I Semi della Rinascita

Corso delle basi per Davi.Seeker e King Of Strong Style

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  1. F Freddy 11
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    Fumihiko girovagava per il villaggio di Suna, in cerca di un lavoro o qualunque cosa gli sarebbe potuta essere utile; non aveva nessun amico, ma ormai la gente sapeva di poter contare su di lui quando aveva bisogno di qualcosa; e Fumihiko non chiedeva altro: fiducia, che avrebbe poi portato ad un guadagno personale. C'era anche chi gli regalava qualcosa, probabilmente per pietà, un ragazzo di 13 anni che viveva da solo e senza una casa; ma a Fumihiko non importava affatto l'opinione altrui, la sua era l'unica che contava.
    In quel momento era alla ricerca di un posto in cui dormire, per questo si era recato in una locanda dove era ormai diventato famoso.
    Hey, ragazzo, abbiamo un lavoretto ed una stanza libera per te, se ci stai!
    Fumihiko detestava chiedere qualcosa a qualcun altro, anche se spesso era stato costretto a farlo; per questo fu soddisfatto quando al locandiere era bastato solo vederlo per rivolgersi a lui.
    Sai che sono in grado di fare qualunque cosa, al giusto prezzo.
    Probabilmente non era vero, ma Fumihiko lo credeva veramente, doveva crederci veramente, perché se non l'avesse fatto lui non l'avrebbe fatto nessun altro.
    Non pensi mai di essere un tantino troppo sicuro di te, ragazzo?! Ma finché continui a fare quello che ti chiedo, sei libero di fare quello che vuoi.
    A Fumihiko piaceva quel tipo, o meglio, il modo di fare di quel tipo, al contrario di molte altre persone che si preoccupavano per lui o lo compativano, il locandiere dava retta solamente alle azioni. Anche per questo circa una notte su due Fumihiko si ritrovava a dormire lì.
    Non è un lavoro difficile, devi solamente consegnare questo affare a Hiroyuki, del mercato; suppongo tu lo conosca già.
    Detto questo gli consegnò quell' "affare", che Fumihiko ricordò di aver già visto; i suoi genitori erano mercanti, e Fumihiko ricordava sua madre che gli mostrava quell'oggetto e gli raccontava la sua storia. Ma adesso sua madre era morta, e ricordare il passato serviva solamente a farlo esitare.
    Consideralo già fatto.
    Disse Fumihiko al locandiere prima di avviarsi verso il mercato.
    Stava cominciando a fare buio, ma Fumihiko non era spaventato: lui era uno shinobi, e presto sarebbe diventato il migliore shinobi che Suna e il mondo ninja avessero mai visto; shinobi voleva dire aiutare la gente, ma voleva anche dire fama e gloria, e soprattutto, voleva dire dimostrare il proprio valore.

    Stava sorgendo il sole quando Fumihiko si risvegliò; la sera prima aveva svolto quella commissione ed aveva trovato il suo posto nella locanda, dove, prima di addormentarsi, aveva letto un volume, proprio come ogni sera; perché Fumihiko doveva diventare perfetto, e non poteva affidarsi solamente alla sua forza ed alle sue conoscenze ninja, doveva temprare anche la mente.
    Si alzò dal letto e trovò una lettera davanti alla sua porta, e Fumihiko pensò subito che la dovesse aver lasciata il locandiere; così si diede una sciacquata per svegliarsi completamente ed afferrò quella lettera. Una lettera sigillata; non poteva essere del locandiere.
    Fumihiko la aprì con una certa apprensione, e rimase per qualche secondo basito dopo aver letto quelle parole: era stato invitato al palazzo del Kazekage alle 10.30 di quella mattina, da un consigliere di nome Haruki Miyazawa, di certo una persona importante. Non era qualcosa che capitava tutti i giorni e Fumihiko sperò che qualcuno avesse finalmente riconosciuto le sue capacità.
    No, io non devo sperare niente, so bene quello che sono in grado di fare e non ho bisogno del riconoscimento di nessuno!
    Fumihiko non si sarebbe mai affidato a nessuno, ma, in realtà, sperava che un giorno gli altri si potessero affidare a lui, e lui non le avrebbe deluse; erano pensieri che non ammetteva neanche a sé stesso, ma forse quella convocazione poteva essere un primo passo.
    Fumihiko uscì dalla locanda, e in attesa che l'orologio segnasse le dieci del mattino passò il tempo lanciando shuriken contro un bersaglio da lui disegnato su un muro, per allenarsi e scaricare la tensione; ogni mattina infatti Fumihiko si allenava, a lanciare gli shuriken, a fare i sigilli, o a combattere in un corpo a corpo, in modo da poter sempre migliorare.
    Finalmente le dieci arrivarono, e Fumihiko si avviò verso il palazzo del Kazekage;ci era passato più volte davanti ma non era mai entrato, ma niente era in grado di stupirlo più di tanto, per questo il suo sguardo rimase inespressivo come sempre.
    Fumihiko trovò ad accoglierlo una ragazza dai capelli rosa, probabilmente incaricata di farlo; solitamente Fumihiko sarebbe rimasto in silenzio, ma incredibilmente l'impazienza e la curiosità superarono l'orgoglio.
    Sono qui perché ho ricevuto una lettera dal consigliere cittadino, Haruki Miyazawa, come penso già sappia; vorrei sapere il motivo di questa convocazione e quando potrò incontrarlo.
    Fumihiko rimase in attesa della risposta, continuando a fissare la ragazza coi suoi impassibili occhi grigi.
     
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24 replies since 23/4/2016, 12:09   542 views
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