[QdV]La Grande Retata - L'Albergo

Missione per Atasuke, Kyomi e Kazuki

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  1. Yusnaan
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    La grande retata

    Infiltrazione


    Parlato Kiyomi
    Parlato Atasuke

    Una volta usciti dal palazzo amministrativo, la squadra cominciò rapidamente a muoversi in direzione delle mura dove si trovava l'albergo, saltando di tetto in tetto come ordinato da Atasuke. La conoscenza con Kiyomi non era di certo stata delle migliori e fu piuttosto chiaro dai suoi modi che non la sopportasse granchè, ma almeno si poteva dire che la cosa era reciproca.
    "Polso ferreo. Questo è ciò che puoi aspettarti da me. Puoi aspettarti che vedrò di tenervi in vita e che non vi lascerò indietro se non mi darete motivo di farlo e puoi aspettarti che non accetto fallimenti." Questa era stata la risposta del ninja alla domanda della ragazza, che già a quel punto si chiese cosa avesse fatto per finire in squadra con un simile noioso e serioso soggetto. A lei spettava l'obbligo di condividere le sue conoscenze per poter collaborare al meglio, ma non era tenuta a sapere quelle degli altri? Cominciamo bene.
    Almeno, un minimo di informazioni gliele diede subito dopo, mettendola al corrente della sua posizione di Uchiha, guardiano e Doshu della Karyuuken, che le fece inquadrare molto vagamente con che tipo di combattente fosse in missione.

    Il viaggio non durò molto a lungo, e una volta arrivati sul posto Atasuke cominciò a dare disposizioni alla squadra, iniziando a mandare in perlustrazione i suoi 3 sottoposti e dire ai restanti due ninja che avrebbero dovuto infiltrarsi sotto copertura.
    Voglio sperare che entrambi siate in grado di eseguire la tecnica della trasformazione...
    Ehm, veramente no. Non conosco quella tecnica, non l'ho mai imparata. Disse molto semplicemente, non preoccupandosi che fosse una cosa importante o meno. Purtroppo Atasuke doveva fare i conti con una kunoichi che era diventata tale per ben altri fini che riguardassero la carriera, quindi non c'era da stupirsi che non avesse cominciato con le basi che tutti si aspettano. Se c'era una cosa di cui Kiyomi andava fiera era il suo aspetto ed agli inizi della sua vita da studentessa si rifiutò categoricamente di apprendere una tecnica per cambiarlo.
    In fondo, però, non si preoccupò più di tanto, cominciando poi ad occultare la placchetta con il simbolo di Konoha ed il kaiken sotto il suo abito blu, passando invece all'Uchiha la sua grande spada, così che avrebbe potuto sigillarla in un rotolo. Purtroppo non potevano permettersi di essere scoperti, quindi dopo che questi ebbe finito di far sparire le armi, gli porse anche i suoi due sai, fin troppo evidenti e difficili da nascondere sotto il suo leggero vestito. Ah, potresti tenermi anche questi? Penso che dovrebbero andarci sotto il mantello, non mi va di separarmi anche da questi. Di sicuro non era ancora un esperta di combattimenti, quindi vedersi togliere le poche armi che sapeva usare, non le piaceva particolarmente, quindi se il ninja avesse accettato a non rinchiuderli in un rotolo come l'arma precedente, si sarebbe sentita già leggermente più sicura.
    Subito dopo, il chunin li informò del modo in cui avrebbero dovuto agire, fingendosi una ricca famiglia di mercanti per poter accedere all'albergo senza destare sospetti, così da poter lavorare in incognito per raccogliere le informazioni che cercavano. Niente di più facile che una sana interpretazione per Kiyomi, e anche se non provava molta simpatia per i suoi 2 compagni di squadra, trovò molto allettante il fatto di doversi fingere la moglie di Atasuke, per un motivo che avrebbe presto scoperto molto presto.
    Nessun problema, mi inventerò qualcosa. rispose alle parole dello shinobi quando questi disse che avrebbero dovuto fare le persone bizzarre, con un sorrisetto che andava dal divertito al malizioso. Dato che lei non ebbe altre domande da aggiungere, si sarebbe potuto benissimo cominciare la sceneggiata, quindi dopo che anche il ragazzino avesse detto la sua, si avviò all'hotel seguendo Atasuke e camminandogli accanto, sulla destra.

    L'albergo non era assolutamente male, dando già dall'esterno di essere particolarmente elegante, oltre che enorme, tuttavia Kiyomi non vi aveva mai soggiornato, non essendo stata molte volte a Konoha prima di trasferirsi definitivamente lì ed essendoci rimasta ogni volta per poco tempo, alloggiando in alberghi situati più al centro del villaggio.
    Essendosi sempre definita una grande artista, aveva affinato nel corso degli anni le sue doti recitative, prendendo anche delle lezioni che la fecero arrivare al punto da riuscire ad interpretare ruoli molto diversi, aveva già deciso che tipo di personaggio sarebbe stato, calandosi completamente in esso e cominciando a ragionare come tale.
    Camminò con una postura impeccabile, col mento alto a col ventaglio chiuso in una mano, avanzando elegantemente verso l'ingresso dell'albergo senza farsi distogliere dal lusso del posto, e una volta entrati, si fermò sull'uscio come fece anche il fittizio marito, guardandosi intorno con aria fredda e superba da vera signora snob. Un luogo apparentemente molto ben tenuto e di una certa classe, ma niente poteva di certo essere all'altezza di una donna di un simile rango. Un attimo dopo, però, il suo maritino già era sparito, dirigendosi velocemente verso il bancone e lasciando lei sull'uscio, e fu in quel momento che decise di sfruttare l'occasione per tirar fuori la vera interpretazione del suo personaggio, alzando la voce a tal punto da essere ben udibile da chiunque in quell'enorme atrio e parlando con la bocca molto aperta per farne uscire un suono alquanto sguaiato e indecente.
    AMO'! E CHE CAZZO. E aspettami, no?
    Modi e parole che non si addicevano per niente ad una donna apparentemente di classe come quella, ma se Atasuke voleva l'eccentricità e la bizzarria, l'avrebbe avuta. In quel momento avrebbe voluto ridere, ma la sua espressione era totalmente seria, come solo un attrice professionista sapeva fare, quindi doopo quella prima figura con cui si presentò allo staff dell'albergo, camminò verso il suo consorte, spingendo il "suo bambino" avanti anche se avesse già cominciato a camminare per conto suo, dicendogli poi a denti stretti... Guarda, statte fermo e non me fa fa figure demmerda che te tiro un malrovescio che te blocca la crescita.
    Dopo aver buttato in avanti il giovane studente, lo piazzò davanti al bancone restando sempre nel personaggio, quindi non con estrema leggerezza, e rivolgendosi poi al receptionist con una finta raffinatezza sfoggiando un bel sorriso, dopo che Atasuke finì di parlare.
    Ditemi che in questo villaggio dimenticato dagli dei avete una stanza per me e la mia famiglia! Sono stanco di girare a quest'ora della notte per trovare qualcosa di decente che non sia una stamberga abitata da ratti!
    Si, possibilmente con letti separati, se possibile. Così sto fracicone de mi marito impara a guardare le altre donne. Ah, e possibilmente avrei la bisognanza di 4 tappi. Due per le orecchie e due per il naso, perchè de notte me spara certe bombe che ce ponno disinfestà 'na fattoria.
    Quando si dice la classe...
     
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48 replies since 9/4/2016, 08:42   701 views
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