Scacco al RE!

Free GDR Asgharel-Sasori-Fenix

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  1. Asgharel
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    °Pensato°
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    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    王手! 一
    Scacco al Re!

    ~La Rivelazione~


    La notte era lunga e si diceva che spesso portasse consiglio. In quella notte, in particolare, Atasuke Uchiha, di riposo dal ritorno dall'ultima missione, si era recato per una bevuta ed alcune chiacchiere di circostanza presso la casa di Sayaka Uchiha, la sua vecchia vicina, tanto vecchia da aver visto svariati capiclan e Kage alternarsi al comando dei rispettivi gruppi.
    Alcuni credevano fosse tanto vecchia da discendere addirittura dai primi tra gli Uchiha, tuttavia era palese ai più che quella altro non poteva essere che una semplice leggenda per tenere a bada i bambini più irrequieti con storie assurde senza apparente fondamento, anche se Atasuke, seppur da poco, aveva avuto modo di apprezzare alcune di quelle “leggende” molto più da vicino.
    Il cielo era stellato e nella sua completa oscurità le stelle sembravano disegnare un candido fiume luminoso, che scorreva gentile nella nera volta celeste, contrastando una luna piena dalla colorazione stranamente rossa, segno del cambiamento che nel clan era spesso associata alla morte o ai cambi radicali. Che le due cose fossero spesso collegate,era però una triste coincidenza.

    “Atasuke-kun... sei pensieroso questa sera... che cosa ti disturba?”

    «Mmh? Oh... nulla Sayaka-sama, nulla di particolare...»

    “Nulla dici? Eppure... ho già visto quello sguardo, tempo fa... Su un volto che non rivedo da molto tempo...”

    «Davvero? E di chi sarebbe questo volto?»

    “Sarutobi... Uchiha”


    A sentire il nome di suo padre, Atasuke scattò, volgendo lo sguardo verso la vecchia con un filo di malinconia mista a rabbia negli occhi, ma senza proferire parola alcuna, lasciando alla vecchia il tempo ed il modo di spiegare.

    “Non volevo turbarti, Atasuke... Tuttavia, credo sia giunto il momento... è ora che tu sappia”

    «Che cosa, Sayaka-sama? Di come mio padre abbia deciso di tradire?»

    “No... Atasuke-kun. Di come tuo padre abbia deciso di amare anche a costo di mettere a rischio la propria esistenza... Tra tutti non pensavo che anche tu avresti finito per considerarlo un traditore”

    «Sayaka-sama... voi non sapete quello che ho scoperto.. voi non sapete che»

    “Lui è ancora vivo?”


    Atasuke a sentire quelle tranquille parole della vecchia, sbarrò gli occhi, letteralmente impietrito. Possibile che la vecchia sapesse tutte quelle informazioni? Eppure come poteva essere vero? Nessuno all'interno del villaggio poteva sapere. Nessuno sembrava aver più avuto traccia alcuna di Sarutobi, eppure... ella sapeva.

    “Ti vedo spaventato... Che cosa ti turba?”

    «C-come fate a saperlo? Ero convinto che nessuno del clan sapesse, oltre a me?»

    “E nessuno sa, infatti... oltre a noi... Chiunque nel clan se sapesse che Sarutobi è vivo... e che si è dato alla sua attuale occupazione... Beh... lo sai meglio di me”

    «Lo ucciderebbero... o quantomeno ci proverebbero...»

    “C'è dell'amarezza nelle tue parole... eppure avrei creduto che dopo quanto accaduto non ti sarebbe più importato di lui...”

    «E così credevo anche io, Sayaka-sama... tuttavia»

    “La luna rossa veglia su questa note... Tsukuyomi veglia sul nostro clan e noi con lei... Per quanto possiamo non mostrare il nostro vero volto, esattamente come la luna nella notte, le nostre emozioni sono forti ed i nostri sentimenti veri... non crucciarti per questo, Atasuke-kun... vieni dentro, dobbiamo parlare”


    E senza aggiungere altro la vecchia diede le spalle al giovane Uchiha, dirigendosi verso l'interno della casa, verso la piccola sala da the dove Ayame aveva già predisposto tutto e stava aspettando i due. Atasuke rimase fermo, immobile, osservando per alcuni istanti la vecchia che si allontanava, per poi riportare lo sguardo verso al cielo, contemplando la luna cremisi che si stagliava nel cielo.

