Il Tramonto contrattacca

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    Passò del tempo dal primo incontro di Seinji e Ryoshi, quando entrambi, seppur con molta fatica, riuscirono a sconfiggere un gruppo di banditi. Quel giorno Seinji tagliò la testa al capo, mandando a monte i piani di fuga del gruppo. Ryoshi, invece, riuscì a ucciderne ben due. Nessuno di loro, però, sospettava che quella storia non era ancora terminata. Nessuno di loro sapeva che tagliando la testa al mostro, presto ne sarebbero spuntate altre due. Né l'esperto chunin di Kiri, né il genin di Suna erano a conoscenza di tutti gli intrighi interni all'accademia. Non conoscevano i giochi di potere che li circondavano da tutti i lati, tanto che, volente o nolente, erano soltanto delle pedine nelle mani altrui. Non sapevano, che se qualcuno avesse voluto la loro morte, questa sarebbe arrivata. Sarebbe arrivata senz'altro. Magari per colpa di un pugnale nella schiena, o di una missione irrealizzabile.
    A tal proposito entrambi ricevettero una lettera dall'Accademia. Tutto in regola, comprese le firme, i dati e altro. L'Akuma, doppo aver ricevuto la lettera, non si indignò più di tanto. Da quando era tornata a Kiri non aveva fatto altro che compiere missioni, sia per conto di Kiri stessa, che per conto dell'intera Accademia. Seinji cercava di rendersi utile; magari di lavare via le proprie colpe con il suo stesso sangue, sprecando per un'ideale in cui continuava a non credere minimamente le sue forze. Perché alla fine sì. L'alleanza accademica era un buon miraggio; un'utopia irrealizzabile in cui potevano credere soltanto dei folli del livello di Itai. A scavare più a fondo, ognuno di loro aveva un cuore diverso. Ognuno di loro amava più il suo stesso villaggio di quella stramba alleanza. E soltanto l'idea del rispetto tra popoli e nazioni così lontane, tra culture così diverse, tra tradizioni che da anni si facevano guerra a vicenda, disegnava sulle labbra del giovane Akuma un grosso sorriso. Fosse stato per lui, l'Accademia avrebbe terminato la sua esistenza il giorno dopo, ma non era lui che faceva il buon tempo. Era il Kage. E finché Itai era il Kage, era lui che decideva cosa era positivo per Kiri e cosa negativo.
    Per questo Seinji Akuma semplicemente prese la sua lettera, facendosi bastare la piccola scritta recante la parola "Accademia" per capire cosa avrebbe dovuto fare. Non ci fu il minimo sospetto da parte sua al riguardo del mandante della missione. Una volta prese le sue cose, compreso l'equipaggiamento, Seinji uscì dal villaggio scomparendo nella nebbia.

    La stessa lettera l'avrebbe ricevuta anche Ryoshi. Che l'avesse trovata nella cassetta postale, o che l'avesse ricevuta per mano di un funzionario accademico, cosa importava?.. Aperta la lettera, ci avrebbe trovato le chiare istruzioni. Recarsi a Taki. Immediatamente. Al sunese veniva data qualche ora per prepararsi e partire per il Paese delle Cascate. Una volta oltrepassato il confine, egli avrebbe dovuto allontanarsi di circa 50 chilometri verso Est. In quelle zone, nei pressi di un piccolo bosco, il ragazzo avrebbe trovato un piccolo avamposto accademico. Il tutto era chiaro, o almeno così sembrava. Taki era un bel putiferio da un po' di tempo. Ci crepavano decine di ninja ogni giorno, e ogni villaggio ci aveva dei propri interessi. L'Accademia non poteva evitare di ficcarci il proprio naso, magari cercando di calmare le acque nella zona. Da li sarebbe arrivata anche la prima sorpresa, rappresentata da niente di meno che Asmodai Akuma. Vestito in modo elegante, come un vero maggiordomo, egli avrebbe di nuovo proposto al vecchio compagno di missione del sushi. Stava a lui decidere se accettare l'offerta o rifiutarla.
    Subito dopo, i due sarebbero stati invitati nella tenda principale dell'accampamento.
    «Ben trovati,» - avrebbe esclamato in modo freddo un uomo con la bandana. - «Mi chiamo Akane Zikura. Sono un jonin della foglia, incaricato a condurre le operazioni in questo territorio. Thé? Caffè? Saké?» - Avrebbe chiesto l'uomo, facendo cenno ai suoi sottoposti di fornire ai due shinobi tutto quello di cui avevano bisogno. - «Passo subito a spiegarvi il motivo per cui siete qui. Tempo fa, se vi ricordate, avete partecipato a una missione di indagine ed eliminazione. Nel corso della missione avete trovato e ucciso un boss criminale, insieme a qualche suo sottoposto. Tuttavia...» - a quelle parole seguì una lunga pausa, durante la quale Akane bevve un sorso dalla sua tazza, - «...pur eliminando il capo, non avete eliminato l'associazione criminale. » - A tal punto i due accademici avrebbero ricevuto delle mappe della zona. - «Secondo i nostri dati, il "Tramonto" - così si chiama l'associazione, - si nasconde in queste zone. Usano questo calderone bollente per coprire le tracce, e in contempo tramano un colpo all'Accademia. La vostra missione consisterà nell'indagare nei punti indicati sulla mappa, coprire più informazioni possibili e tornare alla base entro il tramonto di domani. Qui ci aspetteremo un rapporto da voi. Avete a disposizione 36 ore di tempo per completare la missione. L'incarico è segreto. E' assolutamente vietato entrate in contatto con il Tramonto. E' assolutamente vietato combattere con i suoi membri. Non dovete farvi scoprire, altrimenti la missione sarà considerata fallita. Tutto chiaro?»
    Alle domande dell'Akuma, Akane avrebbe risposto in modo semplice e diretto.
    «Dovete essere furtivi e veloci, ma non letali. Anche se dovessero scoprirvi, evitate di combattere. Piuttosto fuggite. O arrendetevi. Potremmo scambiarvi per qualche membro del Tramonto che abbiamo beccato.»
    A quel punto lo sguardo di Akane si sarebbe rivolto verso Ryoshi. Il sunese aveva domande?



    Seinji
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    Sulle orme del sole

    I



    Quando ricevetti la missione capì immediatamente di cosa si stava parlando. Ricordavo bene la missione che io ed il mio compagno di Kiri avevamo affrontato. Per la prima volta da quanto mi era accaduto con la mia famiglia, avevo ucciso a sangue freddo delle persone. Due poveretti, probabilmente dell'associazione in questione si erano ritrovati tra le mie mani, ed avevano avuto la brutta sfortuna non solo di tentare di uccidermi, ma avevano poi commesso una serie di errori, tra i quali le mancanze di rispetto non solo verso di me, piccolo sabbioso malato, ma verso l'esistenza stessa. I due, come le migliori leggende raccontano, erano morti tra la sabbia del mio funerale del deserto, così come ogni successore del sommo Gaara dovrebbe ben fare.
    Mi preparai e mi recai presso il luogo stabilito, accettai immediatamente il Sushi del mio compagno come la volta prima. Era la terza volta nella mia vita che qualcuno di offriva questo tipo di piatto, iniziavo ad apprezzarlo, anche se ovviamente non era un tipo di alimento facile da trovare in quel di Suna. Alla fine della missione avrei dovuto richiederne una grossa quantità al mio compagno.


    Ti sai far voler bene mio caro Asmodai. Dovresti aprire uno smercio di queste cose dalle mie parti...

    Risposti mentre il tizio di turno ci raccontava il briefing. La situazione non era delle migliori, Taki non era un posto particolarmente stabile a quanto si capiva dalle parole dell'uomo, e questa associazione si era abilmente infiltrata all'interno della malavita per nascondersi. Trovarli non sarebbe stato facile, e soprattutto avevamo delle regole d'ingaggio particolari. Per quanto queste si potessero ampiamente sposare con il mio tipo di abilità, non conoscevo abbastanza il mio compagno da poter sapere se era la persona adatta a svolgerle. Ad ogni modo, l'infiltrazione sarebbe probabilmente riuscita, per quanto riguardava invece l'idea di non combattere ed attendere che qualcuno venisse a scambiarmi, non la trovavo proprio delle migliori.


    Nelle 36 ore dobbiamo rientrare entrambi ? O se uno dei due riesce ad eseguire una buona infiltrazione all'interno può semplicemente riferirlo all'altro e continuare il lavoro ?
    Uno dei due potrebbe vi verrebbe a riferire quanto scoperto e potrebbe riportare ordini all'altro.
    Oppure siamo tenuti a rientrare ad ogni costo ?


    Non potevo certo sapere quanto sarebbe stato difficile, ma infiltrarsi poteva essere una cosa delicata. Ancor più, il passo peggiore era quando si doveva uscire dal palco per allontanarsi, soprattutto in un posto dove non si conosco le regole e le abitudini. Spesso può essere più semplice infiltrarsi, che non andare via.
     
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    All'affermazione del sunese, l'Akuma si strinse nelle spalle. Non aveva mai amato i sunesi. Spesso erano troppo secchi e fin troppo emozionali. Non sapeva bene calcolare le proabilità e gettarsi per bene in una situazione. Quello li, però, gli stava simpatico. Lo aveva già incontrato precedentemente: una volta nei pressi di Suna, nel mentre il tizio, ancora bambino, stava per annegare in quel che era una pozzanghera. La seconda volta era stata più fortunata: era riuscito a mettere fuorsi uso un tizio pericoloso, spalleggiate da due shinobi di alto livello. E ora si ritrovava di nuovo insieme a lui. Gli porse il suo sushi senza esitare oltre. Era un sushi delizioso quello. Andava affiancato a del vino bianco, magari prodotto utilizzando i campi d'uva che si trovavano nel Paese del Fuoco, ma se ne poteva anche fare a meno. A quel punto l'Akuma semplicemente tirò fuori una bocaccia d'acqua e glie la diede assieme al sushi.
    «Dai, non è poi così male,» - sospirò. - «Il vino ultimamente manca.»
    Una volta che il compagno di Seinji Akuma ha ricevuto in dono, per la seconda volta, quel sushi delizioso, Seinji si avviò verso il briefing. Come mille volte prima li lo aspettava un tizio niente male, che si presentò come un jonin della Foglia. Alle domande dell'Akuma il jonin rispose in modo dettagliato ed esatto, tanto che il chunin di Kiri non poté fare altre domande. Toccò al genin di Suna, che ricevette le proprie risposte in modo del tutto iimmediato.
    «Dopo 36 ore vi aspetto entrambi qui,» - disse quello. - «Non abbiamo tempo per un'infiltrazione completa. Avete 1 giorno e mezzo di tempo per raccogliere tutti i dati necessari e svignarvela. Al termine del tempo vivoglio tutti e due qui con i vostri rapporti. » - Quindi il jonin indicò dei punti sulla mappa. - «Questa è una città abbandonata.» - Indicò la prima croce rossa segnata sulla mappa. - «Ci voglio Asmodai Akuma. E' grande di dimensioni. Presenta qualche chilometro di raggio. Devi esaminarne i sotterranei, che stando ai nostri rapporti vi potrebbe essere il nascondiglio del Tramonto.» - Poi si rivolse a Ryoshi, indicando un altro punto. - «Questa è la zona delle cascate. Purtroppo non possiamo vedere se diedro a qualche cascata c'è qualche rifugio segreto. Motivo per cui necessitiamo di un ninja abile a combattere negli spazi chiusi... come te. Devi recarti nella zona ed esaminare tutte le cascate. Quindi tornare alla base. Tutto chiaro?»
    Seinji non avrebbe avuto domande, e salutatosi con il proprio compagno si sarebbe messo subito in marcia.
    Non aveva tempo e voleva tornare a casa.

    [...]



    Qualora Ryoshi avesse voluto fare altre domande al tizio, avrebbe potuto farlo senza esitazione. Per il viaggio gli sarebbe stata fornita una boccaccia d'acqua e del pane. Il necessario per sopravvivere quelle 36 ore. Se si fosse messo in moto avrebbe raggiunto la zona indicata senza troppi ostacoli: per fortuna era distante dagli avvenimenti che succedevano a Taki, e anche lontana dalle principali rotte commerciali. Però avrebbe speso circa 4 ore per raggiungere la zona. Come riferito anche dal Jonin di Konoha, Ryoshi avrebbe potuto scorgerci diverse cascate. Alcune erano davvero alte; altre un po' di meno. Tutta la zona ne era ricoperta, visto l'affluire di diversi fiumi che, cadendo dalle cascate, formavano un grosso lago. Guardando bene la zona Ryoshi non avrebbe visto niente. L'acqua delle cascate copriva la loro parte interna, e l'acqua del lago sembrava essere azzurra e pulita.
    Riflettendoci, però, perché mandare un sunese in un posto simile? Perché mandare un ninja di Suna in un posto dove c'era laghi, cascate e tanta, tanta acqua? Perché non mandarci un kiriano? E perché mandare il kiriano nella città abbandonata, senza acqua, piena di polvere, sabbia, terriccio e costruzioni abbandonate?
    In ogni caso Ryoshi avrebbe dovuto abbandonarsi alla decisione dei superiori. E iniziare l'esplorazione. Oppure non iniziarla.
    Tanto, se fosse stato abbastanza sveglio, avrebbe capito la fregatura.

