano destra scivolò verso il Porta Kunai per afferrare un Kunai
Kunai [Distanza]
Piccoli pugnali a lama quadrangolare, affilati sui due angoli stretti; alla fine dell'impugnatura (grande appena per una mano) si trova un buco, per permettere di utilizzarli con fili o in combinazione con altre armi. I kunai hanno gittata pari a 15 metri. Possono essere utilizzati anche come AdCC.
Tipo: Da Lancio/Lama-Taglio/Perforazione
Dimensione: Piccola
Quantità: 1
(Potenza: 8 | Durezza: 3 | Crediti: 10)
, ed impugnarlo saldamente. Provò a ruotare leggermente il polso per inclinare la lama orizzontalmente ed alzare la guardia. Era pronta a ricevere le offensive dei due studenti.

V ~ Esame I: Un inizio disastroso

ra il momento di valutare effettivamente il talento dei due studenti. La Fuyutsuki si era intrattenuta anche più del dovuto con i due esaminandi, divagando su tematiche profonde e fondamentali per uno Shinobi. Ma oltre a solide motivazioni, per intraprendere la strada Ninja, bisognava possedere anche buone capacità in combattimento. E la Genin aveva intenzione di valutare subito sia l’Uchiha che la Haruhi. Sperava di scorgere in loro del talento.
Quindi lasciò cadere ogni discussione superflua, mentre la lancetta della sveglia iniziava a girare. Il tempo passava ed gli studenti avevano solo sessanta minuti per impressionare positivamente la Genin. Avevano entrambi valide motivazioni per diventare Ninja, ma solo uno sarebbe riuscito a diplomarsi in questa giornata. Era stato deciso su due piedi dalla Fuyutsuki, senza un apparente motivo.
Gli occhi cristallini della ragazza si soffermano con serietà e concentrazione verso i due studenti. Osserva attentamente i lineamenti tesi e marcati dell’Uchiha, che aveva appena messo da parte la sua arte oratoria ed aveva indossato una maschera di serietà. Probabilmente stava valutando quale fosse la strategia più utile ed efficacie da utilizzare. Aveva dimostrato fin da subito una certa vivacità d’intelletto, sperava di non essere delusa. La Fuyutsuki soffermò lo sguardo anche verso Tsuzuki-chan, la biondina dal completo rosso, molto taciturna e determinata. Era una sorta di punto interrogativo per lei. Se Kazuki-kun aveva fin da subito dimostrato una mentalità acuta ed una buona oratoria, la studentessa non si era esposta molto. Sperava di essere sorpresa.
Ma il primo a reagire alla sua offensiva fu l’Uchiha, che riuscì a schivare i due spiedi appena in tempo. Aveva fatto leva sulla gamba sinistra per poi buttarsi sul lato opposto. Mantenne il contatto visivo con la sua avversaria, nonostante non avesse ancora la certezza matematica di aver schivato le due sottili e letali armi da lancio. Ciò strappò un sorriso sulle labbra della Fuyutsuki.
Estrasse uno spiedo e rapidamente si avvicinò alla Genin, provando ad azzerare le distanze. Stava decisamente entrando in un campo molto congeniale alla ragazza dalla chioma castana, ma infondo per ora era un Test per valutare il Taijutsu dei due studenti. Lo spiedo non venne mai lanciato, e ciò stranì leggermente la ragazza, che mantenne la guardia alta. Kazuki-kun macinò quei sei metri senza badare ad un’eventuale attacco a sorpresa della sua avversaria o sfruttare un diversivo per distrarla. Lo spiedo poteva essere un’ottima soluzione, ma a quanto pare il ragazzo aveva altro in mente.
Quindi la Fuyutsuki ebbe tutto il tempo necessario e sufficiente per prepararsi all’offensiva dell’avversario, che essendo molto più lento di lei, non la mise molto in difficoltà. Si aspettava sicuramente un attacco molto più incisivo, invece di un blando e prevedibile calcio. La gamba destra di Kazuki-kun fendeva l’aria orizzontalmente, con l’obbiettivo di raggiungere il suo fianco sinistro. La mano sinistra si abbassò leggermente, ruotando il palmo verso l’esterno, e piegando le dita per accogliere il calcio orizzontale dello studente. L’impatto fu ammortizzato dai guanti
Guanto in Cuoio [Protezione]
Un paio di guanti che offre una discreta protezione senza intralciare la mobilità delle mani. Vengono forniti in coppia.