    °Dunque è il momento... Tsukuyomi... Davvero è giunto il momento per il cambiamento?°


    Si chiese, prima di seguire la vecchia vicina, andandosi ad accomodare nella saletta dove discussero a lungo, sorseggiando tè e giocando una astuta e complessa partita di shogi, in un susseguirsi di trappole e contro trappole, esche ed affondi, schermaglie e combattimenti serrati.

    […]

    “Sembra che tu ti sia fatto abile, Atasuke-kun”

    «Ma forse non sono ancora al vostro livello, Sayaka-sama... tuttavia... non mi è ancora chiaro il vostro punto?»

    “Davvero, Atasuke-kun? Eppure mi appare alquanto palese...”

    «Come il volto della luna, tanto brillante e tanto palese, eppure... nella sua luce di inganno, nella notte si nasconde il vero volto...»

    “Sono diventata così prevedibile, Atasuke-kun?”

    «Non sono più un genin... qual'è il vostro obbiettivo?»

    “Vedere nuovamente il clan con un valido membro al suo comando. Basta questo per rendere lieti questi occhi stanchi”

    «E davvero credete che io sia adatto? Pur essendo un mezzosangue?»

    “Hmpf... Davvero? Credi davvero di essere solo un mezzosangue? E come spieghi la tua abilità?”

    «S-sayaka-sama! Che state dicendo? Mia madre era una Yamanaka!»

    “Harumi... Oh si, lei ha amato Sarutobi, lo ha amato davvero ed altrettanto ha fatto lui... Tuttavia, egli amava anche il suo clan... ed ama il clan tutt'ora...”

    «Non girateci intorno! Che cosa volete dirmi!?»

    “Quella notte... Sarutobi aveva il tuo stesso sguardo... si chiedeva quale fosse la cosa giusta da fare, quale fosse il suo destino, proprio da quella veranda... Quella notte, tu venni alla luce ed anche un altro bambino nacque... Tobi... Yamanaka”

    «S-Sayaka-sama... non... non vorrete dire che!?»

    “Harumi non è tua madre... Tu sei figlio di Sarutobi e Kaori Uchiha”


    Un lampo sembrò squarciare il cielo nella mente di Atasuke, che di colpo vide tutto ciò che credeva vero vacillare. Certo, quella poteva essere semplicemente una macchinazione, uno scherzo del destino, tuttavia... a che scopo? Per quale motivo inventare una storia di quel tipo? A che pro creare una menzogna tanto grande? Ma soprattutto perché rivelarla in quel momento?
    Migliaia e migliaia furono le domande che assillarono la mente di Atasuke in quel singolo istante, in quell'unico momento di lucidità perduta, in cui si ritrovò letteralmente paralizzato, con lo sguardo fisso nel vuoto per alcuni secondi, senza dare segni apparenti di vita.

    «S-Sayaka-sama... Perché... perché dite questo? Non... non posso credere alle vostre parole...»


    La voce di Atasuke era tremante, insicura, spaventata. Di contro, la vecchia sembrò farsi quasi più gentile e materna. Molto più di quanto già non fosse.

    “Atasuke-kun... capisco che questo ti lasci decisamente shockato... ma come avremmo potuto raccontarti questo quando ancora non eri che un genin... ora sei un uomo adulto ormai... hai raggiunto ottimi livelli in tutti i campi, hai aperto un tuo dojo... quando mai avresti potuto essere più pronto di ora?”


    Atasuke tacque, semplicemente perché in quel momento, non aveva nulla da dire. O meglio: avrebbe avuto molte cose da dire, a centinaia, addirittura migliaia. Solo non sapeva come dirle.

    “Lascia che ti racconti tutta la storia, Atasuke-kun...”


