Questione di Vita o di Morte

[Intro per Nago Yamagata]

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  1. Asgharel
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    Cade la Neve

    ~Gestione dell'Emergenza~





    Inutile dire che l'Uchiha rimase stupito nel vedere il ragazzo che si sniffava l'aria, come in cerca di un qualche odore specifico, quasi a voler fiutare le sue intenzioni. Ad ogni modo, quale che fosse la follia che muoveva il ragazzo, rimase fermo, impassibile, in attesa di una risposta, convincendosi che forse il ragazzo non era poi molto differente dagli Inuzuka, i quali di tanto in tanto si dimenticavano di essere esseri umani, lasciandosi andare alla loro natura animalesca.
    Alla fine di quella breve spiegazione, Atasuke non disse nulla. Non annuì, non fece cenni di dissenso. Non fece nulla. Si limitò solo a porgere la mano e con ciò dare il via alla procedura di ingresso dei due...

    [...]


    Intanto, all'ospedale, il clone dell'uchiha non ebbe il tempo materiale di andarsene che ecco arrivare Shizuka, evidentemente non poi così impegnata come si temeva essere. “…Atasuke, cosa succede?” «Tre viandanti, parecchio denutriti sono arrivati al villaggio in cerca di soccorso medico. Lei è la figlia più piccola e come vedi è messa male, molto male» Rispose lui, quasi come fosse un automatismo fare un rapido rapporto sulla situazione, voltando il capo verso Shizuka ed aspettando che giungesse per cederle il corpicino che letteralmente lottava per restare in vita.
    “Non fare quella faccia, da qui in poi ci penso io, stai tranquillo.”
    «Quale faccia? Lo so bene che nessuno meglio di te potrebbe salvarla»
    Rispose con il suo consueto sorriso, anche se forse ad un occhio inesperto ed esterno poteva apparire quasi beffardo e del tutto fuori luogo. “Spiega a Junko quello che è successo e seguite le indicazioni di Atsushi per gli altri due. Lui fa schifo in queste cose, perciò mi affido a te: tranquillizzali, perché va tutto bene.” «Capisco... Non ti preoccupare, farò come dici nonappena avrò portato qui anche i suoi due parenti» “Un bacino di incoraggiamento, Acchan?” Ed ecco che, forse per ironia, forse per reale convinzione, Shizuka si protese leggermente verso l'Uchiha, quasi a volersi realmente approfittare della situazione per ottenere un bacio da parte sua, bacio, che sfortunatamente non giunse, venendo sostituito dalle due dita dell'uchiha che poggiarono delicatamente sulla fronte della primario, quasi a volerla picchiettare delicatamente «La prossima volta, Shicchan... Ora hai qualcosa di molto importante da fare... quando avrai finito avrai i famosi mochi della vecchia Sayaka che ti piacevano tanto... prendi questo come incoraggiamento» Sorrise, osservando poi Shizuka che si allontanava "allegramente" dietro la barella, scomparendo dietro l'angolo. “La priorità del caso è di livello Uno. Da questo momento rispondete solo a me.” °Dunque è più grave di quanto sembrasse...° Si ritrovò a pensare tra se, dopo che il suo orecchio decisamente fino [Abilità] aveva udito quelle parole che risuonavano nel corridoio, prima che la sua percezione venisse sporcata da un suono decisamente più insistente da una fonte decisamente più vicina e "piena di curiosità".
    Junko approfittò del momento per iniziare ad imbambolare il clone di domande, riversando su di lui un fiume di quesiti che fu ben rapido ad interrompere per passare oltre.
    «Junko-chan, Atasuke, l'originale, si trova ancora al gate assieme ai genitori della ragazza. Ora andrò a prenderli e quando faremo ritorno sarà lui personalmente a dirti quanto vorrai sapere» E senza aggiungere altro, ma soprattutto senza dare tempo alla donna di ribattere, il clone scattò via, uscendo rapidamente dalla porta dell'ospedale per ritornare al gate dove Atasuke lo stava aspettando. [Velocità]

    [...]