Tipo: Protezione-Supporto
Dimensione: Piccola
Quantità: 1
(Potenza: 10 | Durezza: 2 | Crediti: 10)
protettivi della ragazza, che non riportò nemmeno un graffio. Una parata perfetta [Slot Difesa I][Parata con il palmo della mano – Rif 300 vs Vel 100]. Quando la mano dello studente si alzò in aria con l’intento di pugnalarla, qualcosa andò storto. Lo spiedo non era fatto per essere impugnato, essendo troppo piccolo e sottile, e finì per sfuggirgli di mano, rimanendo completamente indifeso davanti ad un potenziale nemico.
Anche la biondina riuscì a schivare come poteva i due spiedi lanciati dalla Fuyutsuki, anche se riportò un leggero graffio[Tsuzuki: Graffio al fianco sinistro – 2 Lieve] al fianco sinistro. Tsuzuki-chan iniziò a caricare alcuni Shuriken, mentre le sue leve inferiori azzeravano quasi la distanza tra le due Kunoichi. Purtroppo commise un grave errore, ovvero quello di non calcolare minimamente la presenza dell’Uchiha. Infatti le sue offensive risultarono un “pericolo” sia per l’esaminatrice che per lo studente. Un pessimo gioco di squadra.
Il primo Shuriken andò a conficcarsi contro la schiena di Kazuki-kun provocandogli una ferita[Kazuki: Ferita da taglio lieve alla schiena – 2 Lieve] da taglio. Invece il secondo Shuriken venne facilmente parato dalla Genin grazie alla lama del suo Kunai, impugnato nella mano destra. Il braccio venne abbassato fino all’altezza della gamba destra per poter anteporre la lama del pugnale con quella dello Shuriken [Slot Difesa II][Parata dello Shuriken con lama del Kunai – Rif 300 vs Vel 100].
- Di questo passo finirete per uccidervi a vicenda! E mi sorprende che non conosciate la differenza tra Arma da Distanza e Arma da Corpo a Corpo. - La Fuyutsuki espose tutti i suoi dubbi, ma non perse la concentrazione. Ciò lasciava intendere che non aveva apprezzato né il modo “innovativo” ed insensato dell’Uchiha di utilizzare uno Spiedo e né l’individualismo della biondina. Senza perdere ulteriore tempo strinse maggiormente il pugno che sorreggeva il Kunai e con un movimento a frusta, piegando il braccio dall’interno verso l’esterno, provò a lanciare l’arma verso il petto della biondina, che a quanto pare continuava ad avanzare senza una reale volontà offensiva. Erano distanziati ormai da pochi metri, circa 2 scarsi, ed aveva davvero poco tempo per schivare stavolta [Slot Azione I][Lancio Kunai in pieno petto verso Tsuzuki – For 100 – Vel 100]. Anche questa volta cercò di trattenersi, per non rendere il lancio più pericoloso del dovuto.
Invece, visto che la Fuyutsuki aveva quasi tra le mani la gamba destra del giovane Uchiha, non avendola retratta dopo il calcio al fianco, provò ad afferrarla con forza. Cercò di afferrare con entrambe le mani, ora libere, la gamba del ragazzo e stringerla con altrettanta forza all’altezza della caviglia. [Slot Azione II][Presa alla gamba destra di Kazuki – For 100 – Vel 100]. A questo punto con una sorprendente forza provò a ruotare il bacino, facendo perno sul piede destro, per caricare lo studente e dopo una rotazione di quasi 360°, accumulata una buona forza centrifuga, provò a lanciarlo contro la sua stessa compagna
[Slot Azione III][Lancio Kazuki contro Tsuzuki – For 150 – Velocità di lancio 150].
Sul suo sorriso, indipendentemente dalla buona riuscita della sua offensiva, si dipinse un leggero sorriso. - Dovreste impegnarvi di più. - Avvertì. La Genin per ora non era minimamente impensierita dai blandi tentativi dei due studenti.

VI ~ Esame II: Errori strategici

o sguardo cristallino e serio della Fuyutsuki si alternava sui due studenti dell’Accademia, allievi di Okada-Sensei. Le loro scarse capacità nel combattimento erano l’ennesima prova che il Chuunin, ex-Sensei della Genin, adottava un metodo d’insegnamento inadeguato e poco conforme alle esigenze dei Ninja. Era troppo attaccato all’aspetto teorico del Chakra e alla conoscenza della cultura delle varie Nazioni Ninja. E ciò non giovava ai suoi studenti. Infatti Haruhi-chan non aveva minimamente badato alla posizione del suo compagno di squadra, finendo per coinvolgerlo in una sua offensiva. Un errore che poteva costare l’intera Missione, con un compagno ferito ed impossibilitato a continuare. Invece Kazuki-kun aveva utilizzato un sottile Spiedo come un’arma da corpo a corpo. Una strategia assolutamente fallimentare, che lasciò sconcertata sia l’esaminatrice che lo stesso studente. Ora si trovava in una posizione di assoluto svantaggio, vulnerabile ad ogni insano desiderio della sua avversaria.