    Ma sarebbe stato troppo tardi ormai.




    Seinji
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    Nel sacco.

    II



    Non dissi niente. Bastarono le prime sette parole dell'uomo per farmi capire di essere dentro un sacco enorme di merda. Appena sette parole.


    Dopo 36 ore vi aspetto entrambi qui

    Solo un cretino avrebbe potuto pensare qualcosa del genere. Riuscire ad infiltrarsi era difficile, nessuno avrebbe sacrificato un lavoro ben svolto per nient'altro al mondo. Le sue parole seguenti, confermarono soltanto la mia prima impressione. Tra l'altro, il modo in cui cercarono di metterci fuori gioco era anche terribilmente banale, talmente banale da farmi crescere dentro una rabbia molto forte. Dovuta alla pochezza delle persone dietro di noi, ed alla pochezza di piano che avevano elaborato.
    Dirci che mandavano quello che controllava la sabbia in una cascata, e non in una città abbandonata dove sarebbe stato a suo agio era già di per se molto stupido, ma voler mandare uno dei pochissimi ninja con un'abilità oculare in grado di vedere attraverso le cose nell'unica zona dove non c'era un cazzo da vedere era oltre il normale prendere il giro. Era una accezione del perculare che andava ben oltre il mio limite di tolleranza.


    Guarda te questi quattro coglioni...

    Ad ogni modo, non c'era niente che in quel frangente potessi fare. Le mia abilità di recitazione erano buone, ma non avrei potuto comunicare con Asmodai, nè tanto meno avrei potuto obbiettare qualcosa. Se questa organizzazione era talmente potente da farci arrivare degli inviti direttamente dall'accademia, o da simulare tutto questo significava che non erano totalmente degli imbecilli. Forse, se il piano che ci avevano riservato era di così poca fattezza la spiegazione era semplice, e da un lato terribile. Volevano disfarsi di noi perchè avevamo eliminato parte della banda e perchè forse sapevamo qualcosa di troppo. Ma loro erano probabilmente così potenti da sottovalutarci, ed organizzare una cosa così sciocca per ucciderci.
    Perchè, però, non farlo lungo il cammino ? Qual'era il motivo ?

    Indubbiamente, ora che ci trovavamo al di là del confine delle nostre terre eravamo fuori da ogni giurisdizione. Non solo, nessuno avrebbe mai trovato i nostri corpi. Nessuno avrebbe mai detto niente.
    Ucciderci li dove c'era quel probabile accampamento farlocco però non era il loro obbiettivo. Faticavo ancora a capirne il motivo, ma presto o tardi sarebbe stato chiaro.
    Al termine del discorso non ebbi da fare alcuna domanda.


    Ottimo! Passo un sacco di tempo in mezzo alla sabbia, farmi un giro nelle cascate dev'essere qualcosa di fighissimo. Per una volta mi tocca un posto meno triste del solito!

    Il mio tono sarebbe stato convinto, senza esitazione. Finito il briefing mi avrebbero dato quelle che consideravano le razioni per il viaggio. Pane ed acqua.
    Se il mio lavoro di spia non mi avesse insegnato un'autocontrollo fuori dal comune non sarei riuscito a trattenere le risate davanti ad un simile affronto. Anche la peggior missione accademica forniva materiali migliori. Un minimo di cervello in più avrebbero potuto usarlo questi bastardi. Ad ogni modo, mai mi sarei fatto portare dove essi volevano. Sapere di una trappola e finirci dentro è la peggior cosa che possa accadere, e non avrei minimamente permesso che ciò potesse accadere.
    Avevo davanti a me due diverse possibilità. In primis, loro potevano aver preparato un'imboscata nella zona delle cascate, dove mi avrebbero aspettato. Nell'altra, mi avrebbero seguito e poi attaccato nel tragitto. In linea di massima la mia vita dipendeva da una di quelle due possibilità. Ma, con abbastanza sicurezza propendevo per la prima. Chiamatelo sesto senso se volete, ma se mi avessero voluto eliminare in qualche posto che non era quella zona delle cascate in cui mi avevano mandato l'avrebbero già fatto. Dopo aver superato il confine di Taki avevo percorso 50 chilometri, cazzo, cinquanta. Avevano avuto un sacco di tempo per aggredirmi.
    Per qualche ragione, la mia tomba era pronta davanti alle cascate.
    Avrebbe aspettato.
    Molto.


    L'errore che avevano fatto era stato farmi vedere la mappa. Io avevo visto dove sarebbe dovuto andare Seinji, e di conseguenza avrei potuto recarmi in quel luogo. Lui era più veloce, ma se i miei nemici mi aspettavano alle cascate avremmo avuto un leggero lasso di tempo per comunicare assieme prima che i miei sicari si accorgessero della mia assenza. Il luogo nel quale ci trovavamo era un semplice bosco, o quello appariva.
    Avrei preso il mio e la mia acqua, poi, mi sarei incamminato. Prima di tutto sarei salito su un'albero, come se volessi continuare ed affrontare il viaggio di ramo in ramo. Dopodichè, dopo aver percorso meno di due chilometri ebbi l'opportunità di cui necessitavo. Finì accidentalmente nella chioma di un'albero ben fiorito, che per qualche secondo mi avrebbe nascosto a degli eventuali inseguitori furtivi. Nell'istante in cui mi fossi trovato all'interno della chioma, e quindi occultato sarei diventato invisibile
    Tecnica dell'Occultamento - Kakureni no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'utilizzatore può occultare sé stesso, una persona o un oggetto riproducendo quasi perfettamente l'ambiente occupato, diventando invisibile. Se l’obiettivo compie una manovra offensiva o difensiva, la tecnica termina il proprio effetto. Se disattivata la tecnica entro 6 metri da una fonte di chakra, l'utilizzatore non può compiere altre azioni offensive: il round termina dopo l'eventuale fase difensiva.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 5 / Consumo:Basso - Mantenimento: Basso)
    . A quel punto avrei atteso una ventina di secondi, immobile e nel silenzio totale

    Furtività (Base) [1]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Furtività.
    dopodichè, sempre rimanendo furtivo ed usando ogni mia abilità per cercare i miei avversari e le loro tracce mi sarei mosso verso la zona in cui si era recato Asmodai. Dovevo trovarlo ed avvertirlo.



    In questo caso la tua parte non la posso gestire in quanto dipende moltissimo da cosa capita a me.
     
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    Le indicazioni fornite dal capo, se così si voleva chiamarlo, erano del tutto chiare. 36 ore. Né più, né meno. Per qualche attimo Seinji si chiese a cosa fosse dovuta una simile fretta, se così la si voleva chiamare, ma alla fine rinunciò a pensarci. La lettera, la base, l'accoglienza e tutto il resto erano chiare. Così come era chiaro il modo in cui il tutto si collegava alla precedente missione che Seinji e Ryoshi avevano svolto. Certo, a prima poteva sembrare una decisione un po' assurda e illogica, ma era da quando l'Akuma conosceva l'accademia che accadevano solo cose inutili e illogiche. Sperare che finalmente ne avessero presa una non aveva senso; era molto meglio assecondare i loro voleri senza chiedersi il perché. Questo Seinji lo aveva ben imparato dalla sua carriera da ninja e questo lo fece tacere al momento dell'assegnazione dei compiti. Il capo aggiunse solo una piccola cosina a tutto quello che disse precedentemente.
    «Indagate e tornate. Sani e salvi.»
    Agli occhi dell'Akuma il tutto sembrava essere soltanto un'altra delle missioni suicide senza alcun scopo in cui l'Accademia si era specializzata col tempo, ma tant'era che non disse nulla. Al contrario di Ryoshi. Agli occhi dell'Akuma sembrò per qualche attimo un bambino eccitato dalla gita al mare. In fondo, vivere in mezzo a tutto quel Nulla per un sacco di tempo deve avergli fatto male. E chi, dopo una tale vita, non avrebbe voluto farsi una bella gita in un posto pieno di cascate?.. La sua reazione alla cosa sembrò essere del tutto naturale.
    «Ti divertirai, vedrai,» - disse l'Akuma. - «Le cascate sono un vero spasso.»
    Alla fine l'Akuma prese i materiali che gli erano stati forniti: pane e acqua, appunto, e salutando Ryoshi con un cenno del capo si avviò verso l'uscita dall'accampamento.

    Corse per quanto poté senza fermarsi. Le 36 ore di tempo fornitigli non erano sufficienti per raccogliere tutti i dati di cui l'Accademia aveva bisogno, ma sarebbero senz'altro bastate per esaminare quella città abbandonata. Stando a quanto affermava la storia del Paese, le città fantasma erano venute a crearsi in seguito a numerosi scontri armati che ormai da tempo imperversavano nella zona. Era un vero inferno per gli abitanti del posto, che così avevano deciso di lasciare le proprie abitazioni e partire alla volta di un futuro migliore. Solo verso metà strada l'Akuma si fermò un attimo, attivando la propria vista speciale per potersi guardare intorno e già che ci fu si guardò anche indietro, scoprendo una bella sorpresa.
    «Ryoshi-kun, hai sbagliato strada,» - sorrise l'Akuma indicando con la mano verso la propria destra. - «La zona delle cascate è da tutt'altra parte.»

    Ovviamente, Ryoshi sarebbe arrivato dall'Akuma, invisibile. Nessuno in quell'accampamento lo avrebbe seguito in nessun modo. E nessun ostacolo avrebbero incontrato i due accademici sulla loro strada. Erano... liberi.
    In ogni caso, fermatosi, l'Akuma avrebbe atteso l'arrivo del compagno.



    Seinji
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    Il mio cambio di rotta non ebbe alcun genere di conseguenza. Non venne nessuno a disturbarmi, nè tanto meno sembrarono esserci persone intente a seguirmi. L'imboscata non avvenne, e non trovai nemmeno tracce della sua preparazione.


    Ch'io possa essermi sbagliato ? Possibile... Ma preferisco rischiare di dover tornare a mani vuote e dover effettuare l'indagine da capo piuttosto che finire nel sacco...

    Pensai mentre correvo nella direzione dell'Akuma. Arrivai finalmente, e con mia grande gioia lo trovai sano e salvo davanti a me. Anzi, l'uomo era paradossalmente sorpreso di vedermi. Inoltre, neppure la mia apparizione sembrò minimamente mettergli il dubbio, e senza alcun genere di remore si comportò da superiore gentile indicandomi la strada giusta da prendere. Lui poteva indubbiamente vedermi, inoltre, il fatto che avesse pronunciato il mio nome e che stesse parlando aveva, in qualsiasi caso, rotto l'esigenza di usare la tecnica dell'occultamento, che ruppi.


    Asmodai non pensi ci sia qualcosa di strano ? Ci hanno convocato a decine di chilometri lontano dalle nostre terre, e adesso hanno mandato te che sei di Kiri e con delle capacità oculari impressionanti in una città abbandonata piena di detriti di terra, e me che sono di Suna in mezzo a delle cascate dietro alle quali non posso vedere ?

    Lui era comunque un mio superiore, a livello di gradi, e non avevo intenzione di usare dei toni particolari. La mia voce emanava solamente una certa preoccupazione, ma nello spiegare non volevo assolutamente risultare sgarbato nè tanto meno insubordinato.


    è vero che spesso l'accademia non sfrutta a dovere le sue risorse umane, ma questa volta puzza troppo di trappola. Qui a Taki, dove se ci succedesse qualcosa nessuno verrebbe mai a saperlo siamo una preda particolarmente facile. Ho l'impressione che siamo finiti in una situazione spiacevole, eppure non posso provarlo. Sulla strada del ritorno, mentre venivo verso di te non ho individuato nessuno a seguirmi, nè tanto meno c'era qualcuno a prepararmi un'agguato. D'altra parte, anche la storia delle 36 ore puzza molto. Tu sei molto più esperto di me, sai bene quanto sia difficile ed allo stesso tempo prezioso infiltrarsi. Io ho chiesto, se fossi riuscito a svolgere una corretta infiltrazione, se avrei potuto continuare, ma mi hanno detto di tornare indietro nonostante tutto dopo 36 ore. Ha poco senso secondo me, molto poco senso. Ma cosa fare ?

    Avevo rivelato i miei timori al mio compagno, ma ad ogni modo d'ora in avanti avrei tenuto gli occhi ben aperti e sarei stato particolarmente attento ad ogni rumore.
     
