Festa a Sorpresa

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  1. **Kat**
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    VII ~ La proposta di Daichi-kun: L'invito


    I

    l rapporto con Daichi-kun era sempre stato alquanto altalenante. Anzi secondo la Fuyutsuki quasi inesistente. Mal sopportava i ragazzi che si davano fin troppe arie o che amavano conquistare le ragazze con i loro sorrisi beffardi ed un atteggiamento da canaglia. Inoltre il nomignolo “Ayuu-faccia-ciccia” proveniva dalla mente contorta dell’Akira, quindi ciò non lasciava presagire nulla di buono. Avevano vissuto gli anni dell’Accademia in modo alquanto conflittuale. Fortuna che c’era la saggia e paziente Miyo-chan, pronta a donare un parola di conforto per entrambi e cercare di farli andare d’accordo. Ma nemmeno la ragazza più diligente ed intelligente del loro anno Accademico era riuscita in una tale impresa. Continuavano a punzecchiarsi come cane e gatto anche dopo il diploma, anche dopo aver ottenuto il coprifronte di Konoha.
    La Fuyutsuki quando poteva evitava di frequentare Daichi-kun. Non sopportava le sue espressioni e i suoi sguardi beffardi. Ma in un modo o nell’altro se lo ritrovava sempre e comunque tra i piedi. Forse perchè entrambi erano legati a Miyo-chan. E anche nell’organizzazione della sua festa di compleanno l’Akira e la Fuyutsuki si ritrovavano ancora insieme, nello stesso giardino per rendere speciale questo giorno tanto importante. Almeno in qualcosa erano d’accordo.
    Purtroppo l’irrefrenabile voglia di Daichi-kun nello stuzzicare la ex-compagna di Accademia emerse anche di fronte al Kiriano, uno straniero che era costretto ad osservare una scena piuttosto consueta, che si ripeteva quasi giornalmente. I pugni della Genin fremevano dalla voglia d’impattare sul volto del ragazzo dalle iridi smeraldine, ma non le sembrava il caso di picchiarlo in quel momento. Soprattutto con una festa da organizzare.
    Ritornò in sé e decise subito di entrare in casa per riporre il budino al fresco, dando a Daichi-kun l’occasione di poter conoscere meglio Ryuu-kun. Gli occhi smeraldini del Genin si soffermarono su Ninja di Kirigakure no Sato. Sul suo volto si dipinse una strana espressione. Non nascose la sua curiosità. Lo stava studiando. A quanto pare nemmeno lui aveva viaggiato molto. - Ah.. ecco! Non ti ho mai visto in giro e dubitavo che Ayuu-chan, con il caratteraccio che si ritrova, avesse fatto amicizia tanto presto con qualcuno che non appartenga alla nostra ex-classe in Accademia. - Espose le sue perplessità ad alta voce, senza giri di parole. Era diretto e sincero, nel bene e nel male. E non si risparmiò nemmeno sul conto della Fuyutsuki. Ora poteva approfittarne data la sua momentanea assenza. - Soggiorni in qualche albergo? Quando tornerai a Kirigakure no Sato.. Puoi portati via Ayuu-chan come souvenir! - Fece un occhiolino complice al Genin della Nebbia, cercando di trattenere una risata. Ovviamente, soliti discorsi tra maschi. - L’Aria di Kiri potrebbe farle bene e tranquillizzarla un po’. È sempre così… lunatica! - Riuscì a trovare la parola giusta. Oltre ad essere tremendamente fastidiosa ed irruenta, riusciva a cambiare umore in pochi secondi. Cercò di trattenere ancora una volta una risata, con un sorriso dipinto sul volto. Le sue non erano parole denigratorie nei confronti della Fuyutsuki. Era semplicemente il suo modo di fare, di relazionarsi. Era fatto così. Un atteggiamento che la Kunoichi di Konoha mal sopportava.
    - Oh.. Grazie! È una delle poche abitazioni con un po’ di verde nel centro cittadino. Mi ritengo molto fortunato. - Ammise con un sorriso , prima di fare gli onori di casa ed invitare il Kiriano a seguirlo. L’abitazione era circondata da un piccolo viale in ciottoli che collegava il cancello alla porta d’ingresso. Lo stesso vile ad un certo punto si ramificava in due direzioni. Il ragazzo con la bandana svoltò sulla destra per poter fiancheggiare l’abitazione fino a raggiungere il retro. Il cortile non era molto grande, ma ben curato. C’era una fontana centrale da cui zampillava dell’acqua ed un Gazebo bianco su un lato. Panchine e tavolini erano disposti un po’ a casaccio su tutto il prato, forse recuperati e disposti in quel modo per offrire un posto comodo e confortevole a tutti gli invitati alla Festa. - Spero che tu sia più capace di me negli addobbi! - Era pronto a scaricare tutte le responsabilità su Ryuu-kun, anche se lo aveva appena conosciuto. Fin dall’inizio l’idea di addobbare la sua abitazione per Miyo-chan non l’aveva particolarmente convinto. Per lui andava bene anche con un paio di palloncini e un capellino conico per ogni invitato, minimalismo ed essenzialità al massimo. Ma gli ordini della Fuyutsuki non si discutevano. Aveva imparato a temerla, soprattutto quando era alla portata dei suoi pugni, decisamente poco delicati. - Ho comprato tutto il necessario al mercato. Palloncini, candele, festoni, cartelloni, cappellini, fischietti e tanto altro. - Elencò il tutto con poco interesse, era evidente che quelle faccende da “donne” non attiravano particolarmente la sua attenzione. - Idee? Ayuu-chan desiderava decorare il viale ed il gazebo! - Comunicò i desideri-ordini della Fuyutsuki, che tardava ancora ad arrivare.
