La Sacerdotessa del Culto Ardente

Corso alle basi per King e Kairi

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  1. Kairi Uchiha
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    Una Cliente Insopportabile



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    Lo strano studente che era appena arrivato l'aveva lasciata decisamente perplessa per il curioso aspetto fin dalla prima occhiata. La perplessità si trasformò in irritazione acuta quando quest'ultimo l'additò urlando come una scimmia addestrata definendola noiosa. Quando parlò di prestigio di clan poi si irrigidì, lanciandogli un'occhiata glaciale, la classica occhiata che era solita regalare a chi non le piaceva nemmeno un po', allontanandosi istintivamente di qualche passo quando il ragazzo le diede qualche pacca poco gradita sulla spalla.

    Cosa pensi di sapere tu di un Clan, o del suo prestigio? Se di una cosa non conosci che la punta dell'iceberg, faresti migliore figura non parlandone. E non andrai molto avanti se sei diventato uno shinobi "per noia", così come non andrai molto lontano se penserai solo a te stesso. Per quanto mi dispiaccia ammetterlo siamo io e te siamo un team, e come team dovremmo collaborare per andare avanti

    Replicò con tono freddo e seccato. Non rispose volutamente alla curiosa proposta di amicizia: nemmeno lei in realtà aveva particolari amici, ma quel tizio non le piaceva per nulla al momento, e di certo non era intenzionata a diventare "sua amica". Anche se nonostante tutto avrebbero dovuto collaborare per la missione e perlomeno provare ad andare d'accordo. Sospirò, leggermente scocciata dalla situazione.

    Proprio lo strambo del villaggio doveva capitarmi per la mia prima missione ufficiale...

    Quando Shizuka si rivolse a lei in quel modo rimase...stupita, decisamente. Da sempre era abituata ad insegnanti che al contrario le avevano ripetuto fino allo sfinimento quanto fosse importante per uno shinobi rispettare le regole, e, soprattutto, eseguire gli ordini dei superiori e mostrare loro rispetto. La Sensei al contrario la stava incitando a dire ciò che pensava senza farsi troppe remore. La osservò qualche istante valutando cosa fare e quanto parlare, ed infine decise di seguire il suo consiglio, azzardando un leggero passo verso la direzione da lei indicata senza però esagerare, in maniera tale da tastare il terreno e capire quanto fossero veritiere quelle parole, o se in realtà stesse semplicemente studiandola.

    Mentirei se dicessi che ho apprezzato il termine, ma mi è stato insegnato a mostrare rispetto per i miei superiori, ecco perché non ho parlato. Inoltre, in parte ha ragione, Sensei. Pur essendo quasi coetanee, io sono una ragazzina in confronto a lei quanto ad abilità ed esperienza

    Ammise sia alla donna sia a se stessa, non senza sentire una fitta nel petto mentre il suo orgoglio veniva leggermente intaccato. Nonostante si allenasse da quando aveva memoria, nonostante avessero la stessa età Shizuka era mostruosamente più avanti di lei, e questo non poteva che darle fastidio in qualche modo. Ma sapeva che se c'era qualcuno ad avere colpa della situazione era solo ed unicamente lei stessa: non avrebbe riversato sulla sua Sensei le sue stupide paranoie.

    Un motivo in più per allenarsi e diventare sempre migliore

    E grazie...

    Concluse con un lieve sorriso mentre accettava ed assaggiava il mochi che le aveva offerto. Ascoltò con attenzione anche il discorso della donna al suo compagno di missione, in silenzio e seguendo ogni movimento con lo sguardo: in qualche modo stava forse cercando di impartire già la prima lezione ad entrambi, sottolineando le loro forze e le loro debolezze. Quando poi quest'ultima poggiò l'indice sulla fronte di Kefka fu pronta nel vederlo rimbalzare indietro di qualche metro, ma non successe nulla di simile. Nonostante potesse sembrare impaziente come modi di fare, la loro Sensei sembrava più tollerante di quanto si aspettasse. Non era però d'accordo sul discorso riguardante la gerarchia: era la gerarchia che manteneva l'ordine, era grazie a Kage, Capoclan, Sensei se vi era un'equilibrio nei villaggi e non solo. Senza di essi vi sarebbe stata la pura anarchia, puro chaos.