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    Ryoshi, che seguì l'Akuma per motivi ignoti tanto da raggiungerlo presto sopratutto perché Seinji non aveva alcuna fretta e voleva scoprire meglio la zona circostante, sembrava essere piuttosto dubbioso a proposito degli incarichi assegnati e della missione tutta. In effetti sì. Asmodai pensava che vi fosse qualcosa di strano. Tipo l'Accademia che era un qualcosa di strano e che non deva esistere. Un errore della storia insomma. Qualcosa che sarebbe dovuto essere ucciso alla nascita. In ogni caso, non appena il sunese gli arrivò vicino, che l'Akuma sorrise. Odiava i sunesi, a dire il vero. Ma verso quello li aveva specie di simpatia che non si riusciva spiegare. Certo, verso la maggior parte dei sunesi, come Hoshikuzu Chikuma, serbava un profondo odio e rancore. Ma verso quello li, no. Che avesse qualcosa di speciale?
    «E' l'Accademia stessa, che è strana, Ryoshi,» - disse l'Akuma freddamente. - «Assegno missioni e gradi a casaccio. Sono in grado di prendere in squadra accademica un nukenin e uccidere l'obiettivo della propria missione. Magari non sei esperiente come me. Perciò fidati che incarichi strani nel circolo accademico ce ne sono a centinaia. Per esempio, tempo fa mi hanno mandato a recuperare una ragazza e portarla alla squadra Anbù, di Konoha. E cosa pensi? La squadra Anbù dell'accademia è stata sterminata e a prendere la ragazza ci sono venuti i nemici. Per non ricordarmi di... » - già, della missione ad Anauroch, con il jinchuriiki. Ma preferì tacere.
    «In ogni caso, credo che mi vogliano nella città per vederne i sotterranei. Mentre te vogliono alle cascate perché sei il migiore negli spazi chiusi. Boh.» - Poi avrebbe ascoltato le preoccupazioni del sunese. - «La nostra missione è di indagine, Ryoshi-san. Per indagare puoi infiltrarti tra le loro file, farti sembrare uno di loro, oppure osservarli dall'esterno. Le 36 ore, credo, siano un limite di tempo necessario per non perderci. Oppure perché sta per accadere qualcosa di molto, molto grosso da queste parti...» - La sua era soltanto un'ipotesi, ma tant'era...
    «Certo, potremmo finire in un agguato. Ed è persino possibile che nelle file accademiche ci siano degli infiltrati che fanno parte di questa organizzazione. Non sarebbe una novità. Né una sorpresa. Lo sanno tutti che nell'Accademia manca un buon organo di intelligence...» - sospirò, ripensandoci un attimo. In effetti Ryoshi non aveva tutti i torti. C'era qualcosa di strano in tutto quello, ma la stranezza era una peculliarità accademica.
    Poi rispose.
    «Magari, se non te la senti di andare da solo, posso affiancare a te una mia evocazione. Non sono molto forti, ma tant'è... Inoltre, volando potrebbero venire a riferirmi se sei in pericolo e verrò a salvarti. Intesi?» - Chiese. Dovevano decidere velocemente. Il tempo scorreva.

    Se il ragazzo avesse accettato, Seinji avrebbe evocato Zurura, un evocazione enorme, ordinandogli di portare Ryoshi nella zona delle cascate.


    Seinji
    Chakra: 500 Bassissimi
    Vitalità:18/18 leggere

    Illusione:

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: ///
    Slot azione 2: ///
    Slot azione 3: ///

    Slot Tecnica Avanzata: ///
    Slot Tecnica Base: ///

    Abilità usate: ///
     
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    IV



    Non ero un pappamolla, ed ero terribilmente abituato a non sentire le risposte che aspettavo. E fu probabilmente quella l'unica spiegazione al perchè non misi a piangere e gridare di rabbia alle parole di Asmodai. Non mi credeva. Aveva ascoltato le mie parole, comprendeva le mie preoccupazioni, ma non sembrava interessato alla situazione. Ed è esattamente questo ciò che mi fece riflettere. Le mie paura potevano essere fondate, ma lui sembrava incurante della situazione. Il che, era terribilmente pericoloso.
    Non potevo restare con lui, che si stava limitando al compitino e che per il momento sembrava ignaro di ciò che avevamo attorno.


    Certo Asmodai. Facciamo così, almeno se c'è qualcosa che non va ci sarà la tua evocazione, benissimo! Grazie, sei un ottimo compagno!

    Non credevo alle mie parole, ma ero abituato a mentire. Detto ciò, non sarei comunque andato verso le cascate. Non avevo dubbi ci fosse un'agguato pronto a farmi fuori, e se c'era qualcosa di certo era la mia fiducia nelle mie sensazioni. Più di una volta mi avevano salvato, ed i miei sensi erano così allenati a leggere la mente delle persone che non potevo non credere alle menzogne del ricognitore.
    Non potevo tornare a casa, nè potevo andare direttamente ad affrontare il Jonin. Però, potevo tornare verso la casetta nel bosco dove già precedentemente avevamo avuto il briefing.
    Avrei nuovamente usato la tecnica dell'occultamento per rendermi invisibile, ed usando tutte le mie abilità mi sarei avvicinato in prossimità della casetta. Ben prima di arrivare sarei salito su un albero, e avrei atteso con attenzione il passare del tempo. D'altra parte, avevo deciso di assumere il rischio di fallire la missione pur di non seguire la strada indicata. Avrei atteso, se avevo ragione, sarebbe ben presto successo qualcosa nella zona.




    Asmodai




    Seinji, una volta abbandonato il suo piccolo compagno di viaggio avrebbe continuato a proseguire per la sua strada. Era deciso a compiere la sua missione, era uno shinobi dedito e determinato, forse fin troppo. Avrebbe scoperto presto, ed a sue spese, che il suo piccolo compagno di viaggio aveva terribilmente ragione. Non erano stati mandati in quel posto, e non erano stati assegnati al posto sbagliato per caso. Erano lì per un motivo particolare, erano li per morire.
    Purtroppo, nella sua scelta, o forse è meglio dire per colpa della sua improbabile cecità mentale lui non se lo poteva aspettare. Ad ogni modo, i suoi bersagli ben sapevano della sua abilità. I due shinobi superstiti della volta prima erano stati recuperati ed interrogati. A loro non era finita per nulla bene, d'altronde aveva abbandonato il loro leader morente per darsi alla fuga in maniera vigliacca, e questo un'associazione criminale non può certo perdonarlo.
    Consci del fatto che Asmodai possedeva della abilità oculari degne di nota, i suoi attentatori decisero di aspettarlo al balzo. Sapevano di non potersi nascondere. Avevano già utilizzato il trucco delle lampade una volta, e per quanto il kiriano potesse non aver fatto la scelta migliore della vita era un ninja abile, e soprattutto sapeva bene come usare la propria abilità. Una volta giunto in prossimità della città abbandonata attraverso il potere dei suoi occhi Asmodai avrebbe potuto osservare il lungo ed il largo la zona. I suoi occhi gli davano un potere incredibile, e lui non aveva motivo di non sfruttarlo. Ciò che avrebbe notato però non era nulla di insolito. La città era sì abbandonata, ma per le sue vie si vedevano ogni tanto degli individui. Si aggiravano circospetti, stando ben attenti a camminare il modo furtivo. Non sembravano niente più che briganti, i quali si aggiravano per la città alla ricerca delle ultime ricchezze che quei muri potevano contenere. La città era indicativamente quadrata, con un raggio di due chilometri quadrati. Nella zona centrale c'era un piazza con uno strano monumento centrale. Un tempo forse poteva essere una fontana, mentre oggi non era altro che una sorta di buco. Avvicinandosi, il buco avrebbe dato l'impressione di non avere fine anche per i super sensi dell'Akuma. Forse, se si fosse concentrato ed avesse usato al massimo il suo potere avrebbe potuto scoprire qualcosa di più, ma questo richiedeva del tempo e l'Akuma doveva decidere se investire o meno il tempo in quel modo.
    Se invece avesse voluto meglio controllare le attività dei briganti che giravano qua e la, sarebbe riuscito a contarne quattro. Due erano relativamente vicini nella zona a nord-ovest della città, mentre uno era nella a Sud-Est, e l'ultimo si trovava a Sud-Ovest. I quattro individui si muovevano in continuazione, entrando ed uscendo dal raggio d'azione dell'Akuma. Sarebbe stata nuovamente una sua scelta quella di decidere se zoomare, investendo del tempo per il controllo, o se investire il suo tempo esplorando la città.


    Edited by lNearl - 7/7/2016, 18:51
     
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    «Dialoghi»



    Ryoshi e Seinji


    Non appena il sunese acconsentì, Seinji si morse il pollice, compose alcuni sigilli ed evocò Zurura, un pterosaura da combattimento. Era molto grande e molto forte. Insieme a lui Ryoshi sarebbe stato maggiormente sicuro: Zurura era un veterano di molte battaglie e se qualcosa fosse andato storto avrebbe portato via il piccolo e spaventato ragazzo della Sabbia in meno di un attimo. Tuttavia, non appena apparso, il pterosaura non sembrò essere molto felice di vedere la faccia di Asmodai. Il motivo principale di un tale comportamento lo si deve, con tutta probabilità, al fatto che da tempo ormai Seinji non aveva cura alcuna dei propri pterosauri e li utilizzava più come cani da passeggio o come scudi di carne. Non era un bel fatto quello, e Seinji lo sapeva, ma stava perdendo il suo feeling verso quegli animali, pur nutrendo un'enorme rispetto per loro.

    CITAZIONE
    Creatura Zurura [Evocazioni]
    Creatura: E' il più grande dei Pterosauri. La lunghezza del suo corpo raggiunge i 6mt., mentre l'apertura alare supera 1 mt. Il colore del suo corpo è nero scuro, il che gli permette di volare tranquillamente di notte. Possiede una coda pericolosa, in quanto quest'ultima è piena di pericolose spine. Le sue unghie, che nei esemplari più cresciuti possono raggiungere i 10cm. di lunghezza, sono estremamente pericolose, sopratutto per la loro forma curva. Grazie, sopratutto a quella forma, il Pterosaura, è capace di sollevare in aria gli oggetti, o le persone. Il suo carattere è malvagio. Obbedisce ai comandi, ma non ama lasciar vivere. Vuole quasi sempre una ricompensa in cibo, per aver svolto un lavoro.
    Energia: Blu
    Taglia: 12 Unità
    Statistiche: Resistenza -2, Velocità: +2
    Competenze: Volo e Intelletto

    [Da Chunin in su]


    Chakra condiviso.

    «Argh!» - esclamò la creatura alla vista dell'Akuma. - «Di nuovo tu! Non potevi richiamare mio cugino?»
    «Sikai è stanco,» - rispose Seinji. - «L'ultima volta l'ho usato come un scudo di carne. Nel mentre volavamo verso una villa. Ricordi?» - Quello tacque. Probabilmente sì. Ricordava.
    «In ogni caso non abbassare troppo il muso, lo sai che vi voglio bene.» - L'Akuma indicò Ryoshi, rimasto un po' in disparte. - «Il tuo compito di oggi è di proteggere il ragazzo, chiaro? Non voglio che gli succeda qualcosa di... ehm... strano. Intesi?»
    Silenzio.
    «Susu... dai che ho un regalo per te,» - disse l'Akuma estraendo un tonico per il recupero chakra. - «Se ti senti svuotato di chakra, ingoia il tonico, okeY?»
    Silenzio. Probabilmente aveva acconsentito.
    «Non mi deludere...» - disse Seinji. Poi fece piegare la testa dell'animale per sussurrargli qualcosa.
    «Il ragazzo sembra un po' spaventato. Non so ancora di cosa è capace fare l'Accademia per i propri ninja,» - avrebbe sussurrato Asmodai non facendosi sentire dal suo compagno di missione. - «E' giovane e inesperiente. Non sa ancora dove potrebbe mandarlo l'Accademia in futuro. Salvalo a qualsiasi costo, ok?»
    Il pterosaura abbassò il capo in segno di acconsentimento e si avvicinò a Ryoshi.
    «Andiamo umano,» - disse scocciato.

    Ryoshi



    Tornato al punto di partenza, il genin sunese non avrebbe visto niente di strano. Sarebbe riuscito a raggiungere senza molti ostacoli l'albero e nascondersi nella folta chioma dello stesso, ma guardando nell'accampamento, cercando persino di scorgere cosa faceva Jonin della Foglia, non ci avrebbe trovato nulla di particolare. In più, era stata una buona idea quella di tornare all'accampamento insieme a Zurura, un'evocazione di Seinji Akuma grande quanto una casa?
    «Sei sicuro che sia questo il posto?» - avrebbe detto Zurura cercando di nascondersi dietro a un albero, anche se era quantomeno difficile. Non era proprio un pterosaura da infiltrazione [12 UD]. Era più un tank da sfondamento. - «Vedo solo gente che fa il suo lavoro in quella casetta.»
    Nonostante Ryoshi fose invisibile grazie al suo jutsu, non si poteva dire altrettanto per Zurura, che con l'ordine di preciso di stare sempre appressi al sunese, era rimasto vicino all'albero come un cagnolino fedele.
    Nessuno ci aveva fatto casi dei ninja nell'accampamento: il verde lo proteggeva e inoltre ognuno era indaffarato con i propri compiti.

    L'unica cosa curiosa che Ryoshi avrebbe visto nell'accampamento, era la totale assenza di sentinelle o guardie.
    Era solo un altro segno della decadenza accademica quello, un sinonimo d'incompetenza, oppure era un segno di qualcosa di più grande?
    In ogni caso doveva decidere cosa fare. Un pterosaura delle dimensioni di Zurura non sarebbe rimasto nascosto ancora per molto.