    Improvvisamente lo sguardo smeraldino dell’Akira si assottigliò. Aveva qualcosa in mente. Il ragazzo iniziò a guardarsi intorno e si avvicinò maggiormente a Ryuu-kun per essere sicuro di non essere udito da terzi. - Psssh! Con quale scusa Ayuu-chan ti ha incastrato in tutto ciò? Ho un’idea geniale! Credo che sia la nostra occasione per scappare! Non è un lavoro per noi questo.. conosco una locanda dove preparano dei buoni Cocktail. Ci nasconderemo lì per un paio di ore e poi torneremo qui puntuali della festa con qualche bottiglia di Alcool per farci perdonare. - Il piano di Daichi-kun era stato elaborato nei minimi dettagli. Sperava solo di trovare in Ryuu-kun un valido alleato e sottrarsi ai suoi impegni per passare qualche ora in compagnia, tra uomini e non con forbicine e colla a creare dei festoni per una festa a sorpresa.
    Una lugubre presenza si abbatté sui due Genin, che confabulavano tra di loro. La Fuyutsuki era tornata, ed era dietro di loro. Occhi che s’illuminarono di una sinistra luce, mentre il volto si deformava in un’espressione poco rassicurante. Aveva sentito poche ma significative parole di Daichi-kun, la mente di tutto. Se Ryuu-kun non avesse parlato o appoggiato la sua idea, c’erano buone probabilità di salvarsi dalla suscettibile sguardo iracondo della ragazza. - Daichi-kun?!? - Trattenne un urlo. - Di cosa stavate parlando? - Inarcò un sopracciglio, mentre le braccia si congiunsero sotto al petto. Attendeva una spiegazione. E anche celermente.
    - Eh? - Il ragazzo era troppo occupato a spiegare il malefico piano a Ryuu-kun per accorgersi che la Fuyutsuki era già tornata. Lo sguardo ricolmo di paura malcelata si soffermò sulla ragazza alle spalle. Era in attesa di spiegazione. - S..Stavamo parlando di.. - E stavolta il ragazzo dagli occhi smeraldini aveva disperatamente bisogno di un alleato, altrimenti avrebbe passato la serata in ospedale, invece di festeggiare con Miyo-chan. Sperava in una giustificazione plausibile, elaborata dal Kiriano. - Si? - La Fuyutsuki sembrava sempre più impaziente. Quell’esitazione le faceva crescere solo ulteriori dubbi. Sospirò leggermente, cercando di mantenere la calma. - Uhm.. Ho appena invitato Ryuu-kun a fermarsi per questa sera alla festa! - Alzò la voce improvvisamente per sovrastare le eventuali risposte di Ryuu-kun o della stessa Kunoichi della Foglia. Doveva salvarsi in qualche modo. - Infondo Miyo-chan vorrà conoscere il volto del nostro benefattore no? Ti ha aiutata con la Torta ed ora si è offerto di decorare il gazebo. E poi non ci costa nulla ad aggiungere un posto in più… il cortile è abbastanza grande per tutti. - Aveva lanciato la sua plateale “scusa”. Non era particolarmente interessato ad invitare uno sconosciuto alla Festa di compleanno di una sua amica, ma avrebbe fatto di tutto pur di salvarsi dall’ira della Fuyutsuki.
    Gli occhi arcigni e il volto corrucciato della Genin svanirono in un istante. Sorrise, sorrise come non mai. Perché non ci aveva pensato prima? Doveva comunque sdebitarsi in qualche modo con il Kiriano. In quel momento Daichi-kun probabilmente riusciva ad ascoltare anche il cinguettio festoso degli uccellini. Era salvo. La sua intraprendenza lo aveva salvato ancora una volta. E come sempre la Fuyutsuki si dimostrava più ingenua di quanto volesse far credere. - Oh! In effetti.. - Il suo volto avvampò. Era imbarazzata. - Baka! - Mormorò. Era rivolto a se stessa, mentre abbassò lo sguardo. Era visibilmente imbarazzata. Non aveva dato una buona immagine di sé ad uno sconosciuto che si stava facendo in quattro per lei. - Hai ragione Daichi-kun! Ryuu-kun sarei davvero contenta se stasera partecipassi alla festa! Infondo ci hai aiutato nella sua realizzazione.. forse senza di te non ce l’avremmo fatta. - Anzi era una certezza. L’Akira e la Fuyutsuki avrebbero mandato tutto a monte con i loro litigi. Il rossore sulle sue guance non accennò a diminuire, mentre si strinse nelle spalle ed attese una risposta dal Kiriano.
    Intanto Daichi-kun mostrava uno dei suoi migliori sorriso. Occhiolino verso Ryuu-kun. Trionfante assaporava il dolce sapore della vittoria. Era salvo.


     
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