L'esame

Corso alle basi per Shin Kinryu

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. C a n n e l l a
        Like  
     
    .

    User deleted


    E il quarto entrò dalla porta...

    Capitolo II - Dove si viene abbagliati e c'è l'eventualità di chiavi e pedate volanti


    Ok, ammetto che forse avevo sottovalutato la situazione. In realtà, il fatto è che il mio cervello la mattina non funziona proprio benissimo, ma tant'è. Quindi la situazione era questa, più o meno: qualcuno stava torturando il tizio appeso, tale Ryuu, sfortunato guardiano del cancello di Kiri. E questo qualcuno, visto che a quanto pare il nostro compagno di cella non stava cedendo, aveva pensato bene di usare altri ninja, ninja deboli come noi per forzarlo a parlare. E sapete una cosa? Tutto ciò mi puzzava enormemente di nukenin. Solo un traditore e un fuorilegge si sarebbe abbassato a rapire ragazzini per torturarli e far parlare un onorevole guerriero. Lo guardai con approvazione: nonostante tutto non si era lasciato sfuggire niente, a quanto diceva, e le morti che già erano avvenute, proprio per il carico di senso di colpa con cui lo gravavano, andavano a sua maggior gloria. Anche io avrei accettato la morte per proteggere i segreti di un Villaggio, che fosse o meno il mio.
    Ma il fatto che fossero dei possibili traditori complicava la situazione. Non avrei potuto lasciar correre. Meritavano la morte per il solo fatto di esistere. E se poi fosse venuto fuori che non erano traditori, beh, si erano macchiati di crimini atroci. Ma tra il dire e il fare c'era, invece del mare, una solida (e dannatamente corta) catena di solido acciaio. Ryuu però dette a me e al mio compagno di corso un'ottima informazione: entro dieci minuti sarebbe probabilmente arrivata una guardia. E una guardia voleva dire chiavi. Una possibilità di uscire di lì e vendicare Ryuu e gli altri studenti torturati e forse uccisi.
    Fu quindi con rinnovata determinazione che ascoltai le parole di Shin.
    È presto detto, amico sussurrai Sono piuttosto bravo nel combattimento ravvicinato, con questa lama che fortunatamente non hanno trovato lo spadino celato era, ovviamente sempre al suo posto ma dato che mi manca un braccio, non posso comporre sigilli. L'unica tecnica non offensiva che conosco serve ad accecare gli avversari...
    Io e Shin ci guardammo e dovemmo avere più o meno la stessa idea. Abbagliare la guardia ci avrebbe dato un po' di vantaggio. Ma rimaneva il problema delle catene. Troppo corte per permetterci di raggiungere il centro della stanza, rappresentavano un impedimento troppo grande a due combattenti fisici come noi. Shin aveva nel mentre finito di elencarmi le sue capacità, e quello che sentii non mi piacque per niente. Dovevo aspettarmelo d'altronde, da un abitante della "Foglia di Fuoco". Quando lo sentii fare menzione a "palle di fuoco" ammetto che sbiancai, e deglutii sonoramente. Non volevo mostrare il mio disagio, ma l'idea di una dannata sfera infuocata in quello spazio ristretto non mi andava per niente a genio. Ma proprio per niente. Dall'incidente non ho un gran rapporto con le fiamme libere. Per comodità dirò solo che ne sono fottutamente terrorizzato!
    Perso com'ero nel tentare di non lasciarmi andare a patetici piagnucolii che non avrebbero giovato alla mia posizione come membro utile della compagnia (avevo notato gli sguardi al mio braccio mancante, e sebbene non vi facessi molto caso, sapevo benissimo che pochi mi consideravano all'altezza della carriera che avevo scelto), quasi non mi accorsi di Shin che, pensieroso, di colpo si era scosso e, composto un sigillo, si era trasformato in una volpe, che con le sue sottili zampette era riuscita a togliersi la catena. In un attimo dimenticai il fuoco e i ricordi poco piacevoli di quella notte.
    Amico, sei un genio! Vorrei poterlo fare anche io...Non riesci ad usare il chakra nemmeno per una tecnica simile, Ryuu? Un guardiano come te dovrebbe esserne in grado, no? Riflettei un attimo. Io non potevo comunque liberarmi, ma loro forse sì. E se si fossero fatti trovare liberi, io avrei potuto coprire loro la fuga abbagliando il carceriere non appena avesse messo piede nella stanza.
    Se riesci a liberarti, ho una proposta per voi: vi fornirò l'occasione di fuga. Credo di poterlo abbagliare e trattenere per un po', il tempo di uscire dalla porta e correre più veloci che potete. Perderne uno è meglio che perderne tre, no? Sono pronto a sacr... Venni interrotto da Shin, che a quanto pare aveva il suo piano in mente. Lo ascoltai attentamente. E l'idea di un sacrificio eroico a terminare la mia breve avventura nel mondo iniziò a diventarmi sempre più ridicola. Shin non voleva abbandonarmi. Non voleva abbandonare nessuno. Aveva pensato anche a come liberare Ryuu nel caso in cui non fosse riuscito a farlo da solo. Il piano aveva senso. Ma soprattutto Shin si era rimangiato le parole di poco prima, in cui sembrava quasi voler solo mettere in salvo la pelle. Non avevo davvero creduto alla sua aggiunta finale, che sapeva molto di romanzo rosa. Ma stava dimostrando adesso che la sua volontà era proprio quella di uscire di la tutti insieme.