    Seinji



    L'eroe Akuma, invece, che di missioni suicide per l'Accademia ne aveva svolte già decine, si era ritrovato in prossimità della città abbandonata, che poi così abbandonata non era. Come ogni infiltrato, però, egli non ci entrò, preferendo invece restare al di fuori della stessa e utilizzare la sua vista per guardare dentro la città. La scrutò in lungo e in largo, come voleva la prassi, e arrivato alla piazza centrale, quella con il buco, si perse in esso. Poi sbuffò. Doveva ampliare la sua vista per vederci dentro e non avrebbe esitato ulteriormente prima di farlo. Concentratosi [Vista Decuplicata] avrebbe cercato di scrutare nei sotterranei di quella piazza, arrivando dove i suoi occhi glie lo avrebbero permesso. Ricordando le lezioni accademiche, avrebbe utilizzato due fonti per ricevere le sue informazioni. L'Akuma si sarebbe così morso il pollice, evocando il pterosaura che tra tutti amava di più.


    Pterosauri (Daiba) [Evocazioni]


    Furtività Base
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Furtività.
    [Da Genin in su]

    Occhio di falco - Riflessi
    Abile: L'utilizzatore è in grado di scovare facilmente le trappole: la sua Percezione è incrementata dal bonus ai Riflessi o ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di notare dettagli minori, ottenendo un vantaggio a riconoscere porte occultate, camuffamenti, oggetti e persone nascoste. Non incrementa la Percezione per trovare obiettivi furtivi.
    [Da Genin in su]

    Creatura Daiba [Evocazioni]
    Creatura: L'utilizzatore può richiamare tramite la tecnica del richiamo la creatura {Daiba}. {Conosciuto per elementi sparsi dello scheletro, questo pterosauro è caratterizzato principalmente dall'enorme sviluppo delle vertebre cervicali (da qui l'epiteto specifico lancicollis, che significa “dal collo a lancia”). Queste vertebre sono eccezionalmente allungate e si articolano fra loro in una maniera piuttosto rigida. Il colore del corpo è rosso-scuro. Il carattere del pterosauro è combattivo, ma buono.
    Energia: Blu
    Taglia: 1 Unità
    Statistiche: Resistenza -4, Riflessi: +2, Velocità: +2
    Competenze: Volo - Intelletto

    [Da Chunin in su]

    Mimetismo
    Villaggio: Evocazione
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può rendersi impercettibile alla vista o all'udito o all'olfatto, alla scelta all'attivazione. Annulla rispettivamente gli effetti delle abilità Vista Perfetta, Udito Perfetto o Olfatto Perfetto avversarie oppure riduce la loro percezione di 3. Concede un occultamento naturale parziale, rendendosi trasparente; l'occultamento è inefficace entro 1,5 metri da una fonte di chakra.
    Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica.

    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 3 / Consumo: Alto - Mantenimento: 1/2 basso)
    [Da Chunin in su]

    Furtività Intermedia
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +6 alla Furtività, anziché +3.
    [Da Jonin in su]

    Chakra condiviso

    «Daiba!» - Il pterosaura adatto alle infiltrazioni era piccolo, quasi impercettibile. Grazie alle sue dimensioni ridotte poteva infiltrarsi in buchi piccolissimi senza alcun problema. Ed era proprio quello che serviva a Seinji. Come Zurura, Daiba non fu molto felice di vedere l'Akuma, ma questi lo tranquillizzò subito dandogli ben due tonici di chakra.
    «Tieni,» - disse l'Akuma. - «Voglio che tu vada in quella città e la perlustri in lungo e in largo, chiaro? Se serve, scendi in quel buco della fontanta. Lo vederai al centro della piazza.» - chiese. - «Collegati a me con il filo e riferiscimi tutto ciò che vedi. Se serve chakra usa i tonici. Se percepisci del pericolo, torno immediatamente qui, intesi?»
    Dopo il breve dialogo, il piccolo pterosaura sarebbe volato verso la città abbandonata, proprio come richiesto. Immediatamente egli sarebbe diventato furtivo, mimetizzandosi [Slot Tecnica Avanzata - Tecnica Economica al 50%] con l'ambiente circostante. Inoltre, avrebbe avuto un particolare riguardo verso le trappole piazzate in città [Occhio di Falco - Riflessi: 550]. Come richiesto dall'Akuma, Daiba avrebbe stabilito con esso un filo di chakra, attraverso il quale riferire informazioni.

    CITAZIONE
    Arte della Comunicazione
    Arte: Arte:L'utilizzatore può trasmettere la voce attraverso il chakra. Viene stabilita un contatto tra due ninja in contatto visivo attraverso un filo fatto interamente di chakra che parte dalla bocca di entrambi gli shinobi e gli permette di comunicare entro un chilometro. A causa della sua inconsistenza è impossibile tagliarlo senza il chakra, inoltre risulta invisibile. Possono parlare sia l'utilizzatore che il destinatario. Per trasmettere la voce è necessario emettere suoni.
    [Da Chunin in su]


    Qualora Daiba fosse arrivato in mezzo alla città, in quel buco della fontana, ci sarebbe sceso impastando del chakra negli occhi e avrebbe continuato a riferire all'Akuma tutte le informazioni. Raggiunto un chilometro di distanza, però, l'evocazione sarebbe tornata indietro.

    CITAZIONE
    Vista Notturna
    Arte: L'utilizzatore, impastando una minima quantità di chakra negli occhi, può vedere perfettamente in zone di buio naturale assoluto o poco illuminate, come se fosse giorno, distinguendo anche i colori.
    [Consumo: 1/4 di Basso]
    [Da Chunin in su]




    Seinji
    Chakra: 500 Bassissimi
    Vitalità:18/18 leggere

    Illusione:

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: Daiba
    Slot azione 2: Daiba
    Slot azione 3: Daiba

    Slot Tecnica 1: Mimetismo
    Slot Tecnica 2: ///

    Abilità usate: Vista vitale decuplicata


    Zurura:
    Slot Tecnica Extra: ///
    Slot Azione Extra: ///

    Vitalità: 6 leggere / 6 leggere
    Chakra: 6 Bassi / 12 Bassi

    Un tonico di ripristino chakra

    Daiba:
    Slot Tecnica Extra: ///
    Slot Azione Extra: ///

    Vitalità: 6 leggere / 6 leggere
    Chakra: 6 Bassi / 12 Bassi

    Due tonici di ripristino chakra
     
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    Uccellaccio troppo cresciuto

    V



    Quando avevo parlato con Asmodai, in riferimento al fatto che mi avrebbe allegato uno dei suoi mostri in aiuto, non mi sarei mai aspettato che il mostro in questione potesse essere così grande. Immediatamente l'idea di passare inosservato sarebbe bellamente scomparsa, motivo per il quale, a ben un paio di chilometri prima della casetta nella quale volevo andare a perlustrare avrei utilizzato la tecnica dell'occultamento anche sull'evocazione, in maniera tale da rendere anch'esso invisibile. Dopodichè, non conoscendo il livello di intelligenza della bestia, le avrei consigliato di rimanere in volo sopra di me. Per quanto invisibile in mezzo agli arbusti avrebbe fatto un casino totale e avrebbe cagionato un'allarme nel qual caso ci fosse qualcuno appostato a controllare. Mentre dall'alto avrebbe potuto tenere sotto controllo la situazione ed allo stesso tempo notare per tempo eventuali problemi.


    La storia è dubbia.. Non mi piace l'idea di finire dentro un'imboscata, e ne sono pienamente convinto. Eppure i conti non tornano...

    Vedere la baracca senza movimenti mi lasciava perplesso. Mi sarei aspettato un clima d'agitazione, o perlomeno qualcuno appostato, ed invece nulla. C'era qualcosa di strano, ma i miei sensi continuavano a dirmi di stare all'erta e di crederci fino in fondo.
    Ad ogni modo, una volta verificato che non c'erano movimenti sarei sceso dall'albero, ed usando tutte le mie abilità che avevo per potermi infiltrareInfiltrarsi -1-
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 a furtività una volta a round se cerca di infiltrarsi in un edificio o oltre un posto di blocco. Questo bonus non si applica a tentativi di attacco o di fuga.


    [Da Genin in su]

    Infiltrarsi -2-
    Maestria: L'utilizzatore ha +3 in Percezione nel rilevare eventuali trappole, sistemi di controllo o di percezione, ricetrasmittenti ed altri strumenti o tecnologie in grado di ostacolargli l'infiltrazione.
    [Richiede Occhio di Falco]
    [Da Genin in su]
    . Avrei verificato la presenza ed il numero delle impronte nella zona, sempre rimanendo guardino e pronto a sentire ogni genere di rumore . Una volta verificato che effettivamente non c'era nessuno sarei entrato nella baracca, ed una volta all'interno avrei cercato ogni cosa possibile. Documenti, mappe. Avrei controllato quando necessario per controllare se effettivamente si trattava di una sceneggiata da quattro soldi o se effettivamente ad un controllo più accurato il tutto sembrava essere davvero voluto dall'accademia.
    Una volta finito il controllo, se non fosse arrivato nessuno e se non avessi trovato niente di utile, avrei richiamato a gran voce le avrei chiesto di poterla cavalcare e di accompagnarmi alle benedette cascate in cui dovevo andare, non senza qualche problema di sorta legato all'invisibilità di entrambi. Puntavo però di potermela cavare grazie ai miei sensi fini.
    Ma ero più che certo di trovare qualcosa che mi facesse drizzare le orecchie, e che mi permettesse di controllare meglio la situazione.





    Asmodai


    Spendere del tempo extra per poter osservare all'interno della fosse fu una scelta corretta. Ben tre chilometri in profondità di essa avrebbe potuto scovare una sorta di laboratorio nascosto. Niente di particolarmente grande nè tanto meno tecnologico. C'erano diversi tavoli sparsi, in una struttura che poteva essere larga circa 60 metri Mq ed alta all'incirca 3 metri. La stanza aveva accesso al tunnel direttamente, si apriva un semplice buco gigante nella profondità della parete che dava accesso a questa sorta di " locale ". All'interno c'erano esattamente due individui, stravaccati sulle sedie di uno dei tavoli e con davanti a loro un sacca piena di monete d'oro e dei fogli sul tavolo. Uno dei due era particolarmente magro, dai lineamenti molto duri. Aveva molti nervi delle braccia in rilievo, e sembrava quel genere di persone nevrotiche e mezze pazze. L'altro, al contrario era una persona dal fisico muscoloso, ben allenato e con diverse cicatrici lungo il corpo. Sul fianco portava una spada. Asmodai non sarebbe mai riuscito a capire cosa i due stessero dicendo, ma perlomeno aveva avuto accesso a quelle informazioni. Come i due fossero arrivati in quel punto non era dato a sapersi visto che non sembravano esserci ascensori e che non sembravano essere predisposte nemmeno corde o altri meccanismi. Già una volta aveva affrontato i suoi nemici nella profondità della terra, ma perlomeno in questo caso non sembravano esserci lampade strane.

    Dal canto suo anche Daiba avrebbe ottenuto delle informazioni discrete. Facendo un giro della città avrebbe potuto notare la totale assenza di trappole, non c'era niente di simile da nessuna parte. C'erano solo rovine e polvere. In effetti, non c'era assolutamente nulla di prezioso o di valore. I vari sciacalli erano giunti sul posto probabilmente molto tempo addietro, e veniva di conseguenza lecito chiedersi cosa diavolo stessero cercando quegli individui sparsi nella città. Per carità, disperazione e povertà non richiedono biasimo, eppure sembrava ovvio anche un pterosauro l'assenza di niente di utile.
    Nelle sue perlustrazioni la creatura si sarebbe avvicinata alla zona in cui c'erano due individui vicini. Essi, nel loro gironzolare, avrebbero finito per arrivare a pochi metri l'uno dall'altro. Erano in due case adiacenti, separati solamente dal muro portante che le univa. Uno dei due, un ragazzo che avrebbe potuto avere tredici anni, vestito di stracci e probabilmente affato, non si sarebbe accorto di nulla. Mentre l'altro, un'anziano di circa sessant'anni, vestito discretamente meglio dell'altro seppur il valore degli indumenti era assolutamente nullo, sembrava dal cenno del viso aver notato qualche rumore sospetto. L'uomo si fece immediatamente guardingo. Daiba ebbe modo di assistere alla scena in quanto si trovava sul balcone della casa davanti, che le permetteva un minimo di osservazione. Ma subito dopo, l'uomo più anziano sparì all'interno della casa per qualche minuto, muovendosi furtivo. Riapparve nell'altra abitazioni pochi istanti più tardi, in mano aveva una sorta di macete improvvisato e si stava per scagliare contro il ragazzino.

    Cosa diavolo succedeva?
     
