Il Ventaglio Segreto:L'inaugurazione

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  1. Zakira
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    Una figura attraversava le varie strade di Konoha. Il suo passo era moderato per poi percorrere la strada principale di Konoha. La figura scansava, con naturale eleganza, le diverse persone che ostacolavano il suo cammino. La strada principale era costantemente affollata dai cittadini per la maggior parte della giornata, poichè erano presenti in quella zona della città diversi negozi. Alcune persone, al passaggio della figura, restavano immobili a fissarla. Forse per i suoi occhi dal colore così intenso, che attiravano gli sguardi di tutti i passanti. Oppure per il vestito indossato: un kimono da tessuto leggero e dal color indaco decorato da alcuni motivi floreali in bianco. Bianco era anche la fascia all’altezza del busto con un fiocco, nella parte posteriore del vestito, non troppo voluminoso. I capelli erano raccolti, ma le ciocche più corte erano libere restando sulla parte posteriore del collo. Gli occhi verde smeraldo erano contornati da un sottile strato di matita, mettendoli in risalto. Ancora alcuni passi e la persona si fermò a pochi passi da un locale, dove incontrò parecchie persone. Evidentemente tutti erano interessati a quel locale, dal nome “Il Ventaglio Segreto”, in fase d’inaugurazione. Ma cosa ci faceva Asami in quel posto?

    [Molti giorni prima]

    La ragazza Hoshiyama si recava ogni giorno in biblioteca. Questa volta però non era costretta da nessuno poichè ciò che stava studiando era collegato alla sua eventuale professione. Infatti la neo-genin si stava impegnando per diventare un ninja medico. Una volontà che crebbe negli anni dell’adolescenza fino a quel momento della sua vita. Non aveva intenzione di rinunciare ad un suo sogno. Per realizzarlo andò contro la volontà del padre, quando lui stesso aveva un futuro già stabilito per la diciottenne. Ma ormai erano parecchi mesi che la ragazza si trovava nella città di Konoha. Era appena diventata genin, ciò stava a significare che il percorso da compiere era ancora lungo. Ma per diventare medico ci voleva, soprattutto, fegato. Lo studio del corpo umano e i vari organi interni per una persona normale poteva causargli un forte senso di disgusto. Questo sentimento lo sperimentò anche Asami agli inizi dei suoi studi, ma pian piano riuscì ad accettarlo. Prima o poi avrebbe dovuto affrontare anche l’azione più temuta dagli aspiranti medici, cioè la prima operazione chirurgica. Però era ancora presto per pensare a quello e la ragazza dai capelli rossi si limitava a leggere i semplici libri di medicina. Proprio come quel giorno. Aveva preso alcuni manuali quella mattina, ma a malapena ne aveva letto uno. Uscì dalla biblioteca nel tardo pomeriggio, dopodichè decise si svagarsi facendo il giro della città…
    in realtà aveva perso la strada per ritornare a casa.
    Ma in quel giro scoprì nuove zone e strade della città. Fin quando arrivò in una zona tappezzata di volantini.

    §Ma dove sono finita?§

    Girava intorno per perlustrare la zona, ma tutte le strade sembravano simili tra di loro. Era una strada poco affollata, probabilmente per l’orario, e presentava alcuni negozi ai lati della strada. Come sempre si sentiva sempre gli occhi addosso, guardata con tanta curiosità dai passanti e alcuni bambini che giocavano. Fortunatamente quest’ultimi non si accorsero della sua presenza e, al suo passaggio, la ignorarono semplicemente. Lei invece ignorò, come tutte le altre volte, lo sguardo dei passanti e continuò la sua ricerca. Quando un giovane ragazzo comparve dalla sua visuale. Era l’occasione giusta per ritrovare la strada di casa.

    -Ehi! Ciao! Vorr…-

    Ma il ragazzo consegnò alla ragazza un depliant per poi focalizzarsi su altri cittadini che in quel momento stavano attraversando la strada. A quanto pare era molto impegnato, ma cosa stava distribuendo?

