Il Retaggio dei Fondatori

Addestramento Haruki/Shunsui

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    L'oggetto recuperato grazie all'aiuto di Shinichi Kurogane aveva introdotto Haruki ad una trama di misteri e segreti che appariva senza fine. Più cose riusciva a scoprire grazie a quell'antico codice, più dubbi nascevano nella sua mente. A che cosa conducevano tutti quegli enigmi? Perché erano stati nascosti? Ma sopratutto perché nessuno dei Saggi del Tempio era a conoscenza della loro esistenza? Inoltre, c'era un altro pensiero che come un tarlo si era infiltrato sulla sua mente e non voleva in nessun modo abbandonarla: l'artefatto che aveva dato origine a quella ricerca funzionava attraverso un gioco di luci e ombre e ciò avrebbe impedito ad un cieco di poterlo usare. Si trattava di una coincidenza, oppure era un fatto voluto? Indubbiamente erano stati i Fondatori a creare quegli oggetti: Haruki avrebbe riconosciuto i sigilli che li proteggevano fra mille altri. Anche il rituale a cui era stato sottoposto non era nient'altro che una creazione di quegli uomini, ma ciò non era sufficiente a provare che non si trattasse di una coincidenza. Inoltre, per quale ragione avrebbero voluto nascondere qualcosa ad un Jinchuuriki del Tempio? Che cosa non volevano che i loro discendenti sapessero? Sfortunatamente, non aveva ancora abbastanza dati per provare anche solo a formulare un'ipotesi. Non gli restava da fare altro che continuare la ricerca. Ovviamente, l'idea di arrendersi e rinunciare non gli era nemmeno balenata per la testa. Non poteva e non voleva desistere dal proseguire. Bramava più di ogni altra cosa scoprire le ragioni di quei gesti, poiché per la prima volta aveva una motivo per dubitare di essere colui che la Fiamma aveva scelto per eseguire la propria volontà.


    Era proprio per saziare quella sete di conoscenza che quel giorno Haruki e Shirai si trovavano all'esterno di Suna, a pochi metri dall'ingresso principale. Il sole era sorto solo da qualche ora, ma il caldo era già asfissiante. Essere nati e cresciuti in quei luoghi gli aveva insegnato a sopportare quelle temperature estreme e, infatti, a chiunque li avesseosservati, sarebbero sembrati totalmente a proprio agio. I due shinobi stavano attendendo l'arrivo del terzo membro che avrebbe composto quella minuscola spedizione esplorativa. Ufficialmente la loro missione sarebbe stata quella di perlustrare la parte nord-occidentale dell'Anauroch in cerca di una locazione adatta alla costruzione di un altro avamposto. Tuttavia, il monaco rosso aveva ben altri piani in mente. Avrebbero raggiunto quella regione del deserto, ma, invece di occuparsi del loro incarico ufficiale, - inventato a tavolino da Haruki, sfruttando la sua carica di consigliere - si sarebbero addentrati in quelle terre ostili per cercare le rovine di un antico tempio. Tra quelle mura antiche quanto il deserto stesso Haruki sperava ti trovare risposte alle proprie domande. In occasione di quel viaggio, il Miyazawa aveva rinunciato agli abiti monastici, in favore della divisa standard dei ninja di Suna. Allo stesso modo era vestito il suo attendente, Shirai, che portava con sé anche un grosso zaino, ricolmo di rotoli e altri strumenti utili per l'esplorazione.


    Libero di scegliere come il pg viene informato della missione. ^^ Shirai è un ragazzino di 13 anni con capelli biondi corti, carnagione olivastra e occhi neri. È alto circa 1,65 m.


    Edited by Bartok. - 19/6/2016, 09:51
     
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    Ingresso di Suna


    In una scala da 1 a 10, quella mattina il buon umore di Shunsui era ad un 8 pieno. Era da pochissimo diventato genin, traguardo modesto ma fondamentale, nonostante avesse iniziato da poco il suo percorso di formazione ninja. L'ottenimento del titolo era stato più che sufficiente a scacciare i dubbi riguardanti la sua età. A 22 anni, Shunsui era un sufficientemente esperto viaggiatore e commerciante, ma decisamente non un guerriero. Nonostante ciò, i suoi sforzi lo avevano ripagato con un bel copri fronte di Suna, un equipaggiamento nuovo di zecca e qualche nuova tecnica. Nel pacchetto c'era anche un'uniforme che il ragazzo stava indossando mentre camminava per le strade del suo villaggio. Era mattina, ed i raggi del sole, sebbene distanti, donavano un colore tenue alle abitazioni e alla strada perennemente invasa dalla sabbia. Nonostante questo, il termometro sfiorava i trenta gradi.Non ce la farà mai ad abituarmi a questo caldo temo si disse mentre un rivolo di sudore gli partiva dall'attaccatura dei capelli. Con passo sostenuto, Shunsui oltrepassò la piazza principale di Suna per poi svoltare con decisione verso il grande ingresso di Suna, dove le alte pareti di roccia si aprivano per lasciare lo spazio ad uno stretto passaggio, altamente sorvegliato. Tuttavia, quella mattina Shunsui non si stava recando ai cancelli per svolgere le sue normali mansioni di guardiano. Quella mattina il Ramingo era stato chiamato per ben altri scopi. Circa due giorni prima, gli era arrivata una missiva di partecipazione ad una missione. Una cosa piuttosto semplice: insieme ad altri due compagni, si doveva esplorare la parte nord occidentale dell'Anauroch, alla ricerca di un luogo idoneo all'istallazione di un nuovo avamposto.Nessun nemico, nessun particolare pericolo...semplice esplorazioneChiaramente Shunsui aveva portato tutto il suo equipaggiamento, giusto in caso, più un'abbondante riserva d'acqua. Tra i due compagni che sarebbero dovuti venire con lui, uno era una sua recente conoscenza. Di Haruki, il monaco cieco, Shunsui aveva fatto conoscenza durante la riunione segreta tenutasi nello sgabuzzino della Loggia dei Sand Scorpions. Nonostante la poca ufficiosità della locazione, in quell'occasione si erano discusse svariate cose, tra cui l'assegnazione di alcuni ruolo chiave all'interno del villaggio. Se a Shunsui era capitata la sorveglianza delle mura, ad Haruki era toccata la nomina a Consigliere del Villaggio.Mica male...Tuttavia, in quell'occasione, Haruki gli aveva dato l'impressione di essere uno spocchioso bastardo, a causa dei suoi modi rigidi e formali oltre ogni immaginazione. Shunsui dava la colpa alla cecità. Forse gli era accaduto un brutto incidente o qualcosa del genere, ma era ragionevole pensare che subire un trauma del genere potesse irrigidire. Ma le voci dicevano che era stata l'istruzione clericale ad aver squadrato la personalità del Consigliere. Al di là delle prime impressioni, il Girovago non per quello si sarebbe comportato in maniera sgarbata, anzi era aperto a ricredersi.

    All'ingresso di Sunagakure i suo i compagni erano già arrivati. Haruki aveva oreferito la divisa di Suna agli abiti monastici, il che venne decisamente apprezzato da Shunsui. Buongiorno a tutti! Scusate se vi ho fatto aspettare.Il secondo membro della spedizione era un ragazzo biondo e di circa 15 cm più basso di Shunsui. I due non si conoscevano, quindi istintivamente il Girovago alzò la mano destra in segno di saluto verso l'accompagnatore di Haruki dicendo:Ciao, io sono Shunsui! Piacere di fare la tua conoscenza! Il viso del giovane era sorridente, con gli occhi leggermente serrati per l'espressione felice. Ritornò a guardare il monaco, nonchè capo di quella spedizione Quando volete signori possiamo partire! Haruki, come mai l'Amministrazione vuole un nuovo avamposto al nord? Non abbiamo già avuto sufficienti problemi a Sanbashi?
     
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    Shunsui non tardò ad arrivare, cosa che lo mise in buona luce difronte al monaco rosso. La puntualità era una virtù necessaria ad ogni ninja degno di questo nome. Il fatto che si fosse anche scusato per pura buona educazione, non fece altro che rafforzare l'impressione di Haruki. Sfortunatamente, la sua mancata adesione all'etichetta militare bilanciava quei fattori, riportandola la sua simpatia per quel ragazzo ad un valore neutro. Deciso a non abbandonare le sue abitudini, Haruki si sarebbe piegato in un lieve inchino, per poi salutarlo con il suo solito fare cerimonioso. Benarrivato, Shunsui-san. Non si preoccupi. Non la stiamo aspettando da molto. Shirai, con buona pace del suo mentore, non nutriva il suo stesso amore per le formalità e le procedure richieste dal suo status sociale. Non era decoroso che un monaco si comportasse in quel modo, ma al ragazzo non sembrava importare. Ciao! Io sono Shirai! Non è che avresti delle caramelle, vero? Disse al genin con un sorriso sornione stampato in volto. Il capo di Haruki scattò rapidamente nella direzione del suo attendente. Se i suoi occhi spenti non fossero stati coperti da un velo nero, l'avrebbe sicuramente incenerito con lo sguardo. La tua punizione non è ancora terminata, Kizaru! Dovrai digiunare fino a domani e non ti è permesso magiare dolci per un altro mese! Il monaco rosso lo rimbrottò con voce severa. Abbassando lo sguardo, Shirai si limitò a mugugnare qualche protesta, senza tuttavia insistere oltre. Sapeva di meritarsi quel castigo. Il novizio, infatti, aveva nascosto una cartabomba nella scrivania di Etsuji Nekki, l'anziano segretario di Haruki, colpevole di averlo sgridato per essersi messo a correre nel palazzo dell'amministrazione. Ad Haruki piaceva molto quell'uomo: era solerte, obbediente e decisamente poco loquace, ma dopo una settimana passata in ospedale , aveva rassegnato le dimissione. A malincuore e il monaco rosso aveva dovuto accettarle. Fortunatamente, Shizue Chikuma aveva subito preso il suo posto. La giovane donna era un'abile kunoichi e, difronte ad un altro scherzo simile, non avrebbe avuto problemi ad occuparsi lei stessa delle marachelle di Shirai. Haruki le aveva dato il permesso di usare metodi violenti. Era convinto che ricevere una sonora lezione da lei avrebbe ammorbidito il carattere del suo dispettoso attendente.