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    «Dialoghi»



    Ryoshi


    Ryoshi sarebbe riuscito ad addentrarsi nel campo di base senza molte difficoltà: se riusciva a farlo un genin, figuriamoci qualcuno di ben più pericoloso. verificando il numero delle impronte, avrebbe scoperto all'incirca una ventina di persone in tutta la base. Pochine per un avamposto accademico a Taki, ma si sapeva bene che l'Accademia non brillava per quanto riguardava l'intelligenze. Di rumori ne avrebbe sentito pochi, e anche quelli senza un'importanza rilevante: niente sulla missione in corso, niente sulle imboscate, niente di niente. Entrato nella baracca, non avrebbe nemmeno scoperto qualcosa di importante: scartoffie qua e la, mappe riguardanti Taki, delle lettere informative sul Tramonto, e, beh... niente. Se, di nuovo, Ryoshi avesse potuto notare qualcosa di importante, quella era la scarsità delle informazioni sul Tramonto. Dati generali, niente di più. Del resto, era li proprio per quello, per recuperare le infomazioni in più e non poteva sperare di vedere delle informazioni da quelle parti che lui stesso doveva portare. In ogni caso, se Ryoshi avesse voluto, avrebbe potuto prendere le scartoffie e tornare indietro: sarebbe uscito dal campo con una facilità impressionante, come se nessuno avesse mai prestato alcuna attenzione a difendere la base.
    La decadenza dell'Accademia sembrava essere proprio vera.
    Tuttavia, un errore Ryoshi comunque commise: il richiamare a gran voce la creatura non era una buona idea, specialmente dentro al campo di base. Certamente, le guardie accorsero sulle mura troppo tardi.

    Zurura era rimasto fuori dal campo, nascosto, questo sì, abbastanza bene da non essere visto. Arrivato vicino a lui, Zurura si sarebbe piegato e sarebbe uscito da dietro gli alberi, facendo salire Ryoshi sul proprio dorso. Una volta sul pterosaura, Ryoshi avrebbe potuto comandare l'evocazione come se fosse stata sua. Zurura era un pterosaura da combattimento, ed era un guerriero. Sì, si sottoponeva all'ordine di Seinji e doveva difendere Ryoshi, ma per quanto poteva avrebbe seguito gli ordini del sabbioso. Zurura, con Ryoshi sul dorso, si sarebbe alzato in volo e si sarebbe diretto verso la zona delle cascate. Ovviamente, il pterosaura sarebbe stato guidato da Ryoshi. Quest'ultimo, volando via dalla zona della base avrebbe potuto vedere le stupefatte guardie, che ormai niente potevano fare contro il pterosaura in volo [Vel. Zurura: 625]

    [...]



    Ryoshi, sul dorso del suo alleato datogli dall'Akuma, sarebbe arrivato nella zona delle cascate nel giro di un'ora, forse anche di meno. A 3 chilometri dal terreno Zurura si sarebbe fermato e quindi avrebbe fatto una rapida picchiata, fermandosi a circa 100 metri dal suolo. Da qui Ryoshi avrebbe potuto guardare la zona: circa 4 cascate che affluivano in un grande fiume centrale. L'acqua delle 4 cascate, unendosi, subiva un'altra rapida caduta da un'altra gigantesca, enorme, cascata. Tutt'intorno non vi era anima viva, solo degli alberi situati in un modo abbastanza fitto.

    Ryoshi aveva ragione.

    Era uno dei posti ideali per l'imboscata a un sunese. Ma cosa gli rimaneva da fare?
    Doveva solo guardare dietro le 4 cascate e dietro a quelle più grande; e poi andarsene.
    Se ci fosse riuscito.
    Del resto, aveva con sé Zurura.

    Seinji



    Ottenute le informazioni che desiderava, Seinji non rivelò avere molta fretta. Si fece dire da Daiba quello che stava succedendo e cercò di perlustrare con il proprio sguardo il laboratorio. Se quelli dell'Accademia pensavano che nella città potesse essere qualche attività sospetta, il laboratorio lo confermava. Ma la totale assenza di persone cosa poteva significare? Dal canto suo l'Akuma, per qualche istante di tempo, pensò che se vi era nascosto qualcuno, difficilmente lo avrebbe visto con il Magan, proprio come nel caso di altre missioni. Per quella volta doveva utilizzare le abilità che aveva appreso da poco tempo e che, lo sapeva di certo, si sarebbero rivelate essere molto utili. In ogni caso, l'Akuma avrebbe continuato a utilizzare Daiba, che gli avrebbe descritto nei dettagli la sfida tra le due persone, e avrebbe continuato anche a perlustrare tutta la città con i propri occhi.

    CITAZIONE
    Percezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva.

    Immediatamente avrebbe posato lo sguardo (6 chilometir di raggio) sui due uomini che pareva voleva darsele e avrebbe cercato di ottenere il massimo delle informazioni: impronte, droghe, tecniche speciali, possessioni, il colore del chakra e la quantità di riserva d'entrambi.
    Non si sarebbe mosso di un passo, appollaiato nei pressi della città, prima di aver estratto tutte le informazioni di cui aveva bisogno. E, considerando che le persone sembravano poter sbucare dagli edifici come se niente fosse (e lui prima non li aveva visti), anche un'altra cosa gli sembrava essere chiara: né la percezione del chakra, né Daiba gli avrebbero date delle informazioni sufficienti per tornare alla base.
    Prima o poi avrebbe dovuto addentrarsi nella città, e lì sarebbero stato cazzi: se i ninja erano davvero mascherati ai suoi occhi, lo avrebbero potuto assaltare da ogni angolo della citta.
    "Chissà Zurura..." - pensò, salvo poi concentrarsi e continuare la sua opera di perlustrazione del tutto.



    Seinji
    Chakra: 500 Bassissimi
    Vitalità:18/18 leggere

    Illusione:

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: Daiba
    Slot azione 2: Daiba
    Slot azione 3: Daiba

    Slot Tecnica 1: Mimetismo
    Slot Tecnica 2: ///

    Abilità usate: Vista vitale decuplicata


    Zurura:
    Slot Tecnica Extra: ///
    Slot Azione Extra: ///

    Vitalità: 6 leggere / 6 leggere
    Chakra: 6 Bassi / 12 Bassi

    Un tonico di ripristino chakra

    Daiba:
    Slot Tecnica Extra: ///
    Slot Azione Extra: ///

    Vitalità: 6 leggere / 6 leggere
    Chakra: 2,5 Bassi / 12 Bassi

    Due tonici di ripristino chakra
     
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    Uccellaccio troppo cresciuto

    VI



    La base era totalmente vuota, non c'era niente di utile. I fogli erano pochi e contenevano ancor meno contenuti interessanti. C'era qualche mappa del paese, ma niente di particolarmente interessante. Diedi una rapida occhiata alle scartoffie, soprattutto alle mappe cercando di vedere se erano state utilizzate per studiare la zona delle cascate, ma nella realtà dei fatti c'erano ben poche cose interessanti. Rassegnato all'idea di non poter far nulla di diversi uscì dalla base e richiamai l'evocazione, che era invisibile per via della tecnica eseguita precedentemente. Insieme, raggiungemmo la zona delle cascate, entrambi invisibili.

    Il luogo era esattamente ciò che mi aspettavo, non c'era nessun in vista, c'erano solamente milioni li litri d'acqua che si riversavano nella zona circostante. C'erano alcune cascate minori ed una ben più grande. A parte un nucleo di alberi che andavano a fornire una vegetazione ben colta, non c'erano nemmeno molti altri posti dove andare a cercare.
    L'evocazione mi lasciò a terra, ed io la ringraziai per i suoi servigi. Non avevo nulla da dargli al momento, ma più avanti avrei dovuto ricordarmi di trovare qualcosa per sdebitarmi. Mi avvicinai alla cascata più grande, quella dove secondo me c'erano più probabilità di trovare il nemico. Iniziai a muovermi silenziosamente, stando ben attento a non lasciare tracce e non produrre alcun genere
    Infiltrarsi -1-
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 a furtività una volta a round se cerca di infiltrarsi in un edificio o oltre un posto di blocco. Questo bonus non si applica a tentativi di attacco o di fuga.


    [Da Genin in su]

    Infiltrarsi -2-
    Maestria: L'utilizzatore ha +3 in Percezione nel rilevare eventuali trappole, sistemi di controllo o di percezione, ricetrasmittenti ed altri strumenti o tecnologie in grado di ostacolargli l'infiltrazione.
    [Richiede Occhio di Falco]
    [Da Genin in su]
    di rumore, mentre l'invisibilità continuava a garantirmi una specie di difesa. Dove stare ben attento per cercare di notare con un certo anticipo la presenza di trappole, nemici o simili. Ero particolarmente abile in queste cose, ma per la prima volta sentivo una specie di spada di damocle sulla testa, e faticavo all'idea di continuare questa missione. Ero certo che ci fosse un pericolo non considerato in agguato e che stesse per piombarmi addosso. Ad ogni modo, mantenendo tutti i sensi all'erta e continuando a cercare in continuazione tracce di eventuali nemici, mi sarei avvicinato alla dannata cascata più grande. Mirai direttamente alla più grande per due ordini di motivi, in primis era quella dove ritenevo sarebbe stata fatta l'imboscata. Poteva contenere un grande numero di uomini e trappole, ma c'era soprattutto un dettaglio pratico nella mia scelta, guardando la conformazione della montagna era evidente una sorta di piccolo promontorio, questo lasciava un piccolo spazio largo meno di un metro tra l'acqua che cadeva da sopra, e la grotta che si celava dietro la cascata. In questo modo avrei potuto infilarmi nella grotta dietro senza dover passare in mezzo all'acqua. Per quanto potessi essere invisibile, se avessi attraversato la cascata, un eventuale persona avrebbe notato il crearsi di un buco, e tanto sarebbe bastato a rovinare la mia copertura creata con tanta cura.
    Di conseguenza, passando a lato dell'acqua cadente, avrei tentato di entrare dietro la prima cascata, guardando da fuori l'eventuale presenza umana o di altri sistemi, e solo successivamente addentrandomi all'interno.

    Se non avessi trovato nulla, avrei cercato di ripetere l'operazione per le altre cascate minori.





    Asmodai


    L'utilizzo delle abilità da sensitivo permisero a Seinji Akuma di notare come i due uomini individuati da Daiba fossero dotati di pochissimo chakra, e non possedevano tecniche speciali, possessioni o altre cose. Il loro chakra era scarso , paragonabile alla riserva di un debole genin, indubbiamente niente che potesse impensierire l'esperto shinobi di Kiri. Come anticipato dall'evocazione, l'uomo più anziano era scomparso all'interno dell'edificio, e dopo qualche istante sarebbe riapparso alle spalle della figura più giovane. La poca esperienza e soprattutto la mancanza di attenzione per i rumori, condannarono la vita del giovanotto, che venne trapassato dall'arma del vecchio. Il motivo per il quale l'anziano avesse ucciso il più giovane non era dato a sapersi, ma probabilmente in quella città regnava il caos totale tra le macerie, e nella speranza di poter raccimolare le ultime cose degne di nota, nessuno aveva un minimo di pietà per il prossimo.
    Il corpo senza vita, ed in un lago di sangue si afflosciò a terra. Solo a quel punto accadde qualcosa di strano, il vecchio invece che riprendere la sua ricerca, si caricò in spalle il cadavere, e restando attento a fare meno rumore possibile si incamminò verso il buco profondo che c'era nella piazza centrale. Guardandolo dalla distanza, l'Akuma avrebbe notato come l'uomo spesso attraversava i vicoli più piccoli, e come passava con disinvoltura attraverso le macerie della città, come se le conoscesse benissimo. Più di una volta aveva usato una sorta di scorciatoia, evitando un cammino più lungo o magari più esposto.
    Ad ogni modo, una volta arrivato al limite dell'enorme buco, ci avrebbe lanciato dentro il cadavere, lasciandolo precipitare verso il fondo, per poi rimanere in quel punto con un'aria speranzosa in volto.
    Pochi secondi dopo, indicativamente quando il cadavere sarebbe passato affianco a loro, i due uomini nascosti in profondità avrebbero sorriso, per poi gustarsi una profonda risata.
    L'uomo anziano in cima avrebbe aspettato qualche minuto, poi, se ne sarebbe andato di nuovo verso la città, continuando quello che stava facendo.

    Ma cosa diavolo accadeva laggiù ?



    Leo, io nel post prima ho scritto che usavo l'occultamento anche su Zurura, quindi le guardie non dovrebbero vederlo.
    MI scuso perchè mi sono dimenticato di metterti la tecnica nello spoiler xD
     
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    Ryoshi


    Nei luoghi di maggior pace, laddove nulla poteva predire un disastro, o qualcosa di simile, si nascondevano molte insidie. In questi luoghi si celavano insiede invisibili. Se il genin di Suna se lo stesse chiedendo ancora, allora avrebbe dovuto sapere che no. Non vi erano infiltrati alla base accademica. Quella base era reale. Era ufficiale. Tutte le carte erano state firmate; tutti i documenti erano preparati. Se c'era però qualcosa che non andava, era la collaborazione accademica stessa. La base era stata allestita male. La minaccia veniva considerata come lontana, e quindi inarrivabile. Chiunque, come ha fatto Ryoshi, sarebbe potuto entrarci e uscirsene senza nemmeno troppi sforzi. Quello era il decadimento dell'Accademia; di una struttura che, di volta in volta, tendeva sempre al peggio. Chiunque avrebbe potuto mescolare le carte, e far sì che le lettere venissero spedite proprio a quei due. E che proprio quei due si fossero presentati laddove dovevano. Lo Jonin dell'Accademia, seppure idiota, a questo giro ci c'entrava poco e nulla.
    Sceso sul suolo dal dorso del pterosauro, quest'ultimo s'inchinò al suo cavaliere proprio come Seinji gli aveva insegnato a fare. Ma non disse una sola parola. Nemmeno un singhiozzo. L'invisibilità era, certamente, un'ottima cosa. Ma davvero gli sarebbe bastata per tutta la missione? Il manipolatore delle sabbie doveva restare attento a non sopravvalutare le capacità della Tecnica dell'Occultamento.

