Exam²

C'era molta convinzione in quella frase, gli occhi accesi fissavano quell'insegnante che fino a pochi istanti prima era scherzosa e divertente; l'aria stava per cambiare, lo si avvertiva come una strana sensazione.
A Kazuki adesso non importava se la sua risposta potesse essere sbagliata o meno, attendeva ma senza ansia ne fretta un cenno dall'altra parte. I pochi passi che li distanziavano l'uno dall'altra sembravano invece essere molte centinaia di metri; le loro espressioni erano cambiate, da quella simpatica della Genin alla freddezza del giovane studente!
D'un tratto una risposta secca andò a tirare in ballo la compagna di corso di Kazuki, che capì subito il concetto del lavoro di squadra in una missione futura, che fino a poco prima pensava essere diversamente; poi un sorriso pose fine al loro dialogo.
L'attenzione si spostò adesso verso l'Uchiha il quale spalancò gli occhi nel vedersi osservato, mantenendo la calma. La sua insegnante gli fece capire l'importanza di ogni singola vita e che il costante desiderio di migliorarsi non dovrà mai sopraffare sul suo modo di essere.
Dette queste parole estrasse una sveglia dal cassetto della cattedra, la regolò e si posizionò a circa sei metri dai suoi allievi.

Direi di iniziare il vero esame! Avete un'ora di tempo per dimostrarmi quel coprifronte!

Indicò l'oggetto in questione posto sulla cattedra, ma non era tutto....
La Genin disse loro che solo uno dei due avrebbe passato l'esame e così facendo avrebbe potuto indossare quel famoso coprifronte tanto atteso. La tensione adesso aumentò a dismisura, anche nell'audace Kazuki; si rese conto che non era più una semplice prova teorica o pratica, ma una vera sfida da superare se voleva cominciare a coronare i propri sogni.
Comunque sia il combattimento non era tra di loro bensì contro la propria esaminatrice che, non lasciando loro neanche il tempo di concretizzare l'idea che sarebbe passato solo uno di loro, si affrettò a estrarre quatto spiedi dal portakunai. Lo sguardo di Kazuki andò subito a notare le mani che si sistemavano le armi tra le dita per poi formare una croce portando le braccia al petto.
Un rapido e improvviso movimento a frusta e gli spiedi vennero subito scagliati in direzione dei giovani corsisti; da lontano Kazuki si vide arrivare due spiedi a gran velocità, senza neanche pensarci un secondo (anche perchè non ne avrebbe avuto il tempo) si inclinò sulla gamba sinistra e facendo pressione su di essa si spinse verso la direzione opposta spostandosi [Slot difesa 1]. Gli spiedi gli passarono un attimo dopo a non molta distanza dal suo corpo e lui li vide con la coda dell'occhio mantenendo lo sguardo davanti.

C'è mancato davvero poco, erano molto veloci. Il fattore per contrastarli al meglio era per forza la velocità e il non pensarci un secondo.....Adesso tocca a me, le farò vedere quanto valgo in combattimento!!!

Il giovane studente allargò leggermente la posizione delle gambe, posizionandole in parallelo con le spalle e si piegò leggermente su di esse evitando di tenerle stese e rigide, così per avere più stabilità con il suolo; poi fece passare la mano destra dentro il portakunai e estrasse uno spiedo [Slot gratuito ist]; lo impugnò saldamente in mano con la punta rivolta verso il basso e senza aspettare un altro istante scattò in avanti a raggiungere il bersaglio [Slot gratuito ist].
Appena fu di fronte a lei caricò la gamba destra dietro il proprio corpo e scagliò un calcio a mezz'altezza rivolto al fianco sinistro [Slot Azione 1]; dopo che ebbe colpito, avrebbe alzato il braccio sinistro al di sopra della propria testa e lo avrebbe abbassato con molta forza atto a colpire con lo spiedo la spalla della sua insegnante [Slot Azione 2].