Errori che i due studenti avrebbero pagato caro, con la loro stessa vita, se fosse stata una missione ufficiale. Non erano ancora pronti, o almeno fino ad ora avevano dato questa impressione all’esaminatrice.
La Fuyutsuki afferrò con forza la gamba dello studente e con lo stesso impeto, sfruttando l’energia centrifuga del suo movimento, scagliandolo lontano ed urtando con violenza. Il ragazzo riportò una lieve contusione[Lieve contusione alla schiena – 2 Leggere] alla schiena, già debilitata dallo Shuriken di Tsuzuki-chan . Ma per ora aveva ancora le energie necessarie per continuare il combattimento. Infatti si rialzò quasi subito ed iniziò a comporre alcuni sigilli. Solo due metri scarsi li distanziavano e la Genin dovette agire d’anticipo questa volta. La difesa fu sicuramente facilitata dal fatto che l’inesperto studente urlò a squarciagola il Jutsu Katon prima di lanciarlo. Ariete, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente. Sigilli che vennero eseguiti rapidamente, con una velocità d’esecuzione sicuramente maggiore dello studente. Non appena la sfera di fuoco investì la figura della Fuyutsuki, questa si sostituì con un tronchetto a circa sei metri sulla sinistra dei due studenti. Con estrema rapidità, grazie al Kawarimi no Jutsu, riuscì a sostituirsi egregiamente all’oggetto e quindi evitare di essere investita dalla Palla di Fuoco Suprema [Slot Tecnica I][Tecnica della Sostituzione – Consumo: Basso - Spostamento 6 metri sulla sinistra].
- Buon cambio di strategia, ma non è consigliabile urlare a squarciagola il nome del Jutsu che stai per eseguire. Rovini l’effetto sorpresa ed il fiato che hai sprecato potevi utilizzarlo per dare maggior potenza al Jutsu Katon. - Il marchio di fabbrica degli Uchiha, la Tecnica della Palla di Fuoco Suprema, sfruttava il fiato del Ninja per poter emettere potenti fiamme dalla bocca.
Abbozzò un lieve sorriso, per poi concentrarsi sulla biondina, che intanto aveva raggiunto il suo compagno di squadra ed era riuscita con riflessi quasi felini ad evitare l’impatto con quest’ultimo. Aveva buoni riflessi, che impressionò positivamente la Fuyutuki. Non le staccò gli occhi di dosso. Era riuscita a parare anche il suo Kunai. Le offensive della Genin non erano particolarmente pericolose, ma erano mirate a mettere in difficoltà i due Studenti dell’Accademia. Probabilmente l’ansia e l’agitazione giocò un brutto scherzo ad Haruhi-chan, che iniziò a compiere con confusione e poca precisione i sigilli richiesti per la Moltiplicazione del Corpo. Il suo Chakra non fu modellato a dovere e il Kunai tra le sue mani penalizzò la studentessa nell’esecuzione del Jutsu. Non possedeva ancora le abilità necessarie per comporre sigilli con tale maestria e dietro una nuvola di fumo comparve una copia della ragazza piuttosto sbiadita e deperita. Era magra, molto magra e gli occhi fuori dalle orbite. Era uno spettacolo raccapricciante. Dopo alcuni secondi la brutta copia di Haruhi svanì in una nuvola di fumo, impedendo alla ragazza di attuare il suo diversivo, lasciandola pressoché sconcertata. E non era l’unica ad esserlo. La ragazza provò ad allungare la mano, ma senza alcun risultato. La Fuyutsuki era già lontana. Doveva rivedere le sue strategie.
- Uhm.. le idee erano buone, ma non sei riuscita a reggere lo stress. Quel Kunai è stato più un ostacolo che un vantaggio. - E alla fine la studentessa era andata nel caos, tanto che non si era accorta che l’esaminatrice era già lontana. Uno spreco di energie, che in una missione non potevano permettersi. - Di questo passo finirò per bocciarvi entrambi. - Alzò le spalle. Per ora non aveva nessuna intenzione di attaccare, i due studenti erano già in grande difficoltà. I loro peggior nemici erano se stessi. - All’inizio abbiamo parlato di gioco di squadra e cooperazione. E purtroppo non ne vedo. Combattete entrambi per un coprifronte, per un unico obbiettivo, come in una missione. Vi consiglio di riflettere su queste parole. - Lo sguardo della Fuyutsuki si spostò verso la sveglia. Il suo ticchettio scandiva il tempo. L’inesorabile scorrere del tempo che sanciva la fine della prova. Erano già passati 30 minuti.