Il Veterano

[Add. per Ryuu e Takeshi]

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  1. -Max
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Il Veterano

    II



    Per un istante la tentazione fu quella di tirargli un sonoro scappellotto in testa, abbastanza forte da fargli battere i denti conto il petto, ma trattenni l'istinto sfogando in un sospiro l'irritazione.
    Hai scordato cosa sono, Ryuu? domandai, con fare retorico. Non mi riferivo tanto al mio essere Mizukage, quanto al mio essere Jinchuuriki. Non ignorare la cosa, non la renderà più facile, scappare da ciò che sei diventato ti farà solo soffrire poggiai la schiena contro le pietre del parapetto, scivolando poi a sedere in terra.
    Hai paura di far del male agli altri? domandai Sarebbe comprensibile, del resto, per questo dovresti usare il tuo potere con saggezza. Ma è un potere. Ricorda che potrebbe arrivare il giorno in cui sarai costretto ad usarlo, e quando quel giorno arriverà, non dovrai pentirti di non aver imparato a sfruttarlo... inoltre, non giudicare male il Sanbi guardai Ryuu in viso, con intensità. I miei grandi occhi verdi analizzarono con attenzione il viso dell'allievo, alla ricerca di reazioni a quelle parole.
    I Demoni sono molto di più della furia e della malignità che manifestano. Non sono nati così, li abbiamo fatti diventare così sorrisi appena Ma ciò significa che esiste ancora, da qualche parte, un'anima con cui dialogare non trovi?
    Mentre dicevo quelle parole Jukyu era tornata da me, sedendosi prepotentemente sulle mie gambe.
    Papà torniamo a casa? domandò la bambina.
    Aspetta Jukyu le risposti, scompigliandole i capelli appena.
    Non sono qui solo per istruirti Ryuu dissi allora, rialzandomi, tenendo in braccio Jukyuu.
    C'è una missione, non è niente di che, non servirei minimamente, ma ne approfittiamo per riprendere il tuo addestramento rimisi Jukyu in terra Non pensare troppo al Demone, alle conseguenze o al passato, cercare di essere sereni è il primo passo per controllare il potere che hai ricevuto.
    Dette quelle parole mi allontanai, lasciandogli la missiva che gli sarebbe dovuta arrivare il giorno successivo. Aveva tre giorni per fare le valigie, dopodiché saremmo partiti alla volta del Paese della Brina, presso Shinashi , un Villaggetto di tremila anime dove viveva il mandate della missione.


    La comunicazione arrivò anche a Takeshi Nishimura, il giovanissimo Genin che aveva coraggiosamente preso parola durante la riunione. Avevo scelto personalmente il ragazzo, non per chissà quale qualità nascosta che lo rendesse particolarmente adatto alla missione, quanto più il forzare Ryuu a collaborare nonostante il Sanbi. A smettere di temerlo. Io, del resto, avevo già deciso che avrei lasciato tutto nelle loro mani: sarei stato lì per consigliare Ryuu e per addestrarlo in qualcosa che ancora non gli avevo insegnato, ma la missione era cosa loro. L'appuntamento era fissato da lì a tre giori e com'era prevedibile, ci saremmo andati volando.


    All'alba di quella mattina aprii gli occhi nel mio letto. Ayame, addormentata profondamente, era distesa prona ed abbracciata al cuscino. Sbadigliai profondamente e silenzioso come un'ombra scivolai da letto, stando ben attento a non far rumore per non svegliare il bambino che dormiva. Dopo mezz'ora avevo indossato i vestiti sopra la cotta di maglia e mi ero seuto sul letto dal lato di Ayame. Allungai le dita fino ad affondarle con delicatezza tra i suoi corti capelli neri, facendole scorrere in basso fino alle spalle.
    Ehi mormorai Sto andando.
    Ayame sbatté le palpebre un paio di volte prima di aprire un occhio, annuì e strofinò il viso contro il mio braccio.
    Mi spiace lasciarti proprio questi giorni dissi, con sincerità.
    Va tranquillo mormorò lei Natsu ora ha più bisogno di mangiare, dormire, mangiare, dormire. e mangiare ancora che di suo padre, ha più bisogno Ryuu di te che tuo figlio ora.
    Sei cambiata, mi avresti tenuto il muso per giorni se l'avessi fatto mormorai prima di chinarmi sul suo viso e baciarle i capelli.
    La storia di Ryuu... mormorò Non è stato giusto. Ha bisogno di te.
    Per parecchi secondi rimasi in silenzio, fermo, col viso ancora vicino al suo, riflettendo sulle sue parole.
    No, non è giusto risposi allora Ma più che di me quel ragazzo deve capire che non è stato maledetto.
    Mi rialzai allora, avvicinandomi alla cura di Natsu. Mi chinai, baciando piano il bambino sulla piccola fronte, procurandogli così un istintivo movimento nel sonno. Ero tranquillo, del resto si trattava poco più di una gita di piacere per me.
    Non avevo ancora idea cosa quella gita avrebbe aperto.