    §Mmm… Il Ventaglio Segreto...§

    Il volantino non era altro che una promozione di un locale appena aperto sulla strada principale di Konoha. Oltre al simbolo del locale, appunto un ventaglio, c’era anche l’immagine di shinobi abbastanza carino. Probabilmente era un locale per sole donne. Ma solo in un secondo momento si accorse dell’altra figura femminile, anche lei di bella presenza. Si avviò a casa tenendo in mano il volantino e guardandolo di tanto in tanto. Ma la pubblicità del locale continuò anche i gironi successivi. Ogni volta che la giovane donna percorreva le strade di Konoha, abitualmente tornava a casa con il solito volantino. Era quasi stufa di questa pubblicità ossessiva. Più che una pubblicità diventò, secondo il suo punto di vista, quasi come un obbligo. E Asami, quasi sempre, faceva il contrario di quello che gli veniva ordinato. Inoltre si ritrovò con 7 volantini conservati e pronti per essere buttati nella spazzatura. Aveva la nausea di quei volantini e non aveva intenzione di vederne più a casa. Così decise di non andarci e di raccontare l’assurda storia a suo zio che nel frattempo era appena tornato da fuori.

    -Ciao zio! Sai…-

    Ma ragazza fu interrotta da un foglio che il parente iniziò a sventolare davanti al suo volto. Aveva già visto quei colori e quelle due figure e non poteva credere ai suoi occhi. Di nuovo quel volantino.

    -Vedi Asami! Potresti andarci!-

    Ma aveva una buona scusa per non andarci. Quando si trasferì a Konoha, non portò i numerosi vestiti pregiati, che nella sua vecchia dimora occupavano tutti gli armadi della sua stanza. Come poteva andare andare a quell’inaugurazione senza un vestito elegante? Con tutta la calma, assunse un espressione serena e rispose all’uomo. Sapeva che in questo modo l’avrebbe scampata grossa.

    -Che peccato! Purtroppo non ho un vestito e...-

    -... Ed è proprio per questo motivo che ho avvisato tua madre… tra un pò dovrebbero arrivare tutti i vestiti…-

    A queste parole il volto della ragazza si pietrificò su espressione di terrore. Ad eccezione di un tic nervoso in corrispondenza dell’occhio sinistro. A quanto pare lo zio già sapeva, come la ragazza, dell’inaugurazione del nuovo locale. Aveva già programmato tutto e all’insaputa di Asami informò la madre del nuovo evento. Magari partecipava l’anziana donna. Ma come spiegava la presenza dell’avvenente figura femminile, ma soprattutto di quella maschile sul volantino? Nel frattempo alcuni colpi alla porta richiamarono l’attenzione dei due. Asami seguì l’imprenditore fino alla porta di casa, con le mani fra i capelli e imprecando a voce moderata. Quando aprì la porta quasi non gli venne un infarto. Davanti a se si trovava una donna sulla cinquantina o poco più. Indossava un lungo e semplice abito nero e un cappellino del medesimo colore. Il viso era contornato da numerose rughe, chiaro segno di una vita vissuta.

    -Yu… Yu-mi…-

    Così si presentava colei che, insieme ad altre cameriere, era l’addetta alla preparazione della giovane ragazza per riunioni di famiglia importanti o semplici uscite. Dal vestito al trucco, scegliendo minuziosamente ogni singolo gioiello per far splendere la giovane Hoshiyama. Guardava con aria severa e con in mano gigantesche buste la giovane diciottenne. La donna entrò in casa guardando poi ogni singolo dettaglio. Forse stava osservando le condizioni di sporcizia della casa, anche se in realtà splendeva come non mai. Ma il suo volto diceva il contrario. Dopotutto lavorava da anni nella villa della famiglia Hoshiyama ed era abituata forse a risultati migliori.

    -Bene! Io vado. Anch’io devo uscire e non so quando tornerò… Divertiti!-

    -COSAA!? NO! Non puoi andare via! Io non voglio andare all’inaugurazione conciata in modo orrendo. NON VOGLIOOO!-

    -IN MODO ORRENDO!?-

    Improvvisamente la ragazza sentì un terribile dolore all’orecchio destro. Infatti si era appena beccata una tirata d'orecchia. Un pò come ai vecchi tempi. Durante la sua infanzia ne aveva avute di sgridate da parte delle cameriere, soprattutto da coloro che sapevano imporsi con la piccola peste.

