[QdV]La Grande Retata - Il Mercato

Missione per Ayuuki, Maki, Akikazu e Asami

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  1. **Kat**
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    VI ~ Aralia Distribuzioni: Le indagini


    L

    a Fuyutsuki riuscì ad avvicinarsi alla coppia di fattorini che stava caricando alcune casse di bottiglie vuote. O almeno questo doveva essere la loro principale occupazione. Ma fin da subito, partendo dal loro aspetto piuttosto lugubre e poco raccomandabile, era sorto in lei il sospetto che “Aralia Distribuzioni” non era solo una compagnia di carico-trasporto merci, ma qualcosa di più. Forse la stessa Kara-san recitava un copione per poter favorire il contrabbando di merci nella sua pagoda. Il Capo-Team della giovane squadra di Genin aveva preferito dividere in due il gruppo per accelerare le ricerche, ed aveva lasciato Maki-kun alle prese con la venditrice di Alcool.
    Quindi la ragazza soffermò tutta la sua attenzione verso i due uomini che trasportavano alcune casse. Ora che aveva quasi azzerato le distanze, avvicinandosi con un pretesto piuttosto plausibile, poteva notare alcuni dettagli. Il lavoro dei due Facchini era meticoloso e ben organizzato. Non portavano via le varie casse alla rinfusa, senza un particolare ordine. Dietro quell’aspetto trasandato e sinistro c’erano due uomini che stavano compiendo qualcosa di losco sotto ai suoi occhi. La Fuyutsuki doveva decifrare la situazione, andare oltre alle apparenze.
    La forza che impiegavano per sollevare le casse non era sempre la stessa. E non tutte le casse erano “piene”, come aveva ipotizzato prima di avvicinarsi maggiormente al misterioso duo. C’era uno schema che stavano seguendo, probabilmente per eludere i controlli di Konoha e garantire la salvaguardia della merce di contrabbando. Non potevano riempire tutte le casse allo stesso modo, altrimenti rischiavano di farsi scoprire prima del previsto. Quindi ora toccava alla Kunoichi della Foglia essere più furba del loro stratagemma. Provò a contare il numero di casse presenti. Visto che entrambi gli uomini avevano una muscolatura simile, o almeno così sembrava, tentò di tenere il conto delle casse che richiedevano più forza fisica delle altre. Osservava con attenzione i loro muscoli che si contraevano, il modo con cui afferravano le casse ed il movimento che utilizzavano per sollevarle. Erano tutti segni inconfutabili per riconoscere quelle “piene” e quelle “vuote”. Provò a contare le casse di contrabbando, intervallate da quelle meno pesanti, per stabilire il rapporto tra esse ed il ritmo di carico-scarico. Era una procedura lenta e meticolosa, non si concesse nemmeno un attimo di pausa o distrazione. Infatti nemmeno si accorse che Maki-kun era già nei guai. I suoi sensi[Percezione 9] erano concentrati sui facchini e le casse.
    Fu uno dei due uomini, quello dai capelli corti, ad avvertite la spaventata e succube sorellina di Maki-kun l’alcolizzato che il ragazzo era stato sollevato da Kana-san con un’inaudita forza. Una forza muscolare che non poteva avere una semplice venditrice di Alcolici, una cittadina qualunque. In quel momento la Fuyutsuki capì di aver fatto centro. Entrare in contatto con i sospettati che erano stati confermati dalla lettura mentale era stata una mossa scaltra, ma in quel momento non poteva prestare soccorso a Maki-kun e rovinare l’intera copertura. Confidava in quel biondino pieno di risorse. Era uno stupido, parlava troppo e beveva come se non ci fosse un domani, ma era certa che nascondesse qualche capacità utile alla missione. Sperava solo che non perdesse la calma e rovinasse tutto.
