Festa a Sorpresa

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  1. **Kat**
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    III ~ Incidente diplomatico evitato: Konoha e Kiri uniti per una torta!


    P

    robabilmente aveva esagerato. Forse era stata troppo dura con lo straniero. Ma la delicatezza in alcune situazioni era la sua ultima qualità. Soprattutto quando uno sbadato Ninja di Kiri aveva appena compromesso la buona riuscita della festa a sorpresa per la sua migliore amica. Miyo-chan meritava la miglior torta della sua vita per poter celebrare il suo compleanno. Tutto doveva essere perfetto. O almeno la Fuyutsuki pretendeva da se stessa e dagli altri che tutto andasse secondo i suoi piani. Aveva organizzato la giornata nei minimi dettagli con Daichi-kun.
    Ma purtroppo gli ingredienti principali della sua torta erano caduti sui ciottoli del sentiero principale di Konohagakure no Sato. Per alcuni secondi si sentì quasi svenire. Poi si era lasciata andare ad impeto di rabbia, mettendosi ad insultare anche il povero Ryuu-kun.
    Tirò un sospiro di sollievo non appena la situazione si tranquillizzò. S’incamminarono insieme verso il Mercato per poter riacquistare gli ingredienti freschi per la torta di Miyo-chan. L’atmosfera tra i due Genin non sembrava più tesa. Anzi la ragazza mostrò uno dei più sinceri e socievoli sorrisi. Probabilmente temeva di aver dato di sé un’immagine errata. Quindi si preoccupò di presentarsi con estrema gentilezza. - Anche tu un Ninja! - Sembrava sorpresa quanto il Kiriano. - Non ho mai visitato Kirigakure no Sato… sapresti descrivermela un po’? Provo a chiudere gli occhi così cerco d’immaginarmela. - Purtroppo la Fuyutsuki non aveva viaggiato molto per le cinque terre Ninja. Conosceva ogni località turistica del Paese del Fuoco. Ma non aveva mai intrapreso viaggi oltre il confine della sua nazione di appartenenza, a parte quando fu sorteggiata per partecipare allo Shi-e-En con Okada-Sensei nel Paese delle Sorgenti termali. Non aveva viaggiato molto, quindi amava trascorrere ore ed ore a confrontarsi con mercanti o Ninja stranieri immaginando i loro Paesi d’origine attraverso i loro racconti. - In realtà non mi sono mossa molto da Konoha! - Confessò con un po’ d’imbarazzo.
    Raggiunto il banco di Shizu-san, i due Genin continuarono a parlare cordialmente tra di loro. A quanto pare avevano fin da subito raggiunto una buona sintonia, nonostante l’incidente iniziale. La Genin della Foglia sembrava particolarmente interessata agli usi ed i costumi del Paese dell’Acqua, una località così diversa e distante dal suo comune immaginario. - Calda? - Osservò il cielo sgombro di nuvole ed i raggi solari che riscaldavano tiepidamente la giornata. - Il Paese del Fuoco è una delle Nazioni Ninja con il clima più mite. A Kiri fa davvero così freddo? - Domanda che forse poteva essere scontata, ma per una ragazza che non si era mai mossa dal suo paese d’origine non lo era affatto. Abbozzò un lieve sorriso per poi afferrare i nuovi ingredienti acquistati da Ryuu-kun ed incamminarsi verso il corso principale del Villaggio. Come sempre il Mercato era piuttosto caotico ed affollato. La Fuyutsuki tirò un sospiro di sollievo quando uscirono dal cancello Ovest del Mercato di Konoha. Erano sulla strada per raggiungere il centro cittadino.
    Ampliò il sorriso non appena Ryuu-kun non mostrò nessun senso di rimorso per aver quasi svuotato il suo salvadanaio per rimedire all’incidente causato dal loro incontro-scontro. Probabilmente aveva sbagliato, come sempre, ad essere troppo irruenta ed a trarre conclusioni troppo affrettate. Non era un Baka, ma sembrava molto gentile e disponibile. - Non ti ho trattato bene.. prima. - Confessò. - Ero troppo presa dai preparativi per la festa di Miyo-chan. Sono stata un po’ indelicata.. e non eri costretto a ripagare il latte e le uova. Infondo ci siamo venuti contro a vicenda! Comunque.. Grazie! - Decise di tagliare subito corto e non perdersi troppo nelle parole. Non le sembrava il caso di costruire un sermone per ringraziarlo della sua pazienza o lodarlo per la sua gentilezza. Anche se Ryuu-kun meritava tutti gli elogi possibili ed immaginabili per essere riuscito a scampare all’ira della Fuyutsuki.
    Almeno tutto filava liscio fino a quando il Genin di Kiri non si propose di portarle le buste della spesa. Un gesto di galanteria, che qualsiasi donna avrebbe apprezzato, ma non lei. Fraintese immediatamente le buone intenzioni del ragazzo. Era un’implicita provocazione per le Kunoichi? Spesso reputate troppo deboli per svolgere il lavoro degli Shinobi. Purtroppo c’erano correnti di pensiero maschiliste anche nel mondo Ninja. Alcuni pensavano erroneamente che una Kunoichi potesse avvalersi solo di Veleni o armi nascoste per eliminare i propri obbiettivi. Un genere di confronto meno diretto rispetto alla controparte maschile. E Hiro-kun, spesso per provocarla o spingerla ad accettare una sua sfida, rincarava la dose manifestando i suoi pensieri a riguardo. Era più un gioco, una sorta di competizione che era nata tra di loro. Quindi non appena Ryuu-kun ebbe la strana idea di considerarla come un fragile fiorellino incapace di portare un paio di buste della spesa, l’animo della ragazza s’infiammò. Ancora una volta.
