Il Veterano

[Add. per Ryuu e Takeshi]

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  1. Yusnaan
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    ehm...da qualche parte

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    Parlato Ryuu
    Parlato Itai


    Il Veterano

    "Da adesso le cose si faranno interessanti."


    Il genin rimase ad osservare quel breve botta e risposta tra padre e figlia, rimanendo poi in attesa che il suo sensei rispondesse alle sue domande e gli desse qualche consiglio su come controllare la forza del demone, ma quest'ultimo cominciò a parlare delle doti della sua bambina. In un primo momento Ryuu rimase perplesso, ma non ci volle molto a capire che in realtà si stesse riferendo a lui.
    Gli stava chiaramente dicendo che ormai lui aveva quel potere, che lo volesse o no, quindi avrebbe dovuto imparare ad usarlo per evitare di non averne il controllo quando arriverà l'occasione. Purtroppo non poteva dargli torto, era evidente che far finta che non esistesse, non faceva altro che peggiorare le cose, eppure rimaneva sempre nella paura che si trattasse di un potere troppo grande da gestire.
    Ricordi Ryuu, il valore della paura in combattimento?
    Quella frase lo riportò indietro nel tempo. Era la prima lezione che aveva imparato dal suo maestro, una cosa che non dimenticò mai, ma che senza accorgersene non stava mettendo in pratica. Ancora una volta, Itai aveva ragione e aveva centrato il problema. Si stava solo lasciando andare alla paura, temendo tutte le peggiori conseguenze solo perché non conosceva quel potere, rifiutandosi e non avendo il coraggio di utilizzarlo.
    Vuoi sapere cosa ho fatto io?
    Finalmente era arrivato il momento di un buon consiglio da parte di un jinchuuriki basato sulle sue esperienze, e Ryuu era pronto a non perdersi neanche una parola, ma la risposta non fu come si aspettava. Il mizukage parlava come se lui ne avesse il pieno controllo, dicendo anche di poter essere in grado di decidere se perderlo o meno, ed era una cosa cdi cui non riusciva proprio a capacitarsi. Di che stava parlando? Il ragazzo non riusciva proprio a seguire quel ragionamento, sapendo che non appena avesse deciso di farsi pervadere dal chakra del bijuu, sarebbe stato senza dubbio corrotto dalla sua furia, cominciando ad attaccare senza pietà chiunque nelle vicinanze.
    È sotto il tuo controllo Ryuu, se dovesse esplodere è perché tu avrai scelto così. Avanti, usalo. Ti dimostrerò che non mi attaccherai. Usalo e non temere di ferirmi.

    Quella richiesta gli sembrò irreale, perchè mai avrebbe dovuto usare il potere del Sanbi lì? Possibile che avesse ragione e che non fosse così spaventoso da usare? Non sapeva che fare, aveva sempre pensato che i demoni prendessero il controllo dei propri jinchuuriki, usandoli come mezzi per distruggere, eppure c'era un jinchuuriki proprio davanti a lui che gli stava dicendo l'esatto contrario, cercando di fargli vedere le cose in modo diverso. E se fosse stato tutto vero?
    Era combattuto: da un lato aveva paura, ma dall'altro ormai era spinto dal desiderio di voler provare ed aver fiducia nel proprio maestro. La pressione lo stava schiacciando e prese ad ondeggiare il ginocchio destro a destra e sinistra in un tic nervoso senza neanche accorgersene, voltando lo sguardo un po' ovunque per cercare di concentrarsi sui suoi pensieri.
    Infine prese una decisione, rispondendo a voce bassa, come se avesse quasi timore di dirlo.
    ... Va bene.
    Non ne era ancora convinto del tutto, e dalla sua espressione preoccupata si sarebbe potuto capire bene, ma ormai aveva deciso di voler fare quel tentativo. Si fidava di Itai, e sapeva che non gli avrebbe raccontato delle balle.

