Non andarci leggero!

Shin si difese senza troppi problemi dalla palla di fuoco della giovane studentessa e Kairi in realtà non si aspettava molto di diverso: nonostante contasse sull'effetto a sorpresa per far si che la tecnica fosse più difficile da parare ad una simile distanza chiunque minimamente esperto sarebbe riuscito ad evitare il ninjutsu.
In quel modo però era riuscita ad allontanarsi abbastanza ed a prendere un po' di fiato, ed ebbe quasi il sospetto che il ragazzo glie lo stesse permettendo: fino ad allora era sempre stato troppo reattivo ed il fatto che stesse rimanendo quasi fermo in quel momento era dal suo punto di vista la prova che avesse deciso di andarci un po' più piano, il che non poté che far innervosire la giovane Uchiha sempre di più: odiava chi non ci andava sul serio con lei!
Le seguenti parole del ragazzo la fecero poi letteralmente infuriare: consapevole o meno Shin era andata a toccare uno dei suoi più grandi nervi scoperti, ed il solo nominare il suo clan in quel modo non aveva di certo migliorato la situazione. I suoi occhi carbone si assottigliarono facendosi improvvisamente glaciali ed un'occhio attento avrebbe potuto notare per una semplice frazione di secondo un bagliore scarlato completamente incontrollato in essi, che sparì però praticamente immediatamente così come era scomparso e senza che nemmeno la ragazza si fosse accorta dell'accaduto.
Era in ovvio svantaggio, il suo avversario le stava chiaramente concedendo una pausa ed ora si metteva pure a provocarla. Si pulì con il dorso della mano il rigolo di sangue che le stava scendendo dal labbro continuando ad osservare Shin con fredda rabbia quasi fosse un lupo azzoppato che guarda una preda troppo difficile ed abile da catturare, senza dire una parola in risposta: che cosa avrebbe potuto dire, d'altronde? Aveva ragione, non si stava dimostrando minimamente degna del cognome che portava e questo rendeva la situazione per lei ancora più frustante.

L'attacco di Shin questa volta fu a distanza, e la ragazza non si fece prendere alla sprovvista: da sempre gli attacchi di quel tipo erano per lei ben più facili da gestire che il combattimento ravvicinato, nel quale in quel combattimento aveva scoperto di avere ben più lacune di quelle che pensasse. Per evitare i primi due attacchi si limitò a fare un salto [Slot Difesa I, Rif. 125, + 1 Rif] di 1 metro di lato verso sinistra, condensando un po' di charka sulle caviglie per rendere il movimento più veloce ed essere sicura di riuscire a difendersi al meglio, mantenendo con la coda dell'occhio però sempre l'attenzione sull'avversario: le 6 armi le passarono volando di fianco con un leggero sibilo, finendo a terra a 9 metri da lei.
Mantenere il contatto visivo con Shin le permise di vedere sin dal momento del lancio l'arrivo del suo seguente e di riuscire a prepararsi anche alla sua difesa: continuando ad impastare il chakra nelle caviglie balzò[Slot Difesa II, Rif.. 150, + 2 For.] questa a volta a destra, tornando di fatto nella stessa posizione iniziale.
Decisa poi a mantenere il minimo vantaggio che aveva ottenuto grazie alla distanza acquisita si spostò indietro questa volta senza voltare le spalle dell'avversario di altri ulteriori 6 metri[Slot Gratuito movimenti prima dell'attacco], per poi farne[Slot Azione I, movimento 5 m] altri 3 e raggiungere le armi a terra: abbassandosi velocemente sulle ginocchia raccolse[Slot Gratuito] 3 dei kunai appena lanciati con la mano sinistra e l'Uchiha shuriken con la mano destra, scattando nuovamente verso il ragazzo di 2 metri.
Appena si fu fermata lanciò[Slot Azione II, For. 100] i 3 kunai presi con la mano sinistra verso l'avversario: il centrale avrebbe cercato di colpire il ragazzo in pieno petto mentre gli altri due avrebbero puntato rispettivamente a mezzo metro di distanza dalle sue ginocchia sia a destra che a sinistra: in questo modo contava sul fatto che il ragazzo sarebbe stato costretto a saltare verso l'alto nel caso in cui avesse deciso di evitarli, trovandosi sia la destra che la sinistra impegnati dagli altri due kunai.
L'ultimo ad essere lanciato fu l'Uchiha shuriken[Slot Azione III, For. 100]: qualsiasi azione avesse deciso di compiere Shin per difendersi dai kunai lanciati qualche secondo prima Kairi avrebbe mirato al petto del ragazzo con il suo colpo, fra il collo e l'inizio delle costole.

Rimase poi ferma immobile, continuando a guardare l'avversario glaciale in attesa di una sua contromossa: era piuttosto certa ormai che non fosse a conoscenza di particolari tecniche a distanza, e probabilmente aveva esaurito ogni arma o le avrebbe esaurite molto probabilmente con i suoi due ultimi attacchi: quasi sicuramente il ragazzo si sarebbe mosso nuovamente per arrivare al corpo a corpo. Aveva messo per quel motivo più distanza possibile fra lei e l'avversario, pur rimanendo in gittata per poter attaccare a distanza, con l'intenzione di prendere tempo e di valutare al meglio una strategia sul daffarsi. Il suo chakra era quasi esaurito ed aveva deciso di tenere quel poco che le rimaneva appunto per difendersi dai sicuro attacchi che sarebbero arrivati.
Se quel comportamento poteva sembrare codardo agli occhi di una persona poco esperta ai combattimenti o alla strategia, la giovane Uchiha stava semplicemente cercando di prendere tempo, riposarsi il più possibile ed allo stesso tempo elaborare la migliore strategia difensiva da attuare: nonostante fosse furiosa attaccare a testa bassa sarebbe risultato solo dannoso in quel momento, e sapeva bene quanto per uno shinobi fosse importante capire quando era il momento di indietreggiare. In missione, nel mondo vero la fuori, era una strategia che poteva spesso salvare la propria vita e quella dei compagni.
E per quanto il petto le facesse quasi male tanto il suo orgoglio si sentiva ferito in quel momento, era in evidente svantaggio: uscita da quel combattimento avrebbe dovuto intensificare gli addestramenti più che mai, chiedendo aiuto a qualcuno di più esperto di lei per migliorarsi ulteriormente invece di basarsi sempre e solo su semplici manichini. Per quanto si fosse impegnata non avevano portato i risultati sperati fino a quel momento...