Il Veterano

[Add. per Ryuu e Takeshi]

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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Il Veterano

    VI



    Il giovanissimo Shinobi continuò a tempestarmi di domande riguardo la tecnica del richiamo. Sembrava essere avido di conoscenze. La cosa mi faceva piacere: solo i pigri di mente non avevano domande per i loro insegnanti. Certo che alcune erano alquanto strane. Tipo il chiedere se Yogan vivesse in un rotolo di richiamo.
    No no Takeshi, non vive mica in un rotolo. Il sangue che usiamo per stringere il contratto è un legame, e viene usato per richiamare la dragonessa ovunque essa sia. Normalmente abita in un'isola, all'interno di un vulcano con i suoi simili. Spiegai. Poi le sue domande passarono a quello che avevo fatto. La tecnica che avevo usato per ripristinare il suo chakra. Sorrisi al giovane shinobi, spiegandogli tranquillamente che quelli erano semplicemente i miei poteri.
    Ho sviluppato una tecnica che mi consente di trasferire il mio chakra ad altri dissi a Takeshi Io sono anche un Jinchuuriki, ormai tutti lo sanno ed ho naturalmente una grossa quantità di chakra. Così, nel tentativo di comprendere come fare a sfruttarla ho capito che non dovevo sostenere solo me stesso, ma che a volte aiutare i propri alleati ha un effetto... moltiplicativo. Del resto era assolutamente vero che sostenere i propri alleati oltre i loro limiti poteva fare la differenza in uno scontro. Ma era anche vero che presupponeva che io avessi a disposizione una grossa quantità di chakra. Era vero, il chakra che potevo utilizzare era moltissimo al punto da essere quasi sconfinato, ma non potevo esagerare o ci avrei rimesso la vita. Sapevo bene dove quella tecnica si poteva spingere del resto.

    Quando i due tornarono dall'Addestramento trovarono un fuocherello acceso e Yogan nuovamente seduta vicino a me, ancora un po' imbronciata. La dragonessa-ragazza non mangiava (lei si nutriva principalmente nella sua forma reale in quanto le consentiva di mangiare quanto aveva bisogno) me io stavo consumando dell'insapore quanto triste cibo in scatola.
    Non aspettatevi grandi cose da me, non sono un cuoco. Venite e mangiate, scherzavo prima su chi arriva per ultimo. Dissi, lasciando che i due mangiassero e riposassero per un paio d'ore.
    Quando terminammo approfittai dunque del fatto che non eravamo addosso a Yogan per terminare le mie spiegazioni.
    Il tempo stringe ragazzi, per cui vi spiegherò solo a parole. Dovrete allenarvi da voi nell'uso di questi altri tipi di controlli del chakra. Quello distruttivo e quello repulsivo. Vedete, quello distruttivo è un controllo che vi consente di accumulare chakra nel corpo e rilasciarlo quando colpite... vi consente di rendere più distruttivi i vostri colpi, non tanto verso le persone quanto verso tutto il resto. Così mi allontanai di circa tre metri, alzai un piede e lo schiacciai al suolo, rilasciando il chakra distruttivo mentre lo facevo [Abilità] Tocco Distruttivo (Superiore)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari.
    (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza)
    [Consumo massimo: 4 Bassi]

    [Da Chunin in su]



    Distruzione ad Area (Superiore)
    Arte: L'utilizzatore può causare danni ad area tramite i colpi corpo a corpo: il colpo si propagherà entro 3 metri sulla superficie colpita a partire dal punto d'impatto. La potenza del danno ad area è metà (x0.5) rispetto a quella del colpo diretto, viene considerato come il danno di una [Bomba] per il calcolo dei danni.
    (Mantenimento: ½ Basso a colpo)
    [Da Jonin in su]


    +80 di Potenza
    .
    L'impatto fu devastate. Il calcio creò un piccolo cratere sul suolo e poi si spanse fino a tre metri di distanza, con minore intensità, crepando il terreno e sollevando una piccola nube di polvere e terreno.
    Il chakra repulsivo è più difficile da mostrare, ma è facile da immaginare. L'esatto opposto del chakra adesivo: potete immaginare dunque che fare. Scagliare armi senza muovervi, saltare più in alto, muovervi più velocemente. Avete imparato la base del chakra adesivo, per cui non vi sarà difficile immaginare come sfruttare questi altri tipi di chakra. Ma per ora andiamo, vorrei essere a destinazione prima di sera.
    Partiamo? domandò Yogan. Annuii.
    A quel cenno la dragonessa iniziò a mutare e crescere, tornando ad essere l'enorme rettile lungo quaranta metri pericoloso e letale. Saltai come al solito vicino la sua testa, attendendo che i due Genin facessero altrettanto e poi, leggera come una piuma ma rapida come una freccia iniziò il suo rapido viaggio verso Shinashi.



    Il Villaggio di Shinashi era una pacifica cittadina immersa nel verde di una valle lussureggiante. Si trattava evidentemente di un villaggio piuttosto ricco: tra le alte mura della città erano erette in file ordinate case di mattoni dall'apparenza costosa. Le strade erano lastricate e pulite e fuori dal villaggio c'erano diversi stabilimenti e campi della più svariata natura.
    Yogan atterrò ad una certa distanza dal Villaggio, ma non si trasformò. Qui ci separiamo Dissi ai due. Avevo detto loro che non sarei andato in missione con i due, dopotutto.
    Ryuu, tu sei al comando, mi raccomando. Dimostrami che non sei più il ragazzino che assalta prigioni fortificate da solo quando poteva chiedere il permesso di entrare. Gli avrei fatto pesare quell'errore per un bel po'. Finché non mi avesse dimostrato il contrario, insomma.
    Il mandante della missione è Maiki Junsui, vende gioielli. Per cui dubito che il carico possa essere pesante per vostra fortuna. Da quel che ho capito la sua bottega si affaccia sulla piazza principale di Shinashi. Buona fortuna ragazzi, ricordate cosa avete appreso e cosa vi ho spiegato. Dunque saltai nuovamente su Yogan e, a meno di non essere interrotto, sarei decollato.


