I Semi della Rinascita

Corso delle basi per Davi.Seeker e King Of Strong Style

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  1. King Of Strong Style
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    Mentre aspettava la chiamata della segretaria un altro ragazzo arrivò nell'ufficio, era giovane, probabilmente non aveva neanche raggiunto la maggiore età. Dopo il suo arrivo la segretaria tornò da noi e ci condusse nella stanza dove si trovava il nostro committente.
    La stanza aveva una atmosfera calma e rilassata, una leggera luce data dai bracieri illuminava quel luogo che sembrava tutto tranne che un ufficio. Nella stanza erano visibili una moltitudine di pergamene e scartoffie varie, probabilmente affari del Villaggio.
    Intanto l'odore di incenso saliva nelle narici di Sendoh e iniziò ad entrargli in testa, non gli piacevano quegli odori o più semplicemente non era abituato a sentirli. Ed ecco che dalla scrivania centrale si alzò un ragazzo che tutto sembrava tranne che un Ninja, probabilmente la cosa era dovuta al vestiario che indossava. Tutte quelle cose facevano sembrare quel luogo un vero monastero, non c'era niente di un ufficio standard e questo provocò la curiosità di Sendoh verso la figura che iniziò a spiegargli a grandi linee l'obiettivo della loro chiamata.
    Il gigante si limitò ad ascoltare le parole di Haruki, e capii che questa missione era importante per il Villaggio. A lui bastava sapere quello. Avrebbe perso volentieri la vita pur di migliorare la situazione degli abitanti. Non gli serviva nient altro e appena il monaco fini di parlare fece un cenno positivo con la testa.

    Mio signore darò la mia stessa vita per il bene del Villaggio, mi consideri solo un suo strumento per raggiungere uno scopo maggiore. Il deserto non rappresenterà nessun pericolo e chiunque oserà intralciarci verrà falciato e privato della propria esistenza, che sia umano o naturale niente si frapporrà tra noi e il nostro obiettivo.

    E porto il pugno all'altezza del cuore per poi inchinarsi leggermente verso di lui. Questi atteggiamenti cosi remissivi erano in netto contrasto con il suo aspetto, ma aveva riconosciuto nella missione un modo per proseguire l'obbiettivo che si era prefissato da quando la sua mente ha ricordi.
    Dopo quella breve risposta si diresse all'ingresso con il suo compagno e si sedette a terra poggiando come sempre le spalle al muro.

    Anche se sembri un ragazzino non ti farò nessuna paternale, se sei qui è perchè hai le abilità per renderti utile. Il mio nome è Kaede Sendoh, ma puoi chiamarmi come meglio credi, alla fine il nome non è importante. Non sono tuo amico e forse mai lo sarò ma in questo frangente darò la mia stessa vita pur di proteggere te il monaco e la missione in generale. Il nostro solo obbiettivo è quello e nient'altro. La nostra vita è a disposizione degli abitanti del Villaggio. E se per un malaugurato caso io dovessi diventare un peso non esitare a togliermi la vita.....perchè io farei lo stesso con te.

    Kaede fu diretto e distaccato, non voleva coinvolgimenti emotivi, non voleva legarsi a nessuno ma avrebbe collaborato con tutto se stesso con entrambi i Ninja. Ma capii che quell'atteggiamento non sarebbe stato il più congeniale per la missione, doveva mettere da parte il suo carattere solitario per creare un atmosfera più serena. La sopravvivenza di un Team dipende anche da questo, cosi decise di aggiustare il tiro e parlò di nuovo al ragazzo.

    ....comunque qual'è il tuo nome ? E cosa ti ha spinto ad accettare questa missione ?

    Non era capace a fare questo tipo di discussioni e si vedeva lontano un miglio,ma si stava sforzando di essere "amichevole", anche se i risultati sembravano scarseggiare.
     
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24 replies since 23/4/2016, 12:09   542 views
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