    Per precauzione, slacciò la cordicella che teneva legato il fodero della sua wakizashi alla cintura, e dopo averla presa, la lanciò dietro di lui a qualche metro di distanza, facendola strisciare a terra, e la stessa cosa fece dopo aver rimosso la piccola tasca porta-armi, così da essere più tranquillo che non avrebbe potuto far danni.
    Rimase per lunghi istanti fermo per cercare di calmarsi, dato che il cuore aveva preso ad aumentare la velocità dei battiti. Doveva solo aver fiducia in sé stesso e nelle parole del suo sensei, che gli aveva appena assicurato che non sarebbe accaduto niente di così tremendo, in quanto da parte sua non aveva mai rischiato di far male a qualcuno a meno che non lo avesse voluto.
    Senza pensarci ulteriormente, strinse i pugni e soffiò via l'aria dalla bocca, chiudendo gli occhi e preparandosi. Voleva e poteva farlo, doveva solo prendere in prestito una minuscola quantità di chakra dal demone, quindi si concentrò intensamente sul grande cancello che dimorava nel suo mondo interiore, ma senza entrarci "fisicamente". Non aveva voglia di incontrare faccia a faccia il bijuu, non era ancora pronto, specie se si trattava di prendergli parte del suo potere, perciò dopo aver visualizzato l'immagine della prigione del Sanbi nella sua mente, si concentrò per localizzarla dentro di sé, e quando si sentì pronto, sfruttò la connessione che aveva già avuto con il demone per sottrargli una piccolissima parte del suo chakra, come già lo aveva avuto in passato. [Attivazione T.S.]

    Chakra del Demone
    Jinchuriki di Tutti i Villaggi



    Attivazione La tecnica speciale prevede un consumo d'attivazione. L'attivazione richiede un consumo Medio di chakra. Potrà mantenere la tecnica attiva per 3 round ogni livello dispari nella tecnica speciale posseduto.
    [L'attivazione richiede uno Slot Tecnica Base]


    Caratteristica dei Portatori: Chakra Aumentato (+25%)


    Abilità Comuni dei Portatori Possessione Demoniaca: L'utilizzatore, mantenendo la tecnica speciale, sarà maggiormente aggressivo e portato all'offensiva, incapace di controllare i propri istinti: tale condizione si affievolisce con l'aumentare del controllo sul demone. Alla disattivazione, deve aspettare almeno 1 round prima di riattivare la tecnica speciale. La rigenerazione naturale di chakra, vitalità e ferite è raddoppiata. Tutti i jutsu medici e oggetti medici migliorano (x1.5) la capacità di guarigione delle ferite. Questi bonus sono sempre attivi.
    Controllo Demoniaco: L'utilizzatore in Possessione Demoniaca ottiene un miglioramento in due statistiche primarie scelte. Ogni round può assegnare tacche extra di vantaggio alle statistiche primarie o secondarie, bilanciando con un equivalente malus ad una statistica primaria. Il vantaggio e svantaggio massimo è pari a 1 ogni livello dispari di tecnica speciale.
    Furia Demoniaca: L'utilizzatore ottiene +2 tacche per uno slot azione/tecnica ogni ¼ Basso utilizzato da distribuire in Forza o Velocità in attacco, Resistenza o Riflessi in difesa. Non sono considerati impasti di chakra.
    Vincolo Demoniaco: L'utilizzatore ottiene 2 tacche da distribuire al CAP delle statistiche scelte per ogni round in cui rispettati i vincoli. Non colpire un avversario per 2 round o non rispettare un vincolo imposto annullano Vincolo Demoniaco. I vincoli sono: non può utilizzare tecniche ad eccezione delle tecniche derivate; non può utilizzare armi ad eccezione di Potenziamenti già indossati; non può essere furtivo; non collaborare con terzi; non può fare ragionamenti complessi. Ad ogni livello dispari può rinunciare ad 1 vincolo. I vincoli sono decisi all'attivazione della tecnica.


