Exam²

I ~ Esami: La sostituta

a pioggia cadeva copiosa sui tetti spioventi delle abitazioni di Konoha. Le strade sembravano quasi deserte, solo pochi coraggiosi correvano lungo vicoletti e stradine secondarie in cerca di un porticato o un tetto sotto cui ripararsi, sorpresi forse dall’improvvisa pioggia. La giornata sembrava nuvolosa ed a causa del forte vento che spirava oltre la parete rocciosa con i volti degli Hokage, nubi cariche di pioggia furono sul Konohagakure no Sato in poche ore. I raggi solari a stento riuscivano a filtrare oltre alle dense nuvole color cenere che si addensavano sul villaggio. La maggior parte dei cittadini preferiva restarsene in Casa, davanti ad un caldo e confortevole focolare.
Era un inverno molto freddo. Ma la vita degli Shinobi e delle Kunoichi della Foglia non si fermava di fronte alle intemperie metereologiche. Infatti la Fuyutsuki fu convocata negli uffici amministrativi per ricevere il suo prossimo incarico. Ultimamente frequentava assiduamente quei uffici, nonostante fosse ancora una semplice Genin. Ma le responsabilità sulle sue spalle diventavano sempre più numerose. Eppure la ragazza era entrata perfettamente nella tipica routine di una Kunoichi del Villaggio: Risveglio mattutino con allenamenti solitari sul controllo del Chakra, visita alle serre degli Aburame per esercitarsi per tutta la mattinata con Antidoti e veleni, pranzo con le amiche, dure sessioni di allenamento con Atasuke-sama ed i suoi allievi al Dojo, ed eventuali incarichi extra. Ritornava a casa stremata, ma con la consapevolezza di aver fatto il possibile per aiutare la sua Famiglia e riportare a Konoha sua sorella Ai-chan.
Fu invitata a raggiungere d’urgenza i quartieri residenziali del Villaggio, precisamente un piccolo appartamento nel centro cittadino in cui abitava una sua vecchia conoscenza: Okada-Sensei. Era stato il suo Sensei in Accademia, l’uomo che l’aveva torturata psicologicamente per anni, a causa dei suoi scarsi risultati. Non era stata una studentessa modello e non approvava il metodo d’insegnamento del Chuunin. Troppo teorico, troppo dispersivo secondo il suo punto di vista.
- Okada-Sensei? - Non riuscì a trattenere la sorpresa non appena fu accolta alla porta del mini-appartamento da un uomo che non aveva una buona cera. Aveva sempre avuto un incarnato pallido e la sua miopia, che lo costringeva a portare delle lenti, non lo rendevano il ritratto della “salute”. Ma il Chuunin sembrava stare davvero male. - E…E..Etciù! Buongiorno Ayuuki-chan! Entra pure. - Ci mancò davvero poco che l’uomo la investisse con un’orda di germi. Era influenzato, occhi arrossati e naso gocciolante. Avvolto in una coperta di lana e con una benda bagnata alla testa visto l’improvvisa febbre, Okada-Sensei la invitò ad entrare per condurla poi in camera da letto. A malapena riusciva a restare in piedi. - Non avete una buona cera. Okada-Sensei! - Le sembrò quasi di sottolineare l’ovvio, ma l’uomo si abbandonò alle calde coperte del letto senza esitazione. - In effetti non stò molto bene. Purtroppo anche i Sensei si ammalano per questo brutto tempo. - Lanciò un’occhiata verso l’unica finestra della stanza che dava verso un cielo grigio e piovoso. - Già! Ma perché sono stata convocata dall’Amministrazione del Villaggio? E mi hanno invitata a farvi visita? - Non riusciva a capire. Doveva fare da balia ad un Chuunin influenzato?
- Domani avrei dovuto sostenere alcuni esami ad un gruppo di studenti. L’Accademia non è riuscita a trovare un sostituto tra i Chuunin della struttura. E alla fine ho pensato a te! - Gli occhi cristallini della Fuyutsuki si sgranarono. Dubitava di possedere i requisiti adatti per condurre un esame agli studenti dell’Accademia. - Cos..? Sicuro? Miyo-chan non può sostituirvi? - La sua amica era molto più seria e competente di lei. - Purtroppo è impegnata in una missione. Partirà domani mattina.. mi rimani solo tu Ayuuki-chan.. *Coff-Coff* - L’uomo iniziò a tossire in modo alquanto buffo. Forse stava recitando un copione. - Ok… Ok! Accetto. - Si sentì quasi costretta. - Molto bene! Sul comodino ho preparato un Quiz di 100 domande per gli studenti che si presenteranno. Ti chiedo di.. - Ma la Fuyutsuki aveva già smesso di ascoltare, anzi si era già diretta verso l’uscita. - Ora riposate. A Presto! - E fuggì dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle. - AYUUUKIII! *Coff-Coff* -

[ … ]

Il volto della Fuyutsuki lasciava trasparire tutta la sua voglia ed entusiasmo nel guidare gli studenti dell’Accademia verso il diploma. Era annoiata, tremendamente annoiata. Ma non poteva sottrarsi da quel compito. L’Accademia non le aveva riservato mai particolari emozioni, solo brutti ricordi, dalle ramanzine di Okada-Sensei alle sue insufficienze ai compiti scritti. Per questo aveva scelto di non accettare il Test scritto preparato dal Chuunin. Avrebbe condotto la prova finale per il diploma a modo suo. Basta teoria, aveva intenzione d’incentrare tutto sulla pratica. Per ora non restava altro che attendere con pazienza l’arrivo degli studenti, che erano stati già precedentemente avvertiti da Okada-Sensei.

"A XXX XXX,

Sei stato convocato al campo di allenamento n°6 dell’Accademia. La invitiamo a presentarsi questa mattina alle ore 9.00 in perfetto orario per sostenere il suo esame di diploma. Non saranno ammessi ritardi e le consigliamo di portare con sé tutto l’equipaggiamento che ritenga opportuno.

Okada Ieasu."

La giornata sembrava stranamente serena. Il costante maltempo che persisteva sul Villaggio ormai da settimane aveva lasciato diverse pozzanghere lungo le strade cittadine e anche nelle Arene dell’Accademia. Le porte della struttura, posta su un lato degli uffici Amministrativi, erano sempre aperte. Il cortile antecedente era come di consueto pieno di studenti che si concedevano una pausa dalle lezioni ed i corridoi interni erano sorvegliati da Chuunin Accademici che trasportavano qua e là faldoni di documenti. L’ordine e la disciplina era ben percepibile nell’aria ed ai lati del corridoio principale c’erano diverse arcate che portavano ai vari Campi di Addestramento.
Al n°6 c’era la Fuyutsuki che attendeva con impazienza l’arrivo degli studenti. Non ne conosceva il numero e nemmeno i nomi. L’Amministrazione non era stata molto chiara a riguardo, o almeno non aveva letto attentamente la documentazione che i Chuunin le avevano fornito. Non le interessava il voto dell’ultimo Test sulla geografia Ninja oppure la valutazione dell’ultima interrogazione sulla Storia delle cinque nazioni. Per lei partivano tutti allo stesso livello. Dovevano guadagnarsi quella lamina di metallo sulla fronte, indipendentemente da tutto.