    -Signorina Asami! A quanto vedo la permanenza qui a Konoha non vi è servita per niente, soprattutto per quanto riguardo le buone maniere! Vedete di muovervi! Fatevi un bagno, lavate e asciugate i capelli. E non perdete altro tempo! SONO STATA CHIARA!?-

    Asami fu scaraventata in bagno insieme alla biancheria intima che avrebbe messo successivamente.

    §Tsk… ma tu guarda...§


    [...]

    Dopo aver asciugato per bene i capelli mossi, andò in camera, avendo indosso l’accappatoio per non prendere con colpo di freddo, visto che era solo in biancheria intima. La donna, che nel frattempo aveva appoggiato diversi vestiti sul lettino, aspettava impazientemente l’arrivo della ragazza. Da quel momento le due donne non fecero altro che urlare, tanto è vero che le voci si sentivano anche fuori dalla dimora.

    -Aspetta un attimo! E' troppo largo non vedi!!-

    -Ne proverete un altro allora! Mmm… lo è anche questo.-

    -Posso vestirmi anche da sola.-

    -No! Devo fare io. Mi è stato ordinato dalla Signora Hoshiyama, vostra madre.-

    -Uffa!-

    -... Questo è perfetto!-

    -Non è vero! Non vedi che è corto… Proverò questo. Faccio io però!-

    Quello era l’ultimo abito. Un Kimono color indaco con dei motivi floreali. Asami non credeva di avere un vestito dal colore così particolare. Oppure non lo ricordava. Come aveva ordinato non aveva chiesto aiuto da Yumi che nel frattempo guardava i vari gioielli all’interno di un cofanetto. Il kimono era leggermente largo ma con la tipica fascia di sicuro non si notava questo piccolo difetto.

    -Ehm… Ho bisogno di aiuto… non riesco con il fiocco…-

    -Prima dite di voler fare da sola e poi chiedete aiuto… Ahahaha…-

    Così con l’aiuto dell’esperta riuscì a completare l'abbigliamento. Adesso mancavano da sistemare i capelli e il trucco. Con prepotenza anche questa volta si impose per quanto riguarda questi due aspetti. Prima di tutto raccolse i suoi lunghi capelli rossi e li fermò con diverse forcine. Ma non era facile gestire quella chioma ribelle. Infatti ciò che ne uscì fu acconciatura dall’effetto spettinato. Diverse ciocche erano libere, come quelle posteriori all’altezza del collo e ai lati, posizionate dietro alle orecchie.

    -E tu questa la chiami acconciatura?-

    La ragazza alzò gli occhi al cielo. Era disperata e non vedeva l’ora di uscire fuori di casa e raggiungere il locale il prima possibile. Prima però applicò la matita nera attorno agli occhi, con l’intento di risaltarli. Ed ecco che la ragazza era pronta per raggiungere la festa. Prima però fu fermata dalla donna che gli passò un paio di orecchini.

    -Questi orecchini sono fantastici…-

    Erano un paio di orecchini con pietra di luna dalla forma molto particolare. Ma ragazza già li conosceva poichè da quando li aveva ricevuti li metteva praticamente ad ogni occasione speciale. A regalarli alla ragazza fu il padre, al suo quindicesimo compleanno. Sorrise quando li mise e li vide dallo specchio.

    -Già! Questa volta sono d’accordo con te.-

    [...]

    La ragazza era appena arrivata davanti al locale. Era pieno di gente. A quanto pare i volantini riuscirono a far conoscere l’inaugurazione di quel posto a parecchie persone. Ma adesso era il suo turno ad entrare. Davanti a sè si trovava un ragazzo molto giovane dal viso pallido e dai capelli neri. Gli rivolse un caloroso sorriso per poi parlare.

    -Hai attirato molta gente con tutti quei volantini… Comunque... Io sono Asami Hoshiyama. Piacere di conoscerti!-

    Dopodichè entrò all’interno del locale, fermandosi a pochi passi dall’entrata. Il locale era davvero carino.

    §Mmm… Non male!§

    Edited by Zakira - 12/5/2016, 21:00
     
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