Ninja Business

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  1. Sasori Uchiha
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    Nero



    Da quel mondo di tenebre a mano a mano, tutti i sensi fecero ritorno a loro, posto, rivelando all'ignaro shinobi di non essere affatto in un centro benessere. Era vincolato su un tavolo, senza possibilità di muoversi. Ma il suo era ancora un mondo oscuro.
    L'oscurità gli era diventata amica, nei vari giorni di degenza. Il suo "custode" aveva dei modi assai strani di rivelare la sua gioia nel vedere che il suo assistito non era ancora passato al creatore.


    Ma mi devi per forza accarezzare, lurido viscido ?!



    Era una sensazione davvero inquietante e poco piacevole, ma per il momento non poteva fare altrimenti, doveva subire quella situazione, cercando di ottenere il più informazioni possibile. Quindi alla domanda dell'uomo rispose con un semplice:


    Do-Dove mi trovo ? Chi sei ? Rubato ? Cosa mi hanno rubato ? Perchè qui è così buio ?



    Fu in quel frangente che l'uomo per poco, non rivelò al ragazzo dove si trovasse. Aveva ancora le idee confuse, probabilmente a causa dei farmaci, che gli avevano somministrato per evitare che creasse problemi. Una vaga idea di dove si trovasse era ancora in lui, al momento assopita, ma al suono di quel "Ku..." non ci volle poi molto a far rimembrare al ragazzo come fosse finita in quella situazione. Mentre i ricordi scorrevano di fronte a lui in quel caldo, oscuro abisso in cui ancora la sua vista vagava, sentì una voce femminile, ferma.


    Taci, Fuyuki!



    Al contrario del suo viscido guardiano, la donna aveva una personalità molto più forte. Se non fosse stato per l'astuzia della donna, probabilmente il suo "custode" avrebbe rivelato la loro posizione, anche se in realtà qualcosa si era smosso nella mente del ragazzo. Quasi certamente la donna era una professionista al contrario del suo amico lì di fianco. La ragazza portava i pantaloni lì dentro, poco ma sicuro.


    Ci mancava anche questa



    La donna continuò senza troppo girarci intorno. L'uomo chiese scusa e si dileguò con la coda fra le gambe. In un certo senso le piaceva il suo modo di fare:


    Ora va', lasciaci soli! Ascoltami bene, perché non ho intenzione di ripetermi. Questo luogo non è come il mondo a cui sei abituato. Qui non hai nessun nome, non hai una famiglia e non hai una ragione per cui vivere. Avrebbe fatto una breve pausa, per poi ricominciare. Qui non sei nessuno. Tanto meno senza quei tuoi preziosi occhi rossi. Quindi, prima che ti faccia strane idee, devi avere ben chiara una cosa: prova a scappare o fare qualsiasi altra cosa che non sia obbedire e non esiterò a piantarti un pugnale nel petto. Ora sei ancora troppo debole, ma presto avremo bisogno di informazioni, quindi riposa e preparati a rispondere a tutte le domande che ti verranno poste.



    Se pensava di mettere paura al ragazzo, si sbagliava di grosso, non era la prima volta che finiva in quella condizione. Quelle parole erano quasi diventate un cliche. Non si mise a ridere giusto per evitare di cadere dalla padella nella brace. Si attese al suo ruolo di falso cosciente. Non mosse un muscolo della faccia. In chiaro segno di silenzio assenso. Sarebbe stato poco intelligente inimicarsi la signorina,soprattutto nelle sue condizioni non gli restava che attendere. Attendere ancora una volta. Per fortuna l'oscurità lo aveva accolto e coccolato e gli avrebbe tenuto compagnia. Non si sa ancora per quanto tempo.


    Informazioni...chissà a cosa allude....forse una chiacchierata in effetti non sarà poi una cattiva idea...



    Non replicò alla richiesta della ragazza che rapidamente sparì lasciando Sasori nel suo riposo. Nelle sue tenebre. Aveva bisogno di riprendere energie. Aveva bisogno che il cervello riprendesse le proprie funzioni e che fosse pronto sia da un punto di vista fisico che mentale. Le sue sinapsi celebrali doveva svegliarsi dal torpore ed essere pronto per la "chiacchierata".
     
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21 replies since 25/4/2016, 13:22   331 views
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