    - Onii-Baka! - Rispose con un’offesa gratuita per l’alcolizzato di Konoha. Fece spallucce. Non intervenne. - Si mette sempre nei guai! Ma.. ma… - Abbassò leggermente lo sguardo, come il tono della voce. Inscenò un improvviso malessere o disagio che percorse il suo viso. Era solo una ragazza combattuta tra il suo fittizio terrore che nutriva per il fratello ed l’unica opportunità che dopo anni d’ingiustizie le era capitata per poter liberarsi della “protezione” di quel viscido parente. Era in bilico, o almeno sembrava di esserlo. In realtà dentro di sé c’era davvero un conflitto interiore. Andare a salvare Maki-kun o restare ad indagare sulle casse di contrabbando? Ma non appena ripensò alle sue mani che palpavano le sue forme femminili, preferì lasciarlo al suo destino. Anzi se Kana-san lo avrebbe un po’ picchiato non poteva fargli che bene. - … Voglio una mia opportunità. Una salvezza.. solo per me. - Sperò di essere convincente. Anche perché non poteva far saltare l’intera copertura. Scosse leggermente la testa, trattenendo false lacrime. Le bastava davvero poco per farsi venire le lacrime agli occhi. Non era un’attrice. Ma bastava ripensare al tradimento di sua sorella maggiore ed al disonore dell’intero Clan per far comparire un barlume di malessere e sofferenza sul suo volto.
    Alla Fuyutsuki non era sfuggita la faccia allarmata dell’altro uomo. Non era diretta né alle sue lacrime trattenute o alla difficile situazione in cui si trovava Maki-kun. Semplicemente stava verificando che la cassa che le era stata indicata non fosse “piena”. A quanto pare non era l’unica che stava contando le casse. La Kunoichi non ebbe alcun dubbio quando si avvicinò alla cassa. Sicuramente conteneva bottiglie vuote. Provò a spostarla un po’. Ed avvertì fin da subito il rumore delle bottiglie vuote. La sua era solo una tenue prova per poter dare l’impressione di essere la stessa sorellina succube ed intimorita da anni di soprusi dal fratello maggiore. - Oh.. sembra più pesante di quanto pensassi! - Ammise con un lieve sorriso. - Ma ho già fatto una lavoro simile.. sapete? Raccoglievo il grano nei campi e la frutta nei frutteti a Nord di Konoha. - Abbozzò un innocente sorriso. - Alcune ceste erano davvero pesanti! - Quindi questa volta piegò leggermente le gambe e chinandosi sulle ginocchia cercò di afferrare la cassa. La sollevò per alcuni centimetri ed iniziò a portarla dove i due energumeni le avrebbero indicato. Il suo viso si contorse dallo sforzo, senza esagerare. E fece più di una pausa. - Tranquilli… ci riesco da sola! - Proferì con un filo di voce non appena iniziò ad asciugarsi alcune goccioline di sudore sulla fronte. Non era sicuramente il risultato dello sforzo fisico appena compiuto, ma pura tensione. Era stata abbastanza convincente?
    - Dove trasporteremo tutte queste casse? - Chiese con un filo di voce. Intanto approfittò della situazione per poter osservare meglio il posto in cui i due fattorini stavano accatastando le casse da portare via o caricare nella Pagoda. Provò ad osservare la loro disposizione ed il modo con cui venivano adagiate. Forse stavano mettendo da parte le casse “piene” da quelle vuote? La Fuyutsuki provò ad osservare tutto con particolare attenzione. Ogni dettaglio poteva essere cruciale per risolvere il caso.
    Abbozzò un lieve sorriso sul suo volto in direzione dei due facchini. - Posso avere anche io una divisa come quella che indossate? Ormai faccio parte anche io di Aralia Distribuzioni! - Proferì con la tipica genuinità di una ragazzina della sua età. Lo sguardo cristallino si spostò sulle casacche con il marchio della ditta di distribuzioni. Cercò di acquisire quanti più dettagli possibili, anche dall’aspetto dei due uomini. Tra cicatrici, tatuaggi ed aspetto trasandato non sembravano semplici fattorini. - Lavorate da molto tempo per l’Aralia? Vi pagano bene? - Chiese con sorriso che mostrava finta ingenuità. - Dove si trova la vostra Sede? Forse dovrei parlare con il vostro Capo per poter entrare a far parte della compagnia. Di solito non funziona così? - Innocenti domande, ben mirate a comprendere meglio la scala gerarchica e le dinamiche all’interno della pseudo-associazione criminale.


     
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28 replies since 9/4/2016, 08:25   494 views
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