    L'intuizione del genin si rivelò giusta. Parzialmente. Avvicinatosi alla cascata più grande, però, non avrebbe visto un esercito. Né chissà quali trappole. Anzi. Vi era un solo uomo. Al più bambino, forse. Che stava seduto. Egli si aggiustava la spada. Era una katana, o qualcosa di simile, forse. Insomma, una katana di quelle pesanti, con cui avrebbe potuto staccare la testa a Ryoshi in un solo colpo. Ma questi sembrava non vederlo. O forse stava solo facendo finta di non vederlo? Perché poco dopo il sunese avrebbe percepito qualcosa. Qualcosa di molto forte. Qualcosa d'invisibile, ma che lo avrebbe spinto violentemente fuori dalla grotta.

    CITAZIONE
    Sesto Senso [ 2 ]
    Arte: L'utilizzatore può percepire la presenza di manifestazioni di chakra entro 900 metri (3 passi); può essere applicata Percezione del Chakra. Sono necessari 2 round di concentrazione.
    (Consumo: Basso)
    [Da chunin in su]

    CITAZIONE
    Attrazione Gravitazionale: L'utilizzatore può utilizzare l'effetto attrattivo del controllo del chakra per attrarre verso sé oggetti entro il raggio d'azione anziché respingere. Attrarre richiede slot tecnica/azione. È utilizzabile 1 volta ogni 2 slot tecnica/azione/difesa; non è possibile spostarsi finché non riutilizzabile la Repulsione Gravitazionale. Richiede un consumo Basso e non ha potenzialità offensive.

    Concentrazione: 550

    Se Ryoshi non avesse opposto resistenza all'Attrazione, egli sarebbe stato immediatamente spinto fuori dalla Cascata e fuori dalla grotta, levitando, a mezz'aria sull'acqua sottostante, attratto da una forza di gravitazione invisibile. Egli si sarebbe avvicinato al tizio che levitava, ma non appena arrivato a circa 3 metri (cioé ne percorrerebbe circa 6), l'attrazione gravitazionale sarebbe sparita, lasciando il piccolo cadere nell'acqua sottostante.

    CITAZIONE
    Antigravità
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna ( 1)
    L'utilizzatore può levitare, richiede il controllo di 4 Unità. La velocità in volo è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore, l'altezza massima raggiungibile è pari 10 volte il raggio di Controllo Gravitazionale. Il mantenimento costa slot tecnica avanzato.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 3 / Consumo: Medio - Mantenimento: Mediobasso)
    [Richiede Shinra Tensei 3]
    [Da chunin in su]

    Cadendo, però, Ryoshi avrebbe anche visto un'altra cosa. Vicino a lui era stato lanciato un kunai con un un fuiinjutsu sopra.

    CITAZIONE
    Tracciamento del Sigillo di Dislocazione
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco ( 0)
    L'utilizzatore può tracciare un sigillo di dislocazione toccando un obiettivo o una superficie.
    Tipo: Fuuinjutsu
    (Livello: 5 / Consumo: Basso)
    [Richiede Dislocazione Istantanea 1]
    [Da genin in su]

    Immediatamente, al posto dello stesso sarebbe comparso il bambino di prima, che in volo avrebbe tentato di una katanata al cranio di Ryoshi. Se questi avesse fatto attenzione, avrebbe visto che il bambino aveva gli occhi chiusi, quasi come se riuscisse a muoversi senza vedere la sua posizione. Era un'abilità, oppure una tecnica specifica? Gli percepiva il chakra, o cosa? [Potenza: 50, Velocità: 550, Forza: 500]

    SE Ryoshi si fosse difeso, subendo ferite, ma comunque non morendo, o se fosse uscito indenne da quel combo, non sarebbe caduto in acqua. In suo aiuto, come se spuntato dal niente, sarebbe arrivato Zurura che, volando poco sopra il livello dell'acqua, avrebbe "accolto" il giovane sul proprio dorso allontanandosi dai due nemici e posizionandosi a circa 15 metri da loro. Guardandoli, Ryoshi avrebbe visto uno di loro ancora in fase di levitazione, mentre l'altro fermo sull'acqua.
    Aveva ragione. Era un'imboscata. E poteva fuggire. Ma glie lo avrebbero lasciato fare?

    Soichiro
    Chunin-Blu

    Chakra: 56 Bassi / 60
    Vitalità: 15,5 /15,5

    Slot Azione:
    1) Spingere Ryoshi fuori, verso il lago, verso l'acqua
    2) ///
    3)///

    Tecniche:
    1) Antigravità
    2) ///

    Key
    Chunin Blu

    Chakra: 59/60 bassi
    Vitalità: 15/15 leggere

    Slot Azione:
    1) Dislocazione
    2) Colpo
    3) ///

    Slot Tecnica
    1) ///
    2) ///



    Seinji



    L'Akuma sembrava passarsela meglio appollaiato sulla sua collinetta, intento a osservare tutto ciò che accadeva nella città abbandonata. Era un bel spettacolo vedere come i sciacalli si squartavano a vicenda. Per un attimo volle anche sbattere le mani in un flebile applauso, ma invece si contenne. Doveva andare a controllare, tornare alla base e andare a prendere Ryoshi. Ci teneva a quel tipo, nonostante fosse di Suna. Si era creato un qualche feeling tra di loro, e non voleva che gli fosse successo qualcosa di brutto per colpa dell'accademia di merda. Fu per quello che, osservata tutta la scena, l'Akuma capì di non dover più perdere tempo. Richiamò Daiba, che avrebbe atteso lasciandolo appoggiarsi alla sua spalla. Il pterosauro avrebbe disattivato la mimetizzazione. Quindi avrebbe utilizzato la tecnica preferita di Ryoshi (e forse anche la sua) mimetizzandosi con l'ambiente circostante. Se avessero voluto l'avrebbero scoperto comunque, ma era meglio di niente.

    CITAZIONE

    Tecnica dell'Occultamento - Kakureni no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'utilizzatore può occultare sé stesso, una persona o un oggetto riproducendo quasi perfettamente l'ambiente occupato, diventando invisibile. Se l’obiettivo compie una manovra offensiva o difensiva, la tecnica termina il proprio effetto. Se disattivata la tecnica entro 6 metri da una fonte di chakra, l'utilizzatore non può compiere altre azioni offensive: il round termina dopo l'eventuale fase difensiva.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 5 / Consumo:Basso - Mantenimento: Basso)

    Così, nascosto, celato, con la vista sempre attiva, sarebbe finalmente entrato nella città, cercando di fare il meno rumore possibile. Una volta dentro avrebbe continuato ad esaminarla con la propria vista, fino alla piazza centrale, dove si sarebbe fermato guardando sotto. Non aveva molta voglia di finire dentro. Ma non aveva molte soluzioni praticabili: doveva portare a termine la missione. In ogni caso, provoò a perlustrare la città dall'interno prima di arrivare in piazza. Chissà che non ci avrebbe scoperto qualcosa di strano.


    Seinji
    Chakra: 488 Bassissimi
    Vitalità:18/18 leggere

    Illusione:

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: ///
    Slot azione 2: ///
    Slot azione 3: ///

    Slot Tecnica 1: Tecnica dell'Occultamento
    Slot Tecnica 2: ///

    Abilità usate: Vista vitale


    Zurura:


    Vitalità: 6 leggere / 6 leggere
    Chakra: 6 Bassi / 12 Bassi

    Un tonico di ripristino chakra

    Daiba:

    Vitalità: 6 leggere / 6 leggere
    Chakra: 2,5 Bassi / 12 Bassi

    Due tonici di ripristino chakra
     
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    Imboscata

    VII



    Me l'ero sentita, me l'ero proprio chiamata, ed ora eccomi li, nel bel mezzo di una dannata imboscata. Era evidente, forse troppo, che quando avevamo eliminato il primo dei nostri nemici non avevamo ben capito contro chi o cosa ci eravamo andati a cacciare. Il mio sesto senso aveva provato ad avvisarmi, aveva tentato il tutto per tutto, eppure, nonostante i controlli ero malauguratamente finito nelle grinfie del nemico.
    Quando la forza gravitazionale iniziò a respingermi capì immediatamente che dovevo prepararmi al peggio, e che non ci sarebbe stato niente di facile nè tanto meno regalato da quel momento in avanti.
    La tecnica dell'occultamento si sciolse all'istante, ed il fatto di esser stato notato nonostante tutti i miei accorgimenti mi faceva capire che davanti a me avevo dei personaggi mica da poco. Come minimo avevano dei sensi affinatissimi, e nel peggiore dei casi erano veri e propri sensitivi.
    Mentre venivo spinto iniziai a preparare una potenziale difesa, trasmutando l'ambiente intorno a me in sabbia, in maniera da poterne avere a disposizione casomai mi fosse servita.
    Nemmeno il tempo di finire ciò che stavo facendo ed ecco arrivare dalle mie parti un Kunai. Forse l'esperienza, forse l'istinto mi fecero notare la presenza di un simbolo su di esso. Pensando idealmente di dovermi proteggere da un qualche genere di simbolo esplosivo preparai un muro di sabbia da frapporre tra me ed il kunai. Slot difesa 2
    Non avessi deciso di difendermi sin dall'inizio non sarei mai riuscito a farlo dopo, quando vidi sputare dal kunai direttamente il bambino con la katana , intento a tagliarmi la testa dal collo. Fortunatamente, usando il bambino la stessa traiettoria del kunai si sarebbe meramente schiantato sul muro di sabbia, senza potermi colpire in alcun modo.

    Dunque, due nemici particolarmente bravini. Uno mi ha spinto in maniera inspiegabile, e l'altro è comparso effetto teletrasporto da un kunai. Non ho la minima idea di cosa aspettarmi.

    Dopo essermi difeso in volo atterrai sul dorso dell'uccellaccio, che con un buon tempismo era finalmente arrivato a darmi una mano. Se inizialmente non avevo gradito l'idea che Asmodai mi affibbiasse la sua creatura, ora che mi ritrovavo in inferiorità numerica in mezzo ad una cascata iniziavo ad apprezzarne l'aiuto.


    Non perdiamo tempo, prima muoiono prima smettono di attaccare.

    Perdersi in chiacchiere dopo esser stati quasi decapitati non rientrava nelle mie corde. Non avrei fatto domande, non adesso perlomeno. Appena atterrato sul dorso della creatura avrei immediatamente contrattaccato il bambino con la Katana. Quest'ultimo si era appena schiantato contro il muro di sabbia che avevo usato a protezione, e quello stesso muro sarebbe diventato la mia offensiva. La sabbia avrebbe immediatamente cercato di accerchiare il bambino con la Katana nel funerale del deserto. Slot azione 1 , ed immediatamente dopo avrei cercato di sfruttare l'ambiente circostante, facendo sprofondare il funerale del deserto con all'interno il bambino sotto l'acqua, nel mentre che questo esercitava la sua forza stritolante. Slot azione 2
    Il bambino poteva avere delle ottime doti, ma teneva gli occhi chiusi ed avrebbe avuto difficoltà a difendersi da una manipolazione che non produceva rumore, inoltre, portarlo sotto l'acqua poteva essere una buona idea per cercare di farlo affogare prima del tempo.

    Il tutto si sarebbe svolto in pochi secondi, in seguito ai quali poi venni portato da Zurura a circa 15 metri dai miei avversari. Non avevo certo intenzione alcuna di essere il primo ad attaccare. Sfruttando l'occultamento del mantello tirai fuori dal'equipaggiamento del filo di nylon, che presi con entrambe le mani. Io ero ben pronto a difendermi, ed anche l'ambiente circostante lo era.