    Squadrò la figura del Genin, stringendo a sé con forza la spesa. Quasi per testimoniare e dare prova che poteva portarla tranquillamente anche da sola. Probabilmente lo stava facendo più per dimostrarlo a se stessa, che al ragazzo. Ma stavolta fu abbastanza lucida da riuscire ad ascoltare le ragionevoli parole di Ryuu-kun. Sospiro. - Baka! - Anche questa volta fu lapidaria, ma meno dura. Anzi allargò un sorriso sulla labbra. - Se desideri portarla… è tutta tua! - Scaricò con un sorriso buste e cesti al Ninja del Paese dell’Acqua ben volentieri. - Seguimi. Non sono diretta a casa..ma in un posto migliore, dove troverò tutto l’occorrente per preparare la miglior torta di compleanno di Konoha! - Concluse con entusiasmo. Aveva di nuovo cambiato umore. Probabilmente era un po’ lunatica, ma stavolta aveva donato un secondo “Baka” gratuito allo straniero solo per il gusto di sfogarsi contro qualcuno. Preparare una festa di compleanno era diventata una missione di livello A.
    Fece strada lungo i variopinti e tranquilli viali del Villaggio. Konohagakure no Sato era uno dei Villaggi più vivaci e colorati delle 5 Terre Ninja. La montagna con i dieci volti che sovrastavano la vallata donavano un tocco artistico alle perfette linee degli edifici ed alle strade ben ramificate all’interno delle mura. L’esterno del Villaggio era dominato da praterie, Campi di addestramento e Foreste. Era un Paese piuttosto ricco, sotto ogni punto di vista. Si respirava una particolare vitalità anche nelle stradine più modeste del Villaggio. Durante il tragitto lasciò a Ryuu-kun il tempo per guardarsi intorno. Ma anche questo tratto di strada non fu privo di chiacchiere. - Si si! O almeno spero di riuscire a cucinarne una. Non sono molto brava con i fornelli.. ma ero l’unica amica del gruppo che non aveva impegni o missioni. Quindi questa Torta è sotto la mia responsabilità! - Concluse con un tono quasi solenne. Sulle sue labbra comparve un solare sorriso.
    Il Genin di Kiri si offri spontaneamente di aiutare la Fuyutsuki nella preparazione della torta. - Dici sul serio? - E stavolta era davvero sorpresa, piacevolmente sorpresa. In effetti una mano in più potrebbe toglierla da un mare di guai. Non aveva ancora ben presente il tipo di dolce da cucinare, visto le sue ridotte capacità culinarie. Forse potevano insieme provare a cucinare una torta alla frutta, seguendo le direttive di un libro di pasticceria. Alzò le spalle.
    Finalmente erano giunti davanti al chiosco di Ramen al centro cittadino. Era una struttura piuttosto modesta, di forma quasi circolare, con una tettoia in legno e tessuto antecedente al bancone. All’ombra c’erano tavoli e sedie, alcune già occupate da clienti con fumanti ciotole di Ramen, condite secondo i gusti e le esigenze di ciascuno. Un profumo proveniva dalle cucine, oltre al bancone in legno centrale, dove altri clienti attendevano le loro ordinazioni su alcuni sgabelli. C’era un uomo di mezza età, con i lineamenti del volto sottili ed ammandorlati. Capelli scuri, ma che iniziavano ad essere sbiaditi sulle tempie dal tempo. Iridi castane e labbra sottili con un naso pronunciato. Era il proprietario del locale.
    Prima di entrare la Fuyutsuki si rivolse con un sorriso verso Ryuu-kun. - Cucineremo qui! Abbiamo le cucine del locale tutte per noi… almeno fino all’ora di pranzo. Abbiamo due ore di tempo. - Rassicurò con un sorriso. Non avevano tutto il pomeriggio per cucinare la torta. Ma era riuscita a convincere l’uomo a condividere gli spazi delle cucine per un po’. Implicitamente aveva dato per scontato che il Genin l’avesse aiutata. Non si sarebbe data pace fino a quando la torta non fosse stata realizzata. - Pronto pasticciere? - Chiese con ritrovato entusiasmo, prima d’irrompere nel locale dell’uomo.
    - Oh! Ayuu-chan! Come promesso le cucine sono tue fino all’ora di pranzo. Ora la clientela non è particolarmente intensa.. quindi posso concederti quest’opportunità. - Con estrema gentilezza il proprietario del Chiosco invitò i due Genin ad avvicinarsi al bancone, aggirarlo ed imboccare la porticina sul lato per entrare nella cucina. - Arigatou Gozaimasu! - La Genin di Konoha chinò il capo con estrema gratitudine. - Questo ed altro per la mia miglior cliente! Ma soprattutto per Miyo-chan.. ricordo ancora quando eravate due scricchioli da Accademia e venivate qui per pranzare dopo le lezioni mattutine. - La Fuyutsuki dovette affrettare il passo e trascinare con sé, anche in malo modo, il povero Ryuu-kun per evitare di cadere preda dei racconti nostalgici dell’uomo. Finiva sempre per rivangare il passato. La ragazza e Miyo-chan erano clienti affezionate del locale.
    - Pffff! - Tirò un sospiro di sollievo non appena entrarono in cucina. Lanciò un’occhiata al suo collega-pasticciere, che aveva cercato di trascinare con sé senza badare troppo a dove mettesse i piedi. Non aveva tempo da perdere. Avevano solo due ore circa. - Idee per la torta? - Questa era la prima decisione da prendere. Lei non aveva ancora le idee ben chiare.


     
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