    Dopo il rapido viaggio, la donna sembrò non aver propriamente gradito il modo in cui era stata sballottata sulla schiena dell'Uchiha e con relativa grazia, tentò di buttare sul ridere il suo malessere, ringraziando quello che sembrava essere l'unico vantaggio nell'avere lo stomaco completamente vuoto o quasi. «Sicura che sia tutto a posto?» Domandò lui con gentilezza, avendo notato le condizioni della donna che era riuscita a divenire ancora più pallida di quanto già non fosse. “Uchiha-san Le cose che ho detto prima...” «Non si preoccupi, posso immaginare» la interruppe lui, con delicatezza, senza però riuscire a fermare il fiume di parole che la donna sembrava voler tirare fuori. “Ecco, forse sono stata troppo dura nei suoi confronti. Voglio solo che sappia che le siamo grati per quello che sta facendo per noi” Atasuke le fece un cenno di assenso con il capo, adornato dal suo solito sorriso che raramente abbandonava quel volto. «Come le dicevo, non deve preoccuparsi».
    Poche, seppur gentili parole, che vollero, quasi per ulteriore protezione che per scherno, coprire quelle decisamente più indisponenti del figlio, il quale evidentemente non aveva avuto, in passato, molte occasioni in cui apprendere come si stava al mondo. Dimostrando che forse la sincerità non è sempre la risposta migliore a tutto. Specialmente quando così fuori controllo come in un bambino.
    E mentre questi si dirigeva alla reception subbissando di domande la giovane infermiera, Atasuke proseguì oltre verso colui che sapeva attenderlo dal suo precedente e rapido arrivo. «Come promesso eccomi... Se non ho mal inteso è a voi che devo dare le informazioni per shizuka, giusto Junko-chan?» Domandò con gentilezza, volendosi in parte appartare per evitare di allarmare inutilmente i due familiari ancora intenti con l'infermiera e con il collega della Hyuga inviata da Shizuka. «Il mio... “doppio” mi ha riferito che avete parecchie domande... Sfortunatamente le risposte non saranno soddisfacenti, temo. Molto semplicemente si è trattato di un normale controllo all'ingresso, nulla di più. Semplicemente viste le condizioni è stata data l'allerta medica 1 al gate, dunque è stata mossa la mia unità di primo soccorso semplice. Per la ragazzina ho proveduto a portarla immediatamente qui. Non c'era tempo ne personale abbastanza formato per fare nulla. Per loro abbiamo proceduto con semplici tonici e cure standard per quanto riguardava ferite superficiali e per rinfrancarli un poco...» Si dilungò poi nel rispondere quanto più completamente poteva sui successivi mille quesiti, anche se, di fatto, non si poteva dire che l'uchiha potesse poi sapere granchè sull'argomento. Conosceva i rudimenti base utili per un primo soccorso, ma non era un medico...

    [...]


    Non passò molto che l'intero gruppo venne “stranamente” portato all'ala est senza troppe domande e decisamente quasi senza alcuna motivazione particolare. Certo Atasuke trovò apprezzabile il pasto caldo, tuttavia, non gli piacque sentirsi come trascinato a sua volta all'interno dell'ospedale nell'altra ala. In fondo aveva comunque un corpo di guardia da dover gestire e quello strano raggruppamento gli puzzava e non si trattava del solito “odore da ospedale”. No, era qualcosa di diverso, qualcosa di meno tangibile... Era come una puzza di quarantena.
    Si voltò dunque verso Junko, la giovane allieva che lo aveva assiduamente interrogato quasi come a volerle rendere la pariglia. «Junko... Vorrei chiederti due cose... Nulla di importante, si tratta solo di una curiosità... posso vero?» Una domanda retorica, era palese. Con passo leggero si mise in moto, avvicinandosi alla donna ed allontanandosi dal trio, intento a mangiare il lauto pasto. L'unico nell'arco degli ultimi giorni da quel che si era capito, ed il suo sguardo si assottigliava, man mano che si avvicinava alla donna. Arrivando quasi a socchiudere gli occhi quando si arrestò, a pochi centimetri da lei con la voce flebile, quasi impercettibile, ma certamente oltre ai limiti dei sensi stremati e deboli dei due visitatori. «Che cosa ha scoperto Shizuka? Perchè ci vuole in quarantena?»
    Una domanda semplice che tuttavia richiedeva, nella semplicità della risposta, la dovuta cautela e precauzione per evitare che i due “ospiti” si agitassero più del dovuto. Motivo per cui Atasuke aveva preferito ottenere sufficente attenzione da poter esigere una risposta, ma una altrettanto sufficiente discrezione per poter ottenere la risposta diretta senza allertare i presenti.
    Per quanto potesse essere giustificato una lunga permanenza dei parenti prossimi, altrettanto non era infatti per il guardiano che si era giustamente insospettito dopo aver ricevuto le informazioni del suo doppio, lasciato svanire al loro arrivo al gate.


    Allora, visto che Arashi si è dimenticata che Atasuke al suo secondo arrivo porta solo i parenti della ragazzina mi sono un pelo adattato anticipando la parte della consegna della ragazza. Non che di fatto la cosa vada ad influenzare il resto del game :ghu:
    Godiamoci il resto della menata XD

     
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12 replies since 20/5/2016, 22:24   148 views
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