    Chakra 75 = - 3 bassi occultamento - 4.5 manipolazione = 77.5



    Asmodai




    Il destino è curioso. Ryoshi era finito in un'imboscata a causa della mala organizzazione dell'accademia, ma allo stesso tempo le indicazioni che erano state date al suo compagno Kiriano erano invece corrette. Secondo le loro informazioni avrebbe dovuto trovare i due delinquenti nella città, ed in effetti i due erano li presenti. Che poi altri due individui fossero venuti a conoscenza della cosa e che ne avessero approfittato per mettere in sacco il bambino di Suna era un'altra questione, ma le indicazioni fornite all'Akuma erano invece corrette. Il suo controllo esterno attraverso la vista sembrava essere finito, ed il Kiriano si decise finalmente ad entrare all'interno della città. Sfortunatamente, per quanto lui non potesse saperlo, era stato individuato dagli allarmi posti dai due delinquenti. Essi ben sapevano che prima o dopo qualcuno sarebbe andato a cercarli, e mentre avevano organizzato i loro Hunger games, si erano anche assicurati di avere un sistema di protezione tale da metterli abbastanza al sicuroBarriera Perpetua d'Individuazione
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Rituale ( 0)
    L'utilizzatore, imponendo un sigillo sul terreno, può innalzare una barriera invisibile in grado di coprire una città . All'interno l'utilizzatore può Percepire qualsiasi manifestazione di chakra e Percepire qualsiasi ingresso di oggetti. È possibile percepire i ninja occultati tramite "Chakra Nullo" o conoscenze analoghe solo quando oltrepassano la barriera. Richiede un giorno di preparativi e la costante attenzione dell'utilizzatore: sarà inefficace se si allontana oltre 12 metri dal centro.
    Tipo: Fuuinjutsu - null - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Abissale)
    [Da jonin in su]
    . I due erano degli shinobi esperti, non si sarebbero certamente fatti tradire da un sorriso di troppo, nè da niente del genere. Loro non avevano realmente organizzato un'imboscata, erano rifugiati in quella città abbandonata da dio nella speranza che nessuno venisse ad importunarli, ma allo stesso tempo si erano decisi a tutelarsi qualora non fosse andato tutto secondo i loro piani. I due parlottarono per qualche secondo tra di loro, decidendo quale fosse la cosa migliore da fare. I toni sembravano concitati, quasi fossero indecisi su quale fosse la strategia migliore da mettere in atto. Ad ogni modo, dopo qualche istante di conversazione, mentre Asmodai era attorno alla fossa, uno dei due compose rapidamente alcuni sigilli: Tecnica del richiamo Tecnica del Richiamo - Kuchiyose no Jutsu
    Villaggio:Generico
    Posizioni Magiche: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora ( 5 )
    L'utilizzatore è in grado di richiamare oggetti o creature attraverso un varco spazio temporale. Creature: È necessario che il ninja abbia stretto un patto di sangue con una razza di creature. Richiamare in battaglia le creature è necessario una goccia di sangue e un consumo di chakra pari alla metà della riserva dell'evocazione. È possibile invocare solo esseri di parienergia o inferiore. È possibile Pareggiare gratuitamente le proprie creature, facendole ritornare al proprio luogo d'origine. Questi utilizzi richiedono 1 slot tecnica avanzato ognuno. Oggetti: È possibile liberare il contenuto iscritto all'interno di specifici rotoli spendendo ¼ Basso. Questo uso non richiede slot tecnica ma azione gratuita veloce. Inoltre consente, in condizioni di calma, di stipare oggetti solidi incustoditi nei rotoli; l'operazione che richiede un minuto ogni 100 crediti. Richiedono 1 Slot Tecnica ognuno.
    Tipo:Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Variabile)
    [Da genin in su]
    . Nelle profondità della terra un grosso drago bianco sarebbe apparso in una nuvola di fumo, all'interno del lungo buco che portava alla superficie. La bestia si sarebbe rapidamente guardata attorno, dubbiosa di ritrovarsi in quello spazio stretto ed angusto, ma al comando del suo padrone, l'uomo magro, avrebbe abbassato il collo dando la possibilità alle due figure di cavalcarla, per poi iniziare un rapido volo verticale.
    L'Akuma era un ninja esperto, e si sarebbe immediatamente reso conto di esser stato percepito quando dopo qualche minuto passato nella zona del buco avrebbe sentito dapprima un rumore strano ma famigliare ( lo sbatter d'ali del drago ) e pochi istanti dopo avrebbe visto una bestia alata cavalcata da due fantini uscire dalla fossa in tutta la sua maestosità.


    Ebbene, pare che ci sia un intruso nella zona. Ti spieghiamo velocemente le regole.

    A parlare era l'uomo con la spada. Esso avrebbe iniziato il suo discorso sia che Seinji fosse ancora presente e visibile, sia che si fosse voluto nascondere quando avesse sentito dei rumori. Proprio a far capire che la sua presenza era stata ormai notata, e che forse nascondersi non sarebbe stato particolarmente utile.


    Questa è la nostra città abbandonata. Abbiamo preso un po' di sfigati e poveracci e ce li abbiamo buttati dentro. L'ultimo che sopravvive lo riportiamo a casa, gli altri crepano. Diciamo però, che tu sembri avvantaggiato, e per pareggiare i conti noi giocheremo contro di te.

    Il gioco, che sembrava di per sè stupido senza ulteriori commenti, perdeva del tutto la sua logica nel momento i cui i due master scendevano in campo. Che fosse stato visibile o meno, i due avrebbero a quel punto iniziato la loro offensiva. Il drago si trovava a circa 10 metri d'altezza da terra, e dopo aver ricevuto un comando sussurrato dal magrolino dei suoi fantini, avrebbe iniziato a sputare delle enormi palle di fuocoMeteore di Fuoco - Kaji No Insei
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Drago,Scimmia,Tigre, Scimmia, Drago, Coniglio, Drago ( 7)
    L'utilizzatore può emettere dalla bocca diverse sfere di fuoco, di raggio pari a mezzo metro, entro 21 metri. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. Appena si scontreranno con una superficie solida, esploderanno investendo con un'ondata di fuoco un raggio pari a 3 metri, con potenza pari a 40. Può causare Ustione (DnT Media). Scagliare diverse meteore di fuoco incrementa il raggio, ma non la potenza.
    Tipo: Ninjutsu - Katon
    (Livello: 3 / Consumo: Medioalto a sfera)
    [ Sfere Massime: 1 per Grado]
    [Da chunin in su]

    4 Palle di fuoco, Energia Nera

    sotto di se, indirizzate verso Seinji se fosse stato visibile, o nella zona a caso altrimenti. Le quattro palle di fuoco sputate, anche se indirizzate senza un effettivo bersaglio avrebbero creato nella zona un buon inizio di incendio. Per quanto Asmodai si trovasse in una città abbandonata, c'erano un sacco di detriti nella zona, resti di legno e macerie che sembravano ottime per far attecchire il fuoco.

    Capirai in fretta che qui le cose si mettono male.


    L'uomo avrebbe ben presto sfruttato il suo potere per peggiorare la situazione. Il fuoco, Asmodai l'avrebbe capito in fretta, era qualcosa di più di una semplice ossessione per quella persona. Per nascondere almeno in parte la sua capacità, l'uomo avrebbe creato dai punti in cui erano atterrate le palle di fuoco delle enormi vampate, che avrebbe poi iniziato a far girare in cerchio ad enorme velocità, andando a creare un'incendio di fuoco proprio sotto il drago del diametro di circa cinquanta metri, creando un'infernoManipolazione delle Vampe: L'utilizzatore può creare delle Vampe di aria incandescente, luminose, di forma sferica entro 1,5 metri da una fonte di chakra diversa dall'utilizzatore oppure a contatto con solo l'utilizzatore. Può muoverle entro il raggio d'azione. Muovere le vampe richiede slot tecnica/azione; muovere più costrutti con traiettoria simile o speculare richiede uno slot tecnica/azione. Attaccare rientra nello slot utilizzato per il movimento; si può effettuare un singolo attacco in uno slot tecnica/azione utilizzato. Un'Unità di vampa manipolata richiede un consumo ½ Basso ogni slot tecnica/azione utilizzato.


    Slot azione 1 / 2 / 3
    15 unità, potenza 35, Energia Nera
    Causa DNT Medio
    di fiamme mica da poco, che avrebbe causato serie ustioni Potenzialità delle Vampe: La Velocità in attacco e difesa delle vampe è parienergia l'utilizzatore, eventuali vantaggi/svantaggi e bonus/malus in Concentrazione si sommano in egual modo alla velocità dei costrutti in attacco. La potenza delle vampe è pari a 10 ogni Unità. L'utilizzatore, riducendo la potenza di 15, può causare Ustione (DnT Medio).


    Dnt Medio
    al povero Kiriano qualora lo avessero colpito.




    Slot tecnica 1 : richiamo

    Slot tecnica 2 : Meteore di fuoco

    Slot azione 1 / 2 / 3 : Crea un'inferno di fuoco facendo girare in cerchio a velocità nera le vampate. Si tratta di attacchi ad area, non diretti verso di te. L'area è comunque 50 metri.
     
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    Ryoshi



    Ucciderlo non sarebbe stato facile. Lo aveva capito Soichiro. Lo avevo intuito anche Key. Quel ragazzo, proveniente dalla Sabbia, aveva già fatto due vittime sul proprio cammino, ed entrambi, sia Soichiro che Key, quelle vittime le conoscevano. Non che ci fosse qualche tipo di legame di parentela particolare. Nulla di speciale. Semplicemente i due Nara che Ryoshi ebbe modo d'incontrare precedentemente era membri dell'organizzazione. Sottostavano a uno stesso capo e già solo per questo meritavano di essere vendicati. Certamente, però, non erano spinti da chissà qualche grande desiderio di vendetta. Non c'era odio a muoverli, né rancore. Erano due professionisti a cui era stato un ordine e che, forse, non facevano altro che seguirlo, quell'ordine. Niente di personale dunque, né qualcosa di troppo appassionato.
    Freddezza, calma, conoscenza delle proprie capacità e, in minima parte, delle capacità avversarie.
    Fu proprio per questo che i due notarono come Ryoshi, invece di difendersi dall'attrazione gravitazionale, iniziò ad accumulare sabbia. Fu anche per questo che i due capirono: forse non era molto forte, né molto abile. I suoi riflessi erano, probabilmente, nella norma. E la sua forza, su per giù, era persino inferiore alla loro. La riserva di chakra, invece, - questo lo capì il sensitivo, Soichiro, - leggermente più alta della loro. Questo significava che il ragazzo combatteva prevalentemente avvalendosi di ninjutsu di vario genere.
    Tutte cose che gli erano state comunicate di già prima, quando avevano inviato un loro uomo tra le file Accademiche, facendo sì che proprio quei 2, Ryoshi e Asmodai, fossero scelti per la missione. E fossero morti entrambi.
    Come atteso, Ryoshi venne spinto verso l'acqua, dove le sue capacità sarebbero dovute essere annientate. Come atteso, Ryoshi parò il colpo della katana nemica infrapponendo tra sé e Key della sabbia. La lama del nukenin foglioso impattò sulla sabbia senza oltrepassarla e venne respinta immediatamente indietro. Per colpa dell'urto Key terminò il proprio salto mettendosi sull'acqua, mentre Soichiro continuò a levitare dolcemente.

    «Fa attenzione,» - sospirò Soichiro, ancora levitando in alto. - «Ti sta accerchiando con la sabbia.» - Probabilmente Key stesso l'aveva percepita, ma non se ne preoccupò affatto. La sabbia era decisamente troppo lenta per riuscire ad afferrarlo. E con gli occhi ancora chiusi (e perché diamine li teneva chiusi?) spiccò un poderoso salto (12 metri) scampando dalla sabbia e lasciandola, appunto, 12 metri alla propria sinistra. [Riflessi: 525+ 1/2Basso / SD1 / Chakra Repulsivo(1/2Basso)]

    Dopo il salto Key si ritrovò a 9 metri frontalmente dal nemico, con i piedi ben fissati all'acqua.
    «Ora!» - esclamò freddo portando la propria katana a lato. In contempo Soichiro anch'egli decise di scendere a terra e si posizionò a 9 metri da Key, alla sua destra. [SA1 - Soichiro - Spostamento] Lì il nukenin della nebbia compose un solo sigillo, evocando tutto intorno alla zona delle cascate una poderosa e alquanto impassabile nebbia.

    CITAZIONE
    Velo di Nebbia - Kirigakure no Jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Scimmia (1)
    L'utilizzatore può ricoprire una vasta area da una fitta nebbia. Chiunque all'interno della nebbia sarà considerato "occultato" e potrà essere visto solo entro 1,5 metri. La tecnica del velo di nebbia annulla e viene annullata dalla calura naturale o dalla tecnica Afa Terrestre nelle aree in cui sovrapposta, da tecniche potenza pari o superiore a 30 oppure da tecniche o tecniche speciali che generino un forte vento o calura con con un consumo pari a quello di attivazione della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 5 / Consumo: Basso ogni 9 metri - Mantenimento: ¼ Basso ogni 9 metri)
    [ Raggio Massimo: 9 metri a grado]
    [Da studente in su]

    Raggio: 27 metri
    Tecnica Rapida


    Probabilmente quello fu un segnale, poiché Key aprì gli occhi.

    CITAZIONE
    Combattere alla Cieca [ 2 ]
    Maestria: L'utilizzatore è in grado di orientarsi e combattere se privato della vista volontariamente o meno. Dopo 1 round di cecità, l'utilizzatore guadagna un bonus +6 in Percezione.
    [Da chunin in su]

    Percezione: 18

    Già allora il piccolo Ryoshi avrebbe potuto capire quale fosse il livello dei ninja contro i quali lottava. Quelli non erano dei semplici banditi, come i due Nara incontri precedentemente. Non erano dei semplici nukenin fuggiti dal loro villaggio poco prima. Quelli erano dei veri e propri assassini. E uno di loro, quello con la katana, sarebbe saltato verso il sabbioso rinfoderando la katana durante il salto con la destra e utilizzando una grande quantità di chakra per velocizzare il proprio spostamento. Alla fin dei conti, il nemico sarebbe atterrato sul dorso di Zurura a 1 metro proprio di fronte a Ryoshi in una maniera tanto veloce, quanto impressionante. [SA1 - Salto 12 metri - Velocità: 650 - Chakra consumato: Basso]
    Una volta li, avrebbe effettuato una finta, mimando di estrarre la katana per colpire il sabbioso e aspettandosi che questi reagisse contrapponendo la sabbia per proteggersi. Tuttavia, piegandosi egli avrebbe rapidamente provato ad applicarle sul fianco destro del sabbioso (o sulla sabbia, se questi avesse deciso di difendersi in quel modo). [SA2 - Applicazione bombe - Velocità: 725 - Chakra speso: Medio-Basso - Braccio Destro: Paralisi totale per un round ]
    Non felice, egli avrebbe tentato di afferrare Ryoshi in una presa con la mano sinistra [3SA] prendendo il sabbioso per la gola, ma scomparendo in una nuvolina di fumo un'istante prima che le 3 bombe sarebbero esplose vicino a Ryoshi o nelle immediate vicinanze causando un'esplosione di potenza 150 in un buon raggio.
    Di sicuro, anche allontanandosi, Ryoshi l'avrebbe sentita.
    Key, invece, sarebbe riapparso nella grotta di prima.