    Atasuke rispose smuovendo appena il capo, autorizzando la vecchia a cominciare con il racconto, quanto più dettagliato le sue vecchie e stanche membra le permettevano di ricordare.
    Ci volle parecchio tempo, qualche ora, prima che tutto il racconto avesse termine, ma alla fine, Atasuke sembrò aver accettato di buon grado quella storia, reputandola sufficientemente credibile da poter essere considerata vera.

    «Dunque... era Tobi il figlio mezzosangue di Harumi... Tuttavia, non capisco... perchè mio padre ha deciso di far credere che fossi io il figlio mezzosangue? Perchè tutto questo? Perchè non è rimasto con Kaori?»

    “Perchè Kaori era la promessa di tuo zio Atasuke... se si fosse saputo che lui... che lui aveva tradito il clan unendosi alla Yamanaka... Sarebbe scattato un conflitto! Atasuke era un membro importante del nostro ramo... Il diretto pretendente per il titolo di capoclan dalla nostra parte e Kaori era la figlia dell'altro ramo principale... unendo i nostri due rami avremmo avuto abbastanza potere... ma se si fosse saputo... avremmo perso tutto e saremmo stato cacciati al pari di Heiko... Sarutobi non poteva permetterlo... e decise di sacrificare il suo amore per Kaori, facendo credere di essere lui il traditore, l'elemento debole della famiglia”

    «Ma ancora non capisco... perché se ero figlio legittimo di Kaori, mio padre non mi ha lasciato qui nel clan? Perché mi ha portato via al posto di Tobi!?»

    “Perché Tobi morì durante il parto, inoltre Sorai sapeva... e già faceva parte del consiglio... se avesse anche solo sospettato che tu fossi vivo... di certo avrebbe cercato di farti sparire e senza la protezione di Sarutobi...”

    «Ho capito... Credo che la nostra partita sia terminata per questa sera, Sayaka-sama... Buona notte»


    E senza proferire altra parola, si alzò con calma, dirigendosi fuori dalla stanza e quindi dalla casa, incamminandosi rapido per il vialetto, puntando direttamente alla sua dimora. Lo sguardo era tenebroso, oscuro. Difficile capire che cosa ronzasse per la sua testa in particolare, tuttavia, chiunque lo avesse incontrato in quelle condizioni, di certo avrebbe temuto per il peggio.
    Sulla scacchiera, intanto, i pezzi erano stati abbandonati, tuttavia, sia la vecchia che la giovane Ayame, osservando i pezzi, avrebbero notato che con la sua mossa successiva Atasuke avrebbe mosso lo scacco matto e che sul pezzo del “re” della vecchia era comparso un nome, inciso forse con il chakra: “Sorai Uchiha”


    […]


    ~Convocazione del Consiglio~


    Il mattino successivo, dopo una meritata notte di sonno ristoratore, Atasuke si rese conto di non aver praticamente dormito. Per tutta la notte era rimasto sveglio, pensando a tutto quello che gli era stato detto, osservando ogni dettaglio della sua casa con occhi diversi, con diverse intuizioni, diversi pensieri.
    In quella notte, aveva anche mandato a chiamare Sasori, da poco recuperato con la stessa missione di recupero che i tre avevano quasi cercato di ostacolare, ma che aveva finito per chiudersi con un successo ed il ritorno dell'amico.
    Fu in quella mattina, però, che Atasuke ebbe la definitiva e determinata convinzione di chiudere il conto con Sorai che per troppo tempo aveva agito nell'ombra del clan e per troppo a lungo aveva tessuto la sua tela di intrighi. Da quanto aveva saputo dalla vecchia Sayaka, Sorai, infatti era da sempre che ambiva al potere, prima nel villaggio, poi, vedendosi rifiutare, tentò con il clan, ottenendo però solo un posto di rilievo secondario, o almeno rispetto a quanto egli avrebbe desiderato.

    Uscito di casa, si incamminò lungo il vialetto, ma prima di uscire, vide la vecchia Sayaka che lo attendeva davanti al cancelletto con fare quieto e rilassato, appoggiata come sempre al suo bastone ricurvo e nodoso.

