Scacco al RE!

Free GDR Asgharel-Sasori-Fenix

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. F e n i x
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,990
    Reputation
    +684

    Status
    Offline

    Empatia








    Sorai non si preoccupò minimamente del contrattacco di Atasuke, lo subì in pieno ma la bocca non si torse di un millimetro, non un grido di dolore: doveva solamente stuzzicare il suo avversario e ci era pienamente riuscito, sapeva che il prezzo da pagare poteva essere alto, ma era pronto a qualsiasi evenienzaDisincanto
    L’utilizzatore può escludere alcuni sensi dalle illusioni, evitando che vengano manipolati dalle stesse
    . fu così che riuscì ad evitare il dolore e attivare ciò che probabilmente avrebbe definitivamente reso Atasuke un boia senza cuore agli occhi del clanEmpatia illusoria
    L’utilizzatore può condividere con chiunque sia connesso a lui mediante “comunicazione mentale” sensazioni e stimoli provenienti dai suoi sensi
    .
    La gentilezza di Sorai era motivata, tutto in quella sala quel giorno aveva un significato, solo che non tutto era visibile o percepibile ad una prima occhiata, dopotutto, cosa poteva saperne un ospite di dove il padrone di casa teneva i panni sporchi[Fuuinjutsu inarrestabili + Comunicazione mentale + Fuinjutsu eterei: l’utilizzatore può rendere i suoi sigilli invisibili alle percezioni del chakra fino al momento dell’attivazione] ?
    Mentre Atasuke lo accusava così aspramente infatti ogni persona nel raggio di oltre un chilometro poteva udirne parole e risposte da parte di Sorai, saggio anziano impegnato ad educare un troppo aitante giovincello rispondendo con fatti da tutti verificabili, anche se qualche piccolo particolare mancava a ciò che Sorai trasmetteva: l’attivazione della tecnica dell’oscurità, rendendo l’attacco di Atasuke niente più che una conferma alle affermazioni del vecchio.
    Un vecchio intento ad affossare uno dei pochi ostacoli alla sua candidatura come capoclan, infatti nessuna parola detta da Atasuke nell’illusione venne udita Tutto quello che dico è verità
    L’utilizzatore se sfruttata empatia illusoria può trasmettere a coloro che sono connessi versioni alterate delle proprie percezioni, come se fossero realmente percepite
    o vista nel suo labbiale dal clan.
    Solamente ciò che desiderava il vecchio lupo veniva ascoltato dal clan, e confutare quelle parole sarebbe stato problematico per Atasuke, del tutto inconscio di ciò che accadeva mentre torturava il reggente.

    Chiedermi di disattivare lo sharingan per rispetto… certo un bel trucchetto, se solo non avessi dimostrato che la vostra non era altro che codardia, ve lo aspettavate che prima o poi sarei arrivato qui vero?

    Voi non avete potere, non lo avete mai avuto e questa è una verità che vi perseguita da sempre, anche se non volete ammetterlo

    Prima di uccidervi, però... credo che vi farò patire le pene che meritate per aver perseguitato la mia famiglia ed avermi ostacolato fino ad oggi, credete davvero che per un ninja del mio calibro fosse difficile recuperare Sasori?
    Quel sempliciotto ora e la fuori e crede lo metterò al corrente di ciò che farò qui dentro, povera pedina.
    Avevo elementi a sufficienza per non avere alcun problema da quella ricerca, ma fingere il contrario, con l’Hokage li presente poi, davvero un ottima occasione.
    Era l’occasione perfetta per mettere me in buona luce ed affossare voi!


    E mentre parlava tutta l’illusione andò a buon fine, immobilizzando Sorai e poi infliggendogli tutto il male che l’Uchiha vendicativo voleva assaporasse.
    Il Vecchio Lupo era esperto, tutti al clan lo sapevano ed avrebbe potuto rilasciare l’illusione senza problemi, ma lui, povero martire, aveva scelto una via diversa, aveva scelto di mostrare a tutti cosa faceva per loro, pur evitandogli il dolore fisico che provava, tutto, TUTTO per amore della verità.
    Il vecchio aprì gli occhi con una smorfia, come se fosse stato stremato dalla tortura alla quale aveva resistito con impassibile fierezza fedele al suo carattere… per quanto non avesse mancato di recitare in modo da far comparire qualche smorfia di dolore durante la tortura in modo da non insospettire Atasuke.

    Tu… Ragazzo…
    Non avrai… mai…


    Respirò affondo, come se raccogliesse le ultime briciole di forza.

    Non avrai mai!
    Il controllo del più potente clan della Foglia!
    Non lo renderai la tua arma…


    Il tono calò nuovamente dopo le prime esclamazioni, cedendo alla fatica.

    I tempi di Madara… sono lontani…
    Lontani secoli… e non permetterò a nessuno
    …nessuno!
    Di versare sangue degli uchiha… perché avvelenato dalla vendetta e da un amore disturbato!
    Ho solo… cercato…


    Ansimava, ormai debole come il vecchio quale era.

    …di far rispettare la legge in quanto impossibilitato a cambiarla.

    Centinaia di persone avevano udito le parole dei due, e vissuto quella situazione dal punto di vista di Sorai, difficile non prendere le parti di quell’ultimo ed instancabile baluardo, che si frapponeva come un muro difensivo alla pace, lasciando fuori la rabbia vendicativa di Atasuke che si mostrava in quel mondo interiore privo dell’autocontrollo sempre mostrato (o finto?) con tutti.
    La società aveva regole ferree non scritte, tante tra di esse erano andate infrante da quella versione Soraiana di Atasuke, l’accanimento verso un debole, lo scarso rispetto verso un vecchio che vantava anni di onorata carriera e la ferma convinzione, senza alcuna prova, che lui fosse migliore e il più adatto tra i presenti in quella stanza, a guidare il clan.
    Insolenza, supponenza, violenza ed un animo dedito all’inganno erano motivi in grado di scuotere ed animare le masse fino al linciaggio, soprattutto se queste avevano la capacità e possibilità di intervenire quando tali sopprusi avvenivano.
    Tutti vogliono essere riconosciuti come eroi, pensava Sorai, e dopo aver dato l’occasione a se stesso la dava a tutto il clan, dava a loro il potere di decidere se quel maltrattamento fosse giusto o sbagliato e di intervenire se lo ritenevano necessario.
    Rendeva tutti partecipi di un mondo solitamente precluso a loro, nobilitandogli e dandogli al contempo la possibilità di essere eroi per un giorno, di fare la differenza in quell’unico giorno, di opporsi contro un giovane usurpatore che sfruttava le sue capacità per accanirsi contro un vecchio debole e stanco il cui unico intento era proteggere la pace.
    Gli anziani andavano rispettati e onorati, ai giovani era data la sola opportunità di sedersi e ascoltarne la vita per apprendere e comprendere perché alcune azioni non andassero fatte.
    Gli anziani andavano temuti…

    Edited by F e n i x - 28/7/2016, 09:51
     
    .
13 replies since 19/5/2016, 22:24   280 views
  Share  
.