    Tuttavia, che fosse Ryoshi morto o no, avrebbe dovuto fare i conti anche con l'altro.
    «E' il mio turno,» - avrebbe detto Soichiro, componendo rapidamente una serie di sigilli.

    CITAZIONE

    Centro di Gravità
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Tigre, Capra, Pecora, Topo, Drago, Toro, Tigre (7)
    L'utilizzatore può creare un centro di gravità in un punto dello spazio entro 6 metri. Tutta la materia entro 20 metri è attratta verso il centro di gravità con forza pari alla concentrazione dell'utilizzatore aumentata di 3 tacche. Se si viene coinvolti nel centro di gravitazione, si subisce un danno da potenza 40 a causa della pressione dei materiali risucchiati. Per ogni round all'interno del centro di gravità, si subisce una presa con forza pari alla concentrazione dell'utilizzatore. Il mantenimento costa slot tecnica avanzata.
    Tipo: Ninjutsu
    (Livello: 5 / Consumo: Elevato)
    [Da chunin in su]

    Forza: 650
    Potenza:50
    Azione Rapida
    Tecnica Economica al 50%
    NinJutsu Perfette

    Immediatamente dopo l'esplosione, tutta la materia della zona sarebbe stata attratta verso il centro di gravità. Acqua, rocce, il pterosaura Zurura, sabbia, il fumo delle esplosioni e quant'altro. Ogni cosa, insomma, a parte Soichiro e Key (che era fuori dal raggio d'azione della tecnica) sarebbe volata verso il grossolano centro di gravità allestito appositamente per il ragazzo sabbioso. Cosa avrebbe fatto questi per contrastare i due del Tramonto?


    //OT: Da questo round decidi tu come utilizzare Zurura nel migliore dei modi. E' completamente sotto tuo controllo.


    Soichiro
    Chunin-Blu

    Chakra: 48 Bassi / 60
    Vitalità: 15,5 /15,5

    Slot Azione:
    1) Avvicinamento a Ryoshi
    2) ///
    3)///

    Tecniche:
    1) Velo di Nebbia
    2) Centro di Gravità

    Key
    Chunin Blu

    Chakra: 55/60 bassi
    Vitalità: 15/15 leggere

    Slot Azione:
    1) Salto
    2) Applicazione/Attivazione Bombe
    3) Dislocazione

    Slot Tecnica
    1) ///
    2) ///



    Seinji



    Addentrandosi nella città abbandonata l'Akuma non si aspettava un'accoglienza tutta rose e fiori. Difficilmente lo avrebbero accolto ponendogli il pane sulla mani, e doveva aspettarsi di tutto da quella missione. L'accademia, seppur aveva fornito loro alcune informazioni, non era comunque in grado di prevedere tutto. L'accademia, in effetti, ne sapeva sempre poco e nulla degli avversari. Era una situazione curiosa quella. Curiosa e difficile. Durante la sua percorrenza del centro urbano continuo a guardarsi in giro, cercando di vedere altri curiosi casi come quello che aveva visto egli stesso, o che gli aveva riferito il suo pterosauro, Daiba. In tutto ciò l'Akuma aveva anche calcolato che vi potessero essere degli sensitivi in città. Degli sensitivi che, probabilmente, avevano percepito il suo chakra e quello di Daiba, evidenziando in tal modo l'infiltrazione dell'Akuma nel centro cittadino. Tuttavia, bene o male che fosse, fino all'arrivo dell'Akuma al centro della città, dove si trovava la grande fossa interrata che pure Daiba era riuscito a visitare, non era accaduto niente di strano. Questo poteva significare che gli eventuali nemici in città non lo volessero toccare per qualche motivo, che fossero all'oscuro del suo arrivo (e che quindi non vi erano sensitivi di alcun genere da quelle parti), oppure che gli avessero teso una trappola. Delle 3 opzioni possibili, insomma, almeno due andavano a genio al neo-Jonin, tanto che arrivando al centro della città così facilmente non poté che rallegrarsi.
    Forse quella missione, - una missione di routine, con tanto d'imboscata, di routine, - sarebbe finita meno peggio del previsto e prima di quanto avrebbero voluto tutti. Così sarebbe potuto andare alle cascate a vedere come se la cavavano Ryoshi e Zurura.
    Abassando lo sguardo, l'Akuma vide i due uomini. Vide anche come uno dei due fece dei sigilli ed evocò una grande creatura.
    "Un drago..." - pesò Seinji.
    "Vanno di moda ora come ora," - ribatté Asmodai guardando la scena. Nascondersi sarebbe stato inutile: se lo avevano percepito, vuol dire che percepivano il chakra. E in tal caso lo avrebbero trovare pure se si fosse nascosto sotto al suolo. D'altro canto, annullare il chakra subito in quell'occasione poteva rivelarsi un errore: avrebbe dovuto comunque utilizzare il chakra per le sue tecniche.
    In ogni caso, non ci volle molto perché i due salissero sulla creatura volando attraverso il foto in verticale, verso lo spazio aperto sulla terra. Uscendo dal buco, la creatura cavalcò i cieli con i due tizi sopra, tanto che Asmodai si meravigliò di quanto fosse possente e maestosa. Niente in meno dei Draghi dell'Ovest di Itai Nara. Asmodai li osservo stando fermo dinnanzi al grande foro; non si mosse di un centimetro.
    «A parte che non c'è scritto da nessuna parte,» - che figo il gioco di parole, - «che questa si la vostra città abbandonata... Non ho niente contro la mia partecipazione al torneo di sopravvivenza. Però, non vi sembra che, visto che io sono solo e voi siete due, i conti non siano poi tanto "pari"? » - Sorrise l'Akuma. Insomma, era arrivato li semplicemente per esaminare la situazione, e ora si ritrovava in qualche strano gioco di sopravvivenza. Possibile? Per un attimo non se lo seppe spiegare. Doveva solo raccogliere le informazioni e andarsene.
    Nulla di più.
    Fu per quello che Daiba sparì in una nuvola di fumo tornando a casa, e Seinji sorrise preparandosi a qualcosa di difficile.
    Però, sembrava che i Numi non sarebbero stati con lui quel giorno.
    E allora, quando il drago iniziò a sputacchiare il fuoco, non poté che comporre velocemente dei sigilli e diventare acqua, infondendo in un battito di ciglia nel terreno.

    CITAZIONE

    Movenza d'Ombra
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Pecora, Cane, Tigre (3)
    L'utilizzatore può fondersi con il terreno, entrandoci come fosse acqua: è impossibile respirare. L'utilizzatore può muoversi come in superficie. L'utilizzatore può emergere solamente da un'ombra non controllata presente nel terreno; può nascondersi nel terreno a piacimento. Se colpito, la tecnica si scioglierà, rigettando l'utilizzatore. Le vittime percepiscono l'utilizzatore solo appena emerge dall'ombra. È possibile usarla in combinazione con la tecnica "Servitori di Nebbia" oppure "Tecnica della Moltiplicazione Acquatica", sfruttando uno slot tecnica base, oltre che il relativo consumo. In questo caso, la scomparsa dell'utilizzatore sarà contemporanea la comparsa del clone.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto - Mantenimento: Basso)
    [Da chunin in su]

    Tecnica Rapida

    A quel punto sarebbe iniziata la sua partita a scacchi.
    Le palle di fuoco s'infransero contro la terra, non riuscendo a superarla. Nessuna barriera era migliore di quella. Nessuna.
    E una volta atterrate sul suolo, l'Akuma si meravigliò di quel che stava succedendo. Uno dei due tizi sembrava in grado di manipolare il fuoco a proprio volere. Un'abilità tanto unica quanto straordinaria.
    Tuttavia, finché l'Akuma se ne stava nascosto sotto al terreno, non l'avrebbero preso con il fuoco. E l'unica cosa che sentì quando tutto quell'inferno in terra stava esplodendo, fu un po' di calore. Come se vicino ci fosse un vulcano.
    "Probabilmente ha consumato un bel po' di chakra quel tizio," - sospirò Asmodai, e Seinji non poté che dargli ragione. Per manipolare una tale enorme quantità di fuoco aveva speso molto chakra e molte energie.

    Con quel fuoco che girava ovunque e con ciò che l'Akuma aveva in mente, si sarebbero dati la zappia sui piedi da soli.
    Quando il fuoco era ancora presente sul suolo, Seinji compose rapidamente altri sigilli.

    CITAZIONE

    Tecnica della Pioggia Nera - Suiton: Kokuu no Jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Topo, Gallo, Drago, Tigre, Topo, Gallo, Drago, Tigre, Gallo, Drago (10)
    L'utilizzatore può creare una pioggia d'olio che investe un'area limitata di terreno, impregnandola con un lieve strato nerastro, infiammabile, che evapora dopo 3 round. Bruciando con una fiamma l'olio, esso s'infiammerà, danneggiando causando Ustione (DnT Media) ai corpi bagnati dal liquido e a chi transita nell'area. Qualora si appiccasse il fuoco attraverso un Katon, può Carbonizzare (DnT Grave).
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso ogni 6 metri )
    [Raggio massimo: 6 metri ogni grado]

    [Da genin in su]

    Raggio: 24 metri
    Azione Rapida
    Tecnica Economica al 50%
    Ninjutsu Perfette

    CITAZIONE

    Manipolazione della Forma
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'utilizzatore può aumentare (x1.5) le dimensioni della prossima ninjutsu o genjutsu eseguita, oppure può aumentare (x1.5) la gittata oppure può aumentare (x1.5) il raggio d'effetto. L'utilizzatore può cambiare le dimensioni con modifiche eque, ad esempio diminuendo la lunghezza a favore di una maggiore larghezza. Le modifiche non dovranno essere sleali o antisportive.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 3 / Consumo:Basso )

    Raggio aumentato a 36 metri

    Non appena l'Akuma avrebbe finito di comporre i sigilli, che un'enorme quantità di pioggia sarebbe caduta nella zona. E, ovviamente, accesa dal loro stesso katon, con le vampate di fuoco ancora presenti sul territorio, l'olio avrebbe bruciato tutto ciò che trovava in un raggio di 36 metri, con il trio (i due fantini e il drago) al centro dell'area predesignata da Seinji Akuma. A contatto con una minima quantità di fuoco che l'aria delle vampate continuava a far girare, l'intera arena sarebbe finita nelle fiamme. Un diametro di oltre 72 metri sarebbe stato, probabilmente, devastato.
    E l'Akuma, celato sotto al suolo, non avrebbe provato a salvare il tutto.
    Voleva vedere se l'avrebbero percepito, e allora l'unica cosa che avrebbe fatto era uno spostamento di circa 20 metri alla propria sinistra [1SA], lasciando a metà strada sulla terra un proprio clone illusorio, che avrebbe lanciato verso gli eventuali nemici, se ancora vivi, dei shuriken giganti illusori. [2SA - 4 UD d'illusione(clone) - 4 UD d'illusione(Shuriken lanciati) Concentrazione: 875 / Potenza: 40]. Arrivato sul punto d'arrivo, l'Akuma avrebbe velocemente estratto un Tonico, ingoiandolo senza indugi. [3SA - Tonico - +Alto di Chakra]



    Seinji
    Chakra: 488 Bassissimi - 54bx (Tecniche e Utilizzi vari) + 24(Tonico di Recupero 1)=458 Bassissimi
    Vitalità:18/18 leggere

    Recupero Abilità: Tecnica Economica (Tra 2 round)

    Equipaggiamento:
    -CartaBomba liv. II X2 legata a 2 kunai
    -CartaBomba liv. III X3 legata a 3 kunai
    -CartaBomba liv. III Distruttiva X2 legata a 2 kunai
    -Kunai (7 dei kunai sono già legate alle bombe)
    -Tonico di Recupero Superiore X2 (1 consumato)

    Illusione:

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: Spostamento
    Slot azione 2: Creazione Illusione che attacca
    Slot azione 3: Tonico

    Slot Tecnica 1: Tecnica della Movenza d'Ombra
    Slot Tecnica 2: Tecnica della Pioggia Nera

    Slot Tecnica Extra (Bonus Intuito): Manipolazione della Forma


    Zurura:


    Vitalità: 6 leggere / 6 leggere
    Chakra: 6 Bassi / 12 Bassi

    Un tonico di ripristino chakra

    Daiba: Rilasciato

    Vitalità: 6 leggere / 6 leggere
    Chakra: 2,5 Bassi / 12 Bassi
     
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