    “Vai davanti al consiglio, Atasuke-kun?”

    «Si, Sayaka-sama... devo sapere ed il clan deve avere una svolta»

    “Non essere precipitoso figliolo... Sorai trama nell'ombra da troppo tempo, non si farà raggirare così facilmente”

    «Raggirare? Credete forse che vada la per raggirarli?»

    “Dovrai, o ti elimineranno... Non è la prima volta che...”


    «No, Sayaka-sama... potranno anche provarci ma non ci riusciranno.»


    E senza dire altro, strattonando il mantello per chiuderlo attorno a se, riprese il cammino. Quello era un giorno importante. Quella mattina si stava levando un sole rosso, per quello che sarebbe stato un giorno rosso, all'interno dei quartieri della villa Uchiha, un tempo casa dei capiclan, ora sede del consiglio illegittimo dei tre che da troppo tempo, senza un capoclan al potere o un aspirante valido per il titolo, spadroneggiavano prendendo decisioni al posto del legittimo leader mancante, stando bene attenti a non nominarne uno nuovo, e, secondo la vecchia Sayaka, eliminando, quando possibile, i pretendenti con troppo potere.

    […]


    Giunto davanti al torii di ingresso del palazzo, Atasuke si guardò attorno, cercando con lo sguardo Sasori, che in teoria avrebbe dovuto attenderlo li, o quantomeno giungere a breve.
    Individuato l'amico, o all'arrivo di quest'ultimo, senza togliere il cappuccio nero dalla testa, Atasuke mosse un saluto con un breve cenno del capo, prima di iniziare a parlare.

    «Sono contento che tu sia venuto, Sasori... Oggi presenteremo il tuo ritorno al clan e molto altro... Molto probabilmente ti ricorderai di Sorai, Izumi e Masakado... bene, sappi che non volevano che venissi a recuperarti, ritenevano fossi solo una perdita di tempo e di energie...»


    Il capo di Atasuke si levò al termine della sua affermazione, voltandosi appena verso Sasori in modo che nella torsione, il cappuccio svelasse una parte del volto dell'Uchiha.
    Guardandolo, Sasori avrebbe visto come le iridi di Atasuke non fossero semplicemente nere, ma rosso cremisi e sormontate dalle tre tomoe dello Sharingan, mentre dal suo occhio scoperto, una lunga lacrima ne rigava il viso.

    «Il clan ha bisogno di una vera guida. Da troppo tempo quei tre usurpano il posto di comando lasciando il clan nel caos... Ormai si sono creati gruppi distinti, spesso in conflitto tra loro e la sicurezza del clan va calando. Tu sei uno dei casi che avevano deciso di lasciare indietro e non voglio pensare a quanti altri siano stati abbandonati in situazioni simili o peggiori... Se verrai con me, non posso garantirti che ne uscirai incolume... Ho intenzione di diventare il nuovo capoclan, anche a costo di prenderlo con la forza»


    C'era dolore nello sguardo di Atasuke, c'era sofferenza, ma anche tanta compassione ed un'infinita determinazione. Quel giorno qualcosa sarebbe cambiato ed il cambiamento sarebbe stato pesante, molto pesante, se non addirittura epocale. Atasuke sarebbe uscito da quel luogo solo come nuovo capoclan o come cadavere. Sperava in una risoluzione pacifica, ma sapendo ciò che aveva saputo, conoscendo la storia e gli intrighi, era alquanto improba una sua elezione pacifica, anche se poteva sempre sperare di non doversi battere con l'intero consiglio...


    OT - Come richiesto ho fatto io l'intro. Per il momento mi son lasciato sul vago sulla parte "clou" della role per lasciarti pieno spazio di manovra. Per dubbi, info extra o altro (come i dettagli della storia), avvisami che ti mando il file con la storia nel dettaglio quanto prima :zxc:
    All Hail Uchiha! :riot:
    - /OT
     
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13 replies since 19/5/2016, 22:24   280 views
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