    I due ragazzi non dovevano far altro che entrare a Shinashi. Non fu negato loro l'ingresso e gli furono date indicazioni per la bottega di Junsui. Sempre dritto lungo la via principale fino alla piazza. Lì era riconoscibile dall'insegna dopotutto.
    La bottega dell'orafo e gioielliere Maiki Junsui era un posto non troppo grande, ma carico di molte meraviglie. L'uomo era un grande gioielliere: le sue creazioni erano esposte in spesse vetrine interne, assai difficili da rompere ed erano anelli con gioielli, ricche collane in oro giallo o bianco, orecchini per le signore facoltose e molto, molto altro.
    Maiki era dietro al bancone quando entrarono i due. All'apparenza era un signore sulla cinquantina con due baffi e dall'aspetto distinto.



    Una volta che i due si fossero presentati lui avrebbe tirato un sospiro di sollievo.
    Per fotuna che avete accettato questa missione, shinobi disse sollevato. Se si trattasse solo di un gioiello per qualche ricca signora avrei potuto farmene una ragione, ma questo carico deve arrivare a destinazione in tempo. Si tratta di un prezioso oggetto religioso per i sacerdoti di uno dei tempi di Kami Senketsu che mi hanno affidato per restaurarlo. Onestamente quella gente non ci sta molto con la testa, sarei davvero preoccupato a mettermeli contro. Se lì ci fosse stato un altro Shinobi di Kiri, Akira Hozuki, probabilmente avrebbe compreso il perché avendo incontrato un altro tempio di Kami Senketsu nelle sue avventure che poi l'avevano portato a trovare L'Artista.
    Attendete un attimo. Disse l'uomo, sparendo nel retro per poi tornare con un contenitore di legno avvolto in un panno di satin rosso scuro. Le estremità erano chiuse da del filo dorato. Non era lungo più di trenta centimetri e pesava un po', segno che il contenuto doveva essere sostanzioso.
    Questo è il vostro carico, dovrete consegnarlo al Passo di Akaiha. L'unico modo per raggiungerlo è attraverso la Valle di Shirozai. Lì, proprio dove c'è il Passo, c'è il Tempio di Kami Senketsu. Consegnate questo oggetto a loro, raccogliete il pagamento e tornate indietro da me. La missione era senza dubbio semplice. L'uomo sarebbe rimasto a disposizione di eventuali domande, dunque avrebbe fornito loro un sacco per portare il prezioso carico finemente imballato e li avrebbe messi nella giusta via.
    Ci vuole circa un giorno di viaggio uscendo da Shinashi. Non abbandonate mai la strada principale finché non troverete le indicazioni per la Valle di Shirozai. Partite in mattinata, ormai è il tramonto.


    Le indicazioni dell'uomo si sarebbero certamente rivelate corrette. Proseguendo lungo la strada principale che portava al villaggio i due genin avrebbero dopo qualche ora di viaggio, un bivio. Una strada conduceva verso i monti che si trovavano in direzione del Paese della Pioggia, mentre l'altra li avrebbe condotti verso nord. Da lì sarebbe iniziata l'opera di avvicinamento alla Valle di Shirozai, il cui ingresso sarebbe stato chiaramente visibile: una specie di strettoria tra due pareti rocciose quasi verticali. Man mano che si avvicinavano però qul passo sembrava farsi sempre più largo ed infine avrebbero notato come fosse largo quasi un chilometro. Sul fondo della Valle di Shirozai non c'era un fiumiciattolo, ma solo una strada poco battuta circondata da un duro terreno roccioso sul quale cresceva un'oscura foresta. Il sole lì sembrava non voler penetrare mai.



    Ma sembrava andare tutto bene, finché i due non si trovarono dinanzi ad un inatteso ostacolo.


    Un masso di grosse dimensioni occupava la strada. Era alto tre metri e largo almeno sei. Se si fossero guartati in alto però avrebbero notato che sembrava non essere caduto dalla parete rocciosa, decisamente distante. Stava semplicemente lì. Immobile, arrivato chissà come. Aggirarlo sarebbe stato di certo uno scherzo per i due, i quali però potevano mettere in pratica gli insegnamenti del Mizukage. Il masso di fatti sembrava essere estremamente resistente, un buon allenamento per entrambi se avessero voluto.





    [Nel frattempo, tra i monti...]
    Passeranno di qui? Non potrebbero arrivare volando al Passo? il giovane uomo guardò il suo sensei, il quale scosse il capo in segno di diniego. Il maestro aveva circa venticinque anni, molto giovane anch'egli.
    La missione è classificata come grado D stando ad i nostri informatori. Dei genin non dovrebbero aver modo di arrivare volando.
    E quel drago che abbiamo visto?
    Non lo so, ma non sembra aver sorvolato la zona. Se è un drago penserei al Mizukage, ma deve farsi di robe pessime per prendere lui stesso una missione così stupida.
    Forse è stata solo una coincidenza, Sensei.
    Sicuramente e poi tacque.
     
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