    Con un cenno di assenso approvai il piano, ed iniziai a pensare a come poter distrarre la guardia ed indurla a venire verso di me, concentrandomi anche su quell'unica tecnica che poteva salvarci la vita.
    Il tempo passò velocemente e lentamente insieme: troppo veloce per prepararmi quanto avrei voluto, troppo lento per rendere l'attesa tollerabile. Quando finalmente la chiave girò nella serratura, ero un fascio di nervi. Nella mia mente si accavallavano immagini terribili, quelle dei miei incubi. Vedevo mio padre entrare da quella porta, la faccia ghignante una maschera di fuoco. Quel volto, la più innaturale delle aberrazioni, mi tormentava da anni. E la situazione pareva dannatamente simile nella mia immaginazione.
    Fu con sollievo e sorpresa che la faccia del nostro aguzzino mi si rivelò. A stento trattenni una risata alla vista di quell'uomo ridicolmente muscoloso e inguainato in un costumino per nulla coprente. Quando parlò lo fece con una voce comica, a metà tra il femmineo e il gutturale. Forse avevo un'idea di come attirarlo, nonostante le minacce che sembrava perfettamente in grado di portare a termine. Si stava già avvicinando a Shin, facendo apprezzamenti e tirando fuori un coltello. Nel momento esatto in cui appoggiò la lama al volto di Shin, finsi di avere una crisi. Non fu nemmeno troppo difficile: mi bastò rilasciare la tensione e la paura. L'isteria fu simulata solo in parte
    No, no, no, NOOOOOO! Non farmi quelle cose, ti prego, ti prego! Fammi andare via, ti supplico! Guardami, non ho più un braccio, sono tutto bruciato, deturpato, ti prego, fammi andare, non farmi male. Ti dirò tutto quello che vuoi, ti dirò tutto, tutto...Vuoi sapere come entrare a Oto? Te lo dico...Farò tutto, tutto, tutto quello che vorrai, ma per gli dei, ti prego, non farmi del male! Mi misi il braccio a coprire la faccia, come a proteggermi: il segnale convenuto.
    Se il bestione effemminato si fosse avvicinato, o almeno girato, verso di me, avrei rilasciato, da quella posizione di totale sottomissione (sdraiato e quasi in lacrime), la potenza illusoria della mia tecnicaIllusione Accecante
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0) L'illusione si attiva se osservato l'utilizzatore e presente entro 9 metri da esso. Le vittime vedranno generarsi alle spalle dell'utilizzatore una luce intensa che renderà Accecate le vittime per 1 round oppure finché non subito un attacco. L'efficacia è pari a 10.
    Tipo: Genjutsu (Livello: 5 / Consumo: Medio ) [Da studente in su]
    . Iniziava il momento davvero critico.
    1. Se il carceriere fosse rimasto abbagliato, avrei accompagnato l'illusione con un urlo spaccatimpani. L'abitudine di farsi sentire al di sopra del martellare di una forgia a volte torna utile nella vita. La speranza era che Shin, libero dalle catene, sarebbe riuscito a prendere le chiavi dalla tasca dell'omone e tirarmele, se lo avesse fatto, le avrei afferrate al volo, provando velocemente quale fosse quella giusta. Se fossi riuscito a liberarmi, mi sarei alzato immediatamente, dirigendomi verso Ryuu, dove avrei provato le varie chiavi fino a liberarlo dalle manette, preparandomi ad attutirgli la caduta con la spalla e il moncherino del braccio sinistro. Nel mentre, se il piano procedeva come da copione, Shin sarebbe stato intento a mazzolare il carceriere. Purtroppo, non sapendo le condizioni di salute di Ryuu, avrei potuto soltanto occuparmi di lui e delle chiavi, senza contribuire significativamente alla lotta, e senza potermi neppure difendere in maniera del tutto efficace.
    Se, quindi, Shin fosse riuscito ad abbattere l'omone mi sarei diretto alla porta, con Ryuu possibilmente appoggiato a me, e l'avrei aperta. L'aria fresca e la libertà non erano poi così lontane.
    2. Se il carceriere non avesse subito la tecnica, o se in qualsiasi momento avesse provato ad impedirmi la liberazione, sia prima che dopo aver afferrato le chiavi, avevamo concordato che Shin sarebbe comunque passato all'attacco. Sia che il calcio ascendete del mio compagno fosse andato a buon fine o meno, avrei deciso di contribuire. Trovandosi a una distanza non eccessiva, in piedi o sdraiato dai colpi di Shin, mi sarei slanciato in avanti per quanto consentitomi dalla catena, in sostanza cadendo prono ma pronto a sferrare un micidiale fendente con la lama ora non più celata, fendente aiutato anche con un piccolo afflusso di chakra per infliggere più danni possibili. Il colpo sarebbe stato mirato alla testa nel caso fosse caduto in seguito ai calci, oppure ai garretti nel caso fosse rimasto in piedi. Speravo che un colpo simile lo mettesse al tappeto e permettesse a Shin di finirlo e recuperare le chiavi, ma per sicurezza avrei sferrato un secondo attacco, di nuovo diretto alle gambe o alla testa. Così legato non potevo fare molto di più.

    Yuichi
    Studente | Bianca
    Vitalità: 8/8 Leggere
    Chakra: 6.5/10 Bassi

     
    .
14 replies since 20/5/2016, 20:50   336 views
  Share  
.