    Alla domanda di Shunsui, Haruki avrebbe risposto con estrema laconicità. Non ora. A suo tempo le racconterò tutto. Non avrebbe accettato proteste da parte del Genin e, senza attendere una risposta, si sarebbe messo in viaggio. Avrebbe coperto i primi metri alla massima velocità, poi, per evitare di separarsi dagli altri due shinobi, avrebbe rallentato, adeguandosi al loro ritmo. Avrebbero corso per tre ore verso nord-ovest, senza interruzioni, poi raggiunto il limitare del Canyon a cui erano diretti.



    Il monaco si sarebbe quindi bruscamente fermato. Shunsui-san, per ragioni di sicurezza non sono stato completamente sincero con lei. Spero potrà perdonarmi per questo terribile peccato, ma deve capire che non c'era alternativa. Come ben sa, non possiamo fidarci degli attuali membri del consiglio. Loro hanno ridotto il villaggio in questo stato e da loro non possiamo aspettarci nient'altro che tradimento e incompetenza. Gli Anziani erano sicuramente incompetenti, ma che tramassero contro il villaggio stesso era probabilmente un'esagerazione creata dalla paranoia di Haruki. Questa missione non ha come obiettivo la creazione di un nuovo avamposto. Si sarebbe interrotto per qualche secondo, attendendo una sua reazione. Ora che lo sa, si trova difronte ad una scelta. Può decidere di tornare al villaggio, rinunciando a seguirmi. Oppure, può aiutarci a compiere il nostro sacro compito. Se deciderà di seguirci, le racconterò tutta la verità. In caso contrario, dovrò imporle un Fuuinjutsu per impedirle di parlare a nessun altro di questa conversazione. Le dita della mano destra di Haruki si illuminarono di un lieve alone bluastro, mentre lui si avvicinava di un passo al ragazzo. Voglio che le sia chiaro che non le sto parlando in qualità di Consigliere, ma da suo pari. Da compagno di battaglia. Da persona che condivide le sue stesse ambizioni e il suo stesso amore per questo villaggio. Avrebbe fatto una breve pausa, per poi riprendere a parlare. Ho intenzione di lasciarle la possibilità di scegliere, ma spero di non essere costretto a marchiarla con la forza. Il tono del monaco, come sempre, sarebbe stato calmo e inespressivo, ma questo non avrebbe impedito a Shunsui di capire che faceva sul serio. Se si fosse rifiutato di obbedirgli, non avrebbe esitato a ricorrere a maniere ben più brusche. Haruki poteva essere un fanatico, ma non era certamente un bugiardo.


    Edited by Bartok. - 4/6/2016, 13:26
     
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    Mi dispiace amico, non ho nemmeno una gomma da masticare...scusa disse il genin rivolgendosi al sottoposto di Haruki. Shirai, questo era il nome del terzo componente della squadra, sembrava essere quasi l'opposto del neo consigliere di Suna. Alla rigidezza marziale di quest'ultimo, Shirai rispondeva con una fresca e spensierata ingenuità. Shunsui decisamente preferiva quest'ultimo tipo di persone perchè, in un modo o nell'altro, era una categoria di cui lui stesso faceva volentieri parte. Haruki volle immediatamente mettersi in viaggio, come c'era da aspettarsi da una persona così zelante, al punto da non voler rispondere nemmeno alla semplice domanda del Girovago.Che caratterino... Ma Haruki era il capo di quella missione e, nonostante Shunsui non apprezzasse gerarchie e cose del genere, sapeva che era meglio ubbidire e non creare rogne. Non all'inizio della sua prima missione da Genin comunque.

    Non appena si misero in marcia, il divario di forze tra i partecipanti alla missione divenne evidente a Shunsui. Hoshi non aveva scelto a caso Haruki come rappresentante del suo clan nel consiglio. Il Monaco chiaramente era un esperto di diplomazia, nonchè una persona estremamente colta. Ma quella piccola corsa mostrò al Genin che era anche decisamente più veloce e resistente di quanto lui o Shirai erano. Per loro fortuna, lo sprint di Haruki durò poco, e ben presto si allineò alla velocità dei suoi compagni per non lasciali indietro. Per tre ore, i loro passi li condussero in direzione nord-ovest, attraversando il deserto senza nemmeno una pausa. Non era la prima volta che Shunsui si sottoponeva a corse del genere, per lo più in fase di allenamento, ma ogni volta decisamente non era una passeggiata ed alla fine della corsa si ritrovò madito di sudore. Arrivarono al limitare di un grande Canyon, che il Genin conosceva solo come un disegno sulla mappa del Paese del Vento che aveva riletto e rimirato diverse volte. Quella era la prima volta che i suoi occhi si posavano su quell'immensa voragine:Davvero vogliamo realizzare un nuovo avamposto qui? chiese il genin con aria confusa. Il posto non era dei migliori. Il Canyon infatti offriva potenzialmente un riparo per eventuali male intenzionati che volessero attaccare l'ipotetico avamposto, ed inoltre non c'erano fonti d'acqua nelle vicinanze a conoscenza del Genin. Fu a quel punto che Haruki si decise a dire la verità: era tutta una farsa! Quello dell'avamposto era solo un obiettivo fittizio per coprirne un altro, più segreto, che il Consigliere ancora non voleva rivelare al genin. Poteva scegliere: continuare con questa 'sacra' missione, oppure tornare a casa, probabilmente con qualche sigillo che gli avrebbe vietato di parlare dell'argomento ad anima viva. Non che Shunsui avrebbe raccontato qualcosa di quelle che sarebbe accaduto. Ma il monaco sembrava prenderla estremamente sul serio, e la sua aria minacciosa non lasciava troppo spazio ad interpretazioni.Ehi amico calma! Calma! Disse il genin facendo un passo indietro ed alzando le mani come a bloccare il movimento di Haruki.Cacchio davvero non mi piace essere preso in giro in questa maniera... si interruppe un secondo mostrando un'aria di rimprovero che probabilmente il Monaco non avrebbe potuto cogliere....ma ok... alla fine capisco che possa essere stato necessario nascondere questo dettaglio fino all'ultimoE poi già mi son fatto tre ore di corsa che non vorrei affrontare di nuovo Rilassando la sua posizione, avrebbe detto:Forza Haruki, dimmi cosa esattamente sta succedendo qui.
     
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    Haruki smise di far fluire il chakra verso la mano destra, cosicché quella poca energia che vi si era accumulata svanisse rapidamente. La risposta di Shunsui lo riempì di sollievo, mentre le sue labbra si piegarono in un lieve sorriso. Si sentiva sollevato per non aver dovuto usare la forza con lui. Sapeva che Hoshikuzu-sama non avrebbe approvato i suoi metodi. Inoltre, era seriamente contrito per averlo ingannato e capiva perfettamente il suo fastidio, ma non gli era stata lasciata alcuna scelta. Non poteva permettere a nessuno, né agli altri consiglieri, né alle spie di Kazutoshi - ammesso che l'anziano Saggio lo stesse veramente tenendo d'occhio - di scoprire ciò che aveva intenzione di fare. Si piegò in profondo inchino, per poi scusarsi nuovamente. Comprendo il suo fastidio, Shunsui-san, tuttavia, come le ho già detto, sono stato costretto a mettere il villaggio difronte alla cortesia e al rispetto che lei merita. Le sarei davvero grato se potesse rendersi conto della bontà delle mie intenzioni e riuscisse a perdonarmi. Avrebbe fatto una breve pausa, attendendo una risposta dal Genin, per poi ricominciare il suo racconto. Ad ogni modo, ora le racconterò la vera ragione per cui ci troviamo qui. Come probabilmente lei già saprà, io sono adepto del Culto della Fiamma. L'Ordine a cui appartengo è molto antico, probabilmente più del Viaggio stesso. Anche se ora un solo Tempio è ancora popolato, i miei predecessori, per l'esattezza i tredici Fondatori che per primi iniziarono ad adorare Colui-che-arde-in-eterno, ne hanno costruiti moltissimi, nascondendoli tra le dune del deserto. Le informazioni recentemente ottenute ci hanno fatto ipotizzare che nelle profondità di questo canyon si trovi uno degli edifici più importanti eretti durante il regno dei Fondatori. Nessuno sa di preciso cosa contenga o perché sia stato nascosto, cancellando ogni indicazione sulla sua funzione. Si interruppe brevemente, lasciando a Shunsui il tempo di metabolizzare quelle informazioni. Già prima di erigere il Tempio, i Tredici erano ninja di straordinaria potenza. Tuttavia si racconta che Dio, dopo che gli ebbero promesso imperitura fedeltà, abbia loro concesso un potere superiore a quello di qualsiasi altro uomo. Pertanto, il fatto che abbiano cercato di nascondere l'esistenza di questo luogo ci ha convinto della sua grande importanza. Non potevamo permetterci che le persone sbagliate venissero a conoscenza della sua esistenza e profanassero un luogo sacro, con chissà quali conseguenze. Haruki mosse qualche passo, avvicinandosi allo strapiombo in cui si trovava il loro obiettivo. Ora che è al corrente della situazione, è bene iniziare la nostra scalata.