    Livello I (Genin Verde)
    • La Forza o Velocità aumenta di 1 tacca.
    • La Resistenza o Riflessi aumenta di 1 tacca.
    • Furia Demoniaca ha bonus massimo pari a 2 tacche.
    • Vincolo Demoniaco ha bonus massimo pari a 2 tacche.
    • L'utilizzatore guadagna 3 bassi temporanei di chakra.


    In un attimo, sentì nuovamente quel chakra oscuro e carico d'odio diffondersi nel suo corpo e pervadergli la mente. Il suo volto mutò in un espressione di dolore, dopodiché cadde sulle sue ginocchia e poggiando le mani a terra, incapace ormai di controllare i suoi istinti umani. Era appena diventato la bestia di cui il mizukage parlò poco prima, non riuscendo più ad elaborare qualsivoglia pensiero ed avendo in mente solo l'impulso irrefrenabile di scatenare tutta la furia di cui era saturo.
    La sua espressione era rabbiosa, lamentandosi del suo dolore a denti stretti, ed alzando gli occhi, andò in cerca della prima cosa sulla quale avrebbe voluto sfogare tutta quella rabbia, incappando nell'uomo difronte a lui. Senza pensarci nemmeno, partì immediatamente in direzione di quest'ultimo, compiendo uno scatto con tutta la foga che aveva in corpo, ma all'improvviso si fermò di colpo, inchiodando mani e piedi a terra dopo appena un paio di passi. Il suo sguardo era sempre fisso su Itai, ringhiandogli contro la sua voglia di distruggere e provando ad avanzare, ma tutto ciò che riusciva a muovere era il busto in degli accaniti tentativi di spingere in avanti le gambe e le braccia, che però non accennavano a volersi spostare.
    Nei recessi della sua mente, Ryuu si trovava immerso in un abisso di oscurità, ma stava disperatamente cercando di prendere il controllo del suo corpo e dominare quell'istinto furioso che il chakra del Sanbi gli stava dando. In quell'uomo, però, riconobbe il suo sensei, la persona con cui aveva legato di più oltre ai suoi amici di infanzia, e nonostante fosse pervaso da una rabbia incontrollabile, il suo corpo si rifiutò di attaccarlo.
    I suoi muscoli però fremevano e non riusciva più a controllarli per tutta la furia animalesca a cui doveva obbligatoriamente dare sfogo. Il suo corpo voleva ed aveva la necessità di sfogarsi, ma non riusciva ad avanzare oltre, provocandogli sempre più dolore per lo stare resistendo ai suoi impulsi, sentendosi quasi scoppiare, quindi, allo stremo delle sue forze, colpì l'unica cosa a portata di mano.
    Sempre guidato da quella rabbia irrefrenabile, calò violentemente la testa al suolo, battendo la fronte contro il duro cemento delle mura, per poi alzarla e farlo una seconda volta e poi una terza, ferendosi nel tentativo di placare la sua furia.

    Dalla sua fredda ed umida prigione, il demone assistette all'intera scena senza dire una parola, curioso e allo stesso tempo irritato da quella piega che aveva preso la situazione. Non era la prima volta che il jinchuuriki di Chomei gli metteva i bastoni tra le ruote nel tentativo di insegnare ai suoi jinchuuriki come controllare il suo potere, e ciò non poteva che dargli fastidio, dato che dopo quell'esperienza, il ragazzo avrebbe cominciato a prenderci più confidenza.
    Tuttavia, nonostante trovasse divertente tormentare quel povero sedicenne che si faceva del male psicologico già da solo, finché avesse continuato ad ignorare la sua presenza, senza sfruttare il suo chakra, non avrebbe potuto avere molte occasioni di utilizzarlo per i suoi scopi, quindi quel pomeriggio segnò l'inizio di una serie di avvenimenti in cui sapeva che si sarebbe potuto divertire.

    Bene... Da adesso le cose si faranno interessanti.



    Edited by Yusnaan - 2/6/2016, 16:59
     
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