Il Veterano

[Add. per Ryuu e Takeshi]

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  1. The_Drake
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    Il Veterano

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    La posta scottava, la posta in casa Nishimura scottava sempre di più: secondo invito da parte del Mizukage ad una missione: nessuna informazione sui partecipanti, nessuna sulla destinazione, ma cavolo era pur sempre un inivito da parte del Kage; Fra tre giorni esatti avrei dovuto presentarmi, quindi era meglio iniziare con i preparativi: ero diventato da poco Genin, ma cavolo quante novità nella mia vita. Mamma, mamma!!! Un invito in missione dal Mizukage! Dissi urlando scendendo le scale di corsa, quasi sembravo una mandria inferocita di cinghiali. Takeshi, caro, sono contenta per te! Ma reagirai nello stesso modo ogni volta che il nostro Kage ti chiamerà a rapporto!? Hahaha! Scoppiò a ridere, di contentezza per il mio comportamento. Daiii non prendermi in giro! E' pur sempre qualcosa che ci ha mandato il nostro Mizukage...almeno finchè non sarò forte quanto lui, vogio reagire nello stesso modo! Dissi, salendo sopra il divano del soggiorno, quasi a voler troneggiare mia madre, evidentemente più alta di me. Vai a prepararti allora, cerca di sistemare le tue cose...e per cortesia, te lo dico sempre ma non voglio smettere di farlo, fà attenzione! Sei con il Kage, questo non vuol dire che sarai immune a qualsiasi cosa, potresti finire ferito uguale, quindi all'occhio, impegnatI! Disse, puntandomi con l'indice del dito, quasi a volermi fare una sorta di ramanzina.
    Io ormai ero nel mio mondo, non mi importava di altro: sapevo solo che avrei dovuto impegnarmi e nient'altro.
    I giorni che venirono gli passai a vantarmi con gli amici del quartiere o comunque alle persone che mi abitavano attorno, che mi conoscevano da quando ero nato; Ero ossessionante, ma cavolo avevo una seconda possibilità con il Mizukage, una seconda possibilità di mostrarmi ai suoi occhi come il ninja promettente che stavo capendo di essere, anche se con qualche mio personale dubbio.


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    Corsi come il fulmine tra le nebbie della mia città, attraverso la strada principale e verso i cancelli di Kiri, superando le persone che a quell'ora uscivano dalle loro case: non mi fregava di nessuno, quella mattinaera vestito di tutto punto per proseguire il mio addestramento ninja e nessuno mi avrebbe fermato; Ero cresciuto, quindi, stavolta, niente merendina di presentazione per i ninja che oltre a me avrei trovato.
    Eh si, perchè erano passati dei mesi da quell'avvenimento ed ero cresciuto nel frattempo, non di molto eh, ma di qualcosa: di sicuro ora, era difficile che una donna munita di matterello potesse tenermi testa, circa.
    Vidi in lontananza tre figure ed una ancor più gigante. Cavolo, ma quello è un dragooooo!!!!!! Non guardai nemmeno i due che erano li, ma mi diressi a toccare quella gigantesca creatura: corsi attorno a quella figura con lo sguardo da ebete per qualche secondo, guardandola per tutta la grandezza e interezza, pazzesco. Ma tu sei vera! Sei reale! Cavolo, non avevo mai visto nulla del genere!!! Questa cosa è straodrinaria, che creature di questo calibro siano ancora in vita! Ero completamente assorto nel mio elogiare il drago, che solo poco dopo mi accorsi che c'era il Mizukage davanti a me, o poco distante. Ops, scusate! Mizukage-dono, scusate la mia irruenza e le brutte maniere, mia madre non mi ha insegnato così...ma non avevo mai visto una cosa del genere, una creatura di questa stazza e di tale leggenda!! Spero di non essere in ritardo per la missione... Dissi, inchinandomi difronte al Kage, così profondamente, che quasi il mio corpo compiva un angolo retto. Salve, Ryu-san! Io sono Takeshi Nishimura, genin del villaggio di Kiri! Al ragazzi feci un breve inchino, mostrandogli un sorriso caloroso: doveva essere il mio compagno di squadra; Non presi neanche in relazione il fatto che forse lui e il Kage già si conoscessero, ero veramente preso dal guardare il drago piuttosto che loro.
    Ma non c'era tempo, saremmo subito saliti in groppa al dragone, per volare insieme ad Itai: ma voi mi prendete per il culo!? Cioè, io, pippa genin, appena uscito dall'Accademia, che era stato una settimana in ospedale per aver salvato un ladruncolo qualunque, mi son beccato il primo posto per il trasporto più bello di tutto il mondo ninja? Al fianco del Mizukage? No, io questo lo avrei raccontato per settimane, mi sarei vantato con tutti, io volevo un quadro da appendere a casa.
    Rimasi imbambolato a cavalcioni della creatura quando questa partì in volo, schizzando verso l'alto e mancava poco che cadesi giù in fondo alla sua coda; Non avevo considerato la forza con cui l'animale potesse volare ed era enormemente sopra le mie aspettative: rimasi attaccato a quattro arti, quasi un koala, usando le scaglie come presa o qualsiasi cosa trovassi per rimanere incollato all'animale per quel tanto che bastava prima che si stabilizzasse in quota.
    Vidi che pure il collega di missione stava facendo fatica, ma il Mizukage era in piedi senza nessun problema, se non uno scossone iniziale: magnifico, ninja così potente da permettergli di scalfire l'aria e la nebbia di Kiri senza sbattere ciglio.
    Il problema stava nel fatto che mentre noi rischiavamo di volare giù dal drgone e quindi andando in contro a morte certa o almeno ad un mini infarto, lui iniziò a spiegarci i dettagli della missione, insomma un breefing tra le nuvole: capii ben poco visto il rumore dell'aria nelle orecchie ed io che cercavo di tenermi stretta la vita e forse non urlare, anche se non ero certo di non averlo fatto, ma le linee guida almeno si: era una scorta, una missione di difesa per impedire che un carico, partendo dal paese di Shinashi, cadesse in mani sbagliate o venisse danneggiato, fintanto che non fosse arrivato a Akaiha; Il problema stava nel passaggio, molto stretto, con i territori sotto la giurisdizione, se così si poteva definire, del villaggio della Pioggia.
    Si sapeva che quella parte di mondo non era governata da nessuno, se non dalla forza che una persona metteva per sottomettere le altre: era il villaggio dei Nukenin; Questo era chiaro, palese a tutti i ninja, visto che fin da piccoli si era cresciuto con la consapevolezza che tradire il proprio villaggio portava alla morte o portava la persona a decidere se scappare o rifugiarsi dove pochi tentano di entrare, perchè ci son troppe persone che non avevano più scrupolo, perchè vivevano per loro stesse e nessun'altro.