    Contemplò il vuoto per qualche secondo, cercando di sondarne i limiti con i sensi che gli rimanevano. Ovviamente, non era ancora così potente da riuscire a capire con precisione quanto profondo fosse, tuttavia, essere in grado di manipolare finemente il proprio chakra rendeva trascurabile quell'informazione. Temo che le corde a nostra disposizione non siano sufficienti a raggiungere il fondo. Lei è in grado di utilizzare il chakra per camminare sulle superfici verticali?


    Edited by Bartok. - 24/6/2016, 10:25
     
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    Haruki sembrò rilassarsi una volta aver capito che Shunsui non gli avrebbe causato problemi. Chiaramente il genin non aveva troppa scelta, ma era grato di non aver dovuto subire l'ira del monaco e del suo compagno impertinente. Inoltre, l'umore del ragazzo dagli occhi dorati andò via via migliorando, man mano che Haruki iniziò a svelargli la verità. L'attenzione del genin si fece sempre più intensa ascoltando i dettagli di quella spedizione. Ora, Shunsui non era un uomo di chiesa, ma l'idea di immischiarsi in una ricerca di un tempio perduto dei Fondatori del Culto della Fiamma gli piaceva parecchio. Viaggiare ed esplorare posti nuovi era sempre stata una costante della sua vita prima di unirsi a Suna ed, inevitabilmente, era diventata una sua passione. Dimenticata la stizza per la segretezza che il Monaco aveva mantenuto, Shunsui si ritrovò a dire:Ammetto di non essere un esperto in questo campo...mi sono imbattuto in parecchie religioni durante i miei viaggio, ma il Culto della Fiamma mi è alquanto estraneo. Certo ho sentiti delle voci, ma non sapevo che fosse così potente in passato... fu in quel momento che una domanda gli sorse spontanea:C'è una cosa che non mi quadra comunque. Da quanto ho capito questo tempio, se effettivamente c'è un tempio nascosto da qualche parte in questo burrone, è molto importante per il Culto. Allora perchè proprio io? Perchè non c'è un manipolo di altri devoti della Fiamma al posto di un profano come me? Era curioso che, tra tutti i ninja di Suna, Haruki si fosse rivolto proprio all'Abara. Forse perchè era quello nuovo, con poche connessioni all'interno del Villaggio, quindi era difficile che fosse una spia del Consiglio o di chissà quale altra terza parte. Forse era perchè era debole, essendo un neo genin, e quindi facilmente controllabile e manipolabile. Entrambe le ipotesi non piacevano a Shunsui:Non sono la marionetta di nessuno... Ma la verità era che, indipendentemente dalla riposta, Shunsui sapeva di essere troppo invischiato in quella faccenda per potersene tirare indietro. Tanto valeva farsela piacere e vivere sereno: chissà, forse qualcosa di buono sarebbe nato da quell'esperienza. Forse davvero c'era un tempio nascosto nell'oscurità del crepaccio che inghiottiva il suo sguardo.

    Infine, Haruki propose di iniziare la scalata in discesa. Il genin era piuttosto familiare con le tecniche standard di scalata e non avrebbe avuto grossi problemi ad affrontare le pareti del canyon, per quanto ripide. Tuttavia, un freddo gelido gli percorse la schiena, quando il monaco comunicò che l'equipaggiamento di cui erano dotati non sarebbe bastato per portarli tutti fino in fondo. Avrebbero dovuto ricorrere al chakra. Shunsui sapeva di cosa Haruki stesse parlando, perchè l'aveva letto nei libri per la preparazione all'esame genin. Ma quella del controllo del chakra adesivo non è una conoscenza che non veniva impartita dall'accademia gli studenti. Era roba da genin, e Shunsui era solo un genin novello. Fu quindi con un po' di rammarico che il giovane disse:Mi spiace deluderti, ma nessuno me lo ha mai insegnato. Se vogliamo scendere giù alla tua maniera, mi dovrai far vedere come si fa! Aveva trovato un nuovo maestro!

     
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    Nell'ultimo periodo alcuni spiacevoli eventi mi hanno portato a dubitare della fedeltà di molti dei miei confratelli. Pertanto, ho preferito non coinvolgere nessuno di loro, fatta eccezione per Shirai. Non avrebbe aggiunto nient'altro e non gli avrebbe fornito ulteriori informazioni. Anche se Haruki si fidava di Shunsui, non aveva certo intenzione di andare a sbandierare ai quattro venti che il Tempio era stato quasi conquistato da dei Nukenin. Non era bene che le voci sull'attuale debolezza dell'Ordine giungessero ad altre orecchie.
    Il fatto che Shunsui non fosse in grado di manipolare finemente il suo chrakra non lo sorprese. Il ragazzo era appena stato promosso a Genin, quindi le sue conoscenze in quel campo erano piuttosto limitate. Questo tuttavia, non avrebbe in alcun modo rallentato o ostacolato la loro spedizione. Ci avrebbe pensato Haruki a colmare le sue lacune. Ripercorrendo i passi del suo maestro, il monaco avrebbe ricambiato il grandissimo privilegio che Hoshikuzu gli aveva concesso, insegnando le arti ninja a Shunsui. Ovviamente lui non aveva nemmeno un decimo dell'esperienza e della competenza del Chikuma, ma questo non gli avrebbe impedito di dare il meglio di sé. Il Miyazawa era convinto che sotto la sua guida il suo allievo avrebbe fatto in breve tempo enormi progressi. Bene, allora sarò io ad insegnarti. Haruki infilò la mano destra in una delle tasche della sua divisa e ne estrasse una moneta. Allungò il braccio verso Shunsui e aprì la aprì, mostrandogli quel disco dorato. Girò il palmo verso terra, ma, a differenza di quanto sarebbe dovuto succedere, la moneta rimase incollata alla sua pelle. Deve distribuire il chakra in maniera uniforme su tutta la superficie che vuole rendere adesiva. Se ne userà troppo, la moneta schizzerà via. Se ne userà troppo poco, cadrà. Rigirò la mano e il piccolo oggetto schizzò spontaneamente verso Shunsui, compiendo una traiettoria parabolica. Data la bassa velocità, il Genin non avrebbe avuto alcuna difficoltà a prenderla al volo. Il chakra repulsivo richiedeva più precisione, quindi gli avrebbe insegnato come usarlo una volta che avrebbe appreso quello adesivo. Provi a imitare quello che le ho mostrato. Una volta che sarà riuscito a non far cadere la moneta, cerchi di tenerla attaccata sulla fronte mentre cammina. Quando l'avrà fatto, voglio che scenda qualche passo lungo il pendio. Non si preoccupi, Shirai si assicurerà che non le succeda nulla. Il monaco fece un cenno al suo attendente. Il ragazzino eseguì qualche sigillo, generando uno sperone di roccia a pochi metri di distanza dal precipizio. Fatto ciò, avrebbe avvolto intorno ad esso il capo di una corda, assicurandosi che fosse legato saldamento. Completati i preparativi, avrebbe porto l'altro capo a Shunui, cosicché potesse aggrapparsi ad esso in caso non fosse riuscito ad aderire saldamente alla parete verticale. Mentre il genin si esercitava nel controllo del chakra, Haruki sarebbe rimasto immobile, osservando attentamente ogni suo movimento.
     
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    Shunsui ascoltò la spiegazione del monaco rosso e poi fece un segno di assenso con il capo. Non sapeva se quella che il monaco gli stava raccontando fosse un'altra menzogna, ma la dose di paranoia che aveva avvertito in quelle parole gli lasciava pensare che Haruki avesse detto il vero. In realtà, la considerazione che il ragazzo aveva per il monaco crebbe notevolmente una volta che ebbe confessato le sue mancanze nel controllo del chakra. Infatti, il monaco rosso si mostrò estremamente comprensivo e si propose immediatamente di iniziare il suo addestramento. Fu quindi con vera riconoscenza che Shunsui lo ringraziò prima di osservare attentamente le mosse del suo compagno di villaggio.