    -------



    La situazione non sembrò migliorare quando arrivò il target che a quanto pare dovevano scortare per quella missione: una ragazzina bionda irritante quanto una zanzara che tiene sveglia durante la notte mentre si vorrebbe solo dormire, dal suo punto di vista. Rimase ad osservarla con un sopracciglio alzato qualche istante mentre la biondina si presentava a Shizuka, per poi rilassare lo sguardo e fare un leggero inchino quando la sensei la presentò.

    Signorina Hiyorino, sono Kairi Uchiha. Sarà mi...sarà nostra... si corresse lanciando un'occhiata veloce a Kefka, sperando fosse della stessa idea ...premura far si che arrivi senza un solo graffio verso la sua destinazione

    QUESTA QUI possiede doti così uniche del suo genere dall'essere stata scelta come futura sacerdotessa? Hanno tenuto conto anche del carattere quando hanno preso la decisione? Non invidio i seguaci di quel culto...

    Pensò fra sé e sé mentre più la bambinetta parlava, più l'indisponenza che provava nei suoi confronti aumentava, così come sembrava stesse aumentando sempre di più anche quella di Shizuka considerato il tic sull'occhio incontrollabile sul suo viso. Ma quella sarebbe stata solo la prima serie di missioni poco piacevole che avrebbe dovuto affrontare una volta diventata una shinobi, avrebbe dovuto fare del suo meglio in ogni caso. Le sue perplessità aumentarono a dismisura quando vide l'enorme quantitativo di oggetti completamente inutili che si sarebbero dovuto portare dietro, mentre la loro sensei esprimeva esattamente quello che era il suo stesso pensiero. Ma non ci fu verso per convincere nessuna delle 5 donne a cambiare idea. Fra l'insopportabile biondina e quel simpaticone di Kefka si convinse fin da subito che quelle giornate sarebbero state più pesanti e stressanti persino delle sue aspettative.

    Sarà una lunga, lunga missione...

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    Perlomeno il clima sembrava giocare a loro favore, soleggiato ma non troppo caldo, una delle condizioni migliori per viaggiare: non fosse stato per le continue ed incessanti urla isteriche che l'aspirante sacerdotessa lanciava non appena vedeva qualsiasi cosa che fosse per lei anche solo un minimo interessante. Al decimo urlo e quando ormai le sue orecchie non ne potevano già più Kairi si avvicinò con un sorriso accennato alla ragazza, parlandole con gentilezza.

    Signorina Hiyorino, le consiglio di abbassare la voce, se può farlo. Essendo una missione di di sicurezza in questo modo rischia di segnalare la nostra posizione a chiunque possa avere intenzioni malevole. Essendo nostra intenzione non farle succedere nulla se riuscisse a farci questo favore sarebbe una gran cosa

    Se la biondina avesse continuato in quel modo al contrario chiunque li stesse cercando non avrebbe impiegato troppo tempo per individuarli. Sempre che non l'avesse già fatto.
    Shizuka poi affidò loro il primo compito della missione, ovvero la disposizione migliore da attuare durante il percorso: la giovane Uchiha aveva già in mente qualche idea su quale potesse essere la migliore strategia da attuare, ma essendo in due avrebbe dovuto confrontarsi anche con Kefka. Non era granché convinta che al ragazzo fregasse qualcosa della disposizione eventuale, tuttavia si avvicinò in ogni caso a lui esponendo la sua teoria.