    Stia attento Mizukage-dono o cadrà di sotto!!!


    Escalami senza sapere di che cosa fosse capace e cosa fosse il chakra adesivo; Mia madre l'avevo vista correre, lei kunoichi di Kiri, sui muri per brevi tratti, ma l'avevo sempre ricollegato ad una sua abilità caratteristica, come per chi è agile o per chi ha molta forza nelle gambe: mi accorsi quindi che avevo sbagliato tutto il tempo. Saggio!? Mi scusi, ma con tutto il dovuto rispetto, se qui sbagliamo qualcosa finiamo di sotto...e non si preoccupa che i kunai possano cadere di sotto e possano far male a qualcuno? Dissi, comunque capendo che non vi era via d'uscita da quell'addestramento.
    Di certo mi avrebbe fatto bene un pò di allenamento e comunque capire qualcosa, ma non pensavo di farlo ad alta quota.
    Kunai io non ne avevo, non ero molto bravo a lanciarli, non ero molto bravo a usarli in corpo a corpo, per cui tirai fuori le mie frecce, per ora solo una, iniziando a capire come quel gioco funzionasse: iniziai a guardare anche l'altro ragazzo, che era alle prese come me nell'impresa e provai quindi ad imitarlo.
    Presi per prima cosa la freccia, posizionandola sul mio palmo, da prima puntato verso l'alto, cercando di capire quanto chakra far convogliare su di esso, pensando a semplici congetture sul fatto che per camminare a testa verso il basso serviva molta forza, quindi io avrei dovuto metterci tanto chakra; impastai una quantità sul punto centrale del palmo, dove si collegava la freccia, ma niente accadde quando tentati di capovolgere la mano verso il basso, se non la caduta della mia freccia.
    Riuscii ad agguantarla migliorando i miei riflessi, non volevo che qualcuno morisse e non volevo perdere equipaggiamento per strada.
    Prima di riprovare cercai di pensare meglio a quello che stavo facendo andando ad esclusione, procedendo per metodo analitico: avevo provato a concentrare chakra in un punto solo e se lo facessi lungo tutta la linea della freccia? Come se il chakra fosse una calamita e seguisse ciò che toccavo.
    Provai a raccimolare la stessa grossa quantità di chakra, lungo la siluette della freccia che toccava il mio palmo, capendo che era cosa ardua, molto ardua, visto che controllare tanta energia nella stessa zona a formare una sorta di immagine era praticamente impossibile al mio livello di esperienza; Provai comunque a capovolgere notando che per alcuni secondi la freccia rimaneva sospesa, ma poi cedeva in qualche zona e si lasciava andare, per fine irrimediabilmente cadere del tutto.
    Vidi Ryuu che stava facendo più o meno quello che stavo facendo io, quindi mi sentii rincuorato della cosa: volevo copiarlo almeno un poco, ma capii che quella prova dovevo finirla da solo, dovevo capire come uscirne con le mie sole forze o non avrei mai progredito; cercai quindi di pensare in maniera diversa, basandomi su ciò che sapevo in natura: i ragni usavano i peli adesivi, altri animali artigli, altri ancora ventose: ecco le ventose, dovevo essere come una di quelle.
    Come le lucertole, io dovevo essere in grado di fare lo stesso.
    Impastai quindi il chakra su tutta la superficie della mia mano, cercando di formare un guanto solo nella parte che volevo e ci appoggiai la freccia sopra usando l'altro braccio libero; Notai fin da subito che qualcosa era cambiato, visto che la freccia, ribaltando il palmo, rimaneva fissa su di me per abbastanza tempo: ma verso la fine sembrava quasi esplodere verso la direzione in cui il palmo puntava: fortuna che era messa in orrizontale o si sarebe conficcata nella schiena del dragone ed io sarei stato galletto arrosto.