    Il monaco estrasse una piccola moneta e la poggiò sul palmo della sua mano, che girò poco dopo così che la moneta potesse cadere. Ma il piccolo disco metallico invece rimase attaccato al suo posto. Haruki non perse tempo a spiegargli il trucco: concentrando e distribuendo il chakra sul tutta la superficie della moneta era possibile tenerla adesa. Chiaramente la quantità di chakra da manipolare era fondamentale. Troppo poco non sarebbe stato sufficiente a trattenere la moneta, troppo l' avrebbe scagliata lontano da sè, come il genin suo comandante dimostrò poco dopo. Senza farsi prendere alla sprovvista, Shiunsui afferrò la moneta al volo per poi rigirarsela tra le dita. Riuscire a mantenere la moneta sul palmo della mano era solo il primo dei suoi compiti. In seguito avrebbe dovuto ripetere lo stesso esperimento ma trattenendo il piccolo disco metallico sulla fronte. Solo a quel punto avrebbe potuto tentare la scalata.Grazie Haruki sei stato molto chiaro. Vediamo se riesco a metterlo in pratica.

    Shunsui non era un completo inetto nella manipolazione del chakra, ma nemmeno particolarmente predisposto. Non si era mai dedicato più del necessario ad imparare le tecniche, sia quelle base che quelle tipiche del suo villaggio, perchè aveva sempre preferito altri aspetti delle competenze ninja che lo appassionavano molto di più. Ad ogni modo, posizionò la monetina al centro del suo palmo volto verso l'alto. Chiaramente la monetina non pesava molto, quindi era ragionevole pensare che la quantità necessaria fosse poca. Iniziò quindi ad impastare una quantità bassissima di chakra nella mano, cercando di uniformarlo il più possibile sotto il piccolo disco metallico. Vedendo che non accadeva nulla, decise di incrementare la quantità di chakra fino ad un 1/2 basso. Il suo controllo impreciso del chakra creò un impulso troppo forte e la monetina iniziò a saltellare, come un coperchio sopra una pentola bollente.Mmmm...troppo... Diminuendo l'energia spirituale concentrata sulla mano al livello precedente, Shunsui ne stabilizzò l'afflusso intorno alla moneta. Quando fu più sicuro di quello che stava facendo, decise di fare un passo in più. Lentamente ruotò il palmo della mano fino a portarlo prima in posizione verticale e poi a rovesciarlo del tutto. La moneta rimase ferma fino a 3/4 del movimento e poi scivolò dal palmo del ragazzo, che la prese con l'altra mano al volo.Ehehe piccola bastarda...ok ci sono!Riposizionò la moneta e ripetè l'esperimento. Non solo era una questione di controllo, ma anche di sensibilità: poco chakra su una superficie piccola poteva essere più impegnativo di lavorare con grandi quantità su grandi superfici. Visto che diminuire la quantità di chakra che stava manipolando era praticamente impossibile, Shunsui era convinto che il trucco fosse semplicemente nell'omogeneità con la quale distribuiva il chakra, proprio come aveva detto Haruki. Nonostante questo, gli ci vollero altri tre tentativi prima che la moneta rimanesse incollata al suo palmo senza voler cadere al suolo:Siii! Dai forse non vi farò aspettare all'imbocco di questo dirupo tutto il giorno eheh

    Passare dalla mano alla testa non fu particolarmente complicato, ma comunque nascondeva le sue insidie. Lavorare con il chakra e le mani semplicemente veniva più naturale che non utilizzare il chakra in qualsiasi altra parte del corpo. Chiaramente Shunsui sapeva usare il chakra per potenziare qualsiasi parte del suo corpo, ma quello che si stava apprestando a fare era un lavoro completamente diverso perchè richiedeva, appunto, molto più controllo. Ad ogni modo questa volta gli servirono solo due tentativi per far rimanere la moneta attaccata alla fronte, ed altri tre per poter muovere qualche passo senza ritrovarsela in mezzo ai piedi. Come sto andando Haruki? Vogliamo provare con il precipizio?

    In realtà Haruki si era prodigato abbastanza per farlo allenare sufficientemente in sicurezza. Tra lo sperone roccioso e le corde Shunsui si sentiva abbastanza tranquillo. Prendendo un alto della corsa, il genin della Sabbia si sedette sul bordo del precipizio e toccò con le suole del chakra la parete di roccia. Utilizzò la stessa quantità di chakra che aveva utilizzato per la moneta così che entrambe le piante dei piedi fossero coinvolte dallo strato di chakra. Iniziò a cercare di muovere i piedi, fin quando si rese conto che il chakra aveva una presa sufficientemente salda da non permettergli più di scivolare.Chiassà se la stessa quantità di chakra sarà sufficiente anche una volta che mi sarò alzato? Lentamente iniziò a sollevarsi, molto lentamente, visto che tanto più si metteva dritto tanto più il precipizio gli si apriva davanti. Iniziò a sentire la sua presa del piede destro incominciare a vacillare. Per istinto cercò di compensare quella imprecisione con la quantità di chakra invece che migliorando in controllo. Chiaramente l'aumento di chakra creò l'effetto opposto a quello desiderato, ed il suo piede si staccò completamente dalla parete.Cazzo.. Stringendo la corda, si concentro sul controllo del chakra sul suo piede sinistro che stava già iniziando anch'esso a non essere più così stabile. Scivolò per una quindicina di centimetri verso il basso - che sembrarono decisamente molti di più dal suo punto di vista - prima che il controllo ritornasse sufficientemente saldo da fermare la discesa. Solo a quel punto poggiò il piede destro, ridistribuendo nuovamente una patina di chakra sulla suola della sua calzatura.Uff..me la sono vista brutta... disse con un filo di voce. Senza guardare ad Haruki e Shirai, Shunsui iniziò a muovere qualche passo. Prima di alzare un piede rilasciava il chakra e ricreava la patina poco prima di riabbassarlo, ogni volta stando attento che la distribuzione del chakra fosse quanto più possibile uniforme. Si rendeva conto che quell'esercizio stava spingendo la sua concentrazione al massimo: ogni step di quella procedura di ogni passo era fondamentale!

    Dopo una decina di minuti, Shunsui si sentì abbastanza sicuro di sè da non dover più ricorrere alla corda. I suoi movimenti erano diventati più rapidi, sebbene rimanessero piuttosto poco fluidi. Ma quello sarebbe stato più che sufficiente per il momento:Ok Haruki, penso che possiamo andare ora! Che dici?
     
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    Shunsui si rivelò essere uno studente molto ricettivo. In poco tempo era riuscito a replicare il piccolo trucchetto mostratogli dal monaco rosso e, successivamente, era aveva appreso i rudimenti necessari a camminare sulle superfici verticali. Piacevolmente stupito da quel risultato, Haruki si avvicinò ancor di più al bordo del precipizio. Bene, ora iniziamo la discesa. Esclamò, facendo segno a Shirai di seguirlo. Senza attendere che lo raggiungesse, iniziò a camminare sulla superficie verticale, avvicinandosi al genin suo allievo. A differenza sua, non sembrava avere alcuna difficoltà nel compiere quell'impresa. Anzi, mostrava la stessa naturalezza che ci si sarebbe aspettati da una semplice passeggiata. Anche se il Jinchuuriki non era particolarmente dotato, grazie alla sua volontà ferrea e alla disciplina era riuscito a sviluppare un controllo del chakra molto più preciso e efficiente di quello della maggior parte degli altri shinobi.


    Quando anche l'attendente ebbe raggiunto i due ninja, il monaco iniziò a scendere verso il fondo del canyon. All'inizio avrebbe semplicemente camminato, aumentando gradualmente la velocità. Più tardi, assicuratosi che ormai Shisui avesse raggiunto un controllo consistente sul proprio chakra, avrebbe preso a correre incrementando la difficoltà dell'addestramento. Se avesse notato che il suo studente si era allontanato troppo, si sarebbe fermato ad aspettarlo. In caso di necessità gli avrebbe anche dato qualche consiglio su come fare per evitare di cadere. Shirai, invece, nonostante non mostrasse la stessa maestria del suo superiore, non faceva troppa fatica a seguirne le orme. Durante tutta la discesa sarebbe rimasto al suo fianco, aspettando di ricevere un qualche ordine. Considerando quanto gli piacesse chiacchierare, anche se si sentiva ancora molto in colpa per quello che aveva combinato, non sarebbe di certo rimasto in silenzio se Shunsui gli avrebbe fatto qualche domanda. Sopratutto se gli avesse offerto ancora qualche dolce. Magari questa volta senza farsi sentire da Haruki.


    A circa metà della discesa, il Jinchuuriki si sarebbe improvvisamente fermato. Poco più avanti, Shunsui avrebbe potuto osservare numerosi speroni di roccia spuntare circa perpendicolarmente alla superficie su cui loro comminavano. Il monaco, allungando il braccio destro, avrebbe indicato un punto a una decina di metri da loro. Shirai crea un'altra lastra di roccia lì. Poi, puntando l'indice qualche metro più in basso. E lì. Probabilmente, visto che non era abituato a ciò, Shunsui si sarebbe stupito di quanto acuta fosse la percezione che Haruki aveva del mondo circostante. Senza dire una parola, il novizio avrebbe composto alcuni rapidi sigilli, obbedendo agli ordini che gli erano stati dati. Ora, grazie alle modifiche indicate dal monaco rosso, si trovavano davanti ad una sorta di scala naturale che conduceva per molti metri verso il fondo dello strapiombo. Adesso inizia la seconda parte dell'addestramento. Voglio che lei provi a saltare da uno sperone all'altro, usando il chakra per amplificare la spinta. Disse rivolto a Shunsui, prima di dargli una dimostrazione pratica di quanto voleva che facesse. Ogni formazione rocciosa si trovava a circa 6 metri di distanza l'una dall'altra, quindi il genin non sarebbe riuscito a procedere senza sfruttare quel trucco. Shirai, prepara la corda. Non voglio rischiare incidenti. Il ragazzino, tolta la fune dal pensate zaino che reggeva sulle spalle, ne avrebbe calato un capo verso il suo superiore, che ormai si trovava qualche decina di metri più in basso e avrebbe lanciato l'altro a Shunsui, cosicché potesse usarlo come protezione di sicurezza. Haruki non avrebbe aggiunto nient'altro, attendendo che l'Abara facesse quanto gli era stato ordinato.


    Edited by Bartok. - 11/8/2016, 14:14
     
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    Bene, iniziamo la discesa Nonostante il tono sicuro che il genin poteva avere, ancora non si sentiva pienamente a suo agio con la nuova abilità appena appresa. Chiaramente quello dell'apprendimento era un processo che richiedeva tempo. Il fatto che il genin avesse capito il trucco era solo il primo passo verso il saperlo utilizzare con la stessa disinvoltura con la quale Haruki lo utilizzava. Una volta che Shirai si riunì al gruppo, i tre iniziarono la discesa. Il monaco rosso iniziò a scendere lentamente, dando tempo al Ramingo di adattasi. Shunsui cercava di ripetere le meccaniche che aveva appena appreso, passo dopo passo, ripetendo una piccolo numero di azioni ancora ed ancora, mentre il chakra fluiva verso le piante dei piedi. Con il passare del tempo la sua sicurezza crebbe ed Haruki non perse tempo ad aumentare la difficoltà del gioco. Dal passo rilassato dei primi momenti, dopo un po' si passò a quella che era una vera e propria corsetta. Un rivolo di sudore iniziò ascendere contro la fronte del genin, mentre la sua concentrazione aumentava. Tenere quel passo non era facile e ci furono un paio di occasioni in cui dovette rallentare per riuscire a non perdere l'equilibrio. Haruki, che guidava la spedizione, si mostrò un bravo maestro in entrambi i casi. Senza mettere fretta al suo allievo, il monaco di limitò a rallentare la propria andatura, consentendo a Shunsui di riguadagnare il terreno perso. Scusate se vi sto rallentando...mi ci vorrà un po' per prendere confidenza con questa tecnica... si sarebbe scusato, in ogni caso, entrambe le volte.

    Arrivati a metà discesa, Haruki comandò di fermarsi. Mostrando una conoscenza dell'ambiente che lo circondava decisamente superiore a quella che il suo handicap gli avrebbe dovuto permettere, il monaco indicò punti precisi a Shirai per costruire degli speroni di pietra che avrebbero potuto usare per andare avanti. Notando la distanza che li separava, il genin si rese subito conto che erano decisamente al di là della sua capacità di salto. Tuttavia, Shunsui era un ragazzo sveglio ed immediatamente immaginò che Haruki volesse mostrargli un nuovo trucco. Del resto, già gli aveva fatto vedere, tramite la moneta, che con il chakra era possibile creare un effetto di repulsione.Certo...sparare una moneta è una cosa...spingere una persone è un'altra. Tuttavia, i suoi dubbi vennero sciolti rapidamente dalla dimostrazione pratica del monaco. Con un unico salto, Haruki percorse i 6 metri di distanza da una piattaforma all'altra.Ok...proviamoci! disse il genin, con l'adrenalina che gli veniva pompata dal cuore in tutte le parti del corpo. La sensazione di lanciarsi nel vuoto, non sapendo di riuscire a farcela lo caricava e lo spaventava allo stesso tempo. La corda che si stava legando intorno al corpo poteva solo allentare un poco quelle sensazioni. Non che credesse di morire, ma fare un passo falso gli avrebbe fatto prendere un bello spavento.

    Sullo sperone di roccia dove si trovava non c'era molto spazio per prendere una rincorsa. Poteva fare solo un passo bello ampio prima di saltare e poi sperare nel meglio. Negli esperimenti che aveva effettuato sulla moneta, aveva capito che una piccola quantità omogeneamente distribuita era sufficiente per tenere attaccate delle superfici.Ragionevolmente impastare più chakra, così come anche ho sperimentato in prima persona, dovrebbe attivare l'effetto opposto. Ma come dovrò distribuirlo? Il suo istinto gli diceva che un impulso della giusta quantità avrebbe dato il risultato sperato. Doveva solo provare. Concedendosi solo qualche secondo di concentrazione, il genin fece il passo che lo avvicinò al bordo della struttura rocciosa e poi spiccò il salto. Mentre così faceva una quantità 1/2 basso di chakra venne inviata verso terra tramite il suo piede. Un impulso concentrato al centro del piede. Tuttavia qualcosa andò storto. Sebbene il salto che fece fu più lungo del normale, l'impulso di chakra era stato troppo concentrato ed aveva distrutto il suo appoggio per il salto riducendone l'efficacia. Shunsui perse la spinta circa a tre quarti della distanza che avrebbe dovuto percorrere.Hahah un piccolo urlo gli uscì dalla gola mentre cadeva verso il basso, per poi essere strattonato dalla corda che gli legava la vita. Compiendo una parabola, la corda lo portò a sbattere contro la nuda roccia, provocandogli un altro piccolo gemito di dolore.Merda...ti pareva che doveva andare così...sto bene!disse l'ultima parte della frase con un tono di voce più alto per farsi sentire dagli altri. Rimessosi in piedi grazie al chakra adesivo, Shunsui ritornò sullo sperone per un secondo tentativo. Ci sono...questa volta non fallirò! Con lo sguardo concentrato, spiccò un secondo salto, questa volta allargando la superficie interessata dall'emissione di chakra. Il risultato fu migliore, e questa volta Shunsui arrivò fino al bordo della nuova piazzola. Tuttavia arrivò leggermente corto, quindi dovette aggrapparsi con le mani per non cadere. Risalì lo sperone dove si trovava Haruki.Un altro giro e ci sono quasi.. Dandosi ancora meno tempo per pensarci su, Shunsui spiccò un terzo salto. Questa volta indietro a ritornare sulla prima piazzola. Questa volta tentò di calibrare meglio la durata dell'impulso, cercando i difetti nella sua precedente esecuzione. Una decisa spinta venne fuori dal nuovo assetto trovato e questa volta il corpo del genin arrivò in sicurezza sulla piattaforma dove si trovava Shirai.Yeah! Perfetto! Così si fa!
     
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    L'Ombra lunga del Passato

    VI



    Dopo una prima caduta e un parziale insuccesso, Shunsui era finalmente riuscito ad apprendere i fondamenti del chakra repulsivo. Ovviamente avrebbe avuto bisogno di ancora molta pratica per padroneggiare perfettamente quell'abilità, ma i suoi progressi erano comunque ragguardevoli. Haruki si sentiva piuttosto soddisfatto del suo apprendista e lo confortava il fatto che anche lui fosse stato reclutato da Hoshikuzu nel loro piccolo gruppo di ninja volenterosi. Superata la scala naturale formata dagli speroni di roccia, il team di Sunesi avrebbe proseguito la discesa verso il fondo del canyon. Il monaco rosso avrebbe continuato a modificare l'andatura così da mettere alla prova il Ramingo. Avrebbe alternato rapidi scatti a momenti di camminata lenta per evitare che il genin si affaticasse troppo. In quel modo gli avrebbe permesso di affinare ulteriormente la tecnica, sviluppando un miglior controllo delle proprie riserve e una maggiore prontezza nello sfruttarle. Oltre a saper come camminare su una superficie verticale in un momento di calma, avrebbe dovuto imparare a farlo durante la concitazione della battaglia. Quel piccolo esercizio gli avrebbe fornito una prima possibilità per applicare le conoscenze apprese in un contesto in cui avrebbe avuto poco tempo per pensare.

    Dovettero camminare a ritmo sostenuto ancora per una quindicina di minuti prima di raggiungere il fondo del crepaccio. A quel punto, Shirai tolse dal grosso zaino che reggeva sulle spalle un piccolo rotolo, lo aprì e iniziò a seguirne le indicazioni. Guidati dal giovane novizio, il team di ricerca proseguì per una decina di chilometri, attraversando grotte, anfratti e cunicoli così stretti da poter lasciar passare solo una persona alla volta. Infine, attraversato un passaggio di modeste dimensioni, ma costellato da pericolose stalagmiti e stalattiti, si ritrovarono in uno spazio più ampio, illuminato solo da una flebile lama di luce che penetrava da una fessura nel soffitto roccioso.





    In quella spelonca nascosta nelle viscere della terra trovarono il loro obiettivo. Difronte ai tre ninja si stagliava imponente l'ingresso ad una delle più antiche costruzioni erette dal Culto. Un enorme disco metallico finemente istoriato sigillava l'ingresso a quello che assomigliava ad un caveau vecchio quanto il tempo stesso. Ci siamo. Disse Haruki laconico. Non poteva vedere l'enorme struttura che gli stava difronte, ma sapeva di trovarsi difronte alla sua destinazione. Era una sensazione originatasi nel profondo della sua anima e che non sarebbe riuscito a descrivere a parole, ma che con insistenza gli suggeriva di essere nel giusto. Di aver finalmente trovato il retaggio dei suoi predecessori. Senza aspettare Shunsui e Shirai, si precipitò immediatamente verso la struttura, accarezzandone con le mani la superficie. Cercando di carpire il significato di quei simboli, intimò ai suoi compagni di rimanere fermi al loro posto. Non avvicinatevi. La formula che protegge questo sepolcro è molto antica. Non so cosa potrebbe succedere. Respirò profondamente, scacciò gli ultimo dubbi dal suo cuore e recitò una breve preghiera ringraziando Dio per l'onore che gli aveva fatto. Era pronto, non si sarebbe tirato indietro per nessuna ragione. Poggiò il palmo della mano destra sull'intrico di linee e simboli che ricoprivano l'enorme cancello che gli stava difronte, vi incanalò il suo chakra, usò il suo potereInterrogazione Mentale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'illusione si attiva tramite il contatto con la vittima. L'utilizzatore sarà in grado di interrogarla, cercando di estorcerle le informazioni direttamente dalla propria psiche leggendo la mente. Può essere utilizzata anche su bersagli incoscienti, riuscendo a comunicare mentalmente. L'utilizzatore vedrà le immagini dei pensieri superficiali della vittima, la quale è consapevole dell'interrogazione. Per mostrare un'immagine diversa dal reale pensiero è necessaria molta concentrazione, uno slot difesa e un consumo pari a medio ogni domanda.
    L'efficacia è pari a 30. Ogni domanda oltre alla prima richiede slot azione/tecnica.

    Tipo: Genjutsu - Tameshi
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso ogni domanda )
    [Da genin in su]
    Psicometria
    Speciale: L'utilizzatore in grado di applicare la tecnica 'Interrogazione Mentale' anche agli oggetti e alle tracce. Ogni domanda gli permetterà di ottenere informazioni su eventi passati accaduti in un raggio di 3 metri sotto forma di immagini o brevi visioni. Potrà vedere eventi accaduti nelle 24 ore precedenti al contatto, conoscendone con precisione la localizzazione temporale. Non permette azioni sleali o antisportive. Il funzionamento è subordinato alla volontà del QM.
    (Richiede la tecnica 'Interrogazione Mentale')
    [Da Genin in su]
    Comprensione Avanzata
    Abile: L'utilizzatore è in grado di comprendere il funzionamento di un oggetto, un meccanismo o un artefatto leggendario sottoposto a 'Interrogazione Mentale'. Non permette azioni sleali o antisportive. È possibile scoprire il funzionamento di abilità o tecniche al massimo parigrado. Il funzionamento è subordinato alla volontà del QM.
    [Da Genin in su]
    per cercare un modo di aprire la serratura.


    Qualcosa non andò come previsto. I sigilli presenti sul corpo del monaco rosso reagirono alla presenza di quell'antico manufatto, animandosi di vita propria. Mutarono in forma e aspetto, dando origine ad una forma completamente nuova. Il monaco sentì la propria anima venir afferrata da qualcosa. Qualcosa di tremendamente oscuro e potente. Qualcosa che era stato messo a guardia di quel luogo e che evidentemente non aveva intenzione di accoglierli con amicizia. Haruki, visibilmente in difficoltà, cercò invano di staccare la mano dalla struttura, mentre i simboli scivolavano dal suo corpo alla parete e viceversa, generando un continuità tra l'oro e la sua pelle. L'Ombra non si sarebbe accontentata di divorare il Miyazawa, pertanto rivolese la propria attenzione verso i suoi due compagni di sventura. Usando il corpo di Haruki come medium, sarebbe sfuggita alla sua prigione, penetrando nel mondo materiale. Il povero Jinhcuuriki, in preda a forti spasmi, avrebbe vomitato una grande quantità di sostanza nera, densa come il petrolio. Lo stesso liquido avrebbe iniziato a gocciolare anche dalle orecchie e dagli occhi. Dalla pozza che la materia aveva prodotto ai piedi della prigione presero forma i corpi di due creature dall'aspetto quasi umano Creatura umanoide, 4 Unità (Gigante). Statistiche pari a Verde.. La prima si precipitò a gran velocità verso Shirai, ingaggiandolo in un combattimento corpo a corpo. La seconda invece, si sarebbe avvicinata minacciosamente a Shunsui. A circa 9 metri di distanza da lui, sul suo volto inespressivo comparvero delle enormi fauci. Apertasi con voracità verso il vuoto, dalla sua bocca emerse un violento ruggitoOnda Tagliente - Zankuuha
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può modificare la pressione dell'aria per creare un'onda d'urto. La potenza è pari a 30, la gittata 9 metri e l'ampiezza di 6 metri. La Velocità è pari alla Precisione dell'utilizzatore. Se utilizzati dei manipolatori d'aria, la gittata è pari a 21 metri anziché 9 metri.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da genin in su]
    Considera il raggio e la gittata come se utilizzasse i manipolatori d'aria. Velocità pari a 400.
    che avrebbe rischiato di mettere in serio pericolo il Ramingo. Ormai gli sarebbe stato ben chiaro che per sopravvivere avrebbe dovuto affrontare la creatura.
     
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    L'esplorazione fu decisamente più intensa di quello che il genin si sarebbe aspettato. Haruki li guidò attraverso un labirinto fatto di pietra, così intricato che Shunsui semplicemente decise che non valeva la pena di cercare di capire dove stessero andando. Ma come diavolo fa ad orientarsi in questo luogo, non potendo nemmeno vedere dove diavolo sta andando...?Le abilità del monaco oltrepassavano la sua comprensione. In realtà, Shusui aveva ben altri problemi da risolvere, piuttosto che pensare all'amministratore. Haruki non si stava semplicemente limitando ad esplorare la zona, ma cambiava continuamente il passo di marcia, spingendo l'allievo a manipolare il chakra che inviava alle piante dei piedi sempre con estrema attenzione. Lo stava allenando al combattimento, anche se questo Shunsui non lo aveva compreso. Dal canto suo, il Ramingo si stava rapidamente adattando a quel tipo di esercizio. Poteva metterci un po' ad ingranare, ma una volta capito il trucco, il genin procedeva spedito. Oltre il secondo chilometro di marcia, i passi del sunese si erano fatti molto sicuri - forse anche senza ragione - ma, di fatti, riuscì a seguire i suoi compagni di squadra senza eccessivi problemi.

    Dopo dieci chilometri di anfratti e cunicoli, con Shirai che guidava la processione seguendo delle iscrizioni in un rotolo, il gruppo finalmente arrivò alla meta. Gli occhi di Shunsui si allargarono dalla curiosità. Questa storia del culto della fiamma suonava sempre strana alle sue orecchie, quando l'unica persona a dargli importanza era Haruki. Ma ora che si trovava di fronte una prova tangibile e concreta dei fasti di quell'antico culto, sebbene si trattasse solo dell'ingresso, la storia si faceva decisamente interessante. Haruki, chiaramente, era già al corrente di tutto. Anzi, aveva intimato agli altri di stare lontano dal portale, per ora, non sapendo quali insidie potesse nascondere. Agli occhi del genin, l'amministratore semplicemente toccò il disco metallico. All'inizio non successe nulla, ma poi i simboli sul corpo del monaco si illuminarono di concerto a quelli della costruzione. La pelle del monaco sembrò fondersi con la superficie della struttura ed un'Ombra emerse. Si impossessò del monaco, il quale cominciò a vomitare una sostanza oscura dalla bocca e dagli occhi. HARUKIIIII!!!!!!Il grido di Shunsui si propagò nell'aria, rimbalzando contro le infinite pareti delle grotte dove si trovavano.Dannazione...cosa sta succedendo...cosa devo fare? Shunsui davvero non sapeva come fare ad impedire che qualcosa di irreparabile accadesse al monaco, ma furono gli eventi che lo costrinsero ad agire.

    Il materiale che Haruki sputò si tramutò in due esseri d'ombra che attaccarono sia Shunsui che Shirai. L'attenzione del ragazzo salì a livelli di allerta, preparandosi alla battaglia. L'ombra arrivò a 9 metri da Shunsui, prima di aprire le fauci e sparare un vento mortale contro di lui. L'ampiezza dell'attacco era notevole, ma il suo corpo reagì quasi per istinto. Il chakra affluì verso le gambe del ragazzo, rendendolo più veloce ed aumentando le sue capacità di movimento
    Salto Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore è in grado di aumentare (x1.5) l'altezza e lunghezza del proprio salto.

    [Da Genin in su]
    . Lo scatto gli fece compiere in un solo movimento cinque metri alla sua sinistra, permettendogli di evitare il cono mortale dell'ombra. Uno scontro frontale....io odio gli scontri frontali.... In una frazione di secondo portò le braccia al petto e compose rapidamente una serie di sigilli
    Dislocazione dei Calappi
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre, Drago, Topo, Tigre, Drago, Topo (6)
    L'utilizzatore può dislocare una trappola alleata entro 21 metri, come se soggetta alla tecnica della sostituzione. I metodi di attivazione della trappola o le sue proprietà non variano. Il mezzo di attivazione della trappola e la trappola stessa devono essere presenti oltre 6 metri una fonte di chakra. È possibile piazzare ulteriori trappole in altre posti tramite uno slot azione/tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso ogni dislocazione )
    [Da genin in su]
    . Allo stesso tempo infuse del chakra nella trappola che voleva dislocare, così da attivare la cartabomba che la trappola
    Trappole pre-costruite [Vario]
    Contenente 2 kunai, uno dei quali con attaccata una Cartabomba I .
    Tipo:
    Dimensione:
    Quantità: 3
    (Potenza: 0 | Durezza: 0 | Crediti: 0)
    conteneva. La trappola sarebbe stata dislocata 6 metri dall'avversario, ed a 4 da Shunsui, leggermente sulla sua sinistra. La trappola era nascosta tra le rocce sconnesse della grotta. Onestamente non credeva che l'ombra prestasse attenzioni a dettagli di quel tipo, ma certamente lui non gli avrebbe dato modo di accorgersene. Prendendo 2 spiedi ed un kunai, li avrebbe lanciati entrambi contro l'ombra, in due lanci consecutivi. Le armi miravano, in entrambi i casi, alla testa della creatura, ma sostanzialmente avrebbero cercato di guidare la bestia nella posizione della trappola. Se l'ombra fosse cascata nel suo tranello, la trappola sarebbe scattata ed i due proiettili avrebbero cercato di centrargli il busto, partendo dal basso. La cartabomba sarebbe esplosa
    Cartabomba I [Bomba]
    La cartabomba è un piccolo foglio sul quale è inciso un fuuinjutsu: causa una potente esplosione di diametro pari a 1,5 metri quando attivata; entro un raggio di 3 metri causa danni dimezzati. L'attivazione è percepibile tramite udito, vista e tatto; è possibile scegliere il tempo dell'esplosione, da tre secondi fino a 30 ore.
    Tipo: Speciale-Ustione
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 2
    (Potenza: 30 | Durezza: 1 | Crediti: 45)

    Cartabomba I [Bomba]
    La cartabomba è un piccolo foglio sul quale è inciso un fuuinjutsu: causa una potente esplosione di diametro pari a 1,5 metri quando attivata; entro un raggio di 3 metri causa danni dimezzati. L'attivazione è percepibile tramite udito, vista e tatto; è possibile scegliere il tempo dell'esplosione, da tre secondi fino a 30 ore.
    Tipo: Speciale-Ustione
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 2
    (Potenza: 30 | Durezza: 1 | Crediti: 45)
    subito dopo. Devo togliermi questo mostro di dosso il prima possibile....Haruki è nei guai.
     
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    I Segreti dell'Ombra

    VII




    Il ramingo aveva reagito bene al suo attacco. L'Ombra dovette ammettere di averlo sottovalutato. Si perdonò per quell'errore, adducendo come scusa l'essere stata rinchiusa per troppo tempo. Erano passati moltissimi anni da quando uno dei monaci l'aveva evocata. Infatti, prima della scomparsa dei Fondatori gli era stato dato un ultimo compito e dopo allora più nulla. Obbedendo al comando dei suoi creatori era rimasta in attesa, facendo la guardia al luogo in cui l'avevano sigillata. Nessuno doveva avere accesso a quanto era contenuto in quella camera, non si sarebbe mostrata clemente nemmeno difronte ad un monaco della Fiamma. Quel giovane cieco non era degno. Non era abbastanza potente e per questo sarebbe stato divorato. Non avrebbe dovuto immischiarsi in questioni che andavano ben oltre le sue possibilità. I suoi due compagni di sventura avrebbero subito la stessa sorte.


    Anche se si era stupita che il Sunese avesse evitato con facilità il suo ruggito, l'Ombra non sembrò impressionata dall'attacco di Shunsui. Senza alcuna fatica, il Frammento che gli aveva scatenato contro scattò a sinistra di 5 metri schivando gli spiedi lanciati da Shunsui. Ora si trovava esattamente difronte all'obiettivo. Ora era pronto a divorarlo. Allargò le fauci fameliche, mentre con uno scatto fulmineo annullava la distanza tra di lui e il suo pasto. Appena fu alla giusta portata, sollevò il braccio destro per poi calarlo in diagonale, cercando di squarciare il petto del ragazzo dalla spalla sinistra alla coscia opposta. Continuando ad incalzarlo per tagliargli ogni possibilità di fuga, con la sinistra, tenendo il palmo aperto, avrebbe provato a perforare la parte destra del suo addome, pochi centimetri sotto l'arcata costale. Infine, tre tentacoli neri sarebbero emersi dal suo corpo e immediatamente avrebbero cercato di immobilizzare il ramingo, così da impedirgli di scappare. Il primo avrebbe cercato di avvolgersi intorno al braccio destro del sunese, il secondo al sinistro, mentre il terzo al collo, cercando di strozzarlo.




    Ricordati la tabella riassuntiva a fine post. ^^
     
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    Il Retaggio dei Fondatori
    Anauroch


    Tzc...fortunata pensò frustrato il genin quando vide l'ombra evitare il punto dove era nascosta la bomba che l'avrebbe mandata all'altro mondo. Come al solito nel bel mezzo di uno scontro, il tempo per l'autocommiserazione era inesistente. L'ombra sfruttò tutta la sua velocità per scattare verso Shunsui. Il genin capì che non era più possibile evitare lo scontro diretto, e si affrettò ad estrarre la sua wakizashi
    Wakizashi (Avvelenata) [Mischia]
    La Wakizashi e' una spada corta ad una mano che veniva portata insieme alla Katana. Essendo lunga circa mezzo metro è adatta per battersi negli interni
    Tipo: Lama-Taglio
    Dimensione: Media
    Quantità: 1
    (Potenza: 20 | Durezza: 3 | Crediti: 60)


    Veleno Debilitante C1 (Velocità) [Veleno]
    La somministrazione di 1 dose causa un malus di una statistica primaria scelta di 2 tacche per 2 round. La vittima, se somministrate ulteriori 2 dosi entro 2 round dalla prima somministrazione, sarà Spossata (DnT Leggero).
    Tipo: Supporto-Variabile
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 50)
    , Ma la creatura fu rapida e si inserì nella sua guardia. Il colpo era rapido e veloce, e Shunsui riuscì solo a gestire l'angolo di impatto, così che il suo corpretto di cuoio
    Corpetto in Cuoio [Protezione]
    Corpetto in cuoio indossabile che sopra i vestiti. Presenta una buona resistenza, offrendo all'utilizzatore una discreta protezione al busto e agli arti superiori.
    Tipo: Protezione-Supporto
    Dimensione: Mediogrande
    Quantità: 1
    (Potenza: 25 | Durezza: 3 | Crediti: 60)
    annullando, di fatto, gli eventuali danni al busto. Quest'ombra è dannatamente veloce...dovrò usare il chakra per stare al suo passo. Attingendo alla sua riserva di chakra, una quantità esigua dello stesso venne mandata al busto, in reazione al secondo attacco dell'ombra. Potenziata dalla forza spirituale del Ramingo, i suoi riflessi reagirono prontamente all'attacco con il palmo aperto della creatura. Ruotando il busto in senso orario, riuscì a mandare all'aria il colpo dell'ombra. Ti tengo testa...Ma in quel momento l'ombra fece qualcosa di inaspettato. Dal suo corpo, lunghi tentacoli neri sbucarono come vipere pronti all'attacco mirando a bloccare i movimenti del genin. Di istinto, Shunsui evocò nuovamente gli effetti repulsivi del chakra balzando vero l'alto, nel tentativo di scavalcare il suo opponente. Il salto mandò a vuoto il tentacolo che aveva cercato di afferrare la sua gamba. Con il braccio destro, mentre volteggiava sopra l'ombra, Shunsui riuscì a deflettere il secondo tentacolo che minacciava di avvinghiarsi al suo collo. Tuttavia, lo stesso braccio fu afferrato dall'ultimo tentacolo, e Shunsui potè solo utilizzare il chakra per limitare i danni. Prima ancora di toccare terra, tuttavia, la risposta del genin non sarebbe mancata. Afferrando la wakizashi con entrambe le mani, il genin avrebbe compiuto un tondo per recidere il tentacolo che gli stava bloccando il braccio destro, pochi centimetri sopra il contatto tra i due. Una volta atterrato, senza nemmeno voltarsi avrebbe eseguito un calcio all'indietro con la gamba sinistra, mirando al plesso solare della creatura. Un colpo non particolarmente forte, ma che aveva aveva un ottimo tempismo, in quanto la creatura si doveva girare per vederlo, mentre Shunsui non aveva bisogno di voltarsi per farlo partire. Shunsui aveva mantenuto fino a quel momento un profilo basso di attacco, e lo aveva fatto di proposito. Ma adesso avrebbe rapidamente cambiato passo e modalità di assalto, in maniera da far perdere all'ombra il ritmo dello scontro. Innanzi tutto, attinse ad una tecnica
    Tecnica del Suono Ammaliante
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'illusione si attiva se le vittima sono presenti entro 12 metri dall'utilizzatore. Le vittime udiranno un qualunque suono provenire da un punto deciso dall'utilizzatore all'attivazione e saranno invogliate a raggiungerlo e rimanerci; le vittime non raggiungeranno né stazioneranno in un posto apparentemente dannoso per la propria salute. Se la vittima si oppone alla malia, avrà un malus di 3 tacche a Velocità e Riflessi. L'efficacia è pari a 10.
    Tipo: Genjutsu
    (Livello: 5 / Consumo: Mediobasso - Mantenimento: ½ Basso)
    [Da studente in su]
    elementare, ma molto potente. Al genin sarebbe bastato schioccare la lingua e farsi sentire dalla creatura perchè si attivasse. Alle spalle del mostro, esattamente da dove il genin aveva piazzato la sua bomba nella trappola, l'ombra avrebbe udito il suono dell'attivazione di un meccanismo. L'illusione avrebbe spinto il mostro a voltarsi per andare ad indagare, e questo avrebbe creato un'apertura per il sunese. Shunsui avrebbe raccolto tutte le sue forze per sferrare un colpo mortale. La sua wakizashi sarebbe volata verso il collo della creatura, con l'intento di staccare la testa dal corpo. Il chakra avrebbe reso l'attacco più rapido e letale. Se anche anche la creatura avesse schivato il colpo, la tecnica lo avrebbe spinto ad andare verso la trappola del genin e, quindi, verso una fine poco piacevole.



    Shunsui Abara




    Chakra:
    Vitalità:



    Riassunto Azioni



    Slot tecnica Avanzata: T. del Suono Ammaliante
    Slot tecnica Base: -

    I slot azione: Tentativo di recisione del tentacolo
    II slot azione: Calcio all'indietro
    III slot azione: Fendente di decapitazione


    I slot difesa: Colpo subito
    II slot difesa: Schivata sul colpo a palmo aperto
    III slot difesa: Schivata/parata sull'attacco dei tentacoli


    Equipaggiamento Usato



    1 trappola precostruita


    /// OT ///



    I consumi tengono conto anche del post precedente =)



     
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    Sicura della propria superiorità, l'Ombra abbandonò il comando diretto della sua progenie, così da potersi dedicare completamente al monaco. Erano passati secoli dall'ultima volta che aveva avuto a che fare con un umano, quindi non le sarebbe dispiaciuto chiacchierare un po' con il ragazzo. Il fatto che appartenesse allo stesso Ordine dei suoi creatori rendeva il tutto ancor più interessante. Ovviamente, alla fine l'avrebbe comunque divorato, ma questo non le avrebbe impedito di godersi un po' la situazione. Mentre Haruki si contorceva per il dolore, la sua mente venne trasportata all'interno del luogo in cui l'Ombra era imprigionata. Oppure l'Ombra era penetrata nei suoi pensieri. Il monaco non era in grado di determinare quale delle due opzioni fosse quella corretta. D'altronde, aveva ben altro a cui pensare. Un modo per salvarsi, evitando di essere prosciugato da quella creatura, ad esempio. Improvvisamente, invece di essere prostrato davanti al sigillo, con un braccio incollato alla parete, si ritrovò in un immenso spazio bianco, senza confini o limiti. Anche se indossava la sua benda, Haruki sembrava essere in grado di vedere come una persona normale. Sfortunatamente, la situazione non era affatto migliorata. Una densa massa nerastra avvolgeva completamente il suo corpo, impedendogli qualsiasi movimento. Soltanto la testa non era rivestita da quella melassa simile a petrolio, permettendogli di respirare e di parlare. Inoltre, sentiva il proprio la propria energia vitale venire prosciugata. Anche il suo chakra stava calando molto rapidamente, rendendolo sempre più debole e stanco. Cercò di divincolarsi, agitandosi vigorosamente per togliersi di dosso quella roba, ma niente sembrava essere utile. Anzi, più si sforzava per liberarsi, più sentiva la proprie forze venire meno.



    Su, non c'è bisogno di agitarsi così. Presto non sentirai più nulla e poi diventerai una parte di me. La creatura era apparsa a pochi metri da lui, senza dargli alcun preavviso. Un grumo nero come la pece di circa 2 metri di diametro che volteggiava a mezz'aria, mutando continuamente la propria forma. Una sinuosa macchia d'inchiostro la cui continuità era interrotta soltanto da alcune brevi linee bianche. Quell'intrico di candide rette era ciò che più assomigliava ad un volto. Sai, sono secoli che nessuno viene in questo posto. Come l'hai trovato? Haruki riuscì soltanto a balbettare qualche parola, prima che l'essere lo interrompesse. Capisco. Quindi hai trovato una mappa. Strano. Pensavo non fossero state lasciate tracce dell'esistenza della Biblioteca. Vedendo l'espressione di smarrimento comparsa sul volto del giovane, la creature provò a rassicurarlo. Oh, scusami. Avrei dovuto dirti che posso leggere nella tua mente. Ad ogni modo, temo che la tua ricerca finisca qui. È molto bello che tu abbia deciso di portare a termine il lavoro iniziato dai tuoi antenati, ma non hai la stoffa per un'impresa simile. Scosse leggermente quella che doveva rappresentare la sua testa. Non posso certo lasciare che qualcuno di indegno acceda ai segreti contenuti nella Biblioteca dei Saggi. I Fondatori sono stati piuttosto chiari. Sussurrò, prima di accelerare il processo che avrebbe totalmente consumato l'anima e il corpo del povero monaco. Anche se l'Ombra sembrava sicura della propria vittoria, non poteva sapere che i suoi creatori avevano anche seminato per il deserto gli strumenti necessari ad aprire la serratura che proteggeva. Il monaco rosso non possedeva ancora tutti i requisiti perché ciò avvenisse, ma gli era stato affidato qualcosa che gli avrebbe almeno permesso di sopravvivere. Infatti, mentre tentava in tutti i modi di liberarsi, un'altra voce, inaudibile all'Ombra, aveva iniziato a blandire la sua mente.


    Abbandonata dalla sua componente razione, la Progenie che stava fronteggiando Shunsui regredì ad uno stato più ferale. Probabilmente, sarebbe riuscito ad ingannarla più facilmente, ma la maggior aggressività avrebbe abbondantemente compensato que debolezza. Anche se Shunsui era riuscito a tagliare il tentacolo che l'aveva immobilizzato, la creatura non sembrò preoccuparsene. Anzi, si occupò immediatamente del suo secondo colpo, parandolo con la parte laterale dell'avambraccio destro, prima che potesse raggiunsero il suo obiettivo. Benché non poté fare nulla per evitare il Genjutsu del ramingo, subendolo in pieno, la creatura sarebbe riuscita a evitare con facilità il suo ultimo colpo. Ciò, a causa dell'illusione che l'aveva appena colpita, avrebbe giocato a favore del suo nemico. La Progenie, infatti, schivò con un grande balzo il fendente di Shunsui, ma, cercando di inseguire il suono illusorio, sarebbe finita proprio sulla trappola che il ragazzo aveva piazzato.


    L'esplosione fu piuttosto violenta, ma il Genin non poteva certamente permettersi di abbassare la guardia. Infatti, prima che la nube di polvere e detriti si fosse diradata, l'aria venne squarciata da un urlo terrificante, carico di rabbia e desiderio di vendetta. Quel suono tetro e disumano sarebbe stato in grado di incutere timore perfino ai ninja più valorosi. Pochi istanti dopo, la creatura sarebbe ripartita alla carica e Shunsui avrebbe potuto ammirare gli effetti diretti delle sue macchinazioni. La bestia aveva perso il braccio destro, parte della gamba destra era stata distrutta e anche il torace portava i segni della trappola. Nonostante ciò, sembrava più affamata che mai. Colmando in un istante la distanza che li separava, per prima cosa avrebbe cercato di usare il braccio che gli rimaneva per afferrare il sinistro di Shunsui, all'altezza dell'avambraccio. Se fosse riuscito a catturarlo, l'avrebbe chiuso in un morsa d'acciaio, volta a spezzargli le ossa. Poi, indipendentemente dalla sua risposta a quel primo assalto, avrebbe continuato ad incalzarlo senza dargli la possibilità di allontanarsi. Trovandosi a corto di arti da utilizzare, la creatura avrebbe provato a porre fine alla vita del ramingo con le proprie fauci. La bocca della creatura si sarebbe aperta mostrando due file di denti taglienti come lame. Poiché l'ampiezza era di molto superiore a quella di un essere umano, se Shunsui non si fosse difeso adeguatamente, le sue zanne si sarebbero chiuse intorno alla sua spalla destra. Lasciata la presa al braccio sinistro di Shunsui, avrebbe usato la mano aperta per portare un affondo al busto del ragazzo, proprio a livello del cuore. Le unghie della Progenie erano paragonabili ad artigli duri quanto l'acciaio, pertanto non avrebbe avuto difficoltà a perforare le sue carni.
     
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