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  1. Sasori Uchiha
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    Il nero assoluto



    Evidentemente quell'uomo aveva avuto una brutta giornata. Di certo non poteva definirlo amichevole. Ma ad ogni modo stava soltanto svolgendo il suo lavoro, pressato forse da quella donna, che si era dimostrata dura ed autoritaria. La posizione di Sasori non era delle più comode sicuramente, ma fino ad ora era stato trattato in maniera più che dignitosa. Gli indugi erano stati pressocchè abbandonati per un interrogatorio che sarebbe dovuto essere rapido, ma nelle condizioni di Sasori, era necessario forse un po' di pazienza. In fondo era rimasto in uno stato di incoscienza molto a lungo. I ricordi potevano essere annebbiati, oppure parzialmente andati perduti. Nessuno poteva dire con certezza, quanto il ragazzo si ricordasse effettivamente. Quell'uomo era solo in grado di sedare il povero Uchiha, senza curarsi di ristabilirne appieno le sue capacità cognitive.
    Anche quell'uomo sapeva quanto potesse essere pericoloso diciamo nel pieno del suo potenziale, che per ragioni di sicurezza avevano deciso di sedare abbandonandolo ad un regno oscuro. Non era stata in fondo una esperienza poi così devastante, ma di certo non era più lo stesso di quando era partito dal villaggio tanto tempo prima, insieme ai suoi compagni di allora, Atasuke e Shizuka. Un processo naturale, senza ombra di dubbio. Quindi quell'uomo doveva avere pazienza.


    Come buongiorno direi che non c'è male



    Ma quell'uomo di pazienza, ne aveva poca, visto il tempo che il suo superiore, gli aveva concesso per condurre l'interrogatorio. Visto che stava iniziando a sbraitare, su quanto la situazione di Sasori fosse compromessa. Di come nessuno sarebbe arrivato per soccorrerlo e di quanto tanto meno nessuno sapesse dove si trovava. In cuor suo confidava, che Atasuke e/o Shizuka arrivasse per tirarlo fuori da lì o meglio per creare una situazione nettamente favorevole per la sua fuga. Ma quell'uomo non poteva saperlo. All'improvviso si sentì tirare per i capelli, provando pieno dolore per i suoi trascorsi passati e presenti lì dentro.


    Con i sieri devo ammettere però che ci sanno fare



    Un particolare, però lo notò, era ancora nel buio assoluto. Avvertiva tutti i sensi ma uno era completamente andato, proprio quello più importante la vista. Ma disperarsi, non era sicuramente nelle intenzioni del ragazzo. Soprattutto non voleva dare soddisfazione a quello che l'aveva ridotto in quelle condizioni. Mantenere la calma era un imperativo assoluto. Anche se al momento provava una frustrazione nel non poter rendersi conto di dove si trovava e di che volti avessero le persone che aveva di fronte. Ma tenne a mente, che qualora riuscisse a recuperare la vista, quelle facce non se le sarebbe dimenticate così facilmente e probabilmente sarebbero state trattate con assoluto riguardo. In fondo l'avevano pur sempre salvato da una condizione critica. In qualche maniera l'avevano graziato. Forse l'avrebbero tenuto in vita, fino a che non avrebbe rivelato loro il motivo della sua presenza ai confini del villaggio, o forse l'avrebbero tenuto in quelle condizioni per sempre, solo per il semplice gusto di farlo. In fondo ne sapeva ancora pochissimo di quello che stava dall'altro lato della barricata, quella della luce.


    Devo sapere di più



    Era necessario instaurare un rapporto di fiducia tra colui che conduce l'interrogatorio e l'interrogato. Altrimenti non se ne verrà mai fuori. In questo modo forse Sasori avrebbe guadagnato il tempo che gli serviva per conoscere un minimo il suo salvatore e cercare di capire, cosa effettivamente volesse sapere. Perchè se continuava a fare le stesse domande come un disco rotto, non avrebbe poi cavate molte altre informazioni. Doveva capire come portarlo su un terreno a lui più conveniente. Quindi rispose in maniera tranquilla e serena, senza essere in alcun modo ostile.


    Non ti sto affatto prendendo per il culo. Come ti ho detto prima, eravamo lì per controllare i confini. Allo stato della missione a cui ero arrivato non ero a conoscenza di molti dettagli, eravamo partiti da poco. Poi l'oscurità avvolge tutto. Te l'ho detto eravamo un team di tre shinobi di Konoha, ok ? Inoltre se mi avete catturato, sapete con chi ero, quindi perchè volete saperlo da me, quando è una informazione che già sapete ? Perchè vi interessa così tanto saperlo ? Non ho visto molto, ero stato catturato alla sprovvista nel sonno, tra l'altro ero già bendato. Quindi che cosa avrei dovuto vedere?



    Mentre parlava, l'uomo disse che gli avrebbe piantato un kunai, dove un tempo c'erano i suoi amati occhi, se non avesse collaborato. Un nuovo particolare, si aggiungeva al puzzle in maniera abbastanza preoccupante, non era sotto l'effetto di una singolare, tecnica e neanche era stato bendato come supponeva. Non aveva più degli occhi con cui scrutare la realtà, o presunta tale. Semplicemente per lui esisteva solo un mondo oscuro. Fatto di suoni e sensazioni. Non era poi così male. Solo che era dannatamente complesso da interpretare. Non era abituato a quegli stimoli dall'esterno. Era abituato ad affidarsi alla sua vista. Non al tatto ed all'udito. Ma sicuramente questa esperienza, non poteva che fargli bene. C'è sempre un modo. Anche nelle condizioni peggiori. Il fatto di essere vivo e vegeto, già voleva significare qualcosa. Chiaro è che oramai non aveva più nulla da perdere. Anzi fremeva dalla voglia di sgranchirsi. Non osava immaginare da quanto tempo era in quelle posizioni scomode, relegato lì dentro.


    Beh, ridotto così non credo che servo poi a molto, eh ? Lo sai quello penso ? Che una volta ottenute le informazioni che vuoi sapere, ti liberai di me senza troppi problemi, quindi perchè devo fidarmi di te ? Chi mi garantisce che non andrai a cercare i miei compagni e magari catturare anche loro e riservargli lo stesso trattamento ? Rispondi anche alle mie di domande.

     
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21 replies since 25/4/2016, 13:22   331 views
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