    Pensai quindi alle parole del Kage, di quanto avesse sottolineato la parola "minimo"; Dovevo fare come avevo fatto all'inizio, ma per gradi quindi: diminuire la patina sempre più, fino ad arrivare a formare la scia che all'inizio avevo tentato, ma senza risultato, a fare.
    Passo del tempo, quello era sicuro, non sò nemmeno quanto sinceramente, ma sentivo che il chakra pian piano veniva prosciugato dal mio corpo per quelle azioni, anche se però insieme ad esso io miglioravo la mia capacità di controllo; Se all'inizio la pressione psicofisica era tanta, man mano che convogliavo il chakra dove volevo, mi sentivo meno stanco: praticamente, quasi naturalmente, avevo trovato il metodo per arrivare a quel minimo che Itai parlava.
    Dopo un poco sentii il ragazzo, Ryuu, urlare di gioia per riuscire già a padroneggiare la cosa: mi sentivo un poco in imbarazzo, però in quello stato, dopo molto tempo, cosa che capii solamente guardando dopo tanto tempo il sole, perchè prima troppo concentrato sul mio allenamento, mi sentivo stanchissimo; era come se la mia riserva si fosse prosciugata della metà, se non di più.
    Non mi arresi.
    Continuai per qualche periodo, cambiando pure mano nel tentativo, notando che le cose man mano diventavano sempre più facili, ma questo non cambiava il fatto che io mi stancassi sempre di più; Capii che a breve avrei dovuto fare uan pausa per rifocillare le mie membra, anche perchè sentio lo stomaco brontolare pure. Ryuu-san, nel mentre mi esercito, volevo saperne un pò di te...alla fine siamo noi a dover condurre le danze nel Paese dell'Erba, quindi conviene che iniziamo a capire qualcosa l'uno dell'altro, no? Dissi, rompendo il silenzio e usando quella "scusa" per fare pausa. Giuro, non ricordo di averti visto al villaggio, anche se devo dire che non conosca poi così tante persone...sai, ho da poco raggiunto il grado Genin, rischiando davvero molto, quindi essendo ancora inesperto non cè tanta gente che mi si fila... Dissi un poco sconsolato della cosa, anche se rappresentava la verità. Ma punto a diventare qualcuno molto presto...un ninja forte, qualcuno che possa difendere Kiri dai mali che la affligge, qualcuno che possa far smettere la violenza che colpisce questo mondo! Mi persi su quella sorta di editto, che però uno poteva leggerlo come qualcosa di troppo bambinesco; Indipendentemente da quello che avesse scatenato quella cosa mi sarei poi rivolto ad Itai. Mizukage-dono, ma questa creatura...oltre a saper parlare...dove risiedeva a Kiri? Io penso di non averla mai vista in giro, non penso neanche di averne mai sentito parlare se non nelle fiabe che mi raccontava mamma da piccolo...più piccolo, si intende...è meravigliosa! Si era capito che ero innamorato di quella bestia? Fù in quel momento che mi accorsi che nel mentre, la freccia stava incollata nella mia mano da molto tempo, molto di più di quello che speravo ed avevo raggiunto: dovevo solo non pensarci e la cosa sarebbe venuta da sè.
    Feci un sorriso e molto contento mostrai la mano a tutti e due le persone di fronte a me, dimostrando che la freccia rimaneva incollata: fatto questo, mi sentii un poco mancare; Feci in tempo a raccogliere la freccia, senza che cadesse giù, che la mia testa fini sulle scaglie del drago: ero stanco, molto stanco, ed ero al limite del chakra. Mi spiace, ma penso di aver raggiunto il limite...più di così e svengo! Dissi, guardando i due abbastanza sconsolato.
    Rimasi attaccato, con tutte le mia forze, prima di mettere via la freccia e capire che ormai eravamo quasi arrivati.


    Edited by The_Drake - 10/6/2016, 14:40
     
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