Colpo Grasso a Konohagakure

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    L'Akimichi introdusse Shin alla soave fanciulla che li aveva serviti poco prima. Onorato di fare la sua conoscenza. lo studente chinò lievemente il capo in segno di rispetto prima di proseguire Mi sembra di capire che Itaru sia un cliente...affezionato. aveva cercato la parola più appropriata, ma quella era l'unica che gli veniva in mente. Si girò a sorridere al compagno e poi si rivolse nuovamente alla giovane Ayume Ma da oggi potrei diventarlo anch'io! Tutto qui è delizioso. E sorrise nuovamente, questa volta all'indirizzo della ragazza. Solo allora gli sovvenne che la frase poteva essere interpetata con ambiguità e riprese a parlare con foga per coprire quanto aveva appena detto. Il ramen, il ramen era delizioso! Oh e anche la torta che ha portato al mio amico ha proprio un'aria deliziosa... e il posto è veramente tranquillo, lontano dal chiasso e... delizioso insomma! A quel punto si bloccò imbarazzato, fissando il tavolo, mentre le orecchie arrossivano lievemente. Idiota, ma ti sembra il modo di iniziare una conversazione? Rialzò lo sguardo solo quando udì la risatina che la ragazza cercava di mascherare con una mano davanti alla bocca. Ti ringrazio il cuore di Shin perse un colpo notando che era passata al tu Mio padre sarà felice di sapere che siamo...deliziosi. Per quanto fosse percepibile una bonaria ironia, lo studente rimase affascinato da come la cameriera succhiuse gli occhi pronunciando quelle parole e si perse ad osservarla con attenzione. I tratti del viso erano estremamente armoniosi e la ciocca di capelli corvini che faceva capolino dalla cuffietta faceva risaltare la carnagione candida. Di cosa potrei parlarle per farla rimanere qui un altro po'? Di certo non la posso invitare a bere qualcosa con noi visto che sta lavorando, magari potrei... Mille idee si affastellavano nella mente di Shin. Non aveva nessuna esperienza nel parlare con una ragazza che reputava valesse la pena di conoscere meglio perché fino ad allora aveva avuto solo amici maschi. E pochi anche di quelli. Gli unici rappresentanti del sesso opposto con cui aveva avuto rapporti negli ultimi anni erano la madre e la sorella minore, ma non erano per niente di aiuto in quel caso. E fu così che perse l'attimo. Richiamata da alcuni clienti alcuni tavoli più in là, Ayume si scusò e fece per andarsene. Tuttavia, dopo aver fatto pochi passi, si voltò nuovamente verso Itaru. Il tuo amico è simpatico, tornate a trovarci presto! A quel punto, salutando con la mano libera, si allontanò rapida.
    Se da una parte era un peccato che se ne fosse già andata, pensò Shin, dall'altra era sollevato: avrebbe avuto più tempo per escogitare qualcosa. Beh, è andata bene come primo approccio direi. La frase, detta sospirando tra sé e sé, era comunque udibile al compagno. Come risvegliandosi da un sogno, Shin si scosse e fissò l'Akimichi. Stavo quasi dimenticando perché eravamo qui. Potremmo fare un sopraluogo preliminare per raccogliere le informazioni che ci mancano e delimitare l'area. Come te la cavi con la tecnica della trasformazione? Ovviamente nessuno conosceva il loro viso, essendo degli anonimi studenti, e sarebbe stato sufficente un banale travestimento. Tuttavia Itaru avrebbe dato troppo nell'occhio visto la mole, soprattutto considerando che non ci sarebbe stata una gran folla tra la quale confondersi. E poi ho bisogno di una passeggiata per digerire, quindi propongo di muoverci. Per non sfigurare davanti al suo nuovo amico si era ingozzato e ora sentiva una leggera pressione sullo stomaco. Sinceramente, dubitava la sentisse anche l'Akimichi, ma quattro passi intorno ai vecchi magazzini in pieno giorno non sarebbero parsi troppo sospetti, se avessero assunto le sembianze di due operai della zona.
    I due studenti si alzarono, pagando il dovuto. Shin ebbe la sensazione che il cuoco lo stesse squadrando, come se stesse cercando di capire se poteva rappresentare una minaccia, ma non riusciva a comprendere il perché avrebbe dovuto farlo. Me lo sarò immaginato, da quando abbiamo seguito il corso di pedinamento in Accademia sono diventato paranoico. Allontanandosi dal chiosco cercò un'ultima volta con lo sguardo Ayume, ma doveva essere rientrata per riconsegnare i piatti vuoti o portare fuori quelli pieni. Peccato... Beh, se la missione andrà bene so dove venire a festeggiare! Da quel momento cercò di scacciare la soave immagine della ragazza dai suoi penseri. Nessuna distrazione quando si era in missione, lo ripetevano sempre i sensei dell'Accademia. Eppure quei capelli corvini...
     
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