    Alle sette in punto ero all'ingresso del Villaggio, Yogan - nella sua forma draconica - attorcigliata alle mie spalle. Una volta giunti i due Genin avrei fatto cenno loro di salire sul drago la quale, lanciato un ruggito, sarebbe decollata a tutta velocità.
    Allora, chiariamo subito una cosa, io non sono qui per aiutarvi durante questa missione. Onestamente, non hanno pagato per un Jonin, men che meno per un Kage. Tuttavia sono qui perché voglio approfittare del viaggio per insegnarvi qualcosa. Ma la missione è sulle vostre spalle chiarii subito.
    Ci stiamo dirigendo verso il Villaggio di Shinashi, presso il Paese dell'Erba. Un mercante del luogo ha richiesto che scortiate un carico attraverso la Valle di Shirozai, fino al passo di Akaiha, raccogliate il denaro e lo portate da lui. La ditta a cui si affidata è fallita, e vuole maggior sicurezza per questo carico spiegai, brevemente. La missione era estremamente chiara e semplice.
    La Valle di Shirozai si snoda attraverso il confine col Paese della Pioggia, per ui non è un posto considerato molto tranquillo, dovrete fare attenzione alla vita ed eventuali nemici per la strada. L'uomo non ha ancora trovato una nuova ditta che se ne occupi, perché non sono in molte ad accettare di passare attraverso la Valle di Shirozai. A quel punto avrei guardo i due i quali, con ogni probabilità, si stavano aggrappando a qualcosa per rimanere sul dorso di Yogan. La dragonessa rimaneva stabile nel suo volo, ed io ero abituato al moto abbastanza da poter rimanere lì fermo senza far una piega, ma chiunque non avesse avuto una salda esperienza avrebbe potuto riscontrare difficoltà.
    Problemi a tenere le chiappe a posto? Bé, iniziamo a spiegare il motivo della mia presenza qui: voglio che iniziate ad imparare ad utilizzare il Chakra Adesivo e dopo aver detto quelle parole camminai, come se niente fosse, attorno al corpo di Yogan, compiendo un giro completo, il che implicava restare a testa in giù per alcuni secondi.
    Il Chakra può essere usato per camminare contro la forza di gravita, tenendoci ben incollati al suolo, può essere usato per aumentare la potenza distruttiva dei nostri attacchi Niente dimostrazioni eh ruggì la dragonessa Ma dai la presi poi in giro.
    Infine, ha anche usi repulsivi oltre che adesivi. Per ora qui è saggio insegnarvi solo ad utilizzare il chakra adesivo. Per comprendere il principio, dovrete riuscire a fare in modo di tenere un kunai fermo contro la vostra mano, così presi un Kunai dalla sacca e lo incollai col chakra al palmo della mano rivolto verso l'alto. Quando voltai la mano verso il basso il coltello rimase saldamente attaccato alla mia pelle.
    Provateci, dovrete imparare quanto chakra utilizzare, sopratutto la sua quantità minima. In genere, per camminare, ci vuole un equilibrio poiché esagerare potrebbe creare problemi come staccare la corteccia dagli alberi e farvi cadere, o l'intonaco dal muro e farvi cadere. Per questo esercizio dovrete limitarvi a comprendere come manipolare il vostro chakra per donargli capacità adesive e stabilire la minima quantità necessaria e sufficiente a tenere fermo il kunai contro la vostra mano sedetti con disinvoltura vicino la testa di Yogan. Ci fermeremo non prima di cinque ore, quando vedremo la terra del Paese del Fuoco, faremo una pausa per mangiare e tutto il resto. Non arriveremo a Shinashi prima delle dieci di stasera, ma per allora conto che questo esercizio sarà diventato superfluo. Cinque ore ragazzi, non metteteci molto di più.


    Iniziamo :riot:
    Esercizio di base, fermatevi al mezzodì, ovvero cinque ore dopo la partenza, quando Yogan scenderà per la pausa!


    Edited by -Max - 1/6/2016, 12:44
     
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