    Siamo in 3 a dover proteggere 5 persone, ed abbiamo anche un carretto non poco ingombrante da dover gestire... disse leggermente sconsolata indicando con un cenno della testa la massa di cianfrusaglie inutili che si stavano trascinando dietro ...quindi dobbiamo organizzarci al meglio vista la situazione. Sistemerei la signorina Hiyorino al centro della carovana vicino al carretto affiancata dalle sue accompagnatrici, le quali dovranno anche tirarsi dietro i suoi bagagli...non possiamo occuparcene noi 3, dobbiamo essere in grado di agire tempestivamente in caso di attacchi e senza ingombri. La mia idea era di lasciare la sensei Shizuka affiancata al target, essendo la più abile è anche quella che in grado di proteggerla al meglio nel caso in cui le cose si facessero difficili davvero. Io e te rimarremmo affiancati a loro sull'esterno ma un paio di metri indietro sue due lati opposti della carovana, in maniera tale da offrire protezione contemporaneamente sia in caso di attacchi laterali che di attacchi dalle retrovie, ed avremo una visuale completa di ciò che accade davanti a noi ed ai nostri fianchi. Difficilmente ci attaccheranno frontalmente se hanno un minimo di strategia, ed anche nel caso in cui lo facessero veramente dovremmo individuarli facilmente. Cosa ne pensi?

    Concluse, rimanendo ad osservare Kefka in attesa di una risposta. Non era troppo fiduciosa il lui, il suo discorso di presentazione non l'aveva per nulla convinta. Se davvero era così egoista e faceva quel lavoro solo per noia, non si sarebbe stupita se avesse deciso di fare ciò che gli pareva senza un filo di logica apparente, e non era convinta che le importasse davvero così tanto difendere Hiyorino.

    Fu il seguente battibecco fra la loro sensei e la Yamanaka però a lasciarla ancora più perplessa; per quanto la ragazzina fosse VERAMENTE insopportabile e lo stesse dimostrando ogni minuto che passava si trattava pur sempre di un cliente e non trovava che quella fosse la maniera più appropriata per comportarsi con lei. Inoltre non le era piaciuta granché la frecciatina lanciata agli Uchiha nel suo sfogo nei confronti della ragazzina, motivo per cui non si fece troppe remore a lanciare un'occhiataccia alla donna: certo, era la sua sensei, certo doveva mostrarle rispetto, ma il sentire parlare male del suo clan era una di quelle cose che proprio non mandava già, soprattutto quando veniva tirato in causa in maniera casuale e gratuita come in quel caso. Prima che potesse rispondere però fu un'altra cosa ad attirare la sua attenzione, ovvero il terrore crescente nello sguardo delle accompagnatrici della biondina. Immediatamente spostò lo sguardo nella direzione di Hiyorino, vedendola sul punto di scoppiare a piangere.
    Ricordò quindi le parole delle donne riguardanti la massa di roba inutili che si stavano trascinando dietro... "È necessario che la Sacerdotessa sia a suo agio, altrimenti diventa insicura. Ed è meglio se non diventa insicura "...ed istintivamente si gettò sulla massa di cianfrusaglie che si stavano portando dietro, andando ad afferrare la prima cosa che le capitò alla mano, ovvero un piccolo cerbiatto in peluche. Si avvicinò quindi alla ragazzina in crisi porgendoglielo, e cercando di essere il più rassicurante possibile cercò di evitare che scoppiasse in una probabile crisi isterica.

    Signorina Hiyorino, la prego non faccia così. Se desidera aiutarci non è piangendo che lo farà...se desidera durante il viaggio può tenere d'occhio la strada davanti a noi ed avvisarci al primo accenno di pericolo, in questo modo saremmo riparati su tutti i fronti

    Disse, sperando che la Yamanaka si calmasse. Non le piaceva per niente il suo modo di fare, era infantile e viziata, ma nella sua visione delle cose per portare a compimento la missione nella maniera più perfetta la felicità del cliente era una cosa da dover tenere in considerazione: la clientela felice del servizio è anche quella che può decidere di tornare, ed il villaggio ninja campava anche grazie